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Autore: Naoya    14/10/2015    1 recensioni
I Nex sono un popolo alieno pacifico, tecnologicamente molto avanzato e con una mentalità aperta. Vivono su un pianeta due volte e mezzo più grande della Terra e nonostante la vastità delle loro terre ed etnie presenti, sono un popolo unito. Ma poi, tutto cambiò quando uno scienziato pazzo attaccò i Nex per vendetta; un traditore che aveva dissertato il suo stesso popolo per ben due volte. Ora i Nex sono in fuga e in cerca di speranza, viaggiando di pianeta in pianeta aiutando e ricevendo aiuto dalle popolazioni presenti nell'universo; ma un popolo in particolare attira la loro attenzione: il genere umano.
Genere: Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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212° Giorno dall'arrivo dei Nex.

Era ottobre e visto il costante aumento della densità di popolazione su New Hope, fu approvato il progetto dell'espansione dell'isola e Anies assisteva con curiosità alle operazioni tramite le grandi vetrate presenti nella torre principale, vedeva delle navi che gettavano nell'oceano una polvere simile alla sabbia e dopo qualche minuto apparve da sott'acqua la terra, le spiagge che delimitavano i contorni dell'isola sparirono e la terra ferma prese il suo posto espandendo così l'isola. Le operazioni durarono qualche giorno ed Anies nel tempo libero ammirava quelle macchine che ampliavano a poco a poco il territorio. Phil faceva lo stesso ma da una postazione diversa, per lui era routine girare nella struttura a curiosare sulle abitudini dei Nex parlando con Ariel la receptionist che lavorava nella hall oppure parlando con Shira. Rin non badò alle navi che stavano ampliando l'isola, pensava ai fatti suoi e al modo in cui avrebbe potuto migliorare il suo atteggiamento da solitario che ha sempre avuto fino a poco prima del suo ricovero ma dopo aver fatto mente locale della situazione attuale capì che la sua vita stava lentamente migliorando, non era più solo e di fatti aveva molte persone che si prendevano cura di lui, inoltre la sua vita non era più vuota come un tempo. Elisa non aveva tempo di ammirare le navi, gli allenamenti con Io erano intensi e gli portavano via una bella fetta di tempo libero e quel poco che aveva lo dedicava un po' a se stessa ed ai suoi amici, in particolar modo a Rin. Un giorno tutti i ragazzi si diedero appuntamento nel giardino centrale, un'immensa struttura situata al centro della torre in cui era presente una sorta di riserva naturale artificiale, metà della struttura era allestita allo svago ed al tempo libero, quindi era normale vedere bambini che giocavano sulle altalene o sugli scivoli inoltre erano presenti dei bar che servivano cose di ogni genere: dai gelati agli snack fino a dei speciali biglietti che consentivano a chi lo desiderava di lasciare l'isola per andare a trovare i propri parenti ed amici. L'altra metà della riserve era dedicata per una parte all'agricoltura mentre l'altra era una zona selvaggia e di fatti sul confine di quest'ultima c'erano sempre delle guardie per evitare che qualche bambino troppo curioso si avvicinasse troppo ed entrasse. I ragazzi stavano discutendo del più e del meno fin quando Rin accennò alla festa di halloween, così Lexiax curiosa gli chiese «Halloween? Cos'è?»
R: «È una festa in cui ci si maschera in modo spaventoso, di solito i bambini durante la festa non perdono l'occasione di andare in giro a chiedere “dolcetto o scherzetto?” mentre i ragazzi come noi di solito organizzano qualcosa per stare tutti insieme anche se travestiti».
L: «Sembra divertente!»
I: «... Sembra una perdita di tempo».
E: «Dai Io, non fare così e cerca di essere più allegro qualche volta».
S: «Lui allegro? Sarebbe come assistere ad un esplosione di una supernova a meno di un chilometro di distanza e sopravvivere, ovvero impossibile».
H: «Riconosco che Io è un po' diffidente ma questo non vuol dire che dobbiamo parlare così di lui».
I: «... Lascia stare Helios... dopotutto, non mi importa minimamente cosa pensa la gente di me...»
Io se né andò e Lexiax ed Elisa lo seguirono cercando di farlo tornare ma senza riuscirci; nel fra tempo Master Zero stava analizzando alcuni dati insieme ad Ariel. Lei oltre ad essere l'addetta alla hall era anche l'assistente personale di Master Zero il quale richiedeva l'assistenza della Nex se necessario che sia per una tazza di tè oppure per sistemare delle pratiche quando lui non aveva il tempo materiale per farlo. Master Zero, durante l'analisi si accorse che durante ottobre un evento importante per gli umani si sarebbe svolto quel mese, così lo fece notare alla sua assistente dicendogli «Ariel, guarda qui».
