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Autore: Onaila    13/10/2015    1 recensioni
Qualcosa di nuovo crebbe dentro di lei, niente che avesse a che fare con l'amore.
Non provava tenerezza nel vederlo e come poteva?
Non era il suo bambino. Era il figlio di sua sorella, Zelena.
Solo al pensiero di quel nome riuscì a identificare il sentimento che le stava ribollendo dentro: Invidia.
Le sue mani cominciarono a tremare.
Era gelosa?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13

 

<< Non sarà facile Phillip >> commentò Alexandra mentre prendeva un cucchiaio dal proprio yogurt << Se Annabelle collabora sarà facilissimo >> << E cosa ti fa credere che ci aiuterà? >> il ragazzo alzò le spalle << Perché sicuramente anche lei vorrà farlo >> rispose il giovane con certezza assoluta << E infatti Phillip ha ragione >> la voce di Annabelle giunse alle loro orecchie poco prima che apparisse di fronte alla scalinata della torre << Allora qual'è il piano? >> << Semplice tu hai pieno accesso al municipio, no? Basterà che disattivi l'allarme così da poter entrare indisturbati> la ragazza si passò una mano tra i capelli << Sembra un piano perfetto se conoscessi il codice di mia madre >> commentò sorridendo ai giovani << Cosa?! Come puoi non conoscerlo? >> la ragazza fece un alzata di spalle << Semplice lei non si fida di me, io sono la figlia di Robin Hood >> ancora rideva al solo pensiero del volto di Emma quando aveva trovato tutta la centrale dello sceriffo sotto sopra << Ecco ben fatto Annabelle hai appena distrutto lo scherzo mensile >> la ragazza rimase sconcertata di tale accusa << Ehi, non è colpa mia se l'ultima volta ci siamo fatti beccare, qualcuno non è riuscito a tenere la bocca chiusa >> << Ah, ora la colpa è mia? >> fece Alexandra subito sulla difensiva << Ok,ok diamoci una calmata. Ci sarà pure un altro modo per entrare dentro, no? >> Annabelle sembrò pensarci intensamente << Forse uno c'è >> un sorriso apparve sul volto della giovane mentre Gabriel si materializzava di fianco a lei << Ah sì e quale? >> chiese Phillip salutando l'amico << Attraverso il suo mausoleo. C'è un accesso dietro le pareti dell'ufficio >> la giovane strega diede un bacio sulla guancia al fratellastro << Ecco perché è il mio fratello preferito! >> esclamò portando tutti a ridere << Non state dimenticando qualcosa? >> sentirono una voce a loro ignota provenire dalla cima della torre << Chi va là? >> chiese Phillip mentre cominciavano a dirigersi verso la persona che aveva parlato << Ecco fatto, ci mancava che Darell ci sentisse >> commentò Annabelle arrivando prima degli altri << Darell?! >> fecero tutti delusi non appena lo videro << E tu che cosa ci fai qui? >> domandò Alexandra, ma il ragazzo si limitò ad alzarsi e a richiudere il libro che teneva tra le mani << Il vostro piano non funzionerà >> commentò togliendosi gli occhiali da lettura << Certo e perché mai Genio? >> lo schernì Phillip e il ragazzo rise a quel nomignolo << L'incantesimo della magia del sangue >> un velo di delusione coprì i giovani che si imbronciarono subito << E adesso? >> l'intruso sbuffò << Che c'è? Immagino che tu abbia una soluzione >> la voce di Annabelle risuonò minacciosa, ma il giovane non sembrò esserne intimorito << Ovvio, ma perché mai dovrei condividerla con voi? >> Darell sorpassò il gruppetto di teppisti per dirigersi all'uscita << Immagino che quello che non appartenga alla biblioteca pubblica, non è vero? >> commentò la ragazza avvicinandosi al giovane << Non so di che cosa tu stia parlando >> << Perché mai devi venire fin quassù per leggere? Perché non a casa o nella biblioteca della mamma? >> con un gesto della mano prese il libro che il giovane nascondeva tra le braccia e si lasciò sfuggire un sorriso << Al nostro Genio piacciono i libri impegnativi >> Annabelle venne immediatamente spalleggiata dai suoi compagni che capirono le sue intenzioni << Chissà che cosa dirà zia Belle quando scoprirà che il suo adorato figlio ama leggere i libri delle ombre del paparino >> il ragazzo spostò il peso da un piede all'altro << Che cosa vuoi Annabelle? >> fece frustrato più per essere stato scoperto che per il ricatto << Ci aiuterai ad entrare e non dirai a nessuno quello che vogliamo fare >> << Ti vanti di essere la figlia di Robin Hood, ma non hai idea di quanto in questo momento tu assomiglia a tua madre >> la ragazze si finse colpita << Allora che farai? >> << Vi aiuterò solo questa volta. Poi le nostre strade si divideranno >> la giovane strega gli porse il libro << Lo sai che rovini la reputazione di tuo padre, buonista >> lo schernì lei, ma il ragazzo non sembrò minimamente colpito << Tu non devi preoccuparti invece, stai facendo davvero un ottimo lavoro >> criticò riprendendosi il libro prima di smaterializzarsi.
Tutti i presenti si congratularono con lei, però Annabelle non riusciva a smettere di pensare a quello che aveva appena fatto.
Non perché si sentisse in colpa, ma non riusciva a comprendere il perché si sforzasse tanto.
Qualunque cosa avesse fatto sarebbe comunque restato il figlio di Tremotino.


