Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: shonen_girls    17/10/2015    6 recensioni
Medioevo: un'epoca di conflitti e dolori
Medioevo: un'epoca di tradimenti e spargimenti di sangue
Medioevo: un'epoca oscura che nasconde nella sua ombra le più tragiche storie d'amore
Medioevo: un'eterna lotta tra ricchi e poveri
Medioevo: un'età monotona in cui tutto può cambiare
******
Jerza-Gruvia-Gale-Nalu e molte altre
[Scritto a quattro mani da Pink sweet & Kirishima Ayato]
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza/Gerard, Gajil/Levy, Gerard, Gray/Lluvia, Lluvia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Incest, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo primo




Pov Natsu

Svegliati all'Alba.
Lavora fino a mezzogiorno.
Mangia
Lavora tutto il pomeriggio.
Cena 
Vai a letto al calar del sole.

Lavora
Lavora
Lavora

Questo è il primo termine che inesorabilmente un contadino impara.
Non è né “mamma” né “papà”.
Se nasci contadino c'è una cosa che capisci subito: la tua vita è incentrata sul lavoro.
Sul lavoro per signori che fanno di tutto per renderti la vita un inferno.
Se nasci contadino la tua vita è segnata.
Mi basta dare un'occhiata intorno per vedere i drammi che mi circondano: gente amica con facce scavate, bambini che muoiono di fame, uomini che lavorano sotto il sole cocente o con la neve gelata. Bambine costrette a diventare donne, vestiti strappati, un pasto lontanamente decente al giorno, fustigazioni e soprusi di vario genere.
Li odio
Odio tutti quei “nobili” stra fatti di potere che godono nel farsi beffe della povera gente.
Li odio più di ogni altra cosa al mondo.

Sono ancora immerso nei miei pensieri quando mi sento chiamare.

< Ohi, Natsu datti una mossa! Quel terreno non si ara da solo >
< Si, scusa vecchio >
< Non chiamarmi vecchio idiota! Porta più rispetto a tuo padre, diamine!>
< Si, si... >
< Comunque hai sentito la notizia? >
< Quale? >
< Si dice che Laxus si sposerà in questi giorni >
< Tsk, come se mi interessasse, sarà l'ennesimo matrimonio combinato >
< Già, spero solo che non ci farà sgobbare ancora di più >
< Già... >

Laxus Dreyar: la fonte del male anche conosciuto come il mio signore feudale.
Mio e di tutte le persone che lavorano per lui tipo il vecchio, Gajeel e Metallikana, amici di vecchia data che vivono con noi.
Quell'uomo è il male fatto persona, adora farci sgobbare molto più del normale e non si risparmia nelle punizioni.
Le frustate che ho preso la settimana scorsa mi fanno ancora male.

Passano pochi minuti che un uomo a cavallo si avvicina velocemente.
Come si dice parli del diavolo e spuntano le corna...

Eccolo qui, Laxus in tutta la sua imponenza.
I vestiti di alta fattura rivestono perfettamente il suo corpo come se fosse una seconda pelle, non posso non confrontarli con i miei pantaloni logori e rattoppati e il gilet mezzo strappato.
Purtroppo io e mio padre siamo costretti a fare un inchino come forma di rispetto, ma preferirei di gran lunga sputargli in un occhio.

< Dragneel >
< Mi dica signore > risponde svogliatamente mio padre
< Mi serve tuo figlio, oggi arriverà la mia nuova sposa e la recinzione è rotta, deve aggiustarla >
< Ma signore, quella recinzione  è fatta di pietre, ci vorrebbero almeno due giorni per metterla al posto >
< Taci Dragneel, se non riesce a metterla a posto entro sta sera verrà punito >
< Ma Dreyar-sama > provo ad aggiungermi inutilmente alla discussione 
< 'Sta zitto bamboccio, nessuno ti ha interpellato, ora muoviti >
< Si signore... >
< Ma non vorrai mica venire con quei vestiti?! Cosa dirà la mia sposa? Vatti a mettere qualcosa di decente! >
Digrigno i denti capendo già il gioco di Laxus.
< Mi scusi, ma sono gli unici vestiti che possiedo >
< Ah, giusto, sei un povero fallito>
Scoppia in una risata maligna.

