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Autore: Castiel Who    17/02/2009    2 recensioni
In certi casi ci sono tre scelte: scappare, nascondersi o... morire. La morte sull'isola incombe ogni secondo che passa. Misteri, sentimenti, paura e lotte interne cambieranno radicalmente la vita di tre persone. Greg scoprirà di amare James tanto da non lasciarlo mai, James a sua volta scoprirà di amare Greg e allo stesso tempo il lato più eccitante della sua vita e Lawrence si perderà nell'isola... o in se stesso. [House/Wilson][Spoiler su Lost]
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lawrence Kutner
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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Lo ha appena detto, ha appena detto di amarmi. Quello che desideravo sentire più di qualsiasi altra cosa.

- Ti amo anche io – Rispondo con naturalezza, so che non me ne pentirò perché è vero, amo Greg. Lo amo intensamente, lo ho sempre amato, peccato che me ne sia accorto solo ora. Quanto tempo ho perso a cercare l’amore della mia vita quando è sempre stato sotto i miei occhi.

Sento le sue braccia che mi abbracciano e le sue labbra subito dopo si posano sulle mie in un bacio diverso da quelli che mi ha dato in precedenza. Sento sentimenti che non credevo Greg potesse provare verso qualcuno. Quelli più nascosti, celati dalla sua solita maschera di arroganza sono allo scoperto solo per me, non c’è cosa che mi possa rendere più felice.

- Salveremo Kutner... e poi cercheremo subito un modo per andarcene. Chiaro? –

Annuisco e intreccio le dita della mia mano con le sue e tengo lo sguardo basso, la stampa della sua maglietta completamente fradicia di sudore è improvvisamente interessante. Lo è per il semplice fatto che non riesco a guardarlo negli occhi ora, è un momento troppo importante, troppo imbarazzante. Per lui è tutto più semplice, non se ne fa di questi problemi, ma io invece si, e non ho idea di cosa dirgli. Di solito ho sempre avuto le parole pronte per lui, ma mai per una cosa simile, perché deve essere tutto, dannatamente complicato?

Una sua mano lascia la mia e mi solleva il mento con delicatezza, facendomi riflettere nei suoi meravigliosi occhi azzurri.

- D-Dobbiamo andare... –

Mi volto nella direzione presa un attimo fa e iniziamo a incamminarci, ma nessuno dei due lascia la mano dell’altro. Con Gregory House è molto più facile agire che parlare, soprattutto quando si scopre che in ballo ci sono i veri sentimenti più profondi. Farci sesso è un conto, ammettere di amarlo un altro.

Sento nuovamente un rumore, non faccio in tempo a dire o far niente che non sento più i muscoli del mio corpo, mi sento paralizzato e lasciando la mano di Greg cado a terra incapace di muovermi mentre una strana stanchezza mi prende. 

Sento anche Greg cadere a terra inerme. Chiudo gli occhi preso da un sonno improvviso.

 

Apro gli occhi lentamente. Mi sento stordito, come se avessi dormito per 12 ore di fila. Mi alzo leggermente con le braccia e guardo davanti. E’ solo una mia impressione, o sono in una gabbia?!

Sento qualcosa muoversi accanto a me, lo riconosco dal suono della sua sottospecie di grugnito, Greg. Ok meglio riformulare: E’solo una mia impressione, o siamo in una gabbia?!

Mi volto verso di lui e lo vedo mentre si alza a sedere a gambe incrociate, si volta verso di me con sguardo interrogativo. Non sono solo io a capire sempre meno di questa situazione, e chi capirebbe??

Ricordo solo che stavamo camminando e improvvisamente... Siamo stati entrambi paralizzati e addormentati. Chi può essere stato? Forse un’altra volta Ben? Forse il rapimento Kutner era solo una trappola per rinchiuderci qui?

So che le mie domande non avranno risposta facilmente e mi limito a essere contento che Greg sta bene ed è con me. Niente può sollevarmi di più, la consapevolezza che sta bene è la cosa più bella che io possa provare. Lo amo troppo per perderlo, per separarmi da lui. Preferirei la morte piuttosto, ma lui deve esserci. Chissà come è per lui, chissà se ammetterebbe mai queste cose, chissà se Greg House riuscirà mai a mostrare il suo piccolo lato sensibile.

Mi avvicino a lui senza proferir parola, metto una mano sulla sua spalla per avvicinarlo a me e sfioro le sue labbra con le mie. Lui porta una mano sul mio fianco e schiude le labbra tirandomi a sé. Le sue dita percorrono il mio fianco delicatamente, sono io o Greg sta veramente diventando dolce? La sua lingua tenta di schiudere le mie labbra e io non esito nemmeno.

La mia lingua incontra la sua e si muovono insieme sensuali trasmettendo tutto il desiderio di uno all’altro. Sento la sua mano entrare nella maglietta e accarezzare prima i fianchi poi la schiena e io lo lascio fare finché...

- Greg... –

Nessuna risposta, solo baci continui, come se non mi avesse nemmeno sentito e raggiunge il suo obbiettivo che è proprio in mezzo alle mie gambe.

- Greg!!-

- Che c’è Jimmy? Non ti piace? – Mormora malizioso nel mio orecchio prima di baciarmi il collo con insistenza.

- Si che mi piace, ma... – Vengo zittito dalle sue labbra che tornano sulle mie, ma non demordo.

