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Autore: nancy    18/02/2009    1 recensioni
Ecco il primo attesissimo capitolo del mio romanzo ispirato al manga di One Piece,vi avviso sono presenti personaggi e fatti che nella vera storia non esistono quindi fate attenzione. La storia narra di Nancy,una ragazza dalle mille sfacettature che cerca di trovare giustizia per la sua famiglie e riconquistare un amico perduto. Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'One Piece - Nancy's Saga'
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Capitolo 6.

Nancy scorse dalla nave l’Isla de Luz. Quei luoghi le erano così familiari. Le apparvero dei flash, vedeva lei da bambina,mentre giocava con delle persone che sarebbero dovute essere i suoi genitori. Non ricordava nulla di quella tragica notte,dentro di se sperava solo di poter ricordare.

Lord Darcy non era di molte parole e Nancy non sapeva come comportarsi, era un uomo glaciale, non sembrava più quella persona disperata e apprensiva giunta a Shimosuki. Si pentì di non essere rimasta con Zoro ed ebbe paura. Arrivò a corte, qui fu accolta da uno stuolo di inservienti che non sembrava manifestassero molta stima per il sovrano. I dignitari di corte la fissavano come se fosse un fantasma e sentiva gli orribili commenti. La definivano strega,altri la schernivano con l’appellativo di mostro tornato dagli inferi, altri come disgrazia, alcuni come ultima speranza e altri la compativano per il suo destino. Non sapeva neanche lontanamente il perché di tutti quei commenti, era come se tutti sapessero chi lei fosse,tutti tranne lei ed ovviamente tutto ciò la faceva soffrire.

Lord Darcy le fece da precettore e l’aiutò a sviluppare i suoi poteri. A volte quell’uomo,così freddo e razionale le riservava un’amorevole pacca sul capo in segno di un affetto inesistente. Lord Darcy era incapace di provare affetto o nessuna forma di sentimento che non fosse odio verso persone e animali. Amava soltanto se stesso e la sua malvagità,nonostante ciò,Nancy si affezionò a lui che divenne un punto di riferimento,quella figura paterna che pensava di non avere mai avuto. Non sapeva di essere solo uno strumento nelle mani della pura malvagità,pensava solo al fatto che qualcuno si stesse prendendo cura di lei. Imparava tante discipline e tante arti. Riceveva lezioni di galateo, di musica, di canto, di danza, di ginnastica, di equitazione, di scherma,di magia. Ogni giorno scriveva al suo amico Zoro, raccontandogli di tutto ciò che aveva fatto. Era così entusiasta e così inconsapevole. Tutto sommato era felice ma presto quell’idillio si sarebbe trasformato in un incubo. Lord Darcy la faceva allenare fino allo sfinimento, i continui ed estenuanti allenamenti la costringevano a stare a letto per giorni con la febbre. Aveva solo tredici anni e non poteva sopportare gli sforzi fisici e mentali imposti da Lord Darcy. La costringeva a teletrasportarsi, a creare campi magnetici, a compiere incantesimi e la faceva lottare per ore con guerrieri più forti di lei. Se perdeva o se non riusciva a completare il suo addestramento giornaliero Lord Darcy la rinchiudeva in una cella senza cibo,ne acqua e certe volte la picchiava. Nancy non poteva piangere,né scappare perché non sapeva dove andare e perché nessuno le avrebbe dato retta dal momento che Lord Darcy sapeva sempre come farla passare per bugiarda.

Il giorno del suo quindicesimo compleanno si svegliò prima del solito e si recò in cucina per chiedere ai suoi cuochi se potevano darle qualcosa di buono per colazione. Passò davanti alla sala del trono dove sentì Lord Darcy parlare con alcuni suoi adepti.

-          Sono passati ormai quindici lunghi anni da quando ho eliminato la famiglia di Nancy ma non sono ancora riuscito a trovare l’Anima Lucis. Se la trovassi potrei completare il mio piano, con i poteri di quella sciocca ragazzina potrei sfruttare l’energia di quel cristallo dopo aver rievocato l’Anima Obscuritatis e diventare il padrone del mondo!- disse Lord Darcy prima di scoppiare in una sadica risata.