Stringo i pugni e digrigno i denti cercando di contenere i bollenti spiriti, quell'essere  odioso... È solo colpa sua se non posso permettermi altri vestiti!
Mio padre comprende il mio stato d'animo tant'è che poggia una mano sulla mia spalla per calmarmi e io stesso mi rendo conto che per questa volta devo stringere i denti e andare avanti, ma so, ne sono certo che prima o poi questa situazione finirà.
Un giorno sarà lui a dovermi leccarmi i piedi e potrò vivere nel lusso che non ho mai avuto.

< Muoviti bamboccio >

Solo che quel giorno non è oggi...

Ritorno a casa la sera, con delle nuove frustate che spiccano sulla schiena perché, ovviamente, non sono riuscito a concludere in tempo il mio lavoro.

< Ohi fiammifero, ma quanto ci hai messo?! >
< Ma 'sta zitto ferraglia>

“Fiammifero” è uno dei tanti soprannomi affibbiatomi da Gajeel, questo perché sono incredibilmente caloroso anche d'inverno.
“Ferraglia” invece è dovuto al fatto che lavora nella cava con suo padre Metallicana e un giorno ha tentato di mangiare un po' di ferro tanto era affamato.
Da quel giorno lui è “ferraglia”.
Tra di noi c'è un bel rapporto, siamo una sorte di fratelli-rivali visto che abitiamo insieme da quando ho memoria.
Entrambi non abbiamo conosciuto le nostre madri e Igneel e Metallicana hanno pensato bene che è meglio gestire una casa in quattro che in due.

< Ehy Natsu, ti ha punito? >
< Indovina Met >
< Quel lurido bastardo... >
< Va beh, tanto ci sono abituato e poi quando metteremo in atto la rivolta il buffone abbasserà la cresta >
< Questo è ovvio fiammifero, gli faremo il culo! >
< Si! >
< Va bene ragazzi, ora mangiamo dai >
< Si, ho una fame... >

Guardo la mia misera cena.
Mezza pagnotta di pane...
Maledetti nobili!

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Pov Doranbolt

< Prendi il pesce e vai alla bancarella est. Non fare domande. Le trote di là valgono dieci jewel. All'etto. Si, mi hai capito. Anzi quindici. Valgono quindici jewel. E ora fila. >

Le dolci parole del mio socio d'affari.

< Lahar, ti ammazzo... >

Impreco sotto voce, osservando la capoccia pelata del signore davanti a me, piegato in avanti per osservare il pesce. Tiene le braccia indietro, come una bambinetta, con un'espressione ebete stampata in faccia.

< Eeehhhhhhhh?!? Le trote le vendete a quindici jewel?!?! Ma Lahar-chan me le aveva vendute a sei due giorni faaaa... >

Sento una vena pulsarmi all'altezza della fronte. 
Okay, calmati Doranbolt, è un cliente. 
Un grasso cliente petulante, ma pur sempre un cliente.


< Ehm, ecco, i prezzi sono aumentati >
< Eeehhhhhh... Non è che mi faresti uno sconticello, Doranbolt-chaaaaan...? >
Un brivido mi percorre la schiena. 
Ho conosciuto quest'uomo da meno di quindici minuti e già medito sulle varie tipologie di omicidio da poter applicare su un orso ciccione senza pelliccia usando il semplice coltellino per sviscerare il pesce poggiato sotto il pannello di legno.

Ora capisco perché Lahar mi ha cacciato a pedate dalla mia bancarella ad ovest della città una settimana prima del giorno dello scambio senza tante cortesie.

Non posso biasimarlo. 

Quest'uomo ha blaterato per dieci minuti senza mai fermarsi di come stesse cercando di adattarsi alla nuova città dopo che si è trasferito con i suoi ragazzi, di quanto adorasse il pesce e in particolare le trote e che per questo va sempre a comprarne in quantità industriali da 'Lahar-chan', e soprattutto di quanto sbavasse per gli uomini giovani e belli. 
Se io sto per impazzire dopo quindici minuti, chissà come aveva retto Lahar per un'intera settimana. 

E non potendo sgozzarlo, gli sta facendo pagare più del doppio del prezzo...

Non è male come idea, tranne per il fatto che devo essere io a dover sopportare le lagne di questo ammasso di ciccia.

< Ehm, Bob-san? >
< Siiiiiiiiiiiii, Doranbolt-chan? >
< Se è indeciso sul prezzo, potrebbe lasciar passare prima gli altri clienti? >

Bob si volta, notando le espressioni torve e soprattutto sconvolte delle persone che da una decina di minuti si sta sorbendo il suo monologo.

