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Autore: EragonForever    14/10/2015    2 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
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In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 39: L'Avanzata del nemico

Poco dopo Gaara l'affiancò.

“Me lo sentivo che avresti rifiutato”

“Era una proposta assurda e piena di rischi, forse non hanno pensato minimamente ai rischi che poteva comportare questa proposta. Sento che Mistfire mi è stata data per uno scopo preciso e se quello scopo sarà salvare Konoha allora non rinuncerò a lei neanche se mi pregassero ... e comunque non lo averei mai fatto”

“La promessa che hai fatto a Jamir è preziosa più dell'oro per te, ha un valore davvero inestimabile, per questo hai rifiutato?”

Jamila sospirò.

“Si ... è per questo.”, mormorò.

“Lui sarà fiero di te”

Lei in risposta sorrise. Poi tornò dai suoi compagni e raccontò ogni cosa. Anche loro furono d'accordo con lei per la sua decisione. Infine andarono a fare un giro. La giornata era splendida e ravvivò i loro animi. Ma Jamila non era tranquilla, il suo animo era inquieto e quella sera decise di parlarne con i suoi amici. Anche Kakashi era presente, quindi raccontò loro della decisione che aveva preso quella mattina.

“Alla fine hai rifiutato, perché?”, chiese Sasuke, perplesso.

“Perché ho promesso a Jamir che avrei protetto Konoha e coloro che amo, ho un destino da compiere. Se avessi accettato mi sarei arresa, cosa che non farei mai.”, spiegò Jamila, decisa.

“E adesso che intendi fare?”. chiese Sakura.

“Anche se ho preso questa decisione non mi sento affatto tranquilla. Temo ... che Ideki attaccherà molto presto ... è come se riuscissi a percepirlo. Comunque in ogni caso dobbiamo stare pronti”

Si vedeva che era molto preoccupata. Ma nel suo sguardo non c'era paura, ma determinazione.

Quella notte fu Mistfire a svegliarla

"Volevo ringraziarti per non avermi venduto come carne da macello.", esordì.

"Anche se non mi avessero fatto la proposta non lo avrei mai fatto ... e comunque ho bisogno di te per affrontare Ideki

"Avrai il mio aiuto, quel bastardo merita la morte per quello che mi ha fatto passare ...", mormorò Mistfire, rammaricata.

"Lo immagino ... non deve essere stato facile per te ..."

"Infatti ... non lo è stato ..." esordì per poi guardarla negli occhi e poggiare il muso contro la sua fronte "Chiudi gli occhi, vorrei farti vedere una cosa ..."

Jamila in risposta obbedì per poi connettere la sua mente con quella della Fenice ed essere inondata dei suoi ricordi: vide lei per il mostro che era quando ancora era una creatura sanguinaria che seminava morte e distruzione ovunque andasse dopo essere sfuggita al controllo di Ideki. La rivide quando era stata creata, gli innumerevoli esperimenti e le torture subite, tutto il dolore che aveva provato, ogni cosa.

Infine Mistfire si staccò non appena le visioni finirono. Jamila la guardava con gli occhi lucidi, quindi d'istinto le cinse le braccia attorno al muso come meglio potè.

"Mi dispiace per tutto quello che hai subito ...", mormorò con voce tremula.

"Tranquilla ... ormai è passato ... comunque ho voluto condividere questi ricordi con te come mia Forza Portante, in fondo mi sembrava più che giusto ... da qui capirai quanto Ideki sia un mostro ..."

"Si ... l'ho capito ... ma ti prometto che non subirai più cose del genere, hai la mia parola"

"Ti ringrazio ..."

Poi il contatto finì e Jamila si addormentò serena.

Ma qualcosa stava per stravolgere il suo dolce sonno.

Era quasi l'alba quando accadde. Un forte boato fece tremare la terra, facendo riscuotere Konoha dal suo torpore. Poi un altro e un altro ancora.

Jamila si svegliò di scatto, non appena udì quel rumore. Accorse fuori, seguita dai suoi amici. All'improvviso una strana sensazione le invase il petto e iniziò a tremare e sudare freddo.

“E' qui ... lui è qui ...”, mormorò.

A quelle parole capirono subito a che cosa si stava riferendo. Si guardò le mani che tremavano convulsamente.

Naruto allora glile prese guardandola intensamente negli occhi.

“Ascoltami, questo non è il momento per lasciarsi prendere dal panico hai capito? Sei una ninja e i ninja non tremano di fronte al nemico. Senti, Konoha ha bisogno di te per resistere, non crollare, hai una promessa da mantenere.”, la incoraggiò.