Nancy non riusciva a muoversi, la sua testa aveva smesso di ragionare, le tornò tutto in mente, le immagini del suo passato le scorrevano veloci e chiare davanti ai suoi occhi. Dentro di se sentiva crescere l’odio e  da quel momento in poi avrebbe voluto vendicarsi per il tutto il male sofferto,per le offese subite,per il tempo passato ad ascoltare la commedia di Lord Darcy. L’unica cosa da fare sarebbe stato andare via da li,avrebbe dovuto organizzare una fuga,un piano perché non solo l’aveva illusa ma aveva ucciso i suoi genitori. Fu accolta da un dubbio atroce e così corse nello studio di Lord Darcy e frugò nei suoi cassetti, trovò tutte le lettere che aveva inviato a Zoro e tutte quelle inviate da lui. Era stato Lord Darcy ad interrompere la loro corrispondenza dopo che Zoro si era recato nell’Isla de Luz per avvertirla del pericolo.

Due anni prima di questi avvenimenti,Zoro era giunto all’Isla de Luz poiché aveva sentito delle voci riguardo i modi in cui Lord Darcy aveva ottenuto il potere. Zoro sbarcò da una nave e vide Nancy che passeggiava per la città scortata dagli uomini di Lord Darcy che tenevano a debita distanza la popolazione dalla carrozza.

Nancy guardava dal finestrino tutta quella gente povera e impaurita e si sentiva straziare il cuore, tutte le volte che chiedeva a Lord Darcy di fare qualcosa lui le rispondeva:“E’ la legge della natura. Chi nasce povero rimane povero,chi nasce ricco rimane ricco Nancy, non devi mai dare peso a questi straccioni.”

Quella volta però i suoi tristi pensieri furono interrotti dalla visione di Zoro tra la folla. Fece subito arrestare la carrozza per andargli incontro con i suoi abiti principeschi che la rendevano irriconoscibile agli occhi del ragazzo.

-Fatelo passare!E’ un mio amico!-

- Nancy!Per fortuna ti ho trovata!Devo avvisarti!-

-Zoro finalmente!- disse la ragazza abbracciandolo – Perché non rispondi più alle mie lettere?Come vanno i tuoi allenamenti?E il maestro come sta?-

-Nancy ascoltami!Sono qui per dirti una cosa molto importante!-

-Dimmi pure se ti preme così tanto!-

-Lord Darcy non è tuo zio!E’ un bugiardo!-

-Cosa?Non capisco di cosa tu stia parlando!-

-Si!Lui non è quello che credi tu!E’ un impostore!Girano voci orribili sul suo conto!Devi venire via di qui!-

-Cosa stai dicendo?Forse sei stanco per il viaggio!Andiamo al castello!-

-Guardati!Ti ha trasformato in una bambolina per usare i tuoi poteri!Non indossi nemmeno più gli orecchini che mi hai regalato!E sei vestita come una donnetta!-

- Io sono una ragazza nel caso non te ne fossi accorto!E anche se non porto più quegli orecchini non significa che non ti pensi!-

-Non lo vedi?Ti ha fatto il lavaggio del cervello e nemmeno te ne sei accorta!-

-Smettila!Sei solo invidioso!Lui mi vuole bene!-

-Lui ti sta usando e io sono l’unico che ci tiene a te e a vederti ancora viva!Vieni via con me!- disse il ragazzo prendendola di peso.

-Mettimi giù!Zoro smettila!-

-No!Devo portarti al sicuro!-

-BASTA!- urlò Nancy mollandogli un calcio nello stomaco per lasciarla andare.

-CHE COSA STAI FACENDO?SEI IMPAZZITA?- rispose Zoro buttandola a terra.

