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Autore: Arvati77    19/10/2015    1 recensioni
"...Tante volte mi sono chiesta quale potesse essere il mio destino...
Il mio nome è Reika Miura. Ho sedici anni appena compiuti. Sono cresciuta in una famiglia di cacciatori di vampiri, membri di rilievo dell'Associazione Hunter. Sono stata addestrata a questo, fin da bambina, eppure dentro di me ho sempre sentito che qualcosa non andava, che la mia stessa esistenza recava con sé un mistero..."
Libero rifacimento dell'anime di Vampire Knight, puntata per puntata. Ritroverete tutti i protagonisti che conoscete e con loro dei nuovi personaggi grazie ai quali la storia si diramerà in situazioni inedite ed inaspettati risvolti (e per chi ama il disegno, ci saranno anche delle fan art).
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXIII (parte I)

La porta nell'ufficio del Preside si apre. E' notte fonda ormai. 
"Mi spiace averti convocato a quest'ora, ma chi voleva vederti è un tipo notturno." afferma Kaien Cross, seduto alla scrivania. 
Kaname è in piedi accanto a lui. Ichiru sosta sulla soglia.
"Questa è la prima volta che noi due ci incontriamo. Piacere, Ichiru Kiryu." esordisce garbato il Sangue Puro.
"Kaname Kuran. Mi domando cosa voglia da me il capoclasse della Night Class." osserva il giovane, assumendo un'aria strafottente ed arrogante "Non è che per caso hai intenzione di farmi diventare una tua pedina?".
"E' già da molto tempo che tu sei una parte integrante del mio gioco. Ad ogni modo, chi è il tuo bersaglio?"
"Non so perché tu sia convinto che ce ne debba essere per forza uno. Ma se pensi che io sia un problema, allora sbarazzati di me..."
Ichiru si volta intenzionato ad andarsene, quando una voce cristallina giunge dal corridoio, ed il ragazzo si blocca. E' la voce di Reika.
"Direttore!! Direttore!!!"
Kaien Cross si alza in piedi. Ichiru si allontana dalla porta. Kaname Kuran osserva. 
Reika piomba come un fulmine nell'ufficio, bagnata fradicia dalla testa ai piedi. Il Preside le si fa incontro, chiedendole premuroso cosa sia accaduto. Ma gli occhi di lei si fissano su Ichiru. Cosa ci fa lui lì, insieme al Direttore ed al capodormitorio Kuran? Lo sguardo di Ichiru muta repentinamente, velandosi di tenerezza. E a questo punto, Kaname capisce: il gemello di Zero non è al Collegio per vendicarsi, ma è qui per Reika. Il punto è: fin dove è disposto a spingersi per lei?
"Allora, che c'è?"
La voce di Kaien Cross spezza il silenzio di sospensione sceso di colpo nella stanza.
Reika distoglie gli occhi da Ichiru.
"Con il vostro permesso, io torno al Dormitorio." conclude il ragazzo, dopodiché se ne va.
"Si è rotta una tubatura... in bagno... c'è acqua dappertutto..." spiega Reika, sguardo triste e preoccupato. E' evidente che il suo pensiero è rivolto altrove.
"Tranquilla. Me ne occupo io. Tu adesso vai a riposarti." le dice amorevole il Direttore, accompagnandola alla porta.
"Grazie." sospira lei, per poi incamminarsi lungo il corridoio. 

Il rumore dei miei passi mi tiene compagnia, come fosse il ripetitivo e monotono eco dei miei pensieri. Ho avuto più risposte di quante ne avrei volute. Sono molto preoccupata per le persone a me care. Vorrei parlare con qualcuno, confidarmi, sfogarmi, ma non posso, non ancora. E la presenza di Ichiru non migliora la situazione... A testa bassa percorro il corridoio. Poi, d'un tratto, una voce.
"Rischi di ammalarti se non ti cambi."
Mi fermo e alzo lo sguardo. Ichiru è davanti a me, con la schiena contro la parete e le braccia incrociate. Pochi passi ci separano.
"Ammalarmi? Non credo proprio." ribatto io.
"Perché non ti avvicini? Non mi dirai che hai paura?"
Per quale motivo mi sta provocando così? Pare che la cosa lo diverta.
"Perché sei qui?" domando.
Ichiru sorride e china la testa. Si sta prendendo gioco di me? Il suo atteggiamento mi dà terribilmente fastidio. 
"Non sono qui per Zero, se è questo che vuoi sapere." mi dice, sollevando di nuovo gli occhi su di me.
"Non ti credo. Tu vuoi..."
"...io voglio cosa?" mi interrompe, muovendosi nella mia direzione.
Io resto immobile. Non indietreggio. Non abbasso la testa.
"Davvero sai cosa voglio?" mi chiede, talmente vicino adesso che a separarci è soltanto un respiro.
Mi sfiora una mano. Io diffidente la ritraggo. Mi sorride, ed è sincero il suo sorriso. Non una provocazione. Non una sfida. Bensì un sorriso dolcissimo, amorevole, premuroso. Poi, si volta e si allontana. Ed io non so più che pensare...