La Nex si voltò e disse «Cosa c'è Master Zero, ha scoperto qualcosa?»
«Si, a fine mese gli umani festeggiano una cosa chiamata “halloween”, sembra essere una festa in maschera in cui si deve fare paura alla gente».
«N-non credo sia una cosa divertente, e se poi spaventano me? Chi mi proteggerà?»
Master Zero sorrise e disse «Tranquilla, ti spaventeranno ma non ti faranno del male».
«Si ma se possibile... preferirei evitare di essere spaventata...»
«Mmm... allora che ne dici... di spaventare qualcuno?»
«Spaventare qualcuno? Non credo di esserne in grado».
Master Zero mise indici e pollici a formare un rettangolo con le dita, chiuse un occhio e guardò Ariel dicendo «Ma si che ne sarai in grado, fidati ho già qualche idea e poi questa potrebbe una buona occasione per portare avanti il nostro piano».
«E come?»
«Oltre ad avere radici storiche e religiose molte festività di questo pianeta sembrano essere fondate su dei sentimenti, se riuscissimo a sfruttare questi eventi potremmo fare progressi con i nostri studi e le nostre tecnologie».
Ariel sorrise e disse «Ho capito, se questo potrà essere di aiuto può contare su di me».
I due si misero a buttare giù delle idee per l'evento che avrebbe avuto luogo l'ultimo del mese e tra un progetto e l'altro il tempo volò fino alla fatidica data.
Il 31 ottobre tutta la torre principale fu addobbata dai Nex insieme agli umani per creare un ambiente lugubre e spettrale e l'intera struttura divenne una sorta di gigantesca casa degli orrori, il parco divenne la parte più terrificante in cui fu allestito un percorso dove potevano entrare massimo due persone alla volta. Il gruppo di amici dopo aver fatto una breve ma intensa avventura all'interno della torre si ritrovò nel parco e li videro questo percorso. Phil avvicinandosi disse «Ragazzi guardate qua, non so cosa sia ma deve essere forte!»
Anies gli rispose «P. soltanto tu puoi trovare interessanti queste cose, lasciatelo dire sei un drogato di film e cose horror».
P: «Che vuoi farci A. essere spaventato da qualcosa come fantasmi e lupi mannari pronti a sbranarti non è male, specialmente considerando il fatto che creature del genere neanche esistono».
A: «Oh... ne sei sicuro? Se non sbaglio dicevi così anche degli alieni».
P: «Ahahahaha... già hai ragione, ma ora è diverso... credo...»
Lexiax si avvicinò a loro e disse «Scusate la domanda però è da un bel pezzo che me lo chiedo; ma perché voi due vi chiamate con le vostre iniziali senza pronunciare il nome? Cos'è, per caso provate imbarazzo a chiamarvi per nome?»
A: «No, diciamo che questo è il nostro solito modo di parlare, siamo hacker dopo tutto e non vogliamo che qualcuno ci scopra e ci arresti».
P: «Vista la situazione in cui siamo non credo che a qualcuno importi più se siamo hacker, figuriamoci di mandarci in prigione per aver frugato in qualche archivio top secret o robe simili».
Intervenne Io incuriosito e disse «E se vi dicessi che a qualcuno potreste interessare?»
Anies si spaventò e disse «Aaaah! Non apparire di soppiatto così, vuoi farmi morire di paura?»
I: «... Sono un assassino, agire di soppiatto è la mia specialità e poi siamo in tema quindi a nessuno importa se muori di paura».
A: «Detto da te poi... fa alquanto impressione come cosa...»
P: «Ahahaha.... Cosa volevi dire con ciò che hai detto poco fa?»
I: «Niente... ve ne parlerò un'altra volta».
Helios si avvicinò e lesse il messaggio, poi disse «Qui c'è scritto che possiamo entrare due per volta».
Phil era entusiasta e non vedeva l'ora di entrare, si guardò intorno per vedere chi sarebbe stato il partner ideale per questa sfida e decise che Anies sarebbe stata perfetta così si avvicinò a lei ma poco prima di aprire bocca si sentì tirare la maglietta, si voltò e vide Shira che gli disse «Dove pensi di andare quattrocchi?»
«Andavo a chiedere ad Anies se voleva venire con me, perché?»
«Guarda e non fare domande».
Helios si avvicinò alla ragazza e gli chiese se voleva andare con lui, Anies sorridendo disse di “si” senza pensarci due volte così Phil pensò che i due andassero molto d'accordo più di quanto non volevano far sembrare, Shira tirò di nuovo la maglia dicendo «Se ti va... ci possiamo andare... i-insieme...»
