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Autore: mrsSalvatore    12/10/2015    1 recensioni
Alison ha appena otto anni quando incontra Luke Hemmings, un ragazzino di un anno più grande di lei, antipatico e pieno di sé, con cui proprio non riesce ad andare d'accordo; e sebbene i due trascorrano di lì in avanti quasi tutte le giornate insieme, entrambi continueranno ad insistere sul fatto che non sono assolutamente, per niente, mai e poi mai nella vita, amici.
Ma se Alison, bambina viziata e strafottente, è sicura di questo, come mai per lei Luke e una semplice altalena in legno diventeranno le fondamenta della sua infanzia?
“La verità è che il mondo sarebbe migliore se tutti quanti almeno una volta al giorno andassero su un’altalena. Di sicuro sorriderebbero un po’ di più.”
Storia pubblicata anche su Wattpad
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella mattina di aprile Luke ha già programmato tutta la giornata. Andrà a prendere Alison e la porterà a Long Island Sound. Ricorda che ci sono stati nell’estate dei suoi nove anni e crede che ritornare in quel posto li aiuterà a ricomincerà. Prendono la corriera, ed Alison non fa che controllare il suo telefonino aspettando qualche chiamata.
-Ricordi che tu continuavi a piangere e io ti ho lanciato il pallone addosso?- dice ad un tratto lui, e lei stringe le labbra in un sorriso malfatto, mentre torna a guardare fuori dal finestrino.
-Non la smettevi di piangere e le nostre madri non dicevano niente.- continua Luke. La ragazza si volta verso di lui e sospira –So cosa stai cercando di fare.-
-Che cosa?- chiede lui sorridendo, e mettendo in risalto il piercing sul labbro.
-Torni qui, mi baci, tiri fuori qualche storiella di quando eravamo bambini e credi che io torni tra le tue braccia. Ho una vita, Luke. Un ragazzo, una famiglia, degli amici e un futuro. Se vuoi qualcosa da me, accontentati della mia amicizia.- sbotta la bionda. Luke annuisce e per il resto del viaggio non proferisce più alcuna parola.
Quando scendono dalla corriera Alison sembra più rilassata. Respira un paio di volte la brezza marina e si avvicina alla costa.
-Non venivo qui da quella volta.- mormora malinconica, mentre Luke le si avvicina. Per qualche minuto stanno in silenzio a fissare la distesa d’acqua davanti a loro. Nemmeno lui ci è più venuto. In confronto al mare della California quello è niente, ma pensava che portarla là bastasse a farsi perdonare.
-Scusa.- prorompe ad un tratto, spezzando il silenzio –Hai ragione, ci ho provato. Ma ora ricominciamo.- la prende per mano e lei arriccia il naso senza capire cosa sta per fare. La trascina fino al promontorio da cui la ragazza si è tuffata quando era una bambina.
-Mi hai detto di accettare la tua amicizia e lo farò. Però mi va lo stesso di revocare momenti passati, va bene?- dice. Alison annuisce sospirando un’altra volta, mentre continua a pensare alla chiamata che aspetta.
-Dammi tutto quello che hai nelle tasche.- ordina Luke.
-Per favore L, non mi va di giocare.- mormora lei, ma svuota ugualmente le tasche. Luke le sorride e continua a tenerla per mano.
-Ti ricordi? Era pomeriggio, le nostre madri avevano detto che era ora di andare, tu mi hai guardato e hai fatto così.- Prima che Alison se ne renda conto, il ragazzo le dà una spinta e con un urlo lei finisce in acqua. Luke scoppia a ridere, e inizialmente crede che anche lei sia divertita dalla situazione, ma invece torna a galla e arrabbiata risale sugli scogli.
-Sei proprio un idiota.- gli grida mentre cerca di arrampicarsi –Ma si può sapere che problemi hai?! E’ metà aprile, l’acqua è ghiacciata e tu mi butti giù. Non ho nemmeno dei vestiti per…- non fa in tempo a terminare la frase che con un grido ricasca nell’acqua. Quando tira fuori la testa sputa un po’ d’acqua e strilla altri insulti al ragazzo, che invece ha ripreso a ridere. Corre in suo aiuto e le dà una mano ad uscire.
-Adesso non ho niente per cambiarmi! Non posso mica salire in corriera così!- urla furente.
-Scusami, ma era divertente!- dice lui. Alison si strizza i capelli bagnati e cerca di sistemarseli per quanto sia possibile.
-Questa maglietta era nuova, e adesso è tutta sporca di salso.- constata sbuffando –Che schifo.- mormora.
Luke la guarda, e senza volerlo anche lei alza gli occhi –Credevo non lo dicessi più.- azzarda lui. La bionda scuote la testa –E’ colpa tua.- dice, mentre le sfugge una risata. Il ragazzo sorride e tira fuori dal suo zaino una camicia blu stropicciata.