***

"Ci vuole davvero molto coraggio a far entrare in questo posto un ragazzo che è come una mina vagante."
Kaien Cross si confida con Kaname.
"Per caso si è pentito di averlo ammesso al nostro Collegio?" domanda il Sangue Puro.
"No, vedi, non è questo."
"So benissimo che ha creato questo posto perseguendo un ideale di pace. Quindi stia tranquillo, non permetterò che il suo sforzo venga vanificato."
"Sì, ho fiducia in te. E con il tuo aiuto spero di poter realizzare quel sogno, nonostante le difficoltà a cui andremo incontro... Tuttavia, se per quanto riguarda la tua gestione della Night Class sono sempre stato d'accordo con il tuo modo di agire, ecco... il fatto che tu abbia scelto Yuki come tua compagna mi ha lasciato del tutto allibito."
Il Direttore assume di colpo l'aria di un vecchio padre di famiglia:
"Ricordati, se la farai soffrire dovrai vedertela con me.".
Quindi, tornando il solito di sempre, prosegue:
"Ma dimmi, caro, tu non mi sembri troppo felice.".
"No, al contrario. Sono felicissimo, deve credermi." risponde Kaname, con la sua innata compostezza.
"Finalmente posso esserlo..." pensa poi tra sé, ammantati i suoi occhi di nostalgico affetto.

Yuki, nella sua stanza, si rigira inquieta nel letto. Non riesce a dormire. Mille pensieri, mille voci, si rincorrono nella sua mente. La voce di Kaname... ed altre, che lei non conosce. O forse, non ricorda...
...Vuoi diventare la mia compagna?... Kaname...
...A quanto pare, siamo destinati a diventare come mamma e papà... Questa sembra la voce di un ragazzino...
...Vuoi diventare... mia... Una voce cupa, minacciosa, ed una mano insanguinata che appare dall'oscurità...
Yuki spalanca gli occhi e grida, terrorizzata, potandosi le mani alla testa. Reika, che stava passando davanti alla camera dell'amica per raggiungere la sua, udito l'agghiacciante urlo senza pensare spalanca la porta, e vede la compagna seduta sul letto, testa bassa e mani tra i capelli, accudita da Yori.
"Che succede?" domanda avvicinandosi.
"Non lo so..." confessa Yori, visibilmente in pena.
"Non ho niente... ho solo mal di testa..." si giustifica la giovane Cross, con voce flebile.
Ma Reika sa che a turbare la cara amica non è una banale emicrania, bensì il peso dei ricordi che premono per uscire dall'oblio a cui erano stati relegati. Quanto potrà resistere in questo stato? Se la sua memoria non si sveglia, rischia davvero di impazzire...