Phil sorridendo gli disse «Certo, se ci sei tu posso stare tranquillo, dico bene?»
Shira arrossì e disse «O-ovvio, se qualcosa ti attacca... ti proteggerò...»
Poco distante, due ragazze molto rumorose si stavano litigando lo stesso “osso”; il povero Rin era finito senza volerlo una piccola disputa tra Elisa e Lexiax e le due continuarono a litigare fin quando Io non intervenne prendendo Rin in braccio dicendo «... Se vi porto via lui, la finirete di litigare».
Mentre Io teneva in braccio Rin come una principessa quest'ultimo si girò e gli disse «Grazie, mio eroe».
Il Nex lo gettò a terra dicendogli «... Mi dispiace, ma hai scelto il principe sbagliato».
«Ahahaha... credo tu abbia ragione».
A quel punto Helios chiamò tutti a raccolta e decise di fare un piccolo gioco per scegliere chi sarebbe entrato per primo così il Nex dai capelli argentati prese dei pezzi di carta ci segno sopra dei numeri e li mescolò nelle sue mani poi le coppie formate presero un numero ciascuno e le prime ad andare furono le povere ragazze che prima bisticciavano tanto.
Lexiax guardò Elisa e gli disse «S-sei pronta?»
«Certo!»
«S-sicura?»
«Certo!»
«Hai paura?»
«Cert... che diamine! Andiamo invece di fare tante domande!»
Elisa prese per mano la Nex e la trascinò dentro, quest'ultima cercando di dimenarsi disse «No aspetta, non sono pronta... ho pauraaaa!»
E fu così che le ragazze sparirono nel buio e pochi istanti dopo si cominciarono a sentire le prime urla «Aaah o mio dio! Cos'è quella cosa?»
«Non lo so Lexiax, ma non mi piace... Ah una mummia, corri»
«Ma perché mi caccio sempre in guai come questo?»
«Zitta e corri!»
«Ho pauraaa...»
Le due procedettero tra urla e spaventi fino alla fine del percorso poi toccò ad Anies e Helios, quest'ultimo si voltò verso di lei, la prese per mano e disse «Andiamo? Tranquilla ci sono io qui con te».
La ragazza arrossì e cominciò a spingerlo dicendo «F-finiscila di dire cose sdolcinate e muoviamoci!»
I due entrarono e sparirono nell'ombra, nel frattempo le due povere martiri tornarono dal proprio calvario sostenendoci a vicenda, Elisa con un filo di voce disse «S-siamo tornate...»
I ragazzi rimasti si avvicinarono e Phil gli chiese «Allora com'è stato?»
Lexiax ancora terrorizzata disse «Vi dico solo una cosa: lasciate ogni speranza o voi che entrate».
Phil fece un sorriso quasi di consolazione e disse  «C-credo che così sia un po' troppo melodrammatico».
I ragazzi continuarono a chiacchierare fin quando non uscirono Helios ed Anies, quest'ultima era visibilmente scossa ed impaurita mentre il Nex era alquanto sorridente e tranquillo come non avesse avuto paura di niente. Dopo di loro fu il turno di Io e Rin i due entrarono per poi scomparire come i loro compagni ma a differenza di loro non ci fu nessun grido di terrore provenire dai due, sembrava quasi che fossero finiti in un'altra dimensione o che qualcuno li avesse imbavagliati e rapiti, ipotesi  che erano andate tutte in fumo quando i due uscirono dal percorso, tutti quanti si avvicinarono ed Helios gli chiese «Cos'è successo? Nessuno di voi ha avuto paura?»
Rin rispose grattandosi leggermente la testa «No... a dire il vero... non è stato tutto questo gran che... per lo meno con lui».
Io sospirò e disse «... Il mio occhio destro... riesce... bha, lasciamo stare tanto non capireste».
Il Nex si mise seduto e cominciò a guardare il cielo stellato dalle enormi vetrate, nel frattempo Phil e Shira entrarono insieme nel sentiero degli orrori, il ragazzo era alquanto rilassato mentre la Nex era leggermente nervosa. Mentre camminavano nell'oscuro percorso Shira si strinse sempre più al ragazzo il quale camminava tranquillamente fin quando l'aliena non vide qualcosa che la spaventò dicendo «Ah... che diavolo è quella cosa pelosa?»
Il ragazzo si voltò e disse «Cosa pelosa?»
«Si, quella!»
Il ragazzo toccò la strana cosa dicendo «Ah... è soltanto una tarantola finta, non devi aver paura».
«L-lo sapevo che era finta... volevo metterti alla prova!»
