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Autore: Shenron87    18/10/2015    4 recensioni
Tutti sappiamo che i sogni non sono altro che manifestazioni di desideri non realizzati... ma è sempre così? Perchè sognare un futuro felice con una ragazza morta, che magari ti avrebbe rifiutato, se sei sposato e la donna al tuo fianco, che ti ama e ti ha dato dei figli, ha già colmato quel senso di vuoto.
Certo, Daphne è bella... è dolce, almeno in privato, ed ha sofferto moltissimo... ma non è Hermione e Bruce lo sa bene visto che, essendo un vampiro lui soffre come pochi esseri possono fare : Bruce sa che, anche morendo, non si incontreranno mai. Una domanda però aleggia minacciosa nell'aere. Era un sogno quello che ha fatto Bruce... o Bruce stesso è sognato da qualcuno che si trova in difficoltà e non sa che cosa fare del suo futuro...
Seconda e ultima parte della serie "Il Cavaliere Oscuro" si consiglia la lettura de : “Harry Potter e la Stirpe Maledetta” che troverete nella mia home.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sanguini, Un po' tutti | Coppie: James/Lily, Sirius/Lily
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Cavaliere Oscuro'
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Salve Boys, Girl e lettori incacchiati per il colpo di scena (anche se... immaginatevi che fosse stato un libro ed avreste dovuto attendere l'uscita del successivo... ok ora posso scavarmi la fossa :) ).
Oggi iniziamo il secondo arco narrativo che vi avverto fin da ora... cancellerà ogni vostra certezza...
Quindi... vi lascio liberi di leggere il capitolo finito di scrivere cinque minuti fa (le versioni precedenti non mi convincevano ma vi avevo promesso il capitolo per oggi e uno Shenron paga sempre i suoi debiti :)
Ci vediamo nelle note

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Passato

Lo specchio non è mai cattivo, ne gentile mostra solo ciò che è reale.
Certo, esistono specchi incantati per mostrare ciò che si brama o ciò che si teme ma quello del bagno presente nel dormitorio femminile di Grifondoro non ha simili effetti.
Se sei brutta o se sei bella.. lui ti rimanderà indietro solo la tua immagine.
Se sei pallida come un cencio, con le occhiaie per la carenza di sonno, e con gli occhi rossi a causa del pianto e sei la caposcuola di Grifondoro dell'anno 1977... beh cara mia sei letteralmente fottuta.
E non lo dico io, un mero scrittore con abbondante tempo libero, bensì un piccolo strumento bastonciniforme con un'unica funzione... avvisarti quando a causa dell'alcool hai fatto l'errore più grande della tua vita.
E Lily Evans lo aveva compiuto e non le era dispiaciuto compierlo fino a quando...
“Fottute giratempo del cazzo... perché non mettono un incantesimo che le spegne quando... quando...” sbottò gettando il test di gravidanza contro il muro.
“Tutto ok Lily?” chiese Alice.
“Si...” disse la ragazza con uno sguardo cadaverico che fece pentire l'amica di averle posto quella domanda.
“Ho solo fatto un bruttissimo sogno... tutto qui...” mentì sciacquandosi la faccia ed uscendo dal bagno per far entrare le altre.
“Vuoi parlarne?”
“No... tranquilla... andiamo a fare colazione...” disse iniziando a vestirsi e, una volta pronta, lei, Alice e Mary scesero in sala grande dove fecero colazione sebbene Lily avesse lo stomaco chiuso a causa del nervosismo.
In fondo adesso doveva mangiare per due persone e in cuor suo sapeva di non averlo fatto a dovere fino a quel momento.
Anche se lei non sapeva e se lo ripeteva in continuazione perché, se avesse saputo, le cose sarebbero potute andare altrimenti.
Quando vide il preside posare le posate e pulirsi la bocca col tovagliolo la ragazza lo imitò e, alzandosi, si avvicinò al tavolo dei docenti.
Cosa insolita visto che raramente qualcuno era tanto stupido da farlo.
“P-Professor S-Silente...” mormorò la ragazza sotto lo sguardo severo della sua Direttrice che non tollerava una simile mancanza di tatto e di tutti gli studenti che la videro attraversare la sala grande in evidente imbarazzo.