La mattina successiva, Yori e Yuki scendono insieme le scale del Dormitorio femminile. Il Dormitorio Sole è costituito da due edifici molto grandi, con ingressi separati. Da una parte c'è il Dormitorio maschile e dall'altra quello femminile, collegati tra loro dalla mensa comune.
"Sei sicura di stare bene? Non hai nemmeno fatto colazione." si preoccupa Yori.
"Sto bene." risponde evasiva Yuki.
"Se non sei perfettamente a posto dovresti stare a riposo."
"Sta' tranquilla Yori. E' solo che ultimamente ho molte cose per la testa. E quindi sono un tantino nervosa."
"Posso sapere chi è che ti innervosisce?"
Le due, parlando, raggiungono l'ingresso e davanti alla porta ci sono Zero e Reika ad attenderle.
"Come va?" domanda la ragazza, avvicinandosi alle amiche "Yuki, tutto bene? Non ti ho vista in mensa... passato il mal di testa?".
Yuki annuisce. Quindi con occhi lucidi guarda prima Reika, poi Zero.
Yori percepisce un'atmosfera piuttosto tesa e non capisce cosa stia accadendo:
"Si può sapere che vi prende a tutti quanti?".
"Niente..." taglia corto Yuki.
"Sarà... Allora possiamo andare." conclude Yori.
Ma quando i quattro mettono piede fuori dal Dormitorio, si trovano davanti quattro allievi della Night Class, tra cui Hanabusa, Kain e Rima.
"Siamo qui per ordine del Maestro Kuran." rivela Akatsuki "Ci ha incaricati di vegliare su di te, principessa Yuki.".
I vampiri chinano la testa in segno di rispetto. Yuki non si capacita di quanto sta succedendo:
"Ma... cosa...? E' uno scherzo?".
"Cos'hai combinato per meritarti uno scherzo simile?" si informa Yori "Me lo spieghi?".
"Niente, giuro."
"Andiamo via." suggerisce seccato Zero.
E gli allievi della Night Class si muovono al seguito di Yuki e dei suoi amici, sotto gli occhi stupiti degli altri studenti della Day Class.
"Accidenti. E' pazzesco, quelli ci seguono..." osserva incredula Yuki.
"Che cos'è? Un nuovo metodo di tortura?" fa notare Yori.
"Questa situazione è quasi divertente." si lascia sfuggire Reika, subito ripresa da Kiryu:
"Non so cosa ci trovi di divertente.".
E intanto, tutto intorno, si susseguono curiosi commenti.
"Ma cosa diavolo sta succedendo?"
"Vorrei che qualcuno ce lo spiegasse."
"Sempre lei..."
"Ha proprio una fortuna sfacciata."
Yuki inviperita si rivolta contro Aidoh e compagni:
"Questo è davvero troppo. Non so che cosa vi abbia ordinato Kaname ma non mi interessa. Voglio che mi lasciate subito in pace e che ve ne andiate.".
"Questo te lo puoi scordare, Yuki." rimarca Hanabusa "Se il Maestro Kaname, principe dal Sangue Puro, ha decretato che per lui si una persona speciale, noi non abbiamo altra scelta che considerarti come tale. Una comune ragazza umana come te non può sicuramente capire, ma funziona così per noi fieri aristocratici.".
"Avanti, Yuki, lascia che ci seguano, se ci tengono tanto." interviene Reika, affiancando l'amica e lanciando una provocatoria occhiata ai giovani vampiri.

Durante le lezioni, Hanabusa se ne sta appostato fuori dall'aula, come da precisi ordini di Kuran. 
La professoressa di matematica spiega la lezione, ma Yuki non la ascolta ed invano cerca una spiegazione a quanto sta accadendo:
"Io non riesco a capire perché Kaname faccia tutto questo... Vuoi diventare la mia compagna?... Io la compagna del Maestro Kaname Kuran...".
...Vuoi diventare... mia.... Di nuovo quella visione, quella mano ricoperta di sangue che emerge dalle tenebre... Yuki si sente mancare e sviene sul banco.
"Che cos'hai, Yuki?" la chiama Yori.
"Signorina Cross, si sente male?" domanda inquieta la professoressa.
Reika scatta in piedi.
"Zero, aiutami, portiamola in infermeria."
E Ichiru intanto studia la situazione...

