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Autore: Vanex23    17/10/2015    1 recensioni
[...]
Una ragazza dai capelli biondi stava seduta fuori da un locale alle 22:00 di sabato sera, intenta a finire delicatamente la sua ultima sigaretta, cercando di non pensare a ciò che si stava perdendo all'intero del posto. I suoi occhi color cioccolato si erano quasi incantati a fissare il nulla, all'estremità della strada, da cui passavano auto su auto e aveva ormai perso il conto di quante ne aveva viste in quelle serata.
Si stava annoiando e stava aspettando e ciò la portava alla seccatura più totale perché odiava aspettare, soprattutto chi era in ritardo.
Si stava interrogando se le scelte che aveva fatto fin quella sera potevano essere giuste oppure no, ma d'un tratto si scordò pure perché stava pensando, quando incrociò il suo sguardo con uno sguardo azzurro, che la scrutavano come sempre e, uno sguardo così non te lo puoi dimenticare. Non te lo puoi dimenticare soprattutto se ci sei cresciuta insieme, se ci hai sperato almeno una volta nel vederlo addosso a te. Non te lo puoi dimenticare se ci hai passato tutte le notti più brutte della tua vita con quello sguardo che ti rassicurava [...]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                          Quarto Capitolo.

La segreteria della scuola era il posto peggiore in cui un alunno potesse mai sostare. La scuola già come edificio non piaceva a nessuno, soprattutto ai ragazzi che ogni mattina erano costretti a svegliarsi e a dover subire, ma il dover aspettare al banco della segreteria, aspettando dietro una fila immensa che sembrava davvero non finisse più demoralizzava chiunque pensava di potersi saltare solamente 20 minuti di una lezione a cui non voleva partecipare.
Forse proprio in quel momento Luke si rese conto del fatto che aver trascorso un anno all'estero e il non dover frequentare quell'istituto era stata una scelta saggia e giusta. 
Si guardò più volte intorno notando quanto aumentasse almeno ogni due minuti, in modo regolare, la fila alle sue spalle. E ciò non prometteva nulla di buono.
Guardava sbuffando il suo orologio con un intervallo regolare di cinque minuti, ma sembrava che il tempo di fosse davvero fermato.
"Oh andiamo, questa lentezza non ce l'ha nemmeno mia nonna quando deve attraversare la strada!" Esclamò una voce dietro di lui, sorprendendolo.
Si girò di scatto, osservando chi aveva parlato, divertito da tale affermazione.
"Hai davvero una bella considerazione di tua nonna." Disse il biondo ridendo.
"Era per dire, io tratto benissimo mia nonna." Rispose la ragazza davanti ai suoi occhi. La squadrò un po' prima di rendirsi conto di chi aveva davanti.
"Ma io ti conosco." Sussurrò strizzando gli occhi.
"Hemmings, non mi riconosci più? Sono Aleshia." Disse la ragazza sventolandosi i propri capelli.
"Beh, a parte l'aver cambiato colore di capelli, l'essere dimagrita ancora più di prima, l'esser diventata più alta da quello che mi ricordavo, sei uguale a come ti ho lasciata." Rispose ironico quest'ultimo.
"Il solito simpaticone. Da quanto tempo sei tornato Lucas?" Chiese la ragazza avvicinandosi al biondo.
"Fine ottobre, ma ho ripreso le lezioni da poco." Sospirò.
"Bentornato allora! Credo che questa bella oretta ad aspettare alla segreteria ti sia mancata." Disse indicandogli la fine per poi ridere.
"Se devo essere sincero no. E comunque non mi chiama più nessuno Lucas, quindi chiamiami Luke anche tu." Rispose serio il ragazzo.
"Ti ho sempre detto che i soprannomi mi fanno schifo, e sono semplicemente ridicoli, non ti chiamavo così nemmeno quando stavamo insieme." Ripetè seria anche la ragazza.
"Non sono ridicoli, anzi." Commentò solamente Luke, rigirandosi aspettando il turno nella sua fila.
Nella mente di Luke in quel momento, cominciarono a tornare e ad echeggiare immagini di un passato non tanto lontano, che ogni tanto gli venivano a far visita non lasciandolo mai in pace. Ma queste, stavolta, erano immagini belle, erano bei ricordi, se pensava a come stava adesso, invece.