< Oh cielo, sto creando un ingorgo! Vado a chiedere ai ragazzi della mia bottega, amo il pesce ma mi ammazzerebbero se spendessi tutti i guadagni in cibo... >

Recupera il sacchetto appoggiato sul tavolo, facendo tintinnare le monete dorate al suo interno, mi saluta mandandomi un bacio e se ne va saltellando verso la bottega Blue Pegasus, le braccia che si agitano nel largo vestito rosa acceso, facendolo sembrare un grosso porcello su due zampe.
Tiro un sospiro di sollievo, felice di essermi liberato di quell'uomo così semplicemente. Lahar non si sarebbe nemmeno dovuto spostare, tanto è stato facile sbarazzarsi di Bob.
Peccato per i soldi però. Ci avremmo guadagnato un bel gruzzolo

< Ehm...scusi... >

Mi volto, sorridendo raggiante alla donna in piedi davanti a me.

< Si? >

< Le trote le vendete davvero a quindici jewel? >

***********

Il cielo comincia a tingersi dei caldi colori del tramonto, illuminando le strade di Fiore con una brillante luce arancione. 
Stringo con una mano il sacchetto con il guadagno del giorno e mi dirigo a passo veloce verso la bancarella del pesce.
Lui è accovacciato per terra, impegnato a sistemare il pesce avanzato in un cestello di legno.
Lo raggiungo e gli dò una sonora pacca sulla schiena, facendolo sbilanciare in avanti.

< Ma che... oh sei tu. Com'è andata? >

Lo guardo malissimo e lui scoppia a ridere.
< Non è stato divertente. Ho dovuto sorbirmi le sue chiacchiere per una ventina di minuti e tu non sai quanto è stato agghiacciante quando mi ha chiamato Doranbolt-chan >
< Ma davvero?!?!> fa lui, fingendosi sorpreso < E cosa ti ha detto? Sentiamo >

“ Ah, Doranbolt-chan, ma lo sai che le trote mi fanno impazzire?! Mai quanto te ovviamente. Perché io amo...”

< I froci > conclude lui, e scoppiamo entrambi a ridere.
< Toh, tieni, è il guadagno di oggi > gli dico lanciandogli il sacchetto. Lui lo prende al volo e si alza, per poi svuotarlo sul bancone.
Mi accovaccio al suo posto e, dopo essermi rimboccato le maniche, inizio a sistemare il pesce che lui non ha ancora messo via.
< Dovrebbero essere a malapena centoventi jewel. Com'è andata di qui oggi? >
< Hmm, anche da questa parte non abbiamo guadagnato granché> mi dice, impilando le monete
< Vuol dire che faccio gli affari meglio di te> dico sghignazzando.
< Ti ricordo che ci scambiamo le bancarelle ogni due settimane > risponde lui, scribacchiando su una pergamena 
< Siamo in una situazione di crisi...hai sentito che vogliono fare una rivolta? Mi pare sia un gruppo di poveracci chiamato Fairy Tail... >
< Bah, io non darei mai per certo queste dicerie >
Metto il cestello sul carretto, poggiandolo vicino a quello dell'altra bancarella.
< Porto il pesce a casa. Stasera si mangia branzino > dico a Lahar, che fa un cenno con la testa.
Sto per andarmene, quando sento la sua voce chiamarmi.

< Doranbolt? >

< Si? >

< Domani la trota si vende a venti jewel >

In pratica...

< Mi stai dicendo che devo tornare lì? > chiedo con una nota pericolosa nella voce.
Non mi risponde. 
Anzi, non si degna nemmeno di alzare lo sguardo.
Mi chiedo se, tra Lahar e Bob, presto non finirò sulla forca per tentato omicidio.