-L’UNICO PAZZO QUI SEI TU!PRIMA NON RISPONDI Più ALLE MIE LETTERE,POI VIENI QUI E INFANGHI IL NOME DI LORD DARCY!COME TI PERMETTI?IO PENSAVO FOSSI FELICE PER ME!-

-NO,NON LO SONO!PER IL SEMPLICE FATTO CHE QUELL’UOMO TI STA USANDO!SCAPPA FINCHè SEI IN TEMPO!-

-ARRESTATELO!-

-NANCY!Come puoi farmi una cosa del genere?-

-Portatelo via…-

Le guardie lo arrestarono e lo portarono via. Nancy tornò al palazzo e Lord Darcy le fece trovare degli uomini che giurarono di aver mandato quel ragazzino per rapirla in cambio di una grossa parte del riscatto.

Nancy si rinchiuse nella sua stanza e pianse tutto il giorno,non poteva credere che il suo miglior amico l’avrebbe venduta a quei criminali,non voleva credere a tutte le cose che Zoro aveva detto di Lord Darcy. La notte andò nelle prigioni del palazzo.

-          Che ci fai qui?-

-          Sono venuta a pagare il mio debito…- disse Nancy aprendo la cella di Zoro.

-          Che significa?-

-          Non posso perdonarti per tutto ciò che hai fatto e detto ma anni fa tu e il maestro mi salvaste da morte certa e oggi ti lascio scappare da quest’isola ,a patto che tu esca per sempre dalla mia vita.-

-          Va bene…fai pure come vuoi,non venirmi a cercare se ti troverai in pericolo…-

-          No,non lo farò…non preoccuparti…- disse Nancy abbracciandolo per un’ultima volta.

-          Lasciami stare…-

-          Non ti sto abbracciando…- rispose Nancy mentre si concentrava per teletrasportarsi su una nave. - Qui sei al sicuro,ho addormentato le guardie con un sonnifero molto potente,quando daranno l’allarme sarai già a casa e non potranno farti niente.-

-          Va bene…Nancy….-

-          Si?-

-          Ti prego stai attenta…-

Nancy lo guardò dritto negli occhi capendo che forse non stava mentendo,ma era troppo felice e troppo ingenua per capire; così abbozzò un sorriso e scomparve,tornando nuovamente al castello.

Negli anni successivi e quella notte,Nancy comprese che Zoro non le aveva mentito e che Lord Darcy aveva fatto in modo di portarglielo via per sempre. Velocemente tornò nella sua stanza,si guardò allo specchio e giurò che Lord Darcy avrebbe dovuto pagare per il male che le aveva fatto.

Il tempo sembrava voler giurare insieme a lei,il cielo divenne oscuro e minaccioso,fulmini e saette cadevano creando un ambiente terrificante. Nancy aprì la finestra,uscì nel balcone, si arrampicò ad un rampicante ed arrivò in cima al tetto del palazzo. La tempesta non la spaventava perché quella nella sua mente era molto più terrificante. I suoi abiti e i suoi capelli,completamente bagnati dalla pioggia erano mossi dal vento e quell’acqua sembrava voler lavare tutto ciò che era stata sino a quel momento. Fissava il paesaggio e sfogò la sua rabbia in grida strazianti. Urlò dalla disperazione e dalla rabbia,le sue urla erano un tutt’uno con l’ululato del vento. All’improvviso un forte bagliore si alzò dalla foresta che tutti definivano proibita perché popolata da terrificanti creature.

Nancy capì che sarebbe dovuta andare li per trovare ciò che Lord Darcy voleva tanto.

L’Anima Lucis si era rivelata al suo custode che aveva invocato giustizia per tutto il male subito. Lord Darcy percepì quella forte energia e si precipitò subito fuori dal castello per vedere cosa stesse succedendo.

Aveva finalmente trovato la pietra,ma sapeva di non avere molto tempo. Se il custode fosse entrato in possesso di quel cristallo nessuno avrebbe potuto rompere le barriere imposte dal custode e ogni possibilità di rievocare l’Anima Obscuritatis sarebbe andata persa per sempre.

Lord Darcy capì anche che Nancy aveva scoperto tutto per aver liberato un’energia così forte,non ebbe paura anzi,si sentì soddisfatto.

