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Autore: LorasWeasley    12/10/2015    7 recensioni
AU [solangelo]
"Finirai per odiarmi, lo so. Alla fine di tutto mi odierai come non hai mai odiato nessuno in vita tua"
...
"-Will … Non dovresti fidarti di me. Non farlo.
La risposta non arrivò subito, ci mise diversi secondi, anche questa non era più che un sussurro.
-Troppo tardi piccoletto."
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Percy sei inquietante, la smetti di fissarci?
Era domenica, i ragazzi avevano passato tutta la mattina a giocare al campo, c’era abbastanza freddo, ma il sole invernale splendeva in un cielo perfettamente azzurro.
Verso l’ora di pranzo avevano deciso tutti quanti di comprarsi delle pizze e mangiarle tutti insieme sempre al campo, seduti a terra, nonostante il loro pensiero fisso fosse quello di scacciare le formiche ogni due minuti.
A parlare era stato Nico, seduto di fianco a Will. Commentò distrattamente senza neanche alzare lo sguardo, sapeva che Percy li stava ancora fissando, non faceva altro da quella mattina, come se i due ragazzi, da un momento all’altro, decidessero di dare uno spettacolo a luci rosse e lui non si volesse perdere neanche un particolare.
Oh si, era decisamente inquietante.
-Vi imboccate a vicenda?
Quando Percy lo domandò per poco Nico non si strozzò con il pezzo di pizza che aveva in bocca. Will dovette dargli pacche sulla schiena per evitare che gli schiattasse sul colpo.
-Che cosa!?- Esclamò infine il ragazzo dopo un lungo sorso di sprite presa dalla lattina che gli aveva appena passato Leo.
-E’ una cosa carina, io e Annabeth lo facciamo e …
Fu interrotto da Jason che precisò – Tecnicamente tu lo fai ad Annabeth e quella povera ragazza ti ricorda ogni singola volta che non è una bambina, poi ti minaccia che se continui ti lascia.
-Ma poi non mi lascia- esclamò Percy orgoglioso, poi riprese a parlare con Nico –Comunque, stavo dicendo che è una cosa romantica, ho sempre voluto vedere una coppia gay farlo!
-Wow, tu si che hai una dei desideri davvero strani- commentò Leo dando a voce ai pensieri di tutti quanti.
Tutti loro avevano preso tranquillamente il fatto che i due stessero insieme, anche se nessuno dei due aveva ben capito se adesso fossero ufficialmente fidanzati o meno.
Will non resistette più e scoppiò a ridere, più per la faccia di Nico che per il resto.
Smise di ridere ben presto, però.
Lo sguardo di Nico passò dall’avere una smorfia sconvolta a fare un sorrisetto quasi sadico, il lampo che passò nei suoi occhi non prometteva nulla di buono.
-Perché no?- Rispose a Percy, poi velocemente si girò verso Will.
Il biondo si ritrovò, dopo una frazione di secondo, con un trancio di pizza attaccato su mezza faccia, sentì anche che lentamente gli scivolava lasciandogli una lunga scia di salsa.
-Percy ti odio.
Mentre Jason e Leo avevano quasi le lacrime dal ridere troppo, Percy commentò quasi imbarazzato –Ehm … Non intendevo proprio questo ma …
Restò in silenzio quando il biondo gli lanciò uno sguardo che voleva sicuramente dire “Prova a peggiorare la situazione e vedi dove te la infilo la tua pizza.”
L’influenza di Nico non gli aveva fatto bene, decisamente no.
Quindici minuti dopo avevano finito di mangiare (e di ripulirsi) ed erano stravaccati a terra, troppo pieni per riprendere a giocare.
Stavano chiacchierano di videogiochi e partite di calcio quando Nico controllò l’ora nel cellulare e annunciò – Io ho un impegno adesso, ci sentiamo.
Gli altri annuirono, Will corrugò la fronte, ma il moro non gli disse più nulla.
Si limitò a lasciargli un frettoloso bacio in guancia e scappare via.
Sentì Percy lamentarsi –Che maleducato, si salutano tutti gli amici!
Nico sghignazzò, senza girarsi e continuando a camminare gli alzò il dito medio.
 
Nico lo stava aspettando sotto casa sua, poggiato a un muro fumando lentamente una sigaretta.