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Pov Sting

< Rogue... Ehi Rogue! Mi senti? >
Agito la mano davanti al suo viso, facendolo sobbalzare.
Si guarda intorno un po' spaesato, per poi soffermarsi sul mio volto.
< Eh? Sting nii-sama, hai detto qualcosa? >
Gli lancio addosso il pastello azzurro con cui stavo colorando il cielo del mio disegno, che colpisce la sua sciarpa rossa e cade a terra rotolando sull'erba.
< Insomma! È da un'ora che hai lo sguardo perso nel vuoto! Si può sapere a cosa stavi pensando? >
< Io...niente, niente! >
Evasivo. 
Troppo evasivo.
Allungo il collo verso il suo disegno, poggiando sull'erba umida il mio.
È una giornata magnifica, il sole con la sua luce illumina il cielo limpido senza nemmeno una nuvola e un venticello tiepido soffia sulla terra, spargendo nell'aria il dolce profumo dei fiori di maggio.
Da giorni ha piovuto a dirotto, e quando dalle finestre delle nostre camere io e Rogue abbiamo scorto la collina di fronte alla reggia finalmente illuminata dal sole, di starcene rinchiusi nelle fredde sale del castello a studiare con il nostro tutore non ne abbiamo proprio avuto voglia.
Ed eccoci qui, all'ombra della grande quercia in cima al colle, a disegnare seduti sull'erba ancora leggermente bagnata dalla pioggia.
Nella grande borsa appoggiata accanto al tronco nodoso dell'albero ci sono una quantità infinita di pastelli colorati, pergamene stropicciate e un po' di pagnotte fregate dalle cucine del castello, delle mele e una borraccia d'acqua.
Io mi sono messo a saltare dalla gioia non appena ho messo piede fuori dal castello, ma Rogue, che di solito è entusiasta quanto me, oggi è, come dire...assente.
E il motivo...
< Aha! > gli urlo, e lui per poco non lancia in aria il suo disegno, colto di sorpresa < ti ho beccato bello! >
< Cosa stai dicendo? > ribatte lui, cercando di nascondere la pergamena portandosela al petto.
< Hai disegnato una rana rosa! Una rana rosa! E io so a chi vuoi regalare questo disegno... >
< P-piantala! Non c'è nessun motivo particolare! È solo che Frosch aveva detto che le piacevano le rane e quindi... >
< Certo certo come no...si vede lontano un miglio che hai una cotta per la nostra cuginetta! E quando Hisui lo verrà a sapere... >
Rogue sbianca.
Tutti sanno quanto Hisui sia gelosa e protettiva con la sua adorata sorellina, e se qualcuno osa mettere gli occhi addosso a Frosch...
< Non è vero! Sono solo molto legato a Frosch...non c'è nessun sentimento amoroso!!! >
< Se lo dici tu...ma se sei così legato a lei a dieci anni, chissà come sarai quando ne avrai diciassette... >
Il suo volto diventa bordò, e io scoppio a ridere al suo evidente imbarazzo.
Piano piano anche lui si lascia andare e l'aria si riempie con le nostre risa.
Mio fratello è un tipo molto riservato e silenzioso, ma riesce ad essere sempre aperto e allegro con me. 
E lo stesso vale per il sottoscritto. Non che io sia un bambino chiuso.
Direi il contrario.
Ma ci sono situazioni in cui solo Rogue riesce a farmi star meglio.
Siamo sempre stati insieme, e nonostante siamo come il giorno e la notte riusciamo sempre a capirci, anche senza le parole.
Anche se, ultimamente, ha sviluppato un particolare interesse per la piccola Frosch...
È davvero strano che si lasci coinvolgere emotivamente con qualcuno che non sia io o mia sorella...e stuzzicarlo per questo è diventato inevitabile.
Mi asciugo una lacrima, e la mia bocca è pronta a spedire un'altra frecciatina a tema Frosch quando una voce agghiacciante ci sorprende alle spalle

< Ma beeeeneee...vedo che ci divertiamo, signorini... >

Sia io che Rogue smettiamo subito di ridere.
Ci voltiamo lentamente, osservando terrorizzati la ragazza in piedi dietro di noi.

< Ehm, Lucy nee-sama... Possiamo spiegare... >

Lei sprizza fulmini dagli occhi.
Oddio.
Siamo fritti.
Di sicuro nostra sorella ha portato Capricorn, il nostro tutore, per trascinarci nel castello a studiare storia della poesia e addio pomeriggio all'aperto.
Ecco il brutto di essere principi.
Non si ha uno straccio di libertà.
Con la coda nell'occhio cerco di distinguere l'alta figura di Capricorn ma, con sorpresa, vedo che non c'è.
Interrogativo, guardo Lucy, che si siede in mezzo a noi e ci rifila un pugno a testa sul cranio.
< Voi gemelli siete incorreggibili. Che vi è saltato in mente di uscire a divertirvi senza di me? >
La fisso, senza parole.
Poi il mio cuore si fa subito leggero, il mio volto si apre in un sorriso raggiante mentre Lucy tira fuori dalla borsa dei pastelli e una pergamena e inizia a disegnare.