“Signorina Evans... è successo qualcosa?” chiese Silente accigliato.
Il motivo della sua preoccupazione non dipendeva dal fatto che odiasse parlare con i suoi alunni ma solo perché era insolito che la coraggiosa Lily Evans gli chiedesse di parlargli con un aria a metà tra l'afflitto e lo spaventato.
“In verità si... e mi chiedevo se potessi parlarle...”
“È urgente?” domandò il docente fissandola con intensità.
“Molto... potrei... beh essere costretta a lasciare la scuola...” disse con voce sottile in un momento di assoluto e religioso silenzio che permise a tutti, anche a coloro che non avrebbero dovuto saperlo, di udire la discussione.
“Capisco... seguimi... Minerva vieni anche tu... credo che la tua presenza sia indispensabile...” disse il preside serio mentre si alzava seguito dalla docente e dalla ragazza che cercava di non guardare nessuno in volto.
Tanto era infatti l'imbarazzo che provava che avrebbe voluto rendersi invisibile o sprofondare sottoterra ma non avrebbe dato adito alle serpi di deriderla.
Per questo, durante tutto il tragitto che li separava dall'ufficio della professoressa Mc Granitt, si sforzò di mostrarsi più calma e risoluta possibile.
Solo quando giunsero nella stanza in questione, che la docente chiuse con malagrazia, la ragazza si lasciò andare temendo l'esplosione di rabbia che la sua insegnate aveva a stento trattenuto e non si sbagliava perché, non solo ci fu, ma le parole che uscirono di bocca alla docente furono le stesse che, la sua mente di adolescente incinta e spaventata, aveva immaginato di sentirsi dire.
“Posso sapere perché la mia alunna migliore se ne esce con una frase così stupida?” tuonò la docente inviperita.
“Minerva... credo che se la Signorina Evans sia giunta ad una simile conclusione vuol dire che ciò che l'affligge sia serio. Quindi perché non le diamo modo di spiegarsi prima di aggredirla?” propose affabile il Preside.
“Ora si sieda e parli liberamente. Oggi non ho nulla di importante da fare...” disse sedendosi e guardandola con il classico luccichio che caratterizzava lo sguardo del vecchio mago.
“Preside lei sa se le giratempo hanno una qualche controindicazione se... per caso ovviamente... il possessore porti un figlio in grembo?” domandò di getto la Caposcuola.
“I-In grembo?” balbettò la Mc incapace di cogliere il nesso che legava la studentessa modello di Grifondoro, ad una gravidanza e ad una giratempo.
“Si professoressa... oggi ho deciso di fare il test... e risulterebbe positivo...” mormorò mesta ed imbarazzata.
“E chi sarebbe il padre?” chiese il preside come se già intuisse la verità.
“N-Non l-lo s-so...” rispose mentre il vecchio la guardava tra il serio ed il preoccupato.
“Converrà con me che, certe cose... beh si fanno in due...” rispose la Direttrice di Grifondoro mentre la ragazza chinava lo sguardo imbarazzata.
“Qualcuno ti ha forse costretto? Eri sotto la maledizione imperius o qualche altra fattura costrittiva? Ti hanno ricattato o fatto ingerire qualche pozione?” chiese Silente insolitamente grave.
“No signore...” disse mogia.
“...sono andata ad una festa... ho preso un bicchiere di bevanda analcolica e ho parlato con un ragazzo che indossava la maschera.”
“La maschera?” chiese la direttrice di Grifondoro.
“Era una festa di quelle dove si deve indossare la maschera per tutta la durata... un idea di Potter e Black... c'erano molti studenti del quinto, sesto e attuale settimo anno... Serpeverdi esclusi...” spiegò la ragazza.
“E ti sei lasciata andare?” chiese Silente che voleva vederci chiaro.
“Non lo so signore... mi ricordo solo che dopo aver bevuto il ponch mi sono svegliata priva di vestiti in un letto di non so che luogo del castello... eravamo al settimo piano credo...” disse contrita.
“...e poi?” chiese Silente.
