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Autore: Chainblack    13/10/2015    4 recensioni
Una raccolta di Fanfiction scritte in collaborazione con Whitemushroom, dove raccontiamo storie alternative sui vari personaggi dell'universo di Dissidia - Final Fantasy e sui loro punti di vista secondo la nostra visione delle loro avventure.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Personaggio: Cloud
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertenze: Suppongo nessuna


Un tramite

A me combattere non piace affatto. Ironico, detto da un mercenario come il sottoscritto.
Dai pochi ricordi che mi rimangono del mio passato, so che ho trascorso gran parte della mia vita a brandire una lama per guadagnarmi da vivere. Ma, per quante volte ho dovuto uccidere il mio nemico, mai una singola volta ho provato piacere nel farlo.
Ed ora il fato mi ha trascinato qui, dove i combattimenti sono l'unica legge o valuta; dove gli spargimenti di sangue sono la sola forma di diplomazia esistente.
Se cercavano qualcuno dotato di ottime abilità con la spada, hanno trovato l'uomo giusto, suppongo.
Se cercavano qualcuno con altrettanta determinazione, allora porto cattive notizie.
Là fuori ci saranno centinaia di persone assetate di sangue pronte a dar tutto in battaglia; perché allora sono stato scelto proprio io?
Cos'ho che agli altri manca? Non ne vengo a capo.
Sono oramai giorni che io e i miei compagni ci facciamo strada a suon di fendenti verso il Sanctuary, ma per fortuna i momenti di riposo non mancano.
Nelle nostre brevi pause, Gidan e Tidus si offrono sempre volontari per andare in avanscoperta a controllare che non vi siano nemici nei paraggi. Probabilmente una scusa per conversare rumorosamente tra loro; li capisco, io e Squall non siamo esattamente una buona compagnia a causa della nostra scarsa loquacità.
Nessuno di loro è una cattiva persona, ma sembra che, anche per loro, combattere sia parte della mondana quotidianità.
Non pretendo di comprendere il loro punto di vista. D'altronde nemmeno mi aspetto che loro comprendano il mio. Eppure, nel nostro piccolo gruppo, sembra che ci sia almeno qualcuno che non ama buttarsi a capofitto in qualche assurda impresa.
Squall emana chiaramente l'aura di un lupo solitario. Lo ho visto sfoderare quella sua magnifica Gunblade oramai diverse volte, abbattere decine di nemici con una carica inarrestabile, per poi tornare a guardare altrove, lo sguardo perso nei suoi pensieri.
Quando vedo Gidan e Tidus in battaglia, ho una sensazione del tutto diversa.
Le loro mosse sono frenetiche e spettacolari, e riescono a trovare divertimento nello sbeffeggiare i nemici una volta evitati i loro attacchi. Quasi come se tutto questo fosse uno sport. Il che, guardando Tidus, non mi sorprende.
Ma Squall... lui è diverso.
Anche ora, durante la nostra pausa, è andato a riposare tranquillamente sotto un albero. Non molto distante, ma abbastanza da non sentire lo strepitare di Gidan nello scacciare il piede di Tidus dalla sua coda.
Il suo volto non ispira ansia, ma nemmeno serenità. Non c'è disagio, ma nemmeno contentezza. Sembra accettare passivamente ciò che gli accade.
Non sono il tipo da ficcare il naso, ma è un orizzonte che vorrei approfondire.
- Squall, posso parlarti? - gli dico, avvicinandomi e facendomi coraggio.
Lui mi rivolge un'occhiata strana. Evidentemente non si aspettava di essere disturbato, e quantomeno non da me, e di certo non manca di farmelo notare con una smorfia.
- Cosa posso fare per te? - risponde.
- E' da un po' che combattiamo assieme. Mi faceva piacere condividere delle opinioni -
- Riguardo a cosa? - dice, senza muoversi da quella posizione piuttosto comoda che aveva trovato tra le radici del grosso albero.
Mi siedo poco distante.
- Cosa ne pensi di questa battaglia? Sembra non finire mai... -
- Non finirà prima di aver eliminato tutti i nostri nemici, che pochi non sono - sbadiglia.
Deglutisco.
- Credi che lottare alla cieca in questo modo abbia un senso? Intendo... - I suoi occhi guizzano verso di me - ...a volte spero di non aver mai avuto a che fare con questa guerra. Tutto questo sangue sparso... -
- Nemmeno io avevo la benché minima intenzione di partecipare, credimi, ma non si può semplicemente rifiutare. Uccidere non diverte neanche me - spiega Squall.
- Ma allora perché lo stiamo facendo? -
Segue un breve silenzio accompagnato da una brezza di vento. Tidus e Gidan non sono ancora tornati; ne deduco che avremo ancora diversi minuti di tranquillità.
- Credo tu lo stia chiedendo alla persona sbagliata, Cloud. Io sono un mercenario - mi risponde - Se c'è guerra, io lavoro -
Realizzo che, dopotutto, abbiamo qualcosa in comune.
- Lo stesso vale per me. Ho lavorato come prezzolato, ma sempre per cause in cui credevo ciecamente... -
Lui sbuffa. Si alza leggermente e appoggia la schiena sulla dura corteccia.
- Credo tu abbia già la risposta che cerchi - mi dice, infine - Semplicemente non la vedi. I nostri combattimenti non sono un fine, ma un mezzo -
Un mezzo. Un mezzo. Un tramite per raggiungere qualcosa.
Ha ragione. Queste continue battaglie me lo avevano fatto dimenticare. Che cosa voglio raggiungere lottando?
Voglio proteggere. Già, è vero. Voglio tornare a casa, dove ci sono le persone che voglio proteggere. Non le ricordo, ma so che sono lì ad attendermi.
Un mezzo. Lottare è un mezzo. Non mi pulirà la coscienza, ma credo di essere pronto.
Un giorno, qualcuno mi disse che sguainare la spada porta ad accumulare ruggine ad ammaccature. Immagino però che ne valga la pena, se stai cercando di difendere ciò che ti è caro.
- Grazie, Squall -
Lui risponde con un brontolio disinteressato. E' nel suo stile.
- Questa guerra sarà lunga. E forse dovrai combattere molto prima di quanto pensi. Sei pronto? - mi chiede lui.
- Adesso sì -
Per la prima volta dall'inizio della nsotra conversazione, mi guarda dritto negli occhi. Forse sta cercando segni della mia effettiva risoluzione.
- Bene. Vedi di non abbassare la guardia - mi dise, afferrandomi la mano e poggiandoci qualcosa all'interno - E' da alcune ore che siamo seguiti. Forse intende solo spiarci, forse no. Se così fosse, allora vedremo davvero se hai trovato il coraggio di andare avanti -
Con curiosità, osservo ciò che Squall mi ha dato. Nel vederlo, un nuovo ricordo mi torna alla mente. Non c'è più spazio per le esitazioni.
Tra le mie dita, una morbida piuma nera scivola, per poi essere portata via da un soffio di vento improvviso.
Proprio quando cercavo un motivo per lottare, ecco che si presenta.
Sarà davvero una coincidenza? No, credo proprio di no.
   
 
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