Mi aggiro per il castello buio nel cuore della notte, sbadigliando e scompigliandomi i capelli leggermente bagnati.
Cazzo, non c'era nemmeno uno specchio in quello stramaledetto bordello.
Il mio corpo accaldato pretende un po' di acqua fresca, ho fatto una gran bella cavalcata e adesso sono tutto sudato.
Solo al pensare al corpo voluttuoso di quella ragazza dai corti capelli bianchi la mia bocca si increspa in un ghigno perverso.
Aveva lo sguardo di una bambina, ma a letto era una bestia.
Ci sapeva fare, quella. 
Le principianti si rivelano sempre le migliori, alla fine.
Lavora da solo un mese e si è rivelata la ragazza più soddisfacente che abbia mai trovato.
Credo che la affitterò più spesso, concludo soddisfatto.

Sono così immerso nei miei pensieri che non mi accorgo della ragazza appoggiata ad una delle grandi vetrate del corridoio, che osserva un punto impreciso fuori dalla finestra.
Solo quando sono a una decina di metri mi rendo conto della sua presenza.

Ma che cazzo

Mi fermo, guardandola di sottecchi.
A giudicare dal vestito, è una dama di corte.
Tiene in una mano delle pergamene e con l'altra si è portata alla bocca una penna d'oca. 
Ha lo sguardo così assorto che sembra non essersi accorta minimamente di me.
Assottiglio gli occhi, cercando di metterla a fuoco.
Devo ammettere che ha un gran bel corpo. 
Le curve voluminose premono leggermente contro il largo vestito che ha addosso, quasi volesse nascondere il suo corpo magnifico con quegli ampi strati di stoffa azzurra.
Mi lecco le labbra, eccitato.
Sto per richiamarla, quando i miei occhi si posano su qualcosa che avrei preferito non vedere.

I suoi capelli.
I suoi capelli bianchi,  illuminati dalla luce della luna.

Sgrano gli occhi.
Che cavolo ci fa lei qui?!
Va bene che amo la sua compagnia, ma nei bordelli, non nel castello.
Con passi veloci mi avvicino a lei, afferrandole bruscamente un braccio e facendola così girare verso di me.

< Cosa diavolo ci fai qui, Li.. >

Non faccio in tempo a porle la domanda che rimango a bocca aperta. 
Dove mi aspettavo di vedere due squarci di cielo ci sono degli enormi occhi marroni, spalancati per lo stupore e lo spavento.

< ...sanna? >

Lei mi fissa stralunata.
Mai quanto me, però.

< Come, scusi? Ehm...ecco...Sting...sama? > chiede in tono incerto.
Sono troppo scioccato per rispondere.
A parte gli occhi, è identica a Lisanna.
Identica.
Identica alla puttana con cui ci sto andando da un mese.
Ma non può essere lei.
No.
È tanto identica a lei nell'aspetto quanto diversa nei modi di fare.
Perfino un cieco se ne accorgerebbe.
Scuoto la testa.

< Niente, non farci caso. Devo essermi confuso >

Lei continua a fissarmi, a disagio.
Ha le guance un po' rosse, come se il solo parlare con me la mettesse in imbarazzo.
Oh cazzo.
Sento un formicolio improvviso alle mani, mentre la guardo quasi famelico. 
Okay, calmati, Sting. Datti un contegno. Almeno per ora.
Mi ricompongo un po', cercando di dare alla mia voce un tono disinteressato.

< Che ci fai qua a quest'ora, ehm... >
< Y-Yukino. Yukino Aguria. Sono la dama di corte di Lucy-sama >
< Aguria...? >

Aspetto identico.
Stesso cognome.
Non dirmi che...

< Sting-sama m-mi scusi, temo che mi abbia confuso con mia sorella. Siamo gemelle >
Mistero risolto.
Ora si capisce come mai mi sento così eccitato.
Hanno entrambe quell'aura irresistibile che farebbe impazzire qualsiasi uomo.
Sfoggio il mio sorriso più seducente.

< Ohh, Yukino, eh? Beh, visto che Lisanna è tua sorella credo che per te non sarà un problema farmi un certo lavoretto >

Mentre pronuncio queste parole le prendo il mento tra le dita e intanto la blocco al muro con il braccio destro.
L'eccitazione del mio corpo è alle stelle.
Mi immagino già i suoi gemiti di piacere quando...

