Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: roxy_fausta12    13/10/2015    1 recensioni
Dopo il loro matrimonio, Belle e Adam uniscono tutti i regni delle fiabe negli Stati Uniti di Auradon, e vengono eletti re e regina. Tutti i cattivi e soci sono imprigionati sull'Isola degli Sperduti, con una barriera magica che impedisce l'uso della magia e anche di scappare.
Vent'anni dopo, il figlio dei due sovrani, il principe Maxi, è pronto per essere incoronato re di Auradon. Il suo primo proclama è quello di invitare quattro adolescenti dell'Isola degli Sperduti a frequentare la Auradon Prep, scuola dei discendenti Disney. I quattro prescelti sono Andres, figlio di Crudelia De Mon, Leon figlio di Jafar, Ludmilla figlia della Regina Cattiva e Natalia figlia di Malefica. Ognuno di loro è stato cresciuto secondo le regole dei propri genitori: Andres sciocco e pauroso, ha paura anche di sua madre che gli ha insegnato a temere i cani, Leon è un abile ladro e Don Giovanni, Ludmilla ha un'ossessione radicata per la bellezza e per l'altro sesso e Natalia che nonostante sia interiormente buona è stata educata al male.
Ma cosa accadrebbe se Malefica non fosse la madre naturale della ragazza?
L' amore sarà in grado di cambiare i cattivi?
Spero vi piacerà
Fausta
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maxi, Naty, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NOTA AUTRICE: Ciao a tutti/e ho deciso per qualche strano motivo  di mettere la nota all’inizio, questo capitolo è molto lungo e spero che vi piaccia.
Allours come tutti quelli che hanno letto la scorsa nota sanno avrei dovuto pubblicare sabato, ma mi hanno annullato alcune interrogazioni e visto che avevo iniziato il capitolo ed ero a metà tra oggi e ieri notte sono riuscita a finirlo.
Spero vi piaccia è dedicato  alle persone che hanno messo la storia tra le seguite ( e da cui spero di ottenere una recensione, so di non essere una brava scrittrice e mi piacerebbe qualche consiglio e le critiche sono sempre ben accette ):
• ChibiRobi
• FalbaLove
• fedy_naxipersempre
• Kimka25
• Klaroline01
Grazie mille non mi aspettavo che così tante persone mettessero la storia tra le seguite.
Kiss kiss
Fausta ( vi saluta Roxy )

--------------------------------------------

Natalia aprì gli occhi non capiva dove fosse, di sicuro non nella sua stanza a casa, nell’Isola degli Sperduti,  la testa le faceva molto male e non capiva il perché, poi però si ricordò di quello che era successo del suo rapimento, della verità annunciatole da Aurora, delle voci che piano piano diventavano sempre più confuse intorno a lei, le gambe che cedevano e infine il buio.
Nata sbatté le palpebre e il viso preoccupato di Maxi entrò nel suo campo visivo.
- come stai ? – le chiese il ragazzo
- come se fossi svenuta – rispose lei sarcastica cercando di alzarsi sui gomiti, ma la testa iniziò a girarle di nuovo e, con l’aiuto di Maxi si rimise sdraiata.
Il silenzio calò nella stanza, Natalia non aveva voglia di parlare dell’accaduto e Maxi pensava a come dire a Nata quello che Aurora non le aveva detto ovvero ciò che riguardava al matrimonio.
La ragazza si mise ad osservare la grande stanza in cui si trovava, le pareti erano dipinte di blu e il grande letto matrimoniale su cui era sdraiata era appoggiato sulla parete opposta alla porta d’ ingresso.
Oltre a quella d’ingresso altre due porte si affacciavano sulla stanza, ma entrambe erano chiuse e una finestra dava su un balcone in marmo bianco.
Il resto della grande stanza era occupato da librerie a muro, passione che Maxi, ormai Natalia aveva capito che la stanza era quella del ragazzo, aveva probabilmente ereditato da Bella
Dopo circa trenta minuti Natalia riuscì ad alzarsi e si diresse velocemente sul balcone, aveva bisogno di aria fresca, e aveva bisogno di pensare a cosa fare, certo Aurora e Filippo potevano anche essere i suoi genitori biologici, ma era stata Malefica ad educarla e l’aveva educata al male.