*

 

Nel frattempo nel futuro.

Un ultimo bacio.
Era l'ultima cosa che ricordava di lei prima che scomparisse dalla sua vista.
Gli aveva promesso di tornare, ma il timore di non rivederla lo terrorizzava << Darell abbiamo bisogno che tu vada insieme ad Alexandra a perlustrare i boschi >> << Altre scomparse? >> chiese a Roland voltando le spalle ai vari medici << Sì, pensiamo si tratti sempre dei seguaci di Gabriel >> spiegò incamminandosi verso l'uscita dell'ospedale affiancato immediatamente dal ragazzo << Alexandra ti aspetta a Toll Bridge lei ti spiegherà tutto, io devo andare a risolvere un altro problema >> informò salutando con un gesto della mano Darell, prima di allontanarsi velocemente verso la macchina per dirigersi alla barriera.
Come aveva potuto Gabriel fare tutto quello?
Si smaterializzò e Alexandra era proprio dove gli aveva detto Roland, indossava un'armatura di cuoio per l'occasione che le copriva tutto il busto e la spalla sinistra.
Ancora ricordava quando se l'era fatta fare su misura e di proposito aveva lasciato scoperta la spalla destra così da essere più veloce sia con la spada che con l'arco << Contro cosa dobbiamo combattere stavolta? >> domandò sapendo bene che quando era bardata così, non era mai un buon segno<< Credo sia un Troll o comunque qualcosa di molto grosso >> << Chi ha rapito? >> la vide massaggiarsi il collo prima di tornare a guardarlo << Penso si tratti di Leroy, anche se non riesco a capire che cosa mai possano volere da un vecchio nano ubriacone >> commentò aprendo un pacchetto di chewin-gum << Vuoi? >> Darell scosse la testa stupendosi di quel comportamento << Devi assumere zuccheri prima di uno scontro sai? >> continuò e sembrò molto un rimproverò << Come puoi essere così calma? >> lei sorrise riponendo il pacchetto in tasca dopo averne presa una << Calma? Ti posso assicurare che non sono per niente calma >> disse sistemandosi meglio la faretra e incominciando ad inoltrarsi per il bosco << Phillip come sta? >> nell'ultima battaglia si erano scontrati contro un un branco di lupi e il ragazzo era rimasto gravemente ferito << E' forte e non vede l'ora di tornare in battaglia >> con un gesto della mano indicò un impronta seguita da altre, che disintegrò immediatamente la teoria del troll << E' un orco >> imprecò Alexandra che pur essendo brava con le armi e probabilmente le erano superiori solo Gabriel e Annabelle, detestava combattere contro quegli esseri << Ma come può essere? >> la ragazza si strinse nelle spalle << Non sappiamo chi o cosa di preciso Gabriel abbia portato in questo mondo attraverso i portali >> << Va bene l'importante è non dividerci >> Alexandra lo guardò un po' scettica << Non sarebbe meglio chiamare Roland? >> lo Stregone scosse la testa << E' uno solo e ce la possiamo fare >> << Se lo dici tu >> di solito era Darell ha ideare le strategie di battaglia quando non c'era Annabelle, il che portava Alexandra ad avere piena fiducia nel giovane << Il piano? >> chiese continuando a seguire le tracce lasciate dall'energumeno << Io lo attirò mentre tu rimani nascosta fino al mio segnale. Entrambi sappiamo che il loro punto debole è l'occhio quindi vedi di non sbagliare >> intimò Darell e lo sguardo che ricevette lo fece temere per la propria vita.
Come faceva Annabelle?
Non faticarono molto a trovare l'accampamento dell'orco e per loro sfortuna non stava dormendo << Sicuro che non ci conviene chiamare Roland? >> sussurrò lei nel vederne le dimensioni << Sicuro, coprimi mi raccomando >> lui si incamminò con cautela verso il mostro il più furtivamente possibile, pentendosi di non aver seguito al meglio le lezioni di Annabelle << Ehi! >> esclamò attirando immediatamente l'attenzione dell'orco impegnato a cucinarsi il brodo dove molto probabilmente sarebbe finito Leroy, che invece per il momento era ancora in gabbia << Che cosa vuoi? >> domandò irritato e alzandosi immediatamente << Non dovresti mangiare i nani >> rimproverò gesticolando con il dito << Perché? >> il suo unico vantaggio era la loro stupidità e doveva sfruttarla