“Beh c'era sangue perché... beh ero...”
“Capisco... e lui... l'hai visto?”
“No signore... lui dormiva ma la maschera non si poteva togliere se non nel proprio dormitorio...” rispose la ragazza.
“Un brutto guaio... e perché mi hai chiesto della giratempo?” chiese Minerva Mc Granitt seria.
“Ho fatto il test... subito dopo e non essedondo... beh... incinta” disse la ragazza che venne interrotta dal suo preside.
“Hai tirato un sospiro di sollievo, hai ripreso la tua vita ma poi hai iniziato ad avvertire dei disturbi...”
“Si... ma credevo fossero dovuti allo stress per lo studio...” si giustificò la Caposcuola.
“Capisco... il che ci porta al motivo per cui mi ha chiesto di potermi parlare... vorresti abortire?” domandò il vecchio mago serio.
“Temo sia impossibile... dalla festa ho... studiato molto...” mormorò in lacrime.
“Molto quanto?” chiese la Mac.
“Se i miei calcoli sono giusti... dovrei essere al quinto mese...” dichiarò la ragazza facendo calare un imbarazzante silenzio nella stanza.
“Capisco... per quel che vale ti voglio rassicurare. Le giratempo non creano problemi ai feti anzi, prima che venissero regolamentare, venivano usate per accelerare le gravidanze in modo che attrici o giocatrici non dovessero interrompere la loro attività troppo a lungo.” disse mentre il minuscolo professor Vitius entrava trafelato.
“Preside... un'avvocato... parlare con Evans e te...” disse col fiatone..
“Un avvocato?” chiese Silente perplesso.
“Si... che faccio?”
“Fallo entrare...” disse mentre un uomo magro con un vestito elegante entrò nell'ufficio.
“Buongiorno...” salutò in modo frettoloso. “La signorina Evans?” chiese venendo subito al sodo e fissando Lily con intensità.
“Lei si chiama Lily Evans nata il 1°Gennaio del 1960 e proveniente da una famiglia babbana?” chiese il ragazzo con aria convinta.
“Si? Perchè?” domandò la ragazza.
“Ho qui qualcosa per lei!” disse l'uomo uscendo un plico di documenti molto ingombranti.
“Quella roba è per me? Ma è impossibile... ma lei chi diavolo è?” chiese la ragazza senza fidarsi anche solo a sfiorare il plico.
Poteva essere uno scherzo o peggio... poteva essere maledetto.
“Faccio parte dell'ufficio legale della Gringott. Io e miei colleghi giù in ufficio abbiamo cercato di far un po di luce su questa faccenda... sa questo plico è in nostro possesso da ormai, settant'anni! Ci sono state date precise istruzioni, doveva essere consegnato ad una ragazza corrispondente alla sua descrizione e rispondente al nome di Lily, esattamente in questo punto... e in questo momento, il 12 Aprile del 1977. Abbiamo scommesso se questa Lily sarebbe stato qui ed io ho perso.” disse abbozzando una risata sincera.
“Ha detto settant'anni?” chiese la ragazza sconvolta.
“Per la precisione settant'anni, più due mesi e dodici giorni, firmi qui per favore.” disse porgendole un foglio ed una piuma.
“Bene io avrei finito. Non esiti a mandare un gufo se ci fossero dubbi o problemi...” disse stringendo la mano ai tre maghi adulti e salutando la ragazza che fissava il plico con aria preoccupata.
Quando l'avvocato se ne andò assieme al professor Vitius guardò il suo preside in cerca di consiglio.
“Aprila... non è maledetta o non l'avrebbe presa a mani nude...” disse Silente serio capendo i suoi dubbi.
La ragazza deglutì e, con timore, aprì il plico versandone il contenuto sulla scrivania.
Ne uscì una chiave, una pergamena arrotolata con tanto di sigillo di cera e una fialetta contenente un liquido molto caldo e di colore cremisi.
“Io inizierei dalla pergamena...” suggerì Silente e Lily non se lo fece ripetere.
Cara Mamma, se i miei calcoli sono corretti, riceverai questa lettera subito dopo aver rivelato al preside e alla Mc di aver aperto le cosce ad uno sconosciuto di cui ignori l'identità.