Lei lo guardò e annuì, ben sapendo che aveva ragione. Non doveva cedere alla paura, aveva un destino da compiere e non si sarebbe tirata di certo indietro proprio adesso che il nemico stava arrivando. Poteva sentire il suo chakra impregnare l'aria con la sua aurea oscura e piena di odio. All'improvviso un altro boato più forte dei precedenti scuote la terra e ci fu un'esplosione all'ingresso del Villaggio. Ed ecco che dalla nuvola di polvere emerse una figura. Ideki aveva fatto il suo ingresso in città a cavallo di un Kishin mentre al suo fianco stavano i gemelli. Ma non solo loro. Al suo seguito stava un esercito a cavallo di viverne più piccole. Indossavano divise nere e il loro volto era coperto.

Oh no, è riuscito a mettere su un esercito pensò Jamila, sconvolta.

Poi scoppiò il caos totale. Piombarono su di loro come una tempesta.

“Forza andiamo, c'è una battaglia da vincere! Konoha ha bisogno di noi!”, esclamò Sakura, riscuotendola dai suoi pensieri.

Jamila annuì, quindi si lanciarono nella mischia. Subito si accorsero che non erano affatto da sottovalutare, erano molto più numerosi e dotati di una forza incredibile e la loro abilità, almeno per la maggior parte era l'esperienza nei sigilli per tenere a bada le forze portanti. Jamila e Naruto correvano molti rischi, ma questo non impediva loro di combattere.

Ideki se ne stava impassibile sulla sua viverna e guardava lo scontro con aria trionfante. La situazione però stava precipitando e il nemico era troppo numeroso. Jamila era a terra, stremata. Un nemico stava per colpirla quando un muro di sabbia si innalzò davanti a lei, proteggendola, quindi si voltò.

“G ... Gaara? Che ci fai qui?”

“Siamo alleati o sbaglio? L'Hokage è riuscita a mandare una richiesta d'aiuto appena in tempo, Suna e gli altri Villaggi hanno risposto all'appello.”, spiegò lui.

“Grazie”

Lui annuì. Poi lei si rialzò e si guardò intorno, vedendo che la situazione stava pian piano tornando a loro favore.

Infine lo vide a pochi passi da lei, l'espressione trionfante.

“Finalmente ti sei decisa a uscire allo scoperto eh Jamila?”

“Se davvero pensavi di spaventarmi dovevi sforzarti di più lurido rettile! È me che vuoi, quindi lascia in pace Konoha maledetto!” esclamò.

Lui sogghignò.

“Yuko, Yuki, occupatevi dei suoi compagni, lei è mia.”, sibilò, euforico.

Loro annuirono. Quando rimasero soli si guardarono con sguardi di fuoco.

“A quanto pare siamo arrivati alla fine, Jamila”

“E sta pur certo che non ne uscirai vincitore, hai causato troppo dolore e sofferenza e per questo la pagherai cara!”, ringhiò lei, trattenendosi a stento.

Sapeva che se si sarebbe scatenata lì per Konoha sarebbe stato un disastro. Mistfire dentro di lei si agitava nervosamente.

Non ora, porta un po' di pazienza

Ne ho portata fin troppa di pazienza fece quella.

Questo non è il posto più adatto e non voglio coinvolgere tutto il villaggio replicò Jamila.

Mistfire sbuffò e non insisté oltre.

Poco dopo Jamila fu affiancata da Naruto, Kiba, Sasuke, Sakura e Hinata.

“Vedo che hai portato altre vittime sacrificabili”

Lei guardò i suoi amici.

“Sasuke, Hinata e anche tu Sakura, andate a supportare i miei compagni. Naruto, Kiba, voi con me, ma interverrete solo quando ve lo dico io e ... niente divergenze”

Fecero come aveva detto, poi lei tornò a concentrarsi su di lui.

“Davvero patetica, se pensi di battermi con il tuo misero esercito sei fuori strada.”, la scherni Ideki, divertito.

Jamila fremette di rabbia.

“Non osare sottovalutarmi, potresti pentirtene”

Poco dopo Kiba lanciò un fumogeno e così poterono allontanarsi senza essere visti.

“Si scappa pure, ma non potrai tirarti indietro ... sto arrivando”

Lo scontro finale stava per avere inizio.



Angolo dell'Autrice

E rieccomi di nuovo qui con questo nuovo capitolo. Eh si gente, lo scontro finale è alle porte.

Perdonate se ho fatto un po' di confusione verso la fine, ma volevo mettere un colpo di scena, che in NARUTO ce ne sono eccome. Ma nel prossimo capitolo spiegherò meglio, abbiate un po' di pazienza.

Faccio i soliti ringraziamenti a tutti quelli che leggono, che mi seguono e recensiscono.

Preparatevi, lo scontro finale sta per iniziare, e ne vedremo davvero delle belle.

Alla prossima avventura gente. (Capitolo revisionato)

Baci EragonForever!

   
 
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