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Autore: Ferula_91    18/02/2009    8 recensioni
Saaaaalve!!! Eccomi pronta con una nuova ficcy...Un'idea che mi è arrivata improvvisa l'altra mattina...Naturalmente i personaggi principali saranno Sakura e Sasuke, ma qui li vedrete un po’ diversi… Non la solita Sakura che sbava dietro al bel moro tenebroso, ma una Sakura e un Sasuke… MIGLIORI AMICI!!!!!Se vi ho almeno un po' incuriositi, non mi resta che dirvi leggete la storia e magari commentate, che non fa mai male a nessuno! Baci8 da Ferula_91
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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- CIN CIN!! -le grida concitate dei sei ragazzi riecheggiarono nel salotto dello chalet miste alla profonda atmosfera natalizia e all’odore delle candele accese qua e là a dare quel tocco di romanticismo alla cena.

- Bhè non credevo davvero che ce l’avremmo fatta ad arrivare a stasera! -scherzò Naruto alzando ancora una volta il bicchiere colmo nuovamente di spumante.

- Naruto non bere troppo, ti farà male... -lo pregò con fare materno Hinata notando con che velocità il biondo svuotava e riempiva il bicchiere.

L’altro le mise un braccio intorno alle spalle sorridendo- Su Hinata è Natale! Un piccolo stra vizio fa bene… -urlò gaio ciondolando il braccio libero in aria.

- Naruto ha ragione Hinata! -lo appoggiò Ino versando nel bicchiere della corvina un’ampia dose di liquido giallognolo- Bevi che ti fa bene: è provato scientificamente.

La ragazza prese ad analizzare la bevanda dalla quale si alzavano bollicine scoppiettanti e, chiudendo gli occhi, la bevve fino all’ultima goccia. Naruto fischiò ridendo mentre lo stomaco della Hyuga brontolava appena per ciò che stava per la prima volta ricevendo.

Una vampata d'aria calda l'investì in pieno e con un movimento deciso porse avanti il bicchiere richiedendone l'immediato riempimento, mentre, sorso dopo sorso, un leggero velo rosso le si posava sulle gote diafane.

Sakura assisteva alla scena basita, bagnandosi le labbra col suo spumante: vedere la sua amica ubriacarsi per la prima volta non sapeva se definirlo un evento storico o una tragedia.

Guardò per la seconda volta l'ora notando con stranezza che erano appena le 23 e già Ino e Naruto erano sulla via di una sbornia coi fiocchi, mentre Shikamaru e Sasuke se ne stavano sul portico intenti a fumarsi una sigaretta. Storse il naso contrariata da quel brutto vizio che non riusciva a togliere dalla mente del moro. Si ricordava ancora come era rimasta scioccata quando una mattina l'aveva visto accendersi una sigaretta indifferente sulla via per scuola. Gliel'aveva presa subito spiaccicandola sotto la suola della scarpa e l'aveva fulminato con gli occhi verdi.

Lui invece s'era limitato a grugnire accendendosene un'altra, spiegando che non c'era niente di male a fumarne una ogni tanto e che tanto avrebbe smesso presto. Erano passati da quel giorno 3 anni.

A quel tempo era ancora il suo migliore amico, mentre ora... guardò la porta d'ingresso semi-chiusa sorridendo: non poteva essere più felice!

 

- Le cose con Ino vanno bene, spero? -domandò Sasuke stringendosi nel cappotto con la sigaretta fra le labbra.

Shikamaru alzò le spalle nell'evidente segno di una persona che non ama parlare di certe cose e rimane nel vago. Proprio come Sasuke...

- Bhè non credere che non t'abbia visto mentre te la stringevi in cucina.

L'altro strabuzzò gli occhi tossendo: colpito e affondato!

- Che seccatura parlare di ste cose... -grugnì buttando via un po' di neve posatasi sulla ringhiera in legno- Ho visto quel rossino andarsene, prima. Cos'è successo?

- Mh? Se non se ne fosse andato con le sue gambe l'avrei certamente sbattuto al freddo con un calcio nel culo.