**

12 anni prima

____


"Mamma, voglio un bel gelato gusto nocciola, ti prego." Disse una bambina dirigendosi verso la propria madre, mentre quest'ultima stava chiudendo la portiera dell'auto.
"Andiamo a prendere questo gelato." Rispose dolcemente la madre alla propria figlia, prendodole una manina.
Entrambe si diressero insieme verso una delle gelaterie più buone del quartiere, in cui, da sempre, andavano a prendersi un gustoso gelato. Prima di loro ci erano stati i loro nonni e addirittura forse i loro bisnonni, dai racconti che si tramandavano all'interno del locale.
Era un pomeriggio abbastanza soleggiato di metà primavera, fuori si stava bene, quell'anno alcuni bambini avrebbero iniziato le scuole elementari ed altri invece sarebbero passati da una classe all'altra e proprio per la piccola Keira, toccava iniziare la prima elementare.
"Che gelato vuoi?" Domandò al bancone una donna che conosceva fin troppo bene la bambina con cui stava parlando.
"Nocciola!" Esclamò felice la piccola.
"Ecco la tua coppetta nocciola." Rispose la donna consegnando alla bambina il suo amato gelato, che osservava come se avesse ricevuto una coppa dopo aver vinto una gara.
"Tu lo sapevi!" Disse la bambina sorridendo e andando vicino ad un tavolo a sedersi.
Stava per appoggiare la sua coppetta sul tavolo, quando un altro bambino si poggiò dal lato opposto al tavolo con la propria coppetta in mano. Si scambiarono diversi sguardi per molti secondi, fin quando, il bambino, con ancora in mano il cucchiaino, esclamò - "L'ho visto prima io!"
"Non è vero." Rispose Keira seccata.
"Sì."
"No."
"Sì!"
"No!"
"Sìsìsìsìsìsìsì."
"Nonononononono."
"Lucas smettila." Una donna si avvicinò al tavolo, richiamando il piccolo bambino, che intanto continuava a mangiare il suo gelato come se nulla fosse.
"Anche tu Keira, smettila." Si avvicinò anche la madre di Keira che aveva preso un gelato per sé come la bambina.
"Ma mamma, non vuole farmi sedere." Rispose la bambina stupita.
"Sono arrivato prima io." Disse fiero il bambino.
"Smettila di fare lo sciocco Lucas e fa sedere la bambina con te, mangiate questo gelato insieme." Lo riprese la propria madre, facendo sedere Keira accanto a lui.
Entrambi i bambini si sedettero sulle sedie e continuarono a gustarsi il proprio gelato senza rivolgersi la parola, osservandosi ogni tanto per scrutare le proprie mosse.
"Che gelato hai preso?" Chiese curioso il bambino, avvicinandosi alla bambina.
"Il mio preferito, nocciola, e tu?" Domandò la bambina guardando la sua coppetta.
"Biscotto e crema, vuoi assaggiare?" Chiese Lucas, avvicinando la sua coppetta.
"Tu vuoi assaggiare il mio?" Domandò anche Keira avvicinando la sua coppetta.
Insieme presero un po' di gelato dalle proprie coppette e lo assaggiarono rispettivamente insieme.
"Il tuo gusto è buono." Commentò soddisfatto Lucas.
"Anche il tuo." Rispose sorridendo Keira.
"Comunque io mi chiamo Lucas." Disse il bambino continuando a mangiare il proprio gelato.
"Ed io Keira." Rispose la bambina pulendosi le manine con un piccolo tovagliolo.
"Keira, dobbiamo andare. Tra poco torna Eric dagli allenamenti." Disse sua madre andandola a prendere al tavolo.
"La prossima volta io prendo il tuo gusto." Disse felice Keira.
"Ed io il tuo." Rispose contento Lucas.
"Saluta il bambino, ti aspetto qui." Continuò sua madre.
"Ciao Luke." Disse Keira alzandosi dalla sedia.
"Il mio nome è Lucas!" Urlò il bambino di rimando.
"Ma Luke è più bello." Commentò ridendo Keira prima di andarsene.


