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Autore: HermioneGranger03    15/10/2015    3 recensioni
- Volevo parlarvi di Dominique Delacour. Ogni volta che litiga con la sorella, si consola con lo shopping, e questo andrebbe bene se litigassero una volta ogni tanto, ma ormai litigano 7 volte al giorno e ogni giorno, per cui il centro commerciale è una seconda casa per Domy! Ora, per farla smettere di vivere al centro commerciale, io proporrei o di farle smettere di litigare, -
-Impossibile- si lasciò sfuggire Jamie.
-Oppure, - continuò Rose squadrando male James - di trovarle un fidanzato! –
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Bill/Fleur, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Albus non si era mai sentito tanto male.
Dopo il film aveva deciso di fare un salto da Daphne, al Manor.
L’aveva trovata in compagnia di Christopher Nott, nella sala principale, in atteggiamenti, diciamo... ambigui.
Lui l’aveva bloccata al muro e la stava baciando con trasporto, quasi con violenza. Lei ricambiava con altrettanta passione, e ci vollero alcuni secondi prima che si accorgessero di lui.
Quando lei lo vide, sbiancò.
- Oh, Dio – mormorò. – Oh mio Dio, Albus...
- ALBUS UN CORNO! – ruggì lui. – Da quanto va avanti questa porcheria?
- Da sei mesi – confessò la ragazza, senza guardarlo. – Era venuto perché gli dovevo dire che non poteva continuare. I nostri genitori stanno insieme, e poi non mi sembrava giusto nei tuoi confronti...
- Non ti sembrava giusto? Beh, forse avresti dovuto pensarci prima. – commentò ironico Albus, la voce carica di amarezza.
- Senti, amico, lei ha detto che è finita, okay? È così. Finita. Parola d’onore. – affermò Christopher con sicurezza.
- Beh, ti stavi facendo davvero onore, cinque minuti fa. Il tuo concetto di onore dev’essere molto elastico. – obiettò il più piccolo, per poi girare i tacchi e andarsene.
Sulla porta incontrò William, che probabilmente lo stava aspettando.
- Scusa, Zabini, non è aria. Fammi passare.
- Certo, Albus – mormorò trafelato spostandosi dall’uscio. – Volevo solo farti sapere che so cosa si prova a vedere la persona che ami con un’altra.
Il ragazzo si girò verso di lui. – Cos... ti piace Daphne? (NdA: lo so, Albus è un idiota. Fateci l’abitudine.)
L’altro scosse la testa.
- Aspetta, tu sei...
- Sì. – affermò Will risolutamente.
- Beh, abbiamo avuto modo di appurare che Chris è eterosessuale. – Per l’Angelo, la finezza di Albus sorprende sempre.
- Ho passato sette anni in dormitorio con lui, non c’era notte che non mi parlasse delle sue conquiste. A questo punto, non credo che si accorgerà di me. – raccontò secco il ragazzo.
- Mi dispiace davvero per te, Will; ora però devo veramente andare, ciao! – Il ragazzo lo osservò schizzare via e rientrò in casa.
****
- Quindi lei stava con Chris e te assieme? Alby, ti avevo detto di non fidarti dei Malfoy...
- Ehi, con questo cosa vorresti dire, Rosalie?
- Riformulo: “Alby, ti avevo detto di non fidarti delle ragazze Malfoy.” Va meglio, ora, Scorpius?
- Alla perfezione, tesoro.
Rose Weasley, con Scorpius Malfoy a seguito, aveva praticamente colonizzato casa Potter. In quel momento, seduta a gambe incrociate sul pavimento della camera da letto di Albus, stava analizzando “la situazione complicata in cui il cugino e Daphne versavano”.
- Maaaa... quindi, Will ha detto di essere gay? – chiese Scorp, ansioso di sapere se al cugino piacesse davvero un ragazzo.
- Ehm... sì? – Albus non capiva perché Scorpius si fosse sorpreso tanto. Per come lo vedeva lui, la cosa più strana era che a William (che era un tipo piuttosto calmo) piacesse la personalità... esplosiva (*l’autrice si prende un momento per piangere Primrose Everdeen*[ebbene sì, a me stava simpatica]) di Chris.
- Io e Lily avevamo capito subito che si piacevano. Quella mi deve 30 centesimi! – lagnò Rose.
- In teoria, lui non piace a Nott... – le fece notare Albus.
- Dettagli. Sono solo meri, meri dettagli. – disse lei senza ammettere repliche.
- Ehm... okay? – azzardò il cugino.
Scorpius, nel frattempo, controllava il telefono. La madre diceva di tornare a casa subito, e che non poteva colonizzare la casa del suo migliore amico (cosa che, in effetti, il ragazzo aveva fatto). Si alzò.
- Scusate, io devo andare. Anche se non credo che riuscirò a reggere quelle due.
La sua ragazza si alzò da terra e gli stampò un bacio sulle labbra.
- Sopravvivrai – gli sussurrò all’orecchio. – E poi, domani ti aspettiamo qui.
- Ehi, Scorp, se vedi Lorcan chiedigli di passare, ok? Devo parlargli. – gli chiese Albus, sapendo che l’amico adesso abitava nella zona di Rolf Scamander, il padre di Lorcan, appunto.
- Va bene; ora vado, però, altrimenti mi ammazzano veramente. Ciao! – baciò Rose (“Se dovete fare i piccioncini innamorati, evitate di farlo in camera mia!”) e uscì.
****
Scorpius, Daphne e Astoria avevano lasciato il Manor. Si erano trasferiti in un appartamentino al centro di Londra grande un m2 e uno sputo, in attesa di ri-trasferirsi nella villa di Theodore Nott.
Chris gli era simpatico, ma il fatto che stesse con sua sorella, specialmente mentre la suddetta era fidanzata, era... disgustoso! E non lo diceva solo perché era geloso della sorella.
A Nott piaceva vivere la vita giorno per giorno e sperimentare nuove cose, in senso sia positivo che negativo. Lui era un cattivo ragazzo, ma anche un buon amico; era simile a William, ma se quest’ultimo conservava un po’ di buonsenso, Christopher non sapeva neanche cosa fosse. In una parola, era... Spericolato.
Non certo il tipo di ragazzo che Scorpius pensava potesse piacere alla sorella.
Il ragazzo era sul pianerottolo di casa, quando dall’appartamento di fronte uscì Lorcan Scamandro.
- Ciao – disse.
- Ehi, Lorcan, Albus mi ha detto che vuole parlarti. Passi da lui? – chiese l’altro.
- Ehm... Okay, grazie per avermelo detto.
- Di niente. Ci vediamo! – lo salutò Scorpius entrando in casa.
Nel salotto la tensione si poteva tagliare con un coltello. La madre era seduta compostamente sul divano, accanto al padre. Daphne era tesissima, pallida e sembrava voler scomparire, seduta su una poltroncina nera. Scorpius andò a prendere posto su un’altra poltroncina, stravaccandosi comodamente.
- Ehilà, che succede? – chiese.
La madre lo fulminò con lo sguardo.
- Tua sorella – rispose. – È stata denunciata per furto.