Per prima cosa, se vuoi che mio padre si prenda le sue responsabilità... evita di scopartelo usando il travestimento che usi quando lavori in nero da Aberfoth.
So che lo fai per pagarti una stanza in cui passare le vacanze lontano dai nonni ma credimi sulla parola... Appena Piton e Regulus sapranno che mio padre ha una tresca con una cameriera inizieranno una campagna diffamatoria contro quell'alter-ego. Questo manderà a puttane il tuo brillante piano e porterà mio padre a darti i soldi per l'aborto con una lettera che allego come prova ma che si distruggerà dopo che tu e Silente leggerete il nome di quel porco.
Certo, so che quando leggerai la lettera tutti gli eventi che ti ho detto non saranno avvenuti... ma ti prego di scusarmi se un'uomo che mi ha abbandonato io non lo sopporto.
Ad ogni modo... non sono qui per chiederti di metterti con lui perché voglio la mia famiglia e tutte queste stronzate varie... sono qui perché... beh è brutto da dire... ma tu mi hai abbandonato."
lesse Lily bloccandosi col cuore che le martellava nel petto.
"Ora non so se sei stata costretta o meno... non ti ho mai potuta incontrare... ne qualcuno si è mai degnato di dirmi la verità se non il quadro di Silente mezzo secolo dopo la tua morte quando già avevo ucciso papà ed il fratellastro... ma capiscimi... io sono diventato un vampiro (per colpa delle persone che mi hanno adottato da ciò che ho capito) e loro hanno ucciso la mia compagna...
Io ti sto scrivendo questa lettera, che si distruggerà quando finirai di leggerla, per chiederti solo una cosa.

NON PENSARE NEMMENO LONTANAMENTE DI ABBANDONARMI. LA MIA VITA È STATA UNO SCHIFO E IL TUO GESTO HA POSTO LE BASI PER L'ASCESA DI UN SIGNORE OSCURO CHE NEMMENO MERLINO POTREBBE BATTERE (E PURTROPPO NON SONO IO).
Non po
sso dirti i dettagli o Silente se ne uscirebbe con frasi del tipo...
"Per il bene del mondo devi dimenticare ciò che hai letto."
Io voglio solo crescere con la mia mamma... una mamma che non mi trasformi in vampiro per servire Voldemort.

Per questo ho aperto un conto alla Gringott in cui ho versato l'oro vinto scommettendo su alcune partite di quidditch di cui sapevo il risultato.
Nel Caveux vi è anche un oggetto che ho fatto incantare da un giovane Albus Silente dopo la sua vittoria su Grindelwald.
Serve a tenere i vampiri lontani da me... prendilo non appena finirai di leggere la lettera... è importante che tu lo tenga sempre addosso.
La fiala invece è sangue di fenice.
È stato preparato perché arrivi direttamente al feto, ovvero me, e Silente lo riconoscerà a prima vista visto che dovrebbe avere una fenice (se non ho fatto troppi danni con il mio viaggio nel tempo).
Bevilo non appena indosserai l'amuleto perché io e
tu siamo stati infettati da qualcosa che hai ingerito con il ponch la sera che hai fatto la ragazza facile.
A causa di ciò tu ti ammalerai ed entrerai quasi in coma e per non morire e non far morire me ti farai mordere da un vampiro... e li inizieranno i miei problemi.
Voldy, non so perchè, cercherà di spacciarsi per mio nonno facendomi giurare di non combatterlo (quando avrei voluto prenderlo a pugni), i Malfoy ed i Lestrange cercheranno di uccidermi per far ereditare al figlio di Narcissa l'oro di mio padre e dei miei nonni... mia nonna cercherà di annegarmi più volte fino a quando non l'ho uccisa che avevo cinque anni.
La mia ragazza che, come dovresti sapere, per i vampiri gioca un ruolo molto importante, è morta tra le mie braccia ed io... beh non ho più un valido motivo per vivere. Ho provato ad uccidermi ma pare che quel morso me lo abbia impedito... quindi ti prego. Se mi odi al punto di abbandonarmi... beh uccidimi appena nascerò altrimenti tienimi con te... ti ho dato abbastanza oro da non doverti costringere a fare nulla.