< C-che lavoretto, Sting-sama? >

Strabuzzo gli occhi.
Ha l'espressione più ingenua e innocente che abbia mai visto su una ragazza oltre a mia sorella.
Ma mi piglia per i coglioni?

< Credo che tu abbia capito quale, piccola >

Lei continua ad avere uno sguardo interrogativo.
Mi avvicino ancora di più al suo volto.
Quando la mia fronte ormai tocca la sua, lei sembra aver intuito qualcosa e allunga le candide braccia sul mio collo, per poi affondare le mani nei miei capelli.
Soddisfatto per la sua reazione, avvicino le mie labbra alle sue, quando lei fa una cosa inaspettata.
Si alza in punta di piedi e poggia il naso sul mio capo, annusando i miei capelli.
Rimango basito.

< Yukino, che stai...? >
< Hmm...è-è ancora presto, m-ma se proprio volete posso fare un'eccezione >

Ora sono io quello spiazzato.
Che diavolo sta pensando questa?
Notando il mio sguardo, aggiunge, frettolosa
< N-nel senso, lavarsi i capelli di notte non è molto consigliato, ma se proprio vi dà fastidio il sudore posso aiutarvi a levarlo. Nei bagni dovrebbero essere rimasti degli oli profumati, e, dal momento che siamo in estate, i capelli si asciugheranno in un baleno... N-non rientra nei miei compiti, ma dare un aiutino a qualcuno non mi ammazzerà >

Mi sorride, gentile.
E io sento una pugnalata trapassarmi il petto.
È come se la guardassi per la prima volta.
È come se la guardassi veramente.

Non il suo corpo, non il suo aspetto.

Non la sua somiglianza con Lisanna, non la sua chioma albina.

Il suo sorriso.

Il sorriso per il quale il mio cuore ha accelerato i battiti.
Il sorriso per il quale sento un improvviso vuoto nello stomaco.
Il sorriso per cui, senza rendermene conto, il mio volto ha assunto un colorito scarlatto.

Eppure è identico a quello di Lisanna.
Allora perché...?

< No, non serve, farò da solo dopo >

Perché...?

< Ah, o-okay, come volete voi, Sting-sama >

Recupera le pergamene e la penna che aveva appoggiato sullo stipite della finestra, e con un inchino si congeda.
< C-con permesso, vado nella mia camera >
Faccio per aprire bocca, ma lei con un altro inchino scatta via.
Rimango imbambolato, senza riuscire a dire niente.

Perché...?
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Pov Mira

Il giorno più felice per ogni ragazza: il matrimonio!
Il vestito bianco che sogni fin da bambina, damigelle e testimoni, festa, banchetto amici e lo sposo.
Oh lo sposo.
Solo a guardarlo il tuo cuore inizia a battere forte, le farfalle si agitano nello stomaco, tutto ciò che ti circonda perde d'importanza, esiste solo lui.
Tu e lui.
Il matrimonio è  la cosa più romantica, dolce e meravigliosa per ogni donna.
Eccetto una: Mirajane Strauss
Il mio matrimonio segnerà la fine della mia stessa vita.
I matrimoni combinati sono molto diffusi tra noi nobili, ma quando lo vivi in prima persona è tutta un'altra cosa.
Sono stancamente appoggiata al finestrino della carrozza senza guardare veramente il panorama.
Ai miei occhi le case si susseguono troppo velocemente e metro dopo metro mi rendo conto di essere uscita dalla città, il paesaggio cambia lasciando posto ad alberi e campi coltivati.
Laxus Dreyar
Questo è il nome del mio futuro consorte.
Il mio diavolo personale 
Mio padre ha organizzato un incontro pre-matrimoniale e da quanto ho potuto vedere è solo uno sbruffone egoista che si crede dio sceso in terra.
Belloccio, forse, ma decisamente orribile dal punto di vista caratteriale.
Ancora non ho ben realizzato che tra poche ore sarò Mirajane Dreyar e onestamente non voglio nemmeno pensarci, anzi preferirei impiccarmi.
Pensare di trascorrere il resto della vita con quell'essere viscido,  e addirittura condividere il letto con lui, mi disgusta. Mi disgusta più di ogni altra cosa.
Vorrei che si aprisse  una voragine che mi risucchiasse, o che risucchiasse lui.
Improvvisamente lo scalpitio dei cavalli si blocca e a malincuore noto che siamo giunti a destinazione.
Davanti a me si erge un grande palazzo circondato da ettari di terreni coltivati.