Shikamaru sorrise appena- E' già il terzo che se ne va da qui, nel giro di un giorno. Siete proprio accoglienti non c'è che dire!

- Ti riferisci a Sasame e Kiba? Tsè per una volta quella Testa Quadra ha fatto qualcosa di buono, e Hinata ha tirato fuori un po' di caratterino.

- Mi sembrate un branco di pazzi qui... -ammise Shika gettando la sigaretta fra la neve, ricevendo un'occhiata torva da Sasuke- Però ci sto bene.

Rientrò al caldo seguito dal moro. Il primo si sedette accanto ad Ino che aveva preso ad intonare canti con l'Uzumaki, cercando di toglierle il bicchiere mezzo pieno; Sasuke si guardò intorno.

- Dov'è Sakura? -chiese a Hinata che sembrava la più sana di quella banda di squinternati.

La corvina si mise a ridere- E' andata sopra... -indicò la scala di legno che l'Uchiha prese a salire arrivando in poco tempo di fronte alla porta della camera della rosa.

Bussò ricevendo come risposta un "avanti" seguito da un tonfo. Sasuke si precipitò dentro spaventato e si ritrovò davanti la lampada rotta a terra e Sakura che rideva seduta sul letto, le gote rosse e i capelli leggermente scompigliati.

- Ehi Sakura tutto a posto? -domandò l'altro preoccupato, avvicinandosi.

- Si, si... -disse ridacchiando- Volevo accendere la luce e poi BUM! -scoppiò a ridere dando un ultimo sorso al bicchiere pieno di spumante.

Sasuke scosse la testa: era ubriaca quasi quanto quelli di sotto, pensò sedendosi accanto a lei mentre questa poggiava la testa sulla sua spalla. Sentiva il suo respiro addosso e lo rendeva stranamente nervoso.

- Sakura forse dovres... -non ebbe il tempo di finire che le labbra di lei si posarono con prepotenza sulle sue.

Uno sgradevole ma dolciastro odore di spumante lo avvolse mentre stringeva a sé la ragazza; sentì le mani di lei affondare nei suoi capelli e poi posarsi sul collo. Con una mano le tocco la schiena dal basso verso l'alto per poi ripercorrere lo stesso percorso al contrario, e quando arrivò alla fine la spostò in avanti.

Stava per alzarle la maglia quando aprì gli occhi ricordandosi che Sakura era ubriaca. Con una smorfia si staccò da questa accarezzandole i capelli.

- Sas'ke ho fatto qualcosa di sbagliato? -domandò la rosa guardandolo preoccupata.

Le tirò un piccolo nocchino nel capo- Non voglio approfittarne ora che hai bevuto.

Sakura sorrise sorniona- Eh si mi sa che ho bevuto un po' troppo... -si lasciò cadere all'indietro di peso- Non lo reggo molto l'alcool.

Il ragazzo la coprì mentre questa piano piano si addormentava e fece per andarsene ma sentì la presa di lei alla felpa farsi più forte. Si voltò.

- Sas'ke rimani qui per un po'... -gli sussurrò tirandolo verso di lei. Si vide costretto ad ubbidire e si distese accanto alla ragazza sbiascicando un "solo per 5 minuti...".

Chiuse gli occhi quando Sakura si voltò verso di lui e lo abbracciò. Gli venne istintuale a Sasuke ripensare a qualche giorno prima in cui si era svolta una scena simile... Ma da allora molte cose erano cambiate, e non poteva certo esserne più felice!

 

- Che sonno... -riuscì a dire Hinata prima di distendersi completamente sul divano, lasciando cadere a terra il suo bicchiere oramai vuoto.

Shikamaru guardò l’orologio- Oramai sono le 5... Direi di andare a dormire. -disse alzandosi. Ino, che era seduta accanto a lui in uno stato di dormi-veglia, alzò le braccia incitando l’altro ad alzarla- Che seccatura! -bofonchiò prendendola in collo.

- Buona notte… -disse poi a Hinata e Naruto salendo le scale.

- Hinata dai facciamo una partitina a carte! -propose il biondo per niente toccato dal sonno.

