POV HERMIONE
Il giorno dopo Luna ritornò con la mia “migliore amica”, e che migliore amica! Probabilmente la rossa non pensava che l’altra avrebbe spifferato tutto…povera non se ne era nemmeno resa conto! Comunque venne da noi per rassicurarci sul fatto che con tutti gli altri aveva tenuto la bocca chiusa, solamente le due ragazze sapevano del Furetto. A proposito: i rapporti tra noi due erano ritornati relativamente normali, ci insultavamo e ci odiavamo ma lui dipendeva da me quindi per il momento niente strage di babbani. Vista da fuori probabilmente la scena risultava buffa. Io guardavo Ginny con astio da circa dieci minuti, lei sorrideva nervosamente al racconto contorto di Luna che, ignara della situazione bellicosa era tutta presa da un test sulle creature fantastiche. Draco fissava il titolo “Che animale magico sei? Buono? Cattivo? Scoprilo!” che cambiava grandezza e colore ogni volta che rispondevi ad una delle domande. Dopo un po’ la più piccola dei Weasley propose una passeggiata in centro per rilassare gli animi.
<< Ehm, la mia faccia come la nascondiamo? Sai, in tanti mi vogliono morto o ad Azkaban >>

io senza rispondere presi la bacchetta e gliela agitai davanti agli occhi che subito diventarono verde chiaro, i capelli color caramello incorniciavano un volto ora meno a punta e pallido.

<< Buongiorno Luke Granger, caro cugino >>

dissi semplicemente. Lui, sbigottito, annuì e si toccò il volto mutato. Alzai gli occhi al cielo ed uscimmo dalla mia graziosa abitazione, a cui avrei dato graziosamente fuoco per la rabbia. Ci fermammo in un piccolo bar a mangiare il gelato. L'umore non era lo stesso migliorato anche perchè, detto sinceramente, quel gelato era ORRIBILE. Ginny faceva di tutto per essere perdonata e io come facevo a non farla contenta? Non sono mica una crudele serpeverde io! Quindi il tempo di farmi gli occhi dolci e non ero più arrabbiata. Sì, con lei non riesco mai ad essere coerente, lo so. La ragazza era uno dei miei punti deboli. Finito il nostro insapore spuntino ci incamminammo per le vie della città. Ad un tratto una folla catturò la nostra attenzione, erano tutti radunati in un vicolo e guardavano spaventati il muro di fronte a loro. Ci avvicinammo e, spintonando un po' di gente, potemmo vedere uno spettacolo da pelle d'oca, non positivamente però. "Tremate, stiamo tornando per il nostro signore" una semplice frase per i babbani ma per i maghi...per i maghi era un'avvertenza orribile, specialmente per il simbolo sotto di essa: un teschio ed un serpente. A terra giaceva un corpo senza vita con la bocca cucita. Pochi secondi dopo la polizia arrivò…e il cadavere sparì in una nuvola di fumo nero e verde smeraldo.

DOPO A CASA

Malfoy era seduto sul divano, batteva ritmicamente il piede a terra e teneva le mani unite a pugno davanti alla bocca. Luna e Ginny erano andate dai ragazzi per avvertirli. Non avrebbero detto che c’ero anche io, ne tanto meno il biondo mio ospite. Non sono stupida, per niente lo sapete, mi ero accorta che Draco era molto teso dopo l’accaduto di quel pomeriggio. Ha visto un cadavere e ha saputo che i mangiamorte vogliono tornare pubblicamente! Direte voi. Certo, ne sono consapevole, ma non era tutto. Decisi così che era arrivato il momento di un certo discorsetto (non quello però XD) Mi avvicinai e mi sedetti a gambe incrociate davanti a lui. Alzò gli occhi e li piantò nei miei, era la prima volta che mi dimostrava così attenzione, un’attenzione pacifica intendo. Si fermò e mise entrambe le mani sulle ginocchia accavallando le gambe.
<< Immagino tu voglia sapere tutta la storia >>

<< Beh…in realtà sì… >>

<< Perfetto >> sospirò << come ben sai io tecnicamente sono uno di loro, non posso di certo cancellare certe scelte sbagliate >> dicendo questo portò instintivamente la mano destra sull’avambraccio sinistro esorrise con malinconia << ma quel giorno ad Hogwarts li ho traditi, e non era la prima volta… >>

<< Cosa..? >> lo interruppi

<< Tutto a suo tempo. Stavo dicendo prima, che miss-voglio-sapere-tutto-subito-granger mi interrompesse, li ho traditi: ho combattuto per voi, anche se non ve ne siete accorti. Li ho rallentati il più possibile, vi guardavo le spalle ed eliminavo per voi gli ostacoli più massicci >> spostò lo sguardo per terra e dopo alcuni secondi si mise al mio fianco << ad aiutarmi è stato Augustus Waygood, un granduomo Gus, mi ha sostenuto in molti momenti difficili…anche se non lo sai oggi hai avuto l’onore di conoscerlo >> Detto questo si alzò e se ne andò in cucina.

Lo raggiunsi in pochi secondi e lo afferrai per il braccio.

<< Hey…senti…mi dispiace, se c’è qualcosa che posso fare >>

Sorrise amaramente e scosse la testa << No, tranquilla, pensa piuttosto a non far sapere di me a nessuno, non si sa mai che Lenticchia ti molli >>

Detto questo mi scrollò da lui e andò verso il bagno a farsi la doccia. Lasciandomi non arrabbiata…triste, tanto.