Nancy tornò nella sua stanza,si cambiò, raccolse alcune sue cose e si diresse nella biblioteca,prese alcuni libri e si teletrasportò nella foresta dove era già stata qualche volta con Lord Darcy.

L’uomo la stava già aspettando.

-          Finalmente!Ero proprio ansiosi di vedere la mia principessa!-

-          Vattene via,traditore.-

-          Nancy,come puoi parlarmi così?Dopo tutto quello che ho fatto per te.-

-          E cosa avresti fatto?- disse sguainando una spada che aveva rubato dal castello. – Hai ucciso la mia famiglia,hai ingannato me,hai fatto abdicare il re in tuo favore prima di ucciderlo insieme a sua moglie e a sua figlia,hai ridotto in miseria questo paese e mi hai separato da Zoro.-

Ogni stoccata veniva respinta da potenti campi energetici di Lord Darcy che ferivano Nancy,già priva di energia per aver compiuto un teletrasporto così lungo.

A Nancy non restò che scappare.

-Non finisce qui Lord Darcy,ricordati che non avrò pace fin quando non avrò giustizia.-

-Non vorrai scappare.- disse afferrandola per il collo.

-Mettimi giù.Sto…soffocando.-

-Piccola sfrontata,ora verrai con me e prenderai quel maledetto cristallo. Ho atteso anni questo momento,ho dovuto fare in modo che ti fidassi di me per farti collaborare,ma in questi anni mi avevi proprio stancato,non davi soddisfazione, e ora vedo che i miei nuovi metodi hanno dato i loro frutti. Grazie a te potrò recuperare l’Anima Lucis e rievocare L’Anima Obscuritatis.- disse stringendo le mani intorno al suo collo. Nancy stava soffocando,non aveva più la forza di combattere. Lord Darcy la scaraventò a terra.

-La pietra si trova dietro quella cascata, togliti di mezzo.- Recitò delle formule per far aprire un varco nella cascata,la pietra si presentò in tutto il suo splendore.

Gli occhi di Lord Darcy si riempirono di una malvagità senza confini,il suo piano stava per completarsi.

Nancy era disperata. Non sapeva che fare,Lord Darcy era troppo forte rispetto a lei, cercò di alzarsi ma non ce la faceva. Le aveva sicuramente gettato qualche incantesimo per non farla muovere, un incantesimo che lei non era in grado di spezzare.

Era la fine. Fra pochi istanti non avrebbe potuto fare niente. Non le restava che supplicare il cielo di aiutarla. Il suo cuore pregava intensamente e dalla sua anima sentì nascere un sentimento di speranza. Era l’ultima speranza,continuò ad invocare la pietra. Proprio quando Lord Darcy stava per prendere l’Anima Lucis,essa emanò nuovamente una luce abbagliante che liberò Nancy dal suo incantesimo. Potè finalmente muoversi e correre verso la pietra,Lord Darcy non poteva resistere a quel bagliore accecante,Nancy invece non si sentì mai così sicura in vita sua. Avanzò sicura verso la pietra e l’afferrò con entrambe le mani.

Lord Darcy e i suoi uomini furono spazzati via dalla foresta,intorno al quale si formò un potente campo di protezione. Nessuno avrebbe potuto sorpassarlo se non per volontà del custode. La foresta fu liberata da tutto il male che Lord Darcy aveva portato. Tornò al suo antico splendore,Nancy caddè a terra sfinita per lo sforzo mentre il perfido Lord Darcy rodeva dalla rabbia.

-          MALEDETTO GUARDIANO!TROVERò IL MODO PER RIPRENDERMI QUELLA PIETRA E ALLORA SARAI MIA NANCY E CON TE LO SARANNO TUTTI I TUOI POTERI!NON FINISCE QUI!PREPARATI PERCHè TORNERò E MORIRAI!-

Così dicendo tornò al palazzo per trovare un modo di rubarle la pietra e di evocare comunque l’Anima Obscuritatis.

   
 
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