Non dovrai fare la cameriera. Non dovrai sposare un ricco solo per darmi un tetto sulla testa. Non dovrai mollare gli studi... potrai portarti a letto e sposarti chi vorrai... non mi opporrò... ma ti prego... dammi la possibilità di vivere da umano perché se mi abbandonerai mi verrà tolta.
Ah e dammi un cazzo di nome decente... Per gli slip di merlino come hai potuto chiamarmi Alucard Sirus Black cazzo... e poi c'era chi si lamentava che usavo il nome di Batman...
Con affetto (anche se, ad oggi, non te lo meriti) un figlio che spera di essere amato.”

Quando Lily finì di leggere la lettera iniziò a piangere.
“Suvvia Lily... sarà uno scherzo...”
“No Minerva...” intervenne Silente laconico.
“...non lo è. Ho conosciuto, da giovane un vampiro che implorò il mio aiuto...” disse il vecchio mago.
“...ed era degno di rispetto e di ammirazione nonostante il suo passato e sapere che posso fare qualcosa per ripagare il debito che ho verso di lui... beh... mi rende felice.”
“Che vuoi dire Albus?” chiese la Mc.
“Non posso dirvi molto o dovrei davvero cancellarvi la memoria... ma ho incantato realmente un oggetto per lui e quello è veramente sangue di fenice...” disse indicando la fiala.
“Allora dovrei... berlo?” chiese la ragazza cercando di farsi forza.
“Oh no... prima dobbiamo andare alla Gringott. Quel bambino ha diritto a nascere e rimanere umano...” disse puntando il dito verso il caminetto.
“Minerva... comunica ai docenti che la Signorina Evans è con me... di che è morto un suo parente e deve sbrigare alcune pratiche per la successione...”
“Ok... ma potrà viaggiare? È al quinto mese...”
“Hai ragione. Useremo una carrozza...” disse il vecchio mago chiedendo alla ragazza di seguirlo.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Avevano viaggiato a lungo prima che la carrozza atterrasse sul tetto della Gringott, in un'aria adibita proprio a questo scopo.
“Professore... lei...”
“Lascia parlare me... è facile offendere i folletti e loro sono gli unici a sapere determinate aspetti dei loro clienti. Aspetti che è meglio che il ministero non sappia.”
“Io veramente le volevo chiedere se è possibile che io... abbia potuto...”
“Lily... devi capire una cosa..." la interruppe con severità.
"La Lily del figlio che ti ha mandato una lettera era identica a te...” disse serio per poi addolcire il tono vedendo la ragazza abbattersi.
“...però lei non aveva un conto alla Gringott. Non è mai stata avvisata da nessuno e si è ritrovata a fare errori in buona fede. Perché converrai con me che andare a letto col padre del ragazzo e poi dirgli di essere incinta, mentre avevi assunto una falsa identità... beh non è qualcosa che si può definire saggio.”
“È che mi vergognavo e non sapevo come dirlo... credevo davvero che...” mormorò rossa in volto.
“Sbagliare è umano e non devi vergognarti mai del tuo essere umana. Tuo figlio ha violato molte leggi non scritte per poter vivere da umano con tutti i suoi grandi limiti... cosa che Voldemort non capirebbe mai...”
“In che senso?”
“Un giorno magari ti spiegherò... ma ora basta che dobbiamo scendere dalla carrozza.” disse sorridendole in modo affabile dandole una mano a scendere dal mezzo.
Una volta scesi percorsero il tragitto che li separava dal pian terreno e chiesero di poter vedere il direttore che, data la presenza di Silente, non li fece attendere molto.
“Professor Silente... è un onore averla qui... cosa posso fare per lei...” esordì un folletto di nome Ragnarock.
“La ringrazio Direttore... vede il problema è che la mia studentessa ha appena scoperto di avere un conto qui da voi e, data la sua situazione, ci domandavano se possibile avere un rendiconto.”
“La signorina si chiama?”
“Lily Evans...” rispose la ragazza lievemente intimorita.