< Signorina siamo arrivati >
< Si...grazie >

Cammino lentamente cercando di posticipare quella che hai miei occhi è una vera e propria disgrazia.
Quando entriamo nel castello un maggiordomo ci accoglie e presto vengo portata da delle dame di corte che dovranno occuparsi del mio vestito.
Purtroppo per me il matrimonio verrà celebrato il pomeriggio stesso, quindi queste sono le ultime ore che mi rimangono come “donna libera”.
Il verme, da me soprannominato, non si è neanche degnato di accogliere la sua futura coniuge perché a quanto pare è fuori per lavoro, ma tanto meglio, meno ho a che fare con lui e più sono felice.
Osservo il mio riflesso infelice nello specchio, devo ammettere che la servitù ha fatto proprio un bel lavoro, questo vestito mi sta d'incanto, peccato che venga rovinato dalla faccia da funerale.
Le dame di corte se ne vanno e mi lasciano un po' da sola.
La stanza in cui mi trovo è la mia nuova camera da letto.
Ben arredata non c'è che dire, ma non è niente confrontata a quella vecchia.
Stringo convulsamente i guanti tra le mani, non sono ancora sposata e già vorrei sprofondare in un pianto isterico.
Odio questa vita
Odio mio padre
Odio Laxus
Odio me stessa
Odio tutti

Le ore trascorrono anche troppo velocemente e la fatidica ora è ormai giunta.
Mi trascino con passo lento, accompagnata da un maggiordomo, nella cappella di famiglia.
È un matrimonio così triste che non verrà celebrato nemmeno in una chiesa vera.
Nonostante non sia una chiesa vera e propria é enorme e quindi può ospitare un sacco di invitati.
All'entrata c'è mio padre che con sguardo fiero mi offre il suo braccio destro.
Io lo afferro con riluttanza e lentamente ci spostiamo verso l'altare a ritmo di musica.

Lui é così bello, ti aspetta sorridente ed emozionato vicino al prete. Tu sei innamorata pazza e non vedi l'ora di baciarlo lentamente.

Eccolo lì con sguardo annoiato. Mi sento morire, non voglio sposarlo, non voglio, non voglio.
Calde lacrime iniziano a sgorgare dagli occhi, tanto saranno scambiate per lacrime di felicità.
La camminata della morte finisce e io mi ritrovo vicino a quell'energumeno dal sorriso malizioso.
La cerimonia prosegue fin troppo velocemente per i miei gusti  e in un batter d'occhio ci ritroviamo alla fatidica frase “lo voglio”.
Mi guardo in giro prima di pronunciare quelle parole.
I miei genitori mi guardano con cipiglio nervoso, gli invitati sembrano alquanto annoiati e Laxus non è da meno.
“Lo voglio” sussurro flebilmente, e in quel esatto istante sento qualcosa dentro di me spezzarsi.
Forse è una parte dell'anima che non tornerà più.
So solo che qualche minuto dopo le mie labbra sono ancorate a quella dure e sottili di Laxus.
Io non rispondo nemmeno, resto immobile per quella frazione di secondo che è il bacio.

Un bacio orribile.
Il mio primo bacio.

< Tranquilla piccola, questa sera sarà molto più eccitante >
Mi sussurra in un orecchio il verme.
Lo guardo sconvolta allontanandomi di scatto.

Il banchetto è lungo e noioso, ma per me è solo la “parte prima della notte”.
Non oso immaginare cosa avverrà questa sera, anzi lo immagino ma non voglio assolutamente.

Poco prima del tramonto tutti gli invitati sono tornati nelle proprie dimore, i miei genitori per primi, e adesso mi ritrovo nel grande bagno della nostra camera da letto.
Non so da quanto tempo sono rinchiusa lì, ma deve essere tanto.
Così tanto da aver finito tutte le lacrime.
Prendo un respiro profondo, è giunto il momento devo affrontarlo.
Mi stringo nella mia camicia da notte, troppo corta a mio parere e dopo aver afferrato con mano tremante la maniglia la spingo giù.

Magari si è addormentato
Ovviamente nemmeno questa volta la fortuna è dalla mia parte.
Laxus mi aspetta nel letto illuminato dalla fioca luce della candela che lo fa apparire, se possibile, ancor più inquietante e sadico.
Istintivamente faccio un passo indietro ma vengo bloccata dalla sua voce.

< Ehy, agnellino, vieni qui, non aver paura >

Respira Mira, puoi sconfiggerlo.