Quando Yuki si riprende, si trova distesa sul lettino dell'infermeria. Accanto a lei, Reika e Zero.
"Allora, va un po' meglio?" domanda il ragazzo.
"Sì, certo. Io credo che sia stata colpa della mancanza di sonno." confessa Yuki "Sono capitate talmente tante cose... Vi chiedo scusa, continuo ad essere una fonte di preoccupazione per voi, non è vero?".
"Non pensarlo nemmeno." interviene Reika, con un rassicurante sorriso "Non preoccuparti per noi.".
"Non ci riesco."
"Comunque, hai visto quali sono le conseguenze se vuoi stare al suo fianco." fa notare Zero "Immagino che nonostante questo tu sia decisa a non tirarti indietro.".
Yuki annuisce.
"Non mi pare il momento di parlarne." si intromette Reika, non nascondendo un certo fastidio per l'inopportuna considerazione del compagno.
"Va bene, io vado." conclude secco Kiryu.
Reika lo osserva mentre, dandole le spalle, si avvia alla porta e ne esce senza voltarsi. Quando fa così di solito è irritato per qualcosa. E devono essere state le ultime parole che ha pronunciato lei ad averlo innervosito. La ragazza torna quindi a guardare l'amica.
"Vado anch'io. Tu cerca di riposare. Dopo torno a vedere come stai." le dice, lasciando infine la stanza.
Zero la sta aspettando nel corridoio. 
"A volte non ti capisco proprio." le confessa contrariato, non appena se la trova davanti.
"E io non capisco te." risponde a tono lei.
Il giovane si allontana, sotto lo sguardo vigile di Aidoh, che ben appostato fa buona guardia, come gli è stato ordinato. Reika resta per un po' ferma fuori dalla porta dell'infermeria. Hanabusa la chiama.
"Qualche problema?" le chiede.
"Ti interessa?"
"Ok ok, come non detto. Piuttosto, Kaname vorrebbe parlarti."
"Va bene. Ho capito."
"Tu hai idea di cosa sta succedendo?"
"Perché dovrei saperlo? Se vuoi spiegazioni, non devi chiederle a me."
E con queste parole, la ragazza se ne va.

So di cosa vuole parlarmi Kaname... Mi incammino per il parco, verso il Dormitorio Luna. 
Kaname Kuran... E' vero che in un certo senso ci hai manovrati tutti come delle pedine su di una scacchiera, però, in fondo, non avevi altro modo per salvarla. Tu per primo hai pagato i segreti che da tempo ti porti dentro. Non riesco ad immaginare come si possa convivere con tutto questo, ed andare avanti, sopravvivendo a se stessi ed all'oscurità macchiata di sangue che si ha nel cuore. Ed a spingerti è stato sempre e comunque l'amore per lei. Per anni le sei stato accanto, hai vegliato su di lei, nascondendole ciò che provavi, il dolore, l'amore, la tristezza, la solitudine. Per questo, ti ammiro. Non sei privo di colpe. Di sangue già tanto ne è stato versato, ed altro ne scorrerà presto, molto presto... Ma cosa ci aspetterà alla fine di questa battaglia? Morte, vita, dolore, pace...
Arrivo all'ingresso della zona riservata ai vampiri. Il vecchio custode mi lascia passare. Raggiungo il Dormitorio Luna. Busso. Ad aprirmi è Seiren, che mi conduce da Kaname. Mi stava aspettando. Seiren se ne va e restiamo da soli, io e lui. La ragazza mezzo sangue ed il principe dal sangue puro.
"Che intendi fare?" mi domanda.
"Dammi ancora un po' di tempo"
"Tempo..."
"Non è facile, per me..."
"Lo so. Ma lo sapevi anche tu, quando hai accettato di imboccare questa strada."
"Avevo forse altre possibilità?"
Un attimo di silenzio. Kaname sospira.
"Probabilmente nessuno di noi ne aveva." confessa, con una tale tristezza nello sguardo che quasi mi sembra di veder una lacrima affiorare nei suoi occhi. Ma i vampiri Sangue Puro non piangono mai, se non nel profondo del loro animo...
"Perché mi hai trasformata?" gli chiedo.
"Abbiamo fatto un patto, ricordi?" dice con falsa ingenuità.
"Perché mi hai trasformata?" ripeto. 
Voglio una vera risposta.
"Ho bisogno del potere del tuo pugnale." ammette, ma io so che non è tutto.
"Sarebbe successo comunque, vero? Se non fossi stato tu, sarebbe stato qualcun altro. Perché trasformarmi era l'unico modo per proteggermi contro chi mi vuole morta. Quel nemico prima o poi sarebbe tornato, e se mi avesse trovata mi avrebbe uccisa. Solo trasformandomi avrei potuto difendermi... Chi ti ha chiesto di farlo?"
"Se la metti così, cominciamo dall'inizio... Fu poco prima del tuo arrivo al Collegio che incontrai per l'ultima volta Akihiro Kyan. Sapeva che presto il nostro comune nemico si sarebbe svegliato e mi chiese di trasformarti ed insegnarti ad usare i tuoi poteri da Sangue Puro, così non ne saresti rimasta vittima e saresti riuscita a dominare il Black Steel. Avremmo ottenuto entrambi ciò che volevamo: lui la tua salvezza, io il potere di quel pugnale. In verità, tuo padre avrebbe voluto con tutto se stesso lasciarti vivere come un essere umano, era il suo più grande desiderio, ma il pericolo che incombeva su di te l'ha costretto a prendere questa decisione. Tuttavia non ha voluto trasformarti lui, sentiva che non ci sarebbe riuscito, ed ha chiesto a me di farlo, in modo che potessi essere anche una guida per te. Ma voleva che arrivassi da sola a deciderlo... e così è stato."
Chiudo gli occhi e faccio un profondo respiro. Non so perché, ma mi sento sollevata. Torno a guardare Kuran. Lo ringrazio chinando appena la testa.
"Credo che tu sia abbastanza forte per riuscir a far prevalere di nuovo il tuo lato umano, quando tutto sarà finito. Ma dal momento che Kiryu ormai è un vampiro, non credo tu intenda tornare indietro."
Sorrido. Mi volto e mi avvio alla porta. Afferro la maniglia. Indugio un attimo sulla soglia. E alla fine esco.