“Oh si... ci aspettavamo una sua visita anche se non credevamo che fosse così celere...”
“La situazione lo imponeva...” intervenne Silente risoluto.
“Certo... con genitori ostili alla magia ed un figlio sicuramente magico in arrivo chiunque sarebbe celere...” rispose il direttore stupendoli.
“C-Come...” balbettò la gestante.
“Il professor Silente è un grande mago che avrebbe potuto smaterializzarla in qualunque luogo nazionale o ricorrere a mezzi più celeri... eppure ha optato per un trasporto lento ma sicuro. Inoltre noi creature magiche avvertiamo quando una nuova vita lotta per emergere dall'oscurità...” disse abbozzando un sorriso.
“In ogni caso...” proseguì facendo comparire un foglio.
“Lei dispose di circa cinquantamila galeoni... non è molto ma considerando che un galeone vale circa dieci sterline, col cambio attuale almeno... diciamo che possiede circa mezzo milione di sterline.”
“O cielo...” mormorò in lacrime.
“...A cui dovrebbe aggiungere una casa a Godric's Hollow intestata a lei ma c'è una condizione...”
“Quale?” chiese Silente.
“Dato che le è stato dato libero accesso al conto, chi lo ha creato ha stabilito che, nel caso in cui lei sposasse un uomo diverso dal padre biologico del ragazzo... il conto e la casa saranno intestati a suo figlio per le spese che dovrà sostenere...”
“Perchè?” chiese la ragazza confusa.
“Beh perché non è detto che il figlio che porta in grembo e il suo futuro marito vadano d'accordo. Non è detto che suo marito, se mai si sposerà, lasci qualcosa a lui... non è detto che, se lei e il suo ipotetico marito vi sposiate ed avrete dei figli, vivrete a lungo data la presenza di un signore oscuro molto attivo nel paese e la sua condizione di natababbana...”
“Previdente...” sospirò Silente con aria afflitta.
“Non è nato... mi ha praticamente detto che sono una puttana... e ora vincola i soldi e la casa perché non si fida dell'uomo che sa che sposerò e che da per certo non sia il padre... giuro che appena si comporterà male...” pensò Lily furente.
“Non c'è problema...” disse la ragazza con gli occhi verdi ridotti a due fessure.
“Perfetto... ora immagino che siate qui per prelevare...” dichiarò il folletto.
“Non l'oro...” disse Silente serio.
“Capisco... seguitemi...” disse il direttore che decise di accompagnarli di persona e per la gioia di Lily, che mai aveva messo piede alla Gringott, non scesero molto in profondità.
La camera infatti era relativamente recente e quindi, una volta entrati, non dovettero faticare molto per trovare ciò per cui si erano scomodati ad andare fino a Londra.
Il monile infatti si trovava nell'unica teca presente dentro la camera.
Lily però non se ne rese conto tanto era intenta a fissare l'oro che il suo futuro figlio le aveva lasciato per poter rimanere con lei.
“Lily... dovresti prenderlo tu... è incantato per poter essere toccato solo dalla proprietaria...” dichiarò Silente destandola dalla sua contemplazione.
“Come lo sa?” chiese Ragnarok.
“Perchè l'incantamento mi fu commissionato quando ero giovane...” si limitò a rispondere il vecchio.
“E sa dirmi chi l'ha forgiato? Non è opera dei folletti e nemmeno dei Nani...” dichiarò il direttore della Gringott perplesso.
“Mi crede se le dico che non ne ho idea?” ammise mesto il vecchio mago che odiava non poter venire a capo di quella vicenda che, per anni lo aveva lasciato insonne.
“Chi lo ha commissionato mi mostrò il ciondolo dicendomi solo che non era opera vostra e voleva un incanto simile a quello della spada di Godric Grifondoro... sa per evitare che qualche studente tentasse di rubarlo a Lily.”
“Capisco...” dissero Lily e il folletto mentre la ragazza apriva la teca e poggiava la mano sulla strana collana che osservò con attenzione prima di indossare.
Era una specie di crocifisso anche se, a guardarlo con attenzione, Lily ebbe l'impressione di tenere in mano una spada stilizzata.