Ormai uno splendido tramonto tingeva di rosso il cielo, segno che probabilmente Nata era rimasta  svenuta a lungo
- Sai non hanno smesso di cercarti e di crederti viva e nemmeno io l’ho fatto – le disse Maxi, avvicinandosi alla ragazza, che rimirava il tramonto.
Lei lo guardò confusa.
- Tua madre non ti ha detto tutto – le rivelò
- Cosa vuoi dire? – gli chiese
- Non credo sia il caso di parlarne ora, hai già avuto troppe emozioni per oggi – le rispose lui
- Maxi voglio saperlo ora – gli disse lei, la voce leggermente tremante e per la prima volta spaventata
- Sai nella tua famiglia si usa promettere le bambine appena nate a un reale: tua madre è stata promessa a Filippo, tua sorella Camilla a Brodway e tu…- Maxi prese un attimo fiato e studiò l’espressione della ragazza sembrava sconvolta “beh certo idiota da single a promessa sposa nell’arco di dieci minuti” pensò Maxi
- Io?- gli chiese Natalia
- Tu sei stata promessa a me – le  disse, scrutando il suo viso preoccupato per la sua reazione, e vide Natalia guardarlo
- Se tu non vuoi possiamo sì insomma annullare la cosa- disse Maxi, pronunciare quelle parole era per lui  una grande sofferenza, ma Maxi capiva che lei poteva non amarlo quanto lui l’amava e se lei non l’avesse voluto si sarebbe fatto da parte
- Perché se io non voglio? Tu sei d’accordo?- gli chiese Natalia
- Io mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista, anche se allora tu eri solo una neonata e fino ad ora non ho fatto che aspettarti, ma se tu non vuoi… - disse Maxi, Nata rise e Maxi si chiese perché lo stesse  facendo, nonostante il suono della sua risata fosse il suono più bello che avesse mai udito
- E’ assurdo innamorarsi di una bambina e aspettarla per tutta la vita- esclamò lei, anche se in realtà in quel momento avrebbe abbracciato  Maxi sussurrandogli che le dispiaceva, ma che ora lei era lì con lui, ma Malefica le aveva insegnato a nascondere i sentimenti.
- Forse hai ragione, ma io ti amo e ti aspetterò per sempre se necessario – le disse lui.
Il tramonto lasciò il posto alla notte, trapuntata di stelle e Natalia uscì dalla stanza del principe diretta alla propria.

Ludmilla era molto irritata, il piano per recuperare la bacchetta stava andando a rotoli perché non c’era un piano e senza Natalia non potevano decidere cosa fare.
Nella sua contorta e malvagia mente la preoccupazione per l’amica non la sfiorava per nulla.
La mora entrò nella camera da letto che condivideva con la bionda, che iniziò a urlare contro l’amica.
- MA DOVE ERI FINITA?! NON CAPISCI CHE QUESTA E’ LA  NOSTRA UNICA OCCASIONE PER ESSERE LIBERI, MA NO TU DEVI FARE  QUELLO CHE VUOI COSA TI IMPORTA DEGLI ALTRI- le disse Ludmilla
- Lasciami in pace – mormorò la mora
- E sentiamo perché dovrei farlo?- esclamò la bionda
Natalia raccontò a Ludmilla quello che era successo, per tutta risposta Ludmilla scoppiò a ridere
- Oh poverina ti hanno mentito  - disse Ludmilla mentre rideva.
Natalia cercava di mantenere la calma, ma l’arrivo di Leon e Andres, a cui Ludmilla tra le risate spiegò quello che Nata prima le aveva raccontato e anche i due ragazzi iniziarono a ridere e a schernire la ragazza, la fece infuriare.
- ORA BASTA FUORI DI QUI!- urlò Natalia, i ragazzi uscirono dalla stanza continuando a ridere.
I tre si separarono: Leon andò a fare un giro, Andres tornò in camera sua per giocare al video game per il quale aveva ormai sviluppato una dipendenza e Ludmilla andò nel  giardino della scuola.
- Ciao bellezza – la voce di Federico fece voltare Ludmilla
“ perfetto, un altro ragazzo carino con cui giocare “  pensò Ludmilla
-  Ciao tesoro – disse la bionda girandosi

Leon camminava tranquillo per la scuola, una parte di lui si sentiva in colpa per il modo in cui aveva trattato Nata, si insomma come si sarebbe sentito lui se fosse stato al posto della sua migliore amica?