____

**

Come sempre, la mensa era il caos più assoluto. Gente che va, gente che viene, gente che addirittura ti rovescia il proprio cibo addosso e sembrava non essere per niente giornata quella.
"Sto pezzo di merda.." Commentò acidamente Steffy mentre si puliva la maglietta sporca di salsa, perché un ragazzo le stava per buttare addosso il suo vassoio non vedendola.
"Steffy, ti prego.." Disse Allison rassegnata, nascondendo una mezza risata per l'amica.
"L'ho comprata la settimana scorsa questa maglietta! La settimana scorsa!" Urlò isterica mentre metteva robe a caso sul vassoio.
"Davvero mangi tutta quella roba?" Chiese Keira spuntando all'improvviso dietro le sue amiche.
"Non lo so, sto mettendo a caso. E tu che ci fai qui? Eri scomparsa." Disse Steffy guardandola meravigliata.
"Ero in bagno, non sapevo volesse dire scomparire." Rise desolata Keira.
"Che tavolo?" Domandò Allison col vassoio in mano.
"Il 3." Disse Steffy.
"E' già occupato." Rispose Allison all'amica.
"Il 5, è l'unico libero." Fece cenno Keira, indicandolo all'amica.
"No! Il 5 no!" Esclamò Steffy.
"Cos'ha che non va il 5?" Domandò perplessa Allison.
"E' accanto al 6, ci sono seduti Calum e i ragazzi, quindi no." Rispose secca Steffy.
"Ah voglio morire." Commentò Keira sbattendosi il palmo della mano in fronte.
"Non voglio mangiare in piedi, quindi ci sediamo al 5." Riprese Allison andando verso quel tavolo. Keira trascinò Steffy, che a mala voglia provava a camminare per dirigersi a quel tavolo e quando stava per sedersi, si voltò dando le spalle a Calum.
"Ciao Calum." Disse Keira, sedendosi proprio di fronte l'amico, che vedendo la sua faccia sconvolta non riuscì a trattenersi dalle risate.
"La vuoi smettere?" Domandò Steffy seria.
"Quanto la fai tragica Steffy, eddai, quando la finirete?" Domandò Allison avvicinandosi all'amica.
"Quando lui si deciderà a non essere più un coglione!" Esclamò serissima ad alta voce e in quel momento poco le sarebbe importato se avesse sentito oppure no. Ormai sapevano tutti perfettamente la situazione tra quei due ed era ormai chiaro che almeno uno dei due, in questo caso lei, fosse ormai già innamorata da troppo, molto tempo.
Proprio in quel momento arrivarono al tavolo anche Luke ad Ashton con i mano i loro vassoi, intenti a non beccare qualcuno per non riproporre la scena di prima accaduta a Steffy.
"Sto morendo di fame, adesso possiamo mangiare?" Chiese Calum supplicante.
"Tu pensi solo a mangiare, non sei normale." Disse Ashton sedendosi accanto all'amico, addentando il suo panino.
"Lato positivo, stai mangiando con accanto nel tavolo Allison." Disse Micheal stuzzicando l'amico, che di tutta risposta tossì sonoramente per evitare di strozzarsi da solo.
"Ho vinto la scommessa, voglio i miei 20$!" Commentò Micheal avvicinando la mano verso Calum, che svogliatamente uscì fuori dalle tasche i soldi per darli all'amico.
"Queste vostre scommesse mi suonano familiari." Disse Luke ridendo.
"E' un nuovo passatempo." Rispose Micheal soddisfatto.
"Sì: come rubare ogni giorno 20$ a Calum." Disse offeso l'amico.
"Se fai scommesse di merda non è colpa mia, cosa ci puoi fare: ho sempre ragione." Continuò Micheal sventolando sotto il naso di Calum i 20$ appena guadagnati.
L'interessante discussione fu interrotta da un urlo echeggiante e profondo nella mensa di un gruppo di ragazzi che insieme, passando per i tavoli, dicevano: STASERA RITROVO NELLA STANZA NUMERO 4 DELLA CASA DELLA PERDIZIONE. NON MANCATE! e il tutto veniva condito da schiamazzi e sonori applausi per il ritrovo della serata.

