Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: mentaverde    14/10/2015    2 recensioni
Dovrei fare una lista di tutte le mie pessime scelte.
Probabilmente mi servirebbero molte pagine e molto inchiostro, perché in vent'anni di esistenza il mio tempismo era sempre stato pessimo.
(cap. 2)
Com’è possibile che ovunque io vada me lo ritrovi davanti? E per di più con quel suo sorrisino da trentenne sfigato che vorrei cancellargli con una sberla. [...] Vorrei dirti grazie, ma non lo faccio perché tu sei uno stronzo da vaffanculo più che da ringraziamenti. (cap. 3)
“E qui la gente la mandi a quel paese?”.
“Se se lo merita sì”.
“Quindi io me lo sono meritato?”.
(cap. 4)
Non lo vedi, signor Cooper?
Sono sbagliata.
Sono sbagliata come la neve ad agosto, come un’insufficienza a ginnastica, come il sole di notte.
Io sono fondamentalmente sbagliata. Sia nel tuo che nel mio mondo.
(cap. 5)
Io mi perdo.
Mi perdo nel tuo respiro.
Mi perdo nella tua voce.
Mi perdo nella tua mano che accarezza la mia schiena.
E poi mi perdo nelle tue labbra.
(cap. 10)
E allora lo faccio: ti bacio. (cap. 16)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 È tutta una questione di bastardi.