Natalia l’avrebbe lasciato solo? No, lei sarebbe rimasta fino alla fine, fin da piccola la mora era sempre stata dolce e leale, ma con il tempo aveva imparato a fare la cosa sbagliata, ma solo per paura di Malefica, la mora era terrorizzata dalla signora di tutti i mali
“ ma certo…” pensò Leon
 Ora tutti i tasselli erano al proprio posto: il rapimento di Naty, la ricerca della bacchetta e la conversazione che aveva origliato.
Tutto aveva un senso e il figlio di Jafar capiva ogni secondo di più il pericolo che correva la sua amica.
Mentre Leon rifletteva, camminando a testa bassa, Violetta correva nella direzione opposta, doveva andare da Maxi, voleva sapere come Nata aveva preso la notizia del suo rapimento.
Fu questione di un secondo, nessuno dei due si accorse dell’altro, si scontrarono e Violetta cadde rovinosamente a terra.
- Scusami non ti ho visto – chiese Violetta mentre cercava goffamente di alzarsi
- Non è nulla, tu stai bene piuttosto? – le chiese lui aiutandola ad alzarsi.
I loro occhi si incrociarono, nocciola e verde, verde e nocciola.
Il contatto visivo venne interrotto dopo qualche secondo da Violetta che abbassò, quasi intimorita, lo sguardo.
- Io sono Leon – i presentò il ragazzo
- Violetta – rispose lei.

Dopo essere rimasta sola Natalia si sedette sul suo letto, le gambe strette al petto e le lacrime che scendevano nuovamente dagli occhi castani.
Non si aspettava quel trattamento da parte di coloro che aveva considerato amici per tutta la vita.
All’improvviso sentì la porta aprirsi e sentì qualcuno abbracciarla, le braccia della persona la cullarono per un po’, dolcemente e lentamente il pianto di Natalia scemò e la ragazza alzò il viso incontrando lo sguardo di sua madre Aurora.
- Cosa succede ? – chiese dolcemente la madre alla figlia.
Naty riferì alla madre il discorso avuto con Maxi e quello che era successo tra lei, Leon, Andres e Ludmilla: sapeva di potersi fidare di Aurora.
- Oh tesoro mi dispiace tanto per quello che riguarda i tuoi amici, ma vedi tu sei sempre stata molto sensibile e a quanto so i loro genitori li hanno allevati per far del male; vedrai che verranno a chiederti scusa prima o poi, tu sei stata loro amica a lungo e non passerà molto tempo prima che capiscano cosa si stanno perdendo- disse Aurora stringendo a sé la figlia.
- Aurora- disse Natalia, ma si corresse subito – Scusa, mamma perché Maxi è sempre stato innamorato di me, fin da piccolo se quando mi hanno portata via avevo solo due anni e lui quasi cinque?- domandò
Aurora sorrise – Sai è il motivo del nome che avevamo scelto per te, Giulietta- disse Aurora
Natalia guardò la madre confusa.
- vedi esistono persone che muoiono per amore, dopo lunghe e atroci sofferenze, persone che non riescono a vincere determinate sfide che l’amore impone loro di vincere, persone che muoiono perché l’unico modo per amarsi per loro è la morte. A volte a queste persone viene concesso di rivivere il loro amore- spiegò la figlia di re Stefano.
- Non credo di capire – replicò la figlia.
- Vedi quando tu nascesti e Maxi ti vide per la prima volta un ricordo fece capolino nella sua mente
Flashback
Una bambina giaceva in una culla rosa nella sala del trono del castello di Aurora, alla presenza di numerosi dignitari
Un bambino di tre anni circa stava guardando la bambina che dormiva all’ interno della culla, quando un ricordo, un ricordo non suo gli pervase la mente.
-  che nome volete darle?- chiese re Adam
- Giulietta- sussurrò Maxi
Gli adulti lo guardarono e Maxi spiegò loro quello che aveva appena ricordato
Il bambino prese un respiro e ripercorse con la mente quello che aveva appena visto( N/A da qui in poi il flashback sarà narrato dal POV di Maxi e sarà narrato in prima persona )
Raggiunsi precipitosamente la città e in segreto mi inoltrai nella cripta ordinando al mio servo di andarmene e lasciarmi solo, determinato ad unirmi a Giulietta nella morte.