All'improvviso apparvero una mummia e un gorilla che urlavano ed agitavano le braccia mentre si avvicinavano ai giovani, il ragazzo prese la mano di Shira e disse «Muoviti, seguimi!»
I due fuggirono seminando le creature che togliendosi le maschere non erano altro che Master Zero ed Ariel e quest'ultima disse «Ah... non è giusto, anche io vorrei che mi prendesse la mano e mi portasse con se».
«Cos'è? Per caso ti sei innamorata di lui?»
«Eh... assolutamente no... o per lo meno... non penso...»
«Lascia che ti dia un consiglio come tuo amico d'infanzia, dovresti essere più onesta con te stessa».
«Uhm... forse hai ragione».
Nel frattempo Phil e Shira si erano allontanati dai “mostri” per poi finire all'esterno del sentiero, il ragazzo vide degli apparecchi e pensando che fossero generatori sì avvicinò alla Nex dicendogli «Siamo fuori... non credo abbiamo completato il percorso, questi strani aggeggi sembrano essere dei generatori elettrici, forse alimentano i macchinari che fanno scattare le trappole e le macchine del fumo».
La Nex si teneva il braccio mentre guardava il suolo rispose «... Si, credo tu abbia ragione...»
Phil vedendola in quel modo si preoccupò «Cos'hai? Non stai bene?»
«No... non sto bene per niente... dovevo proteggerti ed invece tutto quello che ho fatto è stato... paralizzarmi dalla paura».
Il ragazzo accarezzò la testa della Nex dicendogli «Dai non fare così, delle volte può capitare di bloccarsi dalla paura e poi pensaci un secondo, non siamo mai stati in pericolo quindi non sentirti in colpa, ok?»
Shira a quel punto prese per il cravattino il ragazzo e lo sbatté su un lampione poco distante dicendogli «Perché... perché divento così quando sono con te? Perché non riesco ad essere la classica me stessa quando ci sei tu? Perché...»
Phil vedendola in lacrime decise di abbracciarla, in un primo momento non disse niente lasciando la sua amica a sfogarsi e quando lei si calmò gli disse «Sai... ci sono volte in cui una persona pensa di conoscersi alla perfezione ma nella maggior parte dei casi non è così, quando si conosce qualcuno, specialmente una persona nuova, si scopre sempre qualcosa in più su se stessi. Non aver paura di te stessa perché... a mio parere... bhè... sei carina così come sei...»
«Davvero? Davvero pensi che io sia... carina?»
«Si... certo».
La Nex sorrise ed abbracciò il ragazzo dicendogli «Anche tu sei carino... quattrocchi... se non ti dispiace... vorrei provare a fare un piccolo esperimento ma... non sono brava con queste cose quindi non so quale sarà il risultato...»
«Uhm? Che esperimento?»
«Chiudi gli occhi e lo scoprirai».
Phil chiuse gli occhi e la Nex cominciò lentamente ad avvicinarsi a lui. 
Attimo dopo attimo la distanza che se parava le loro labbra si riduceva lentamente ma in modo costante, finché... non si baciarono. In un secondo, un brivido corse sulla schiena di entrambi ed in quel momento nel cuore di Shira ci fu un tumulto di emozioni che diventavano via via sempre più forti, sempre più intense. Quando il bacio finì l'aliena si allontanò dal ragazzo e con il volto pieno di rossore disse «Lo sapevo... ora ne ho la conferma... tu... mi piaci...».
«Who... questa si che è una vera sorpresa...» Disse il ragazzo sentendosi spiazzato dall'accaduto.
«Ed io? Si... insomma... t-ti piaccio?»
«Bhè... non posso dire certo di “no” ad un viso così carino».
I due rimasero ad abbracciarsi ancora per qualche minuto per poi tornare dai loro amici.

Nel frattempo, in una gigantesca nave situata nelle profondità dello spazio, un ragazzo camminava nel corridoio che portava alla sala di controllo dell'astronave, lì incontrò un Nex anziano vestito di nero, si avvicinò a lui dicendogli «Allora dottore, quale sarà la nostra prossima destinazione?»
«La nostra prossima destinazione sarà un piccolo pianeta situato ai confini della Via Lattea, il suo nome è... Terra».
«Che bello, questo significa che tra un po'...»
«Potrai rivedere la tua amata sorellona».
Il ragazzo sorrise e il dispositivo circolare che portava sull'occhio sinistro si accese di una luce rossa, poi disse «Sto arrivando... mia cara Lexiax...»

Angolo autore
Ciao a tutti, visto che Halloween è vicino ho deciso di aggiungerlo al capitolo così da rendere le cose più divertenti (e sorprendenti). Come vi sembra la storia? Vi piace? Non siate timidi e lasciate pure una vostra opinione :D
   
 
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