-Puoi mettere questa, se vuoi.- le dice. Lei lo ringrazia sbuffando. Si toglie la maglia e indossa la camicia asciutta. Poi si lega i capelli sopra la testa e si siede su un masso accanto a Luke. Lui nel frattempo le riconsegna il suo cellulare, e senza volerlo apre il suo portafogli senza il consenso della ragazza. Dove dovrebbe esserci la foto del proprietario, c’è un bigliettino stropicciato.
-Questo l’ho già visto.- mormora, e intanto cerca di sfilarlo dalla taschina.
-No, non toccarlo.- interviene lei all’improvviso, cercando di togliergli dalle mani il suo portafogli, ma fallendo. Luke apre il biglietto e la guarda, senza capire.
-Perché l’hai tenuto?- domanda sventolandole davanti al naso quel rettangolo di carta straccia.
-La vera domanda è perché non l’hai fatto tu.- conclude Alison afferrando il biglietto. Sul davanti c’è una scritta in grande, con una grafia infantile. da Ali, dice, con la D minuscola e la A grande quasi quanto lo spazio libero.
-Io…- mormora Luke abbassando il viso –Credevo di averlo fatto.-
Lei ride senza divertimento –Il giorno in cui sei partito sono entrata nella tua stanza dalla finestra e questo era nel cassetto del comodino insieme alla mia carta da regalo celeste. Avevo deciso di lasciarlo là, ma quando poi sono arrivati i nuovi inquilini, hanno suonato alla nostra porta dicendo di aver trovato quel biglietto, e sapevano il mio nome, e pensavano fosse mio. L’ho preso e l’ho infilato nel mio portafogli. Non l’ho mai più tolto da quel giorno, senza una ragione precisa.-
Il biondo si schiarisce la voce –L’avevo infilato nel cassetto perché ci tenevo, ma quando sono partito credevo che se l’avessi lasciato là, avrei abbandonato anche la nostra amicizia e…-
-Lo sapevo.- dice Alison rancorosa alzandosi in piedi –A te non è mai importato niente della nostra amicizia, e se non mi avessi incontrata in quel locale non ci avresti nemmeno pensato mai più. Io non so che problemi tu abbia, non so perché adesso stai cercando di fare il simpatico, ma io non voglio avere niente a che fare con te.- la bionda afferra la sua maglietta, la piega malamente e se la mette al braccio. –Andiamo via. Voglio tornare a casa.- sbotta.
Luke sbuffa e mormora che è proprio noiosa, e se la prende ancora per tutto, come quando erano bambini. Poi alza il viso di scatto e la guarda. Lei aggrotta la fronte e lui scoppia a ridere.
-Cos’hai adesso da ridere?!- dice piccata.
-Niente.- esclama lui ridendo –E’ solo che mi sono reso conto che siamo rimasti come una volta: tu che ti arrabbiavi per qualsiasi cosa io facessi, io che sbuffavo, litigavamo per un po’ e il giorno dopo era tutto finito.-
Alison lo guarda ancora. Per tutto il pomeriggio non fanno che guardarsi e riversarsi addosso i loro problemi fingendo di avercela l’uno con l’altra.
-Tu… sei proprio un idiota.- mormora prima di sorridere –Ti odio, andiamo a casa.- Lui la raggiunge ridendo e le cinge le spalle. La corriera si ferma aldilà della strada, e loro corrono per salire prima che parta.
-E Ashton?- chiede Luke ricordandosene all’improvviso. Alison fa una pausa per qualche attimo –Abbiamo rotto.- dice, prima di voltarsi a guardare dal finestrino. Luke non dice nulla, imitandola. Alison torna a guardare il promontorio, e sorride nostalgica quando le sembra di scorgere una ragazzina bionda che spinge un bimbo giù dallo scoglio, prima di prendere un respiro profondo e gettarsi a sua volta.


 
Angolo autrice:

Ciao a tutti!
Dopo un weekend in cui mi ero ripromessa che sarei andata avanti a scrivere ma che come al solito non ho fatto nulla, sono tornata!
Putroppo questo è uno di quei capitoli "di passaggio", in cui non succede poi così tanta roba, ma è comunque un momento del loro rapporto che avevo voglia di raccontare. Riguardo a ciò che ho scritto non ho nulla da aggiungere, mentre voglio avvisarvi che quello di domani sarà un capitolo diviso in due parti, e la seconda parte la pubblicherò mercoledì, ma siccome un po' mi sento in colpa perchè sono tornata dopo due giorni con un capitolo scadente, vi lascio una piccola anteprima.
Un bacio grande,

-Sve

"

Quando Alison fa vagare lo sguardo sugli invitati, si imbatte in Luke che del tutto preso dal suo lavoro di babysitter sta muovendo la manina della bambina fingendo che sia lei a salutare la madre.

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