al meglio << Sono piccoli, puzzolenti e poi di certo non ti sazierai con un ubriacone come quello >> continuò e vide l'orco spostare il suo sguardo più volte verso Leroy << Cosa puoi saperne tu? >> si alzò e il solo suo passo fece tremare il terreno che stavano calpestando << Io mi voglio offrire al posto del nano >> l'orco rise << Mangerò anche te >> gridò prima di lanciarsi verso Darell che iniziò a correre verso Alexandra che nel frattempo aveva già incoccato la freccia << Ora! >> gridò smaterializzandosi dietro di lui, sentendo chiaramente il suono della freccia che si conficcava nell'occhio dell'orco poco prima che si afflosciasse sul terreno << Visto non c'era bisogno di Roland >> commentò dirigendosi da Leroy per liberarlo dalle corde che lo legavano << E' stata solo fortuna >> << Con un ottimo piano >> interrompé Gabriel smaterializzando tutti alla centrale dello sceriffo.
Stranamente era in confusione molto più del solito e Emma era intenta a parlare con un gruppo di persone, delle facce nuove visto che non gli aveva mai visti << Tutto bene? >> chiese Marymargaret vedendoli rientrare << Che cosa succede? >> la donna gesticolò con le mani come a dire che non era importante << Credo che ti stia cercando Robin >> informò allontanandosi un poco dalla folla, così da poter parlare liberamente << Robin? >> la donna annuì distrattamente nel firmare alcuni documenti portategli da Ruby << Sì, però non so di cosa voglia parlarti di preciso, non me la voluto dire. Mi ha solo chiesto di mandarti da lui se ti avessi visto. Lo potrai trovare al solito posto >> disse prima di vedere il giovane scomparire.
L'uomo non aveva ancora superato la morte di Regina e come biasimarlo?
Dopotutto aveva perso l'amore della sua vita e sua figlia in poche settimane.
In realtà sapeva anche che in parte si attribuiva la colpa di tutto quello che era successo, visto che Gabriel era suo figlio.
Con cautela Darell si avvicinò al mausoleo la cui porta era aperta sorprendendo Robin intento a pregare.
L'uomo era dimagrito molto, sopratutto dopo la partenza della figlia e delle profonde occhiaie gli segnavano il volto pallido << Non dovresti fissare le persone >> lo rimproverò senza però voltarsi a guardarlo << Marymargaret mi ha detto che mi cercavi >> si affrettò a spiegare allontanando l'imbarazzo << Avvicinati Darell >> la sua voce risuonò tra le mura di pietra << Quanto tempo è passato ormai? Immagino che ti manchi >> continuò passandosi una mano sul volto << Non quanto a lei, signore >> sorrise della formalità con cui si rivolgeva a lui << Sai, a Regina non sei mai piaciuto >> << Me ne sono accorto, signore >> per la prima volta gli occhi verde-marino si posarono su di lui << Però sapeva che eri perfetto per Annabelle. Le tenevi testa e molto spesso la rimettevi sulla buona strada e non poteva che essertene grata >> si massaggiò gli occhi rivelando di essere più stanco di quanto volesse ammettere << Ed è per questo che ho bisogno di chiederti un favore >> continuò tornando a guardarlo << Voglio che tu raggiunga Annabelle >> << Intendete nel passato? >> domandò sconvolto Darell di quella strana richiesta << Sì, Annabelle ha bisogno di un volto amico, di qualcuno che sappia, ma sopratutto non posso permettere che affronti tutto questo da sola. So che quello che ti sto chiedendo è molto e probabilmente i tuoi genitori non ne saranno contenti, ma di te Regina si fidava e non avrebbe mai voluto Annabelle da sola, sopratutto non in un momento come questo e... >> << Lo farò, signore >> l'uomo rimase sorpreso della risposta del ragazzo << Se riponete in me tale fiducia non posso fare a meno di esserne grato e sinceramente i miei genitori non sono un problema, loro capiranno la mia decisione >> continuò sempre più sicuro della scelta fatta.
Robin non resistette e si alzò, lo abbracciò come faceva solo con i propri figli e all'orecchio gli sussurrò parole di gratitudine prima di tornare a guardarlo << Riportala da me Darell, riportala da me >>.

 

   
 
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