- Non possiamo Greg, siamo in una gabbia... – La sua mano mi tocca un’altra volta e in un baleno mi ritrovo sotto di lui. Cavolo quell’uomo è testardo da morire!

- Se vengono quelli che ci hanno catturato... Ma porca miseria... – La sua mano questa volta mi tocca in un altro punto ancora più eccitante del precedente. Per quanto terrò la ragione e non mi lascerò andare?

- Greg... Oh, ma chi sene frega! – Ecco la risposta... addio ragione!

- Bravo... -
Porta la mano alla mia cintura e inizia ad aprirmela frenetico mentre con quell’altra apre la sua. Io gli tolgo la maglietta e lui mi fa subito alzare un poco per sfilare la mia e continuare il suo lavoro.

La mia schiena tocca il freddo ferro della gabbia e provo un leggero brivido. Continuiamo a baciarci mentre trionfante porta a termine il suo lavoro e si distende sopra di me. Questa volta il brivido che sento è di pura eccitazione.

Le sue labbra e la sua lingua umida mi baciano il collo mentre il suo bacino si muove sensuale sul mio. Apro gli occhi che avevo chiuso un attimo prima e vedo di sfuggita una lucina rossa che cattura subito la mia attenzione. Perché ha l’aria di essere una... telecamera?!

- Oh cavolo! – Esclamo prima di spingere Greg via da me e rivestendomi in tutta furia.

- Ehi ma che diavolo fai? –

Tiro su la cerniera dei jeans e indico la telecamera scoccandogli uno sguardo severo.

- Ah... – Il suo tono di voce è colpevole, probabilmente si sente in colpa.

- Rivestiti dai. - 

Rimane zitto e inizia a vestirsi, si un po’ si sente sicuramente in colpa, e a me dispiace un casino perché avrei dovuto fermarlo. Avrei dovuto farlo perché è così che andiamo noi due, lui è l’irresponsabile che non far altro che ascoltare i suoi desideri e io il responsabile che deve dargli freno. Forse è anche per questo che andiamo così d’accordo, l’uno non può fare a meno dell’altro: Greg ha bisogno di qualcuno che freni la sua ego smisurata e io ho bisogno di qualcuno di cui prendermi cura con il mio senso di responsabilità.

Un rumore di passi mi distrae dai miei pensieri. Sono passi affrettati, lunghi, di una persona sola che a quanto pare ha molta fretta. Una donna compare dalla vegetazione di corsa, sta scappando da qualcosa o qualcuno, non c’è dubbio.

-  Ehi tu! – Esclama Greg prima che la donna passi davanti a noi. Si ferma e in un attimo apre il nostro cancello con delle chiavi come se fosse venuta solo per questo.

- Ecco, scappate prima che arrivino! – Detto ciò riprese la sua corsa e andò in direzione dei cespugli. E’ un attimo, Greg mi afferra per il braccio e usciamo dalla gabbia puntando dove la vegetazione è più fitta. Buon modo per nascondersi.
Corro, con Greg che mi tira per il braccio, ma come cavolo fa a essere più veloce di me se pochi giorni fa era zoppo? Bah...

Greg vede qualcosa e si china dandomi uno strattone verso di lui. Finiamo nell’incavo di un albero, wow ci entriamo tutti e due benissimo, mica piccolo quest’albero.

- Chi era le... – Greg mi tappa la bocca con una mano e con l’altra mi fa cenno di stare zitto.

Ci sono passi di due persone nella foresta, voci di due uomini, devono essere quelli che rincorrevano la misteriosa donna di prima che ci aprisse la gabbia. Greg toglie la mano dalla mia bocca e io la stringo con la mia.

In un baleno mi torna in mente il motivo per cui siamo qui, Kutner. Sbaglio o dovevamo salvarlo invece di nasconderci dagli altri? Il casino si fa sempre più grande, come se di problemi non ne avessimo già abbastanza!

Sembra si siano arresi perchè dopo un po’ non sento più voci o passi, potrebbero anche essersi semplicemente allontanati però. Rimango zitto e questa volta è Greg a rompere il silenzio.

 - Non ne ho idea di chi sia, ma ci ha liberati, non so perché, ma lo ha fatto. –

- E ora che facciamo? –

- Io... Non lo so. –

- Dobbiamo trovare un maledettissimo modo per liberare Kutner. –

- Forse non hai tenuto conto di alcuni piccoli dettagli come: “Non sappiamo dove sia.” o “Come cavolo facciamo a liberarlo se non sappiamo nemmeno dove diamine è!” –

- Potrebbe essere rinchiuso da qualche parte dagli altri. –

- Complimenti, hai scoperto l’acqua calda. Ora potresti tirare fuori una delle tue perle di saggezza e dirmi dove sono stabiliti gli altri? -

- E che ne so io? –

- Qui non caviamo un ragno dal buco. –

- Forse è meglio se torniamo da Jack e ci informiamo meglio prima di tornare là. -

- Si. –

Mi scocca un bacio sulle labbra e insieme usciamo dall’albero. Dopotutto... la vita è più eccitante ora no?

Continua...

Finalmente... Internet è tornato! Ora dovrò mettermi in pari con tutti e leggermi tutte le storie e sbrigare parecchie cose insieme ai compiti di scuola, ma sarò più presente. Credo... Spero... Ok, lo sarò!! XD Grazie per le recensioni, siete unici come al solito!! Io adoro i miei 5 o 6 lettori!! =D

Vi prego ditemi se vi è piaciuto il capitolo... ;)

   
 
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