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Autore: Fantasy is magic    17/10/2015    2 recensioni
Iscrizioni chiuse.
Dal prologo:
“Salve Canada! Io sono Chef Hatchet, socio di Chris McLean sono qui per proporvi un reality diverso da qualsiasi altro: niente isole, niente set abbandonati e niente aerei; solo una foresta, diciotto ragazzi più due estratti a sorte ed un milione e mezzo di dollari in palio. Iscrivetevi in massa per partecipare ad A Tutto Reality: La Foresta”.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Capitolo 3
La cascata del pianto
“Bentornati a tutti su A Tutto Reality: La Foresta! Nella scorsa puntata i concorrenti hanno partecipato ad una gara di orienteering da cui le Volpi Astute sono uscite vincitrici. Una concorrente ha fermato una lite, ha litigato con un’ altra e poco dopo hanno fatto pace. In questa puntata i concorrenti dovranno superare una serie di  prove fisiche e mentali che metteranno alla prova la loro resistenza e pazienza. Quindi diamo inizio a questa puntata di A Tutto Reality: La Foresta!” disse Vladimir con eleganza, sistemandosi i capelli.
 Sigla (per tutta la sua durata si prega di inserire questa nota musicale: https://www.youtube.com/watch?v=xDZ1rs6H6qw )
Siamo nel campeggio abbandonato la telecamera inquadra per pochi secondi Aicha, la quale sparisce usando una tecnica ninja. Vicino alle casette per i ragazzi Dereck e Axel chiacchierano amichevolmente, mentre Oswald cerca di controllare Joseph con il suo voodoo. Pochi metri più avanti Diana mostra i canini alla telecamera per poi arrampicarsi su un albero seguita da Vaniglia mentre Debby le guarda stranita. Lontano da loro Darja attira l’attenzione di Austin, Sherlock e Cyril, quest’ultimo la guarda con aria da snob, nelle vicinanze William cerca di stringere amicizia con Sophie, che si mette a giocare con il telefono. Poco lontano da loro sotto lo sguardo stupefatto di Chef, Phoebe risolve un problema al motore della jeep del cuoco; Lighty guarda curiosa ciò che Francis sta scrivendo su un quaderno, mentre Pam giocherella col suo Zippo. Charlie si siede su un ceppo ed inizia a cantare mentre Nathalie e Jessie lo ascoltano ammaliate. Sul tetto della mensa Wren sta controllando che non ci siano UFO in vista, ma perde l’equilibrio e cade davanti a Alice che scuote la testa in segno di disapprovazione, mentre Keisuke si allena rompendo la telecamera. Poi si riuniscono intorno al fuoco e compare la scritta A Tutto Reality: La Foresta.
 Erano notte fonda e nella casetta delle ragazze delle Volpi Astute, c’era qualcuno che continuava a muoversi e a rigirarsi nel letto. Era Natalie, la quale stava sognando qualcosa di a dir poco stravagante: uno strano essere che le chiedeva aiuto, una ragazza piena di sangue che piangeva, strani uomini pelati che la attaccavano e una cascata. Si svegliò di soprassalto, sudata e con il respiro affannoso chiedendosi cosa quel sogno significasse, poi dopo che si fu calmata, si riaddormentò di sasso senza che se ne accorgesse. Erano circa le otto del mattino quando entrambe le squadre si svegliarono di colpo sentendo la tromba del Settimo Cavalleggeri suonare la carica, uscirono dalle casette ancora in pigiama e trovarono Vladimir e Dimitriy intenti a spegnere un piccolo stereo che continuava a suonare. “Buongiorno concorrenti! Dormito bene?” “Si, e avremmo continuato se tu e Mr. Ciglialunghe non avreste acceso quel dannato stereo!” risposte Oswald col ghigno tramutato in un’espressione di rabbia “Sai, si dice che il mattino ha l’oro in bocca. Forza su in piedi !” mentre lo stregone voodoo inceneriva con lo sguardo il nipote del conduttore tutti gli altri si recarono in sala mensa per fare colazione, la giornata era appena iniziata.
Mentre stavano consumando la colazione, Vladimir fece posizionare al centro dei tavoli degli scatoloni pieni di tavole di legno, di basalto, decori vari, candele e molto altro “Ehm…Vladimir a che cosa servono questi cosi?” chiese Darja “Quei cosi servono per la sfida di oggi. Dovrete arrivare fino alla cascata segnata sulle mappe che vi saranno consegnate subito, capire a cosa appartengo questi pezzi e montare l’oggetto nelle vicinanze della cascata. La squadra che riuscirà a montarlo per prima avrà vinto” “Cosa?! Aspetta forse non ho capito bene quindi tu vorresti che noi andassimo in giro per la foresta a cercare una cascata e che montassimo questa specie di coso?” chiese Pam “Esatto piromane…ai posti, pronti e via!” Vladimir finì la frase suonando una trombetta da stadio, i ragazzi delle due squadre presero i due scatoloni e corsero fuori dalla mensa: la sfida aveva inizio!
I lupi Feroci e le Volpi Astute si fiancheggiarono per alcuni minuti, poi, ad un incrocio, si separarono: i primi andarono a destra, i secondi a sinistra. Entrambe le strade erano tortuose e piene di ostacoli; di tanto in tanto qualcuno di entrambe le squadre cadeva o inciampava in qualche buca, questi erano soprattutto quelli che trasportavano lo scatolone, ovvero Keisuke e Axel. “Ah! Caspita Keisuke! Sarà la quindicesima volta che cadi!” disse esasperata Aicha “Su Aicha non fare così! Non è mica colpa sua se cade…non può vedere dove mette i piedi!” disse Dereck sistemandosi il berretto giallo sulla testa “Sarà anche così, ma ci rallenta. Dobbiamo trovare un sistema per evitare che inciampi in qualche altra buca!” dichiarò Diana “Io forse ho un’idea! Uno di noi potrebbe fare da “navigatore” a Keisuke così che non cada più. Volontari?” chiese Francis “Io, io lo faccio io!” esclamò Vaniglia “Sono molto brava in questo genere di cose!”.
Intanto alcuni membri delle Volpi Astute sbraitavano contro Il Comico perché ogni due per tre inciampava “Oh insomma plebeo quanto ancora vuoi rallentarci?” chiese Cyril con una stizza di rabbia nella voce “Non è mia intenzione! Lo scatolone è ingombrante e non vedo dove metto i piedi” chiarì Axel “se vuoi posso darti una mano!” si offrì Charlie, il quale fece da navigatore al compagno, proprio come Vaniglia. Qualche minuto dopo entrambe le squadre sentirono lo scroscio dell’acqua: erano quasi arrivati a destinazione.
   
 
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