< Dreyar-san, immagino cosa voglia fare sta sera, ma non ho intenzione di appagare i suoi desideri >


Senza darmi il tempo di accorgermene con la sua impomente figura mi sovrasta e dopo aver afferrato i miei polsi con forza mi spinge contro il muro.

< Agnellino, forse non hai capito con chi hai a che fare.
Qua sono io che comando, e tu non puoi farci niente >

Contro la mia volontà ricomincio a piangere e chiudo gli occhi non volendo guardare ciò che avverrà dopo.
Stranamente sento una strana pressione sotto il mento e mi impongo di aprire un occhio per vedere il verme che mi sta alzando il volto con due dita.

< Quest'oggi mi sento magnanimo e quindi penso che per adesso vada bene così, il vero divertimento arriverà domani >

Mi guarda con un sorriso  malizioso e al contempo sadico incatenando i suoi occhi ai miei.

Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che ritorna a stendersi sul letto e spegne la candela.
< Ah agnellino, tu potrai dormire sul pavimento. Dovresti essere fortunata a respirare la mia stessa aria >

Disgustoso

Velocemente prendo una coperta e mi accovaccio per terra.
Laxus crede di averla vinta, ma non sa che oggi ha visto solo una parte di Mirajane, non ha ancora incontrato il demone, la vera Mirajane, quella che potrebbe essere davvero fatale e sono convinta che non lo incontrerà mai perché non ho intenzione di rimanere in questa casa un giorno di più!



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Angolo autrici

Ciao a tutti 
Questa fic è scritta a quattro mani tra Pink Sweet e Kirishima Ayato
Volevamo precisare alcuni punti della storia, per chi non conoscesse bene il medioevo, non l'avesse studiato o come presto succederà a noi lo ha resettato dalla memoria non appena ha finito di studiarloXD.
Nel medioevo esisteva la società feudale, in cui i contadini e i servi dovevano coltivare il terreno del signore diviso in pars massaricia e pars dominica.
Il raccolto della pars massaricia se lo prendevano i contadini, mentre quello della pars dominica spettava al signore.
I signori sapevano quanto la loro parte di terreno poteva rendere, così quando c'era un raccolto scarso si prendevano ciò che mancava dal raccolto che spettava ai contadini.
I contadini inoltre erano obbligati a svolgere le corvè, ovvero prestazioni di lavoro gratuite nei confronti del signore.
Parlando del pesce, invece, quello che i mercanti non riuscivano a vendere o se lo mangiavano loro o lo conservavano sotto sale, ma non siamo sicure su quest'ultimo punto poiché il sale era abbastanza raro nel Medioevo.
Fatto sta che il pesce dovevano venderlo al momento sennò marciva.
E con questo abbiamo finito la parte storica.
*si prostrano davanti alla magnificenza del prof di storia*


Pink sweet
Buon salve popolo di efp xD se siete arrivati fin qui è un miracolo hahahah
No va beh, c'è venuta in mente questa idea di ambientare la fic nel Medioevo e quindi...taaaa daaaan!
Visto che non abbiamo la più pallida idea di come sia venuta ci farebbe piacere leggere dei vostri commenti, anche piccini :3
Aiutate la sanità mentale di questa “autrice” hahaha
Alla prossima (spero)
Pink-chan 

P.S anche le critiche sono ben accette, ma costruttive! ;) 

Kirishima Ayato
Ciao a tutti!! Questa è la mia prima fanfic quindi popolo siate clementi!! Allora...io avevo già avuto intenzione di scrivere una ff, ma non pensavo di cominciare con Fairy Tail.
Poi quella pazzoide di ragazza sopra citata mi ha trascinato in questo progetto ed eccomi qui!! (Nd Pink sweet: I'm a fucking genius u.u xD)
Premetto che è una storia incasinatissima, i protagonisti sono in pratica tutti quindi non preoccupatevi, la vita è lunga e abbiamo tutto il tempo di far comparire tutti i pairing XD
Spero che la storia vi sia piaciuta, ma in pratica sono apparse solo due coppie e non sono nemmeno le quattro più importanti.
Come pink sweet anch'io spero di ricevere tante recensioni anche critiche!!
Dagli errori si imparano tante cose nuove!!
E con questo scappo!!
Kirishima Ayato-sama (rage per chi non lo sapesse Ayato è uno dei ragazzi più fighi in assoluto u.u)
 
   
 
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