“Che strana forma...” esclamò la ragazza indossando la collana mentre seguiva il preside fuori dalla sua volta.
“Preside...”
“Si Lily?”
“Non dovrei prelevare qualcosa? Sa sono incinta e non credo di poter venire qui una volta che il piccolo nascerà... come faccio per le spese?” chiese suscitando l'ilarità del folletto.
“Oh non tema. Nelle spese per l'aquisto della casa è inclusa una giovane elfa domestica... sa per aiutarla con le faccende di casa e col bambino durante la scuola. Sono molto premurose con i neonati... di solito possono fare dei prelievi se il padrone è troppo indaffarato...” spiegò Ragnarok dissipando ogni dubbio.
Risalirono quindi su in superficie e salutarono il direttore per poi dirigersi sul tetto dove salirono in carrozza e rimasero in silenzio per un po di tempo.
Alla fine Lily pose la domanda che più l'affliggeva.
“Preside... secondo lei il padre è veramente Black?”
“Beh il ragazzo che incontrai era un metamorfmagus e solo i Black in Inghilterra hanno un simile dono.” rispose pacatamente il vecchio.
“E cosa mi consiglia di fare?”
“Ti direi che sei intelligente, conosci il modo di pensare di Sirius e James e che se li prendi di petto non otterrai nulla. Usa l'astuzia che solo una serpe tirerebbe fuori in un caso simile.”
“E come?” domandò esasperata.
“Rigira la frittata in modo che nemmeno scherzandoci su possano ignorarla...” disse il preside.
“Tanto entro due mesi tutti si renderanno conto che sei incinta tra nause, cambiamenti d'umore e altro...”
“Forse so cosa fare...” dichiarò d'un tratto la ragazza.
“...potrei...”
“Oh... non spoilerarmi nulla... aspetterò come tutti gli altri...” disse Silente ridendo.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Note d'autore...

Salve boys... qualcuno si aspettava un colpo di scena... ebbene eccovelo.
La madre di Bruce e la donna che Bruce vede morire non sono la stessa persona...
E qui dovrei dare una medaglia a Kurama che aveva intuito che Voldy era troppo amorevole per i nostri canoni.
Motivo?
Beh lo capirete presto....
Partendo dal presupposto che la prima saga era un intero sogno... oggi iniziamo a sbrogliare un po la matassa.
Sirius è stato veramente stronzo ma il motivo è la stessa stupidità che lo ha portato a farsi fregare da Codaliscia... ha creduto alle voci messe in giro dalle Serpi.
Avremo quindi una Lily- Sirius o una James-Lily? Boh... non ho ancora deciso (sadico-style...). Anche se un Harry James Black non avrebbe mai il mantello dell'invisibilità e questo creerebbe dei problemi tecnici...
Vi posso assicurare che Lily si vendicherà... e che Bruce, come molti avranno intuito non diventerà un vampiro onnipotente (magari lo diventerà in futuro... ma per ora no).
Inutile citare l'omaggio a Ritorno al futuro ma ci voleva... però vi lascio con una piccola domanda...
È stato Bruce, in un epoca successiva alla distruzione del deposito di giratempo (quinto anno) a tornare indietro? E se si come? Con un tardis... un incantesimo oscuro? COn la compressione temporale di FFVIII? Con una delorean? Presto avrete le vostre risposte.
A Sabato prossimo :)
 
ERRATA CORRIGE
Nella prima versione avevo segnato come anno di concepimento il 1978 ma avendo Bruce tre anni in più di Hermione nel 1994 (lei ne ha ovviamente quattordici) e avendo fatto un rapido controllo ho dovuto rettificare alcune cosette.
Lily non resta incinta nel 1978 ma PARTORISCE NEL 1977 (Bruce ha 3 anni più del fratellastro che è del 1980) inoltre Sofia afferma che è nato a fine Luglio ergo... considerate che lei ha tenuto in grembo Bruce solo cinque mesi (se non si considera la giratempo che le ha fatto accumulare altri quattro mesi aggiuntivi) quindi siamo intorno al 12 Aprile (data della lettera) e la festa in maschera non è Halloween ma carnevale.
 
   
 
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