In quel momento, per un attimo, Luke girandosi, si ritrovò ad osservare, forse quasi imbambolato, il sorriso di Keira, mentre parlava con le proprie amiche. Forse per la prima volta, dopo un mese quasi, l'aveva ritrovata serena come ai vecchi tempi, ma quasi. Era tranquilla, quello sicuramente, ma non come voleva dimostrare. C'era comunque in lei quel qualcosa che si era rotto e che non sarebbe mai più tornato come prima e quando lei stessa girò lo sguardo, e si ritrovò catapultata nello sguardo di lui, smosse in entrambi qualcosa, che non fece reggere nemmeno per un secondo ad entrambi, la situazione, costringendo Luke a girarsi e Keira a spegnere il suo entusiasmo per qualche secondo.
Quando Luke ritornò con lo sguardo ai suoi amici, che nel frattempo lo guardavano, tutti e tre, curiosi, si lasciò sfuggire la domanda tanto attesa - "Cosa caspita stanno dicendo questi quattro coglioni?"
"La numero quattro è la camera della perdizione migliore in assoluto!" Esclamò Calum, rivolgendosi a Luke.
"Ci sono stati moltissimi cambiamenti in un anno.." Mormorò Luke confuso.
"E' una camera in cui si riuniscono tutti. Stiamo tutti insieme, però ci sono anche quegli stronzi di Scott, Joey e Matt." Disse Ashton poco soddisfatto.
"Ma anche Keira, Steffy ed Allison." Suggerì Micheal, guardando i tre amici.
Calum tossì sonoramente e riprese a bere il suo frullato.
"Ci siete andati?" Domandò incredulo Luke.
"Ci annoiavamo, e poi si beve gratis e Keira da ubriaca è ancora più simpatica." Rispose Micheal, mentre Ashton e Calum facevano cenni di smetterla di parlare.
"Stasera andrò anch'io allora." Rispose Luke soddisfatto.
"Che cosa?!" Chiesero in coro Ashton e Calum, sconvolti all'affermazione dell'amico.
"Ci siete andati senza di me, voglio provare pure io." Rispose Luke sorridendo agli amici mentre si voltava per l'ultima volta a guardare Keira, che proprio in quel momento vide insieme al suo ex, Scott, mentre la salutava con un bacio sulla guancia.
"Non preoccuparti, non stanno insieme." Disse Calum, guardando la scena insieme all'amico.
"Non sono preoccupato." Mormorò Luke.
"Te lo sto dicendo comunque, forse non dovrei, però se veramente vuoi sapere qualcosa, dovresti chiedere a Scott." Continuò Calum serio.
"Io con quello non ci parlo." Tagliò corto Luke guardando serio l'amico.
"Eh lo so, ma continuare a chiedere alle ragazze non mi sembra il caso. Per quanto mi riguarda non ti diranno mai niente, soprattutto Steffy, e sinceramente parlando sembrano saperne meno di te addirittura." - Iniziò Calum avvicinandosi a Luke. - "Mentre Scott, da quello che ho notato, si è avvicinato molto ultimamente a Keira, e sembra nascondere qualcosa come lei."
"Vorrei trovare un altro modo per sapere, tra lui, Matt e Joey non so chi odio di più." Disse Luke riflettendo.
"Scott è diverso da loro." - Cominciò Micheal. - "Per quel poco che siamo andanti nella stanza numero quattro, sembra l'unico sano di mente e soprattutto non chiede cose perverse alle ragazze. Joey ci prova come un verme con Keira e Matt con Steffy."
"Io a quello lo ammazzo." Bisbigliò Calum squadrando Matt mentre passava accanto al tavolo delle ragazze per salutarle.
"Che vuoi Matt?" Chiese Keira alzandosi dal tavolo.
"Stasera lo sai no, cosa succede?" Domandò maliziosamente questo alla ragazza.
"Stasera succede che se non ti fai i cazzi tuoi, le prendi." Commentò serissima Keira.
"Non credo." Sussurrò all'orecchio della ragazza Matt molto maliziosamente.
"Adesso mi hai proprio rotto i coglioni. Scott, te lo porti voi sta specie di gorilla mal sviluppato?" Chiese Keira abbastanza scocciata, facendo ridere e non poco i ragazzi, al tavolo, che guardavano la scena.
"Andiamo idiota." Lo prese Scott per la manica della giacca mentre Keira scuoteva la testa rassegnata.
"Questo ragazzo ha veramente ambizioni basse, oltre a pensare solo a scopare." Commentò disgustata Allison.
"Ragazzi, ci vediamo stasera!" Disse Keira, salutando i suoi amici, mentre passava per il loro tavolo.
"C'è da bere qualcosa di buono, vero?" Chiese Calum fermando la ragazza.
"La Vodka non ti piace?" Domandò Keira sorridendo.
"E Vodka sia." Disse entusiasta Calum.
Luke non sapeva se essere felice per ciò a cui sarebbe andato incontro quella sera o se doversi preparare al peggio comunque.