NdA: Ciao!
Allora, che ne pensate? Sono stata veloce ad aggiornare, eh? (Si intende veloce in una scala in cui ‘veloce’ significa ‘due mesi’)
Sì, lo so, questo capitolo è molto di passaggio, ma mi serviva per inquadrare certi aspetti dei personaggi che poi mi verranno utili.
Allora, volevo dirvi che, in seguito ad una recensione in cui mi dicevano di sistemare l’HTML nei primi capitoli, li ho riletti e sistemati graficamente, per quello che mi riesce. Pensavo che, dopo aver finito la storia, la dovrei rivedere e correggere ripostandola, e magari cancellando questa ‘brutta copia’. Fatemi sapere che ne pensate nelle recensioni!
Ah, inoltre, pensavo che vorrei dedicarmi ad una OS su come Daph è stata denunciata, per cui forse non aggiornerò per un po’ questa storia (come se la aggiornassi spesso). Anche qui, ditemi che ne pensate con una recensione. Non fanno male, sapete?
E questo è tutto!
Ci vediamo (Sentiamo? Leggiamo?),
Herm.



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Christine Malfoy

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Hugo Weasley

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Alice Paciock






Ehi! Pensavate che me ne sarei andata così?
Col cavolo!
Per la prima volta, vi scrivo degli sneak peek sul nuovo capitolo, uno per ogni POV: leggete e commentate!



- Senti, Alice, vorrei chiederti una cosa... – mormorò la rossa, a occhi bassi.
- Che c’è? Riguarda quell’idiota di mio fratello? – chiese l’altra, allegramente.
- No. Secondo te... io sono cambiata, da quando sto con lui?
- Oh, puoi giurarci. E no, non in meglio.
****
- Non mi dirai mai la verità, vero? – chiese il biondo.
- Non posso dirlo, ho fatto un voto infrangibile. – rispose la bruna.
- Mostrami i tuoi ricordi, allora. – propose lui, timidamente.
[...] - Daphne, tu sai che se questo viene fuori, tu potresti essere arrestata, vero?
- Certo, ecco perché nessuno lo saprà mai... Oblivion. – sussurrò.
****
- Senti, papà... che è successo davvero ai genitori di Roxanne?
- Vuoi sapere la verità? La vuoi sapere? – gridò Harry. – Sono morti. Morti, Albus! Ora vattene, piccolo Sherlock. O non risponderò di me.


Piaciuti? Non avete capito niente? Tranquilli, neanche io.
Naaah, ovviamente scherzo. Spero vi siano piaciuti e che vi abbiano incuriosito.
Ciaoooooooo!
Herm.
   
 
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