- Mmh domani Naruto, domani… -sussurrò la corvina raggomitolandosi. Questo si voltò e si mise a fissarla. Le guance rosse stonavano forse con la sua carnagione chiara, però le donavano allo stesso tempo una bellezza quasi divina, impossibile da ritrovare. Il respiro era regolare e il volto disteso in una specie di sorriso, mentre i capelli spettinati le ricadevano davanti e sulle spalle.

Naruto s’avvicinò silenziosamente, accostandosi, e le scostò un ciuffo che le solleticava la pelle. Con un dito le toccò le labbra sentendole incredibilmente morbide. Quelle stesse labbra improvvisamente si mossero.

- Naruto ho freddo… -disse lei stropicciandosi gli occhi. L’Uzumaki non potè far altro che prenderla in braccio e, con non poca fatica, portarla in camera. La appoggiò un attimo a terra, sorreggendola per i fianchi, e aprì la porta della sua camera. Quando accese la lampada rimase lì per lì interdetto: Sakura e Sasuke stavano dormendo beatamente. In quel momento la testa del moro si alzò assonnata e, focalizzata l’immagine del biondo, con un gesto della mano lo costrinse ad andarsene.

Naruto fece quindi l’unica cosa possibile: aprì la porta della sua stanza e portò dentro anche Hinata. La fece distendere sul letto, la coprì e quasi d’istinto portò lo sguardo al letto dove qualche sera prima aveva dormito lei, la stessa sera in cui, credendo che stesse dormendo, l’aveva baciato… Una stretta allo stomaco lo colse, una sensazione piacevole però la cui causa sapeva era da attribuire a lei.

Sbadigliò un paio di volte sentendo ancora un leggero odore di alcool che sembrava non volerlo mollare e senza pensare al pigiama o altro, si buttò di peso sul letto dell'Uchiha sospirando; si infilò subito sotto le coperte rabbrividendo e chiuse gli occhi. Si voltò verso la parete cercando il modo più veloce per prendere sonno. Era strano ma riusciva a sentire il respiro della Hyuga come se fosse stata lì accanto.

Attribuì il tutto al troppo bere e, con un veloce scatto, si voltò dall'altra parte sobbalzando in un secondo momento.

- Hi-Hinata che ci fai qui? -domandò ritrovandosi faccia a faccia, con pochi centimetri di distanza, con la corvina.

Lei abbassò lo sguardo- Ho freddo lì... -sussurrò stringendo il lembo della coperta.

Naruto rimase lì per lì interdetto poi percependo il desiderio dell'altra, sorridendo le si avvicinò e l'abbracciò stringendola al petto. Non voleva approfittarne, sapeva che avrebbe rovinato ogni cosa costruita faticosamente e poi non era proprio né il momento né il luogo migliore.

- Naruto?

- Mh? Che c'è Hinata? -chiese l'altro socchiudendo gli occhi in un principio di sonno.

L'altra tacque per un istante- Secondo te Kiba è arrabbiato con me?

Il poco sonno che stava accumulando, lo perse in un istante spalancando gli occhi.

- Perchè dici una cosa del genere? -domandò cercando di incontrare lo sguardo della Hyuga ma lei premette il volto contro il suo petto.

- E' andato via senza dire nulla... Nessun saluto, nessun avvertimento... Poi il mio comportamento nei suoi confronti non è stato dei migliori.

- Bhè credo che Kiba voglia per te tutto il bene possibile, e se questo vuol dire non stare assieme a lui, credo che lo accetti. Altrimenti non t'avrebbe permesso di lasciarlo.

Lei alzò finalmente lo sguardo mostrando due occhi vitrei pieni di preoccupazione.

- Allora perchè se n'è andato senza dire nulla?

- Se fossi stato al posto suo avrei fatto lo stesso: può certo capire che non potete stare insieme, però l'amarezza di vederti con un altro è grande da sopportare.

- Capisco... -rispose lei stringendo la felpa del ragazzo. Poi d'improvviso la lasciò, alzandosi.

- Hinata dove vai?