**


Alle 23:00 il locale era completamente pieno ed era quasi impossibile attuare un passaggio che constasse di almeno due movimenti. Calum era appoggiato ad una parete del mini corrodio, tra i bagni e la pista, a prendere un po' d'aria, seguito da Ashton che stava aspettando insieme a lui per salire nella stanza numero quattro. Entrambi avevano perso completamente di vista tutti gli altri.
Luke era seduto al bancone a bere un birra, aspettando che questa fatidica notte abbia inizio, Micheal ci stava provando spudoratamente con una ragazza, mentre le ragazze erano disperse o quasi.
Steffy era rimasta in pista a ballare con un ragazzo, che pochi minuti prima l'aveva invitata anche educatamente e si stava quasi divertendo, ma non sapeva che Calum, da lontano, la stava osservando, disturbato dalla cosa.
"Adesso vado lì e la fermo." Disse sicuro il moro.
"Calum non fare cazzate, vieni qui." Tentò di bloccarlo Ashton inutilmente.
"Ok, adesso basta, lei balla con me." Si mise di mezzo tra i due tenendo Steffy stretta a sé.
"Calum ma che fai..?" Domandò stranita la ragazza mentre guardava il ragazzo, ancora più confuso di lei.
"Puoi anche andare, adesso ci ballo io con lei." Commentò Calum scocciato.
"Ma che stai facendo?" Domandò seccata Steffy, posando le sue mani sulle braccia di lui, per guardarlo in faccia.
"Mi prendo ciò che è mio." Asserì sicuro Calum.
"Smettila Calum e non dire cazzate, io non sono mai stata tua." Sputò acidamente lei.
"Ti sbagli." Rispose solamente lui, tenendola il più possibile vicina a sé.












Angolo Autrice:
SONO QUI CON UN NUOVO CAPITOLOOOOOO! Scusate la mia assenza, ma ho dovuto fare mille cose, tra compleanni, scuola, interrogazioni e tante altre cose e ancora non ho neppure finito.
Dovevo aggiornare anche Scream, ma quella l'aggiornerò non appena avrò più tempo per elaborare ormai il tanto atteso finale, nel frattempo aggiorno questa perché devo andare avanti e perché, volendoci più tempo, devo elaborare meglio le idee, in quanto, essendo diversa come trama e storia e sapendo già come dovrà finire, mi occorre più tempo, quindi devo distribuire meglio il lavoro.
Prossima settimana non so se potrò aggiornare, ma ad ogni modo, aggiornerò comunque appena avrò un po' più di tempo, non mi sono dimenticata.
Ps: Avete visto il nuovo video di Hey Everybody? Trashata assurda, che però mi è piaciuta tremendamente, amo quel video ahahah.
Comunque, come sempre, fatemi sapere se vi è paciuto questo capitolo, cosa ne pensate e ditemi pure le vostre impressioni si questi personaggi.
Noi come sempre ci vediamo alla prossima, buona lettura, xoxo, Vanex23



 

SPOILER:


[...]
"Penitenza: bacio." Rispose eccitato Joey, strofinandosi le mani.
"Ma tu come penitenze conosci solamente bacio?" Chiese scocciato Matt.
"Tu sta' zitto." Lo ammonì Scott seduto accanto a loro.
"Keira, tu devi baciare Scott." Riprese Joey mettendosi a braccia conserte.
"E che sarà mai?" Domandò Keira alzandosi dalla sedia barcollando, avvicinandosi a Scott.
"Ma sai come devi baciarlo, no? Un bacio vero." Continuò Joey ridendo.
Keira osservò per un attimo i presenti nella sala che la guardavano, che guardavano la scena e che si preparavano a guardare ciò che avrebbero visto in seguito. Aveva tutti gli occhi puntati addosso, tutti, tranni due, due occhi azzurri, che guardavano altrove, guardavano in pavimento e se ne rese conto.
"Anzi no, ferma!" - Bloccò tutto Matt, guardando l'amico. - "Scott lo hai baciato già un paio di volte, pure quando stavate insieme, quindi non vale. Chi non hai baciato ancora dei presenti in sala?"
"Non ho baciato nessuno, oltre Scott." Rispose seria Keira.
"Chi vorresti baciare oltre Scott in questa stanza?" Domandò Matt alla bionda.
Non poteva dire che avrebbe voluto baciare, anche perché non poteva, non era per lei.
"Nessuno." Rispose solamente.
"Perché non baci Luke Hemmings?" Proposero Steffy e Calum insieme totalmente ubriachi.
[...]
  
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