È tutta una questione di bastardi. 
Tutti hanno un angelo custode, che sia presente o no questo è un bel quesito.
Ma c’è. Si sa.
è quello del lampo di genio un secondo prima che ritirino i test, quello che ti suggerisce la strada dopo aver vagato a caso per venti minuti.
è quello che ti sussurra di chiedere scusa ai tuoi genitori, dicendoti che sono doni e come tali vanno trattati col massimo rispetto.
L’angelo custode c’è.
Ognuno ha il suo, e a suo modo decide quando aiutarti o quando lasciarti fare da te, quasi per metterti alla prova.
Beh, io sono certa che esista, ma a me è capitato un bastardo-custode, non un angelo.
Perché qualsiasi buonanima si “occupi” di me avrebbe pietà almeno oggi. Ma invece no! Perché a me tocca sempre il bastardo.
Il bastardo-ex.
Il bastardo-fratello-che-ti-da-deliberatamente-della-cretina.
Il bastardo-trentenne.
Il bastardo-custode.
Tutto bastardo.
È tutta una questione di bastardi. 
E come agisce? Beh presentandomi qui il bastardo-ex, dopo aver ricevuto della cretina dal bastardo-fratello perché gli ha rivelato cosa è successo con il bastardo-trentenne.
Una marea di bastardi, eh?
Ed eccolo qui, Billy-bastardo. Il ragazzo con il viso da principe e il nome da cane, che bussa alla mia porta e io, per un motivo sconosciuto, sono corsa senza neanche preoccuparmi di guardare dallo spioncino.
No. Chi si preoccupa quando la tua testa ti urla di correre ad aprire nella speranza che sia lui, il bastardo-trentenne, che appaia davanti ai miei occhi e mi prometta amore eterno.
Maledetti film romantici sull’amore eterno che mi hanno portato a illudermi in modo spaventoso.
“Lex”.
Sembri sorpreso Billy.
Tranquillo che la porta la sto già chiudendo.
“Aspetta… volevo parlarti”, dici bloccandola di colpo.
Mi metto a ridere. Suona più come una risata isterica.
Sto diventando decisamente pazza.
“So che sei uscita con Randy”, dici e mi guardi fisso.
Cosa vuoi? Un premio?
Un premio per la faccia tosta ti starebbe a pennello.
“E..?”, ti chiedo.
“Mi ha detto che sei uscita con un altro”.
Joseph Cooper, oltre a me a quanto pare colpisci anche i giocatori di rugby. Che effetto che fai, eh?
“Non sono affari tuoi, Billy. Vattene”.
“Voglio solo parlare”, ti difendi subito cercando di entrare nell’appartamento ma mi metto davanti marcandoti. Forse ho imparato qualcosa guardando le tue noiose e infinite partite. Però so per certo che il mio strumento migliore è la mazza da baseball soprattutto se è per colpire te.
“Non provare ad entrare!”, ti ringhio addosso.
Mi guardi come se neanche mi riconoscessi, come se non fossi la Lex di sempre. Beh, Billy-bastardo questo è perché in fondo sono una bastarda anch’io.
“Beh, io sono qua perché… perché mi manchi, Lex”.
E lo dici, così. Come se fosse la cosa più semplice in questo pianeta, come se non mi avessi lasciata con una scusa banale e non ti fossi trovato un’altra ragazza dopo un secondo.
Lo dici così, così facilmente che sembra che tu mi stia prendendo in giro.
Dimmi che lo stai facendo, ti prego.
Dimmi che è tutto uno scherzo, che dall’altra parte del pianerottolo c’è una telecamera e che non è vero quello che mi stai dicendo.
Perché non può essere vero.
Non può essere.
“Penso che tu abbia della confusione in testa, Billy”, ti dico e tento nuovamente di chiudere la porta ma mi fermi.
“Mai stato così serio”.
“Billy…”.
“Stai con quello là?”, mi chiedi.
Vorrei dirti di sì, ma in realtà non lo so.
Forse sì e forse no. E questa indecisione mi sta facendo morire.
“Non mi avevi detto che avrei trovato sicuramente qualcun altro?”, ti chiedo e abbassi lo sguardo.
Joseph Cooper non lo abbasserebbe mai.
“Era un momento difficile… ho detto delle cose sbagliate, Lex”.
Cose sbagliate?
COSE SBAGLIATE?
“L’unica cosa di sbagliato la sto facendo io a parlarti ancora, Billy”, sibilo e mi guardi come fossi un mostro.
“Ma Lex! Ma…”.
“Vattene Billy!”.
“Mi manchi”, sussurri guardandoti i piedi.
Rimango ferma e aspetto.
Aspetto di provare qualcosa perché in fin dei conti con te ho condiviso momenti importanti, belli e brutti. Ho condiviso tante cose.. tra cui la mia verginità.
E aspetto, davvero.
Aspetto che il mio bastardo-custode mi sussurri qualcosa. Qualsiasi cosa.
Magari di dargli uno schiaffo, di sbattere la porta con tutta la forza che ho o di allontanarmi semplicemente. E invece niente.
Silenzio radio.
Ho già detto che ho un bastardo-custode?
Ti guardo Billy e vedo un bel viso, davvero, sei bello, sei figo, sei alla moda, sei… basta. Ho finito la lista di caratteristiche.
Vedi Billy?
Sei troppo poco. Sei bello, ma la bellezza non dura e se anche durasse non è che posso passare anni a guardarti e basta. Guardare qualcosa per i primi dieci secondi è interessante, poi diventa banale soprattutto se guardassi il tuo viso.
Sì, sei bello, ma bello come tanti.
Non bello come… Joseph Cooper.
Ecco, sì.
Joseph Cooper non smetterei mai di guardarlo, ma perché lui cambia, si evolve, non cede ai miei sguardi. Mi fa arrabbiare e mi fa intenerire. Mi fa ridere e urlare. Lo mando a fanculo e poi lo bacio.
Tu, invece, non mi fai né caldo né freddo.
“Basta Billy. Basta. Va’ via”.
“Dico sul serio, Lex”.
“Anch’io. Smettila”.
Mi guardi e dici, “Non ti riconosco più”.
Ed esplodo. Letteralmente. “Non mi riconosci più solo perché ho smesso di interessarmi a te? Solo perché ho capito che sei uno stronzo egoista? O perché non te la do più a comando solo per farti contenta? Dimmi! Dai, Billy, dimmi per quale ragione non mi riconosci?!”, ti aggredisco stanca di te e di tutte le vaccate che dici.
Sì, perché sono proprio vaccate.
“Vuoi una da scoparti? Ce ne sono milioni!”, dico urlando e non me ne frega se fra poco la vicina uscirà con gli occhi iniettati di sangue e un coltello in mano solo per averla svegliata.
Non me ne frega più niente, perché inizio a sentirmi tanto la ragazza presa in giro, derisa e usata. Da te, piccolo Billy e da Cooper. Da tutti.
E sinceramente non ne posso più.
In quel momento l’ascensore si apre e spunta la seconda persona che non mi sarei mai aspettata di vedere e guarda Billy dall’alto al basso con quell’espressione infastidita che tanto si adegua al suo viso.
“Sparisci”, dice semplicemente indicandogli le scale e Billy se ne va dopo avermi detto Tu mi piaci veramente.
“Kim?”.
Guardo mia sorella vestita in tutto punto con lo sguardo furioso.
“Sono venuta fin qui. Almeno fammi entrare e offrimi un caffè”.
Bastarda-Kim?
Sì, lo è sempre stata.
In fondo è tutta una questione di bastardi, no?





__________________________________________________________


Ed eccomi qui di nuovo!
In questo capitolo ci sono grandi scoperte e grandi personaggi... e lo so che fremete dalla voglia di sapere la risposta del nostro Joe Cooper, come Lex ovviamente! 
Ma si sa... quando si presenta un problema in realtà ne arrivano altri cento!
Tra cui un ex pentito e una sorella che non si era mai interessata a Lex.

Aspettando le vostre considerazioni volevo ringraziare:
  • chi lascia una recensione sempre
  • chi lascia una recensione ogni tanto
  • i lettori silenziosi
  • chi ha scoperto questa storia da poco
Ringrazio veramente tutti quanti di cuore. Sapere che c'è qualcuno che legge questa storia (e questo commento) mi riempie di gioia!

A prestissimo,

Blue
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: mentaverde