Lei non gli rispose, si affrettò barcollando a raggiungere la valigia poggiata a terra e la aprì, tutto sotto gli occhi stanchi del biondo. Sentì frugare un attimo e rivide la figura della corvina apparirgli davanti con qualcosa in mano. Si alzò poggiandosi sui gomiti, mentre l'altra le porgeva timidamente qualcosa che avvolto dall'oscurità distingueva poco.

- Eh? -domandò lui non capendo la finalità di tale gesto.

- G-guarda Naruto... -balbettò imbarazzata mentre l'altro prendeva l'oggetto.

Sbattè le palpebre un paio di volte mettendo a fuoco ciò che gli si presentava: un piccolo pupazzetto con un'accesa capigliatura bionda e un sorriso appena accennato.

- Ma questo sono io! -esclamò tra il sorpreso e l'emozionato rigirandoselo fra le mani.

Hinata sgranò gli occhi: allora non era solo lei ad aver rivisto in quello il volto del biondo.

- L'hai fatto tu?

- E' una Bambola del Destino... Si dice che la persona che rivede nel pupazzo è quella destinata a lei...

Il biondo si grattò la fronte- E tu chi c'hai visto?

Hinata si avvicinò all'altro e lo baciò all'improvviso- Tu.

 

- Ino fermati un attimo! -gridò Shikamaru.

La bionda continuò a ridere muovendo animatamente le gambe, scacciando così le coperte. L'altro sbuffò iniziando a perdere la pazienza- Prima vuoi che ti copra e poi fai così... Mah... -si avviò verso la porta.

- No rimani qui!! -lo fermò lei per il maglione iniziando a saltare. Shikamaru scosse la testa: quanta pazienza avrebbe dovuto tirar fuori quella notte.

- Allora facciamo una cosa: ti metti il pigiama e poi vai a dormire, ok? -domandò lui come se si rivolgesse ad una bambina piccola. La bionda annuì energicamente correndo dall'altra parte della stanza a prendere il pigiama.

Si fermò poi a fissare Shikamaru- Ehi girati guardone!

Il ragazzo sobbalzò: lui... un guardone?!

- Tsè... femmine... -bofonchiò voltandosi.

- Acc... maledetto reggiseno, mi si è slacciato ancora!

Lui arrossì sentendo tali parole e, non seppe spiegarselo, iniziarono a vorticargli in mente pensieri poco casti.

"Shikamaru calma i bollenti spiriti. Lei è ubriaca, tu sei un gentiluomo e non potresti mai approfittartene."

- A posto! -disse l'altra da dietro, mentre l'altro si voltava.

Sbattè le palpebre confuso- Perchè ti sei già messa dentro le coperte?

Ino si voltò dall'altra parte dandogli le spalle- Ho sonno. -disse come scocciata

Le si sedette accanto un po' deluso da quel comportamento- Quindi me ne devo andare?

Non rispose. Shikamaru alzò le spalle: cosa le era preso? Perchè quel cambiamento improvviso? Eppure credeva di piacergli... O forse aveva per la mente ancora Sasuke.

- Andrò in un'altra stanza... buona notte In... -si bloccò sentendosi nuovamente fermare dalla mano della bionda.

- No, rimani qui... Io... -lo spinse di nuovo a sedere avvicinandoglisi- Shika io... ora non voglio rovinare niente. Vorrei che restassimo così.

- Ok resterò a sedere accanto a te se è questo che vuoi...

- Non quello stupido! -ci fu un attimo di silenzio- Tu mi piaci però... Però non voglio affrettare niente. Non voglio che tu ti senta un rimpiazzo di Sasuke.

Alzò finalmente la testa per incontrare gli occhi scuri del ragazzo. Lui la guardava serio, imperterrito.

"Ecco ho sbagliato..." si pentì la bionda mordendosi il labbro inferiore.

Shikamaru sbuffò, scuotendo la testa- Non l'ho mai pensato Ino, so che non ne saresti capace.

La mano si fece più stretta e gli si avvicinò mettendosi a sedere, poggiando la testa sulla schiena dell'altro.

Non servivano tanti gesti quella sera, tutto era perfetto di suo... o meglio... quasi tutto: i sei ragazzi infatti non sapevano della figura che lentamente si avvicinava allo chalet.

  
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