Si era comprato il pacchetto con quello che era riuscito a rubare poco prima.
Prima o poi sarebbe uscito.
Alla fine aveva capito chi fosse, nonostante non l’avesse mai visto. Era stato semplice scoprirlo grazie a suo padre.
Aveva finito la sigaretta da parecchi minuti quando finalmente Chris uscì di casa.
Notò Nico quasi subito, la stava fissando con uno dei suoi soliti sguardi e le braccia incrociate.
Quando gli si avvicinò abbastanza fu il più piccolo a parlare per primo.
-Chris. Figlio di Ermes. Non ti avevo mai incontrato, ma vedo che nella tua famiglia sono molto famoso visto che conosci tutto di me.
-Credi che possa dimenticare facilmente chi stava per mandare mio padre in galera?
Nico strinse i pugni – Non ho chiesto io quella notte di prendere fuoco, non ho chiesto io a tuo padre di lavorare con lui. Io non avevo chiesto nulla di tutto ciò.
-Sei stato tu ad aver accettato, tu ad essere stato così imbecille da inciampare.
Nico si morse il labbro facendo scontrare i denti con il piercing, stringendo ancora di più i pugni, pur di non saltargli addosso e ricoprirlo di pugni.
Non aveva idea, non aveva nessuna idea del dolore che aveva provato. Neanche riusciva a immaginarlo. E aveva il coraggio di accusarlo che l’avesse quasi fatto di proposito.
-Cosa vuoi da me?
-Chi ti dice che voglio qualcosa?- rispose il ragazzo tranquillo.
-So che sai quello che abbiamo intenzione di fare, ma non hai raccontato nulla a Will. Perché?
-Ma è chiaro. Pensi che noi non vogliamo farla pagare a quello stronzo di suo padre? Non posso dirglielo. Non adesso almeno.
A quel punto a Nico fu tutto chiaro.
-Certo, non adesso. Stai già gustando il momento in cui dirai a Will che sono stato io, vero? Non prima naturalmente, ma dopo. Quando avrai tutte le prove che ti servono.
-Sei abbastanza sveglio, non ci credo che sei riuscito seriamente a inciampare su una bomba e prendere fuoco. Dev’essere stato uno spettacolo davvero esilarante.
Quel ragazzo stava davvero mettendo a dura prova l’autocontrollo di Nico.
Non rispose, cambiò argomento.
-Perché vuoi spezzare così tanto il cuore a Will, cosa ti ha fatto? Se non sbaglio sei stato tu a tradirlo.
-E non ha neanche funzionato così bene. Non era poi così innamorato di me. Per me non ha mai picchiato nessun’altro per difendermi.
Nico ignorò l’allusione e aspettò che continuasse.
-Dovresti volere anche tu quello che voglio io. Quel ragazzo ha sempre avuto tutto dalla vita, tutto. La vita è così ingiusta.
-Non è colpa sua essere nato in una famiglia ricca.
-Non è neanche colpa mia essere nato con tutta questa voglia di raccontare la verità in giro.
-Ti auguro di innamorarti e che questa ragazza ti faccia le corna, magari con un’altra ragazza, magari proprio nella tua camera.
Si girò e andò via.
-Nico.
Chris lo richiamò, il moro si bloccò, ma non si girò a fissarlo.
-Non è così innocente, Will. Sa perfettamente quello che fa suo padre e gli va più che bene.
Nico strinse i pugni e finalmente si girò a fronteggiarlo.
-No- sibilò freddo – sei un bugiardo.
Chris fece un sospiro cercando un modo per fargli capire che non stesse mentendo.
-Controlla con i tuoi stessi occhi giovedì, dovrebbe andare nelle strade vicino al municipio. E sarà proprio il tuo bel biondino a fare il lavoro sporco al posto del padre.
Nico ripensò alla conversazione che aveva avuto molto tempo prima con sua sorella.
“-Secondo te lui è al corrente di quello che fa realmente suo padre?
-No.
-Sicuro?
-Più che sicuro, è troppo buono e innocente.”
Chris capì di averlo in pugno quando il ragazzo non rispose subito, perso nei suoi pensieri, così continuò a parlare.
-Noi due siamo dalla stessa parte.
Nico non disse una parola. Si girò e corse via.
  
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