 Paride però arrivò, anch'egli in lutto venuto a piangere Giulietta.
Mi riconobbe e voleva arrestarmi, ne nacque un duello nel quale uccisi Paride. Il paggio di Paride corse a chiamare le guardie, mentre, dopo aver guardato teneramente Giulietta un'ultima volta e sul punto di raggiungerla nella morte, presi una fiaschetta di veleno e ne bevvi per poi pronunciare le mie ultime parole
- E così con un bacio io muoio- dissi
Per poi baciarla e scivolare verso l’oblio della morte
Fine flashback
- Quindi mi stai dicendo che io sono Giulietta e lui è letteralmente il mio Romeo? – chiese Natalia
La donna annuì.
- Ora il punto è se tu provi qualcosa per lui giusto?- le chiese Aurora e Natalia annuì, ma rimase in silenzio.
- Lo ami ?- chiese Aurora
- Io non so cosa voglia dire amare- rispose Natalia e Aurora sorrise
- Cosa provi quando lo vedi?- chiese Aurora
- Beh quando lo vedo il cuore mi batte fortissimo, mi sembra quasi che voglia uscirmi dal petto, vorrei stare sempre con lui e quando siamo lontani l’unica cosa che vorrei è buttarmi tra le sue braccia e rimanerci per sempre, e, lo so che può  sembrare stupido, ma tra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta, come se nessuno potesse farmi del male semplicemente perché lui è con me – le  rispose Natalia
Aurora sorrise – Tu sei pazzamente innamorata di Maxi – le disse Camilla entrando nella stanza
- E tu da quanto tempo eri lì fuori? – chiese Natalia
- Non importa, quello che importa ora è che dovresti  parlare con Maxi – rispose Camilla
- Non posso parlargli domani? – chiese Nata
- Tesoro so che tu hai dato il primo bacio e hai perso la verginità a quanto so, non per amore, ma lo hai fatto, Maxi non ha mai neanche dato il primo bacio perché ti ha sempre aspettato, vuoi farlo aspettare ancora?- disse Aurora
Natalia spostò gli occhi dal pavimento della camera al volto della madre ed espirò profondamente
- Tu dici? – chiese, Aurora annuì e Nata, finalmente convinta uscì per andare alla ricerca di Maxi.
Erano ormai quasi le 10  quando Natalia trovò finalmente il ragazzo nella palestra della scuola, che prendeva a pugni un sacco da box,  a giudicare dallo stato della maglia fradicia di sudore del ragazzo , da parecchio tempo.
Natalia prese un respiro profondo e bussò alla porta della palestra.
- Non voglio vedere nessuno – esclamò Maxi
- Nemmeno me? – chiese Natalia entrando dalla porta
Maxi si girò e notò che Nata aveva gli occhi leggermente rossi , segno inequivocabile che aveva pianto e Maxi avrebbe volentieri preso a pugni chiunque l’avesse fatta piangere
- Cosa ci fai qui?- le chiese dolcemente per poi bere un po’ d’acqua da una bottiglia appoggiata sul pavimento.
- Ho bisogno di parlarti, è urgente – disse lei, e Maxi annuì
- Se mi aspetti un secondo mi faccio una doccia veloce, mi cambio e poi parliamo ok?- le chiese e lei annuì.

Dopo una decina di minuti i due stavano camminando in silenzio in corridoio verso la stanza di Maxi, i due avevano concordato che avrebbero parlato una volta lì.
Finalmente arrivarono, Maxi chiuse la porta e, attraversata la stanza si sedette sul letto invitando Natalia a fare lo stesso
- Allora di cosa volevi parlarmi?- chiese Maxi
- Sai io non so cosa sia l’amore, fin da piccola Malefica mi ha insegnato a non mostrare i miei sentimenti,  a nasconderli, a celarli; io non sapevo cosa provavo per te fino a quando non ho parlato con Aurora,  lei mi fatto capire quello che provo per te – disse Naty
- E cosa provi per me?- le chiese Maxi, erano a pochi centimetri di distanza e Natalia li annullò  baciando il ragazzo dolcemente, lui rispose subito, circondandole la vita con le braccia mentre lei lo abbracciava.
Si baciarono per un po’, come sfondo la luna e le stelle che rischiaravano l’ oscurità della notte.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: roxy_fausta12