***

Trascorsi una ventina di minuti da quando Reika e Zero hanno lasciato Yuki, qualcun altro si presenta nei pressi dell'infermeria. Ichiru passa davanti ad Aidoh, senza degnarlo di uno sguardo.
"Fermo! Lì dentro sta riposando una ragazza." lo apostrofa deciso Hanabusa, bloccandolo sulla porta.
"Da quando ci vuole un'autorizzazione per entrare in infermeria? Devo solo chiedere una pastiglia." risponde  l'altro.
Aidoh lo lascia andare, ma di certo la sua aria falsamente innocente non l'ha tratto in inganno.
Ichiru si avvicina al letto in cui Yuki sta riposando. Prende dalla tasca della giacca una piccola ampolla con del sangue. Si china sulla ragazza assopita. Ma la voce di Shizuka gli torna alla mente, facendolo esitare... Non farò di te un vampiro... Lei così ha voluto proteggerlo...
"Che stai facendo?" chiede Hanabusa, fermo sulla soglia, fissando sospettoso il gemello Kiryu.
Yuki apre gli occhi ed in un primo momento scambia Ichiru per Zero. Il giovane si muove verso l'uscita. 
"Fammi il favore di consegnarmi subito quello che hai in mano." gli intima Aidoh, e lui obbedisce, affidandogli l'ampolla con il sangue.
Yuki si mette seduta sul letto e riconosce il fratello di Zero.
"Ma che succede?" domanda sorpresa.
"Non ti preoccupare, Yuki." la rassicura Hanabusa "Come sai c'è qualcuno che veglia su di te.".
Quindi, rivolgendosi ad Ichiru:
"Naturalmente informerò subito il Maestro Kaname.".
"Fa' come preferisci." risponde l'altro senza scomporsi, per poi imboccare di nuovo il corridoio.
Kuran ovviamente viene messo subito al corrente dell'accaduto. Aidoh lo raggiunge nella sua stanza, nel Dormitorio Luna, e gli consegna l'oggetto sottratto ad Ichiru. 
"Quindi, questa appartiene ad Ichiru Kiryu." commenta il Sangue Puro.
"Sì." conferma Hanabusa.
"L'hai fermato appena in tempo."
"Sono felice di esserti stato utile. Posso sapere a chi appartiene quel sangue?"
Nessuna risposta. Aidoh comprende di aver parlato troppo:
"Ti chiedo scusa. La mia domanda era inopportuna.".
"Pazienza, lascia stare. Ma che questa faccenda resti segreta. Per il momento non ho intenzione di uccidere Ichiru Kiryu. Penso che abbia un suo ruolo da svolgere."
"Sì, ma... se cercasse di nuovo di fare del male a Yuki... cioè, alla signorina Cross?"
"E' proprio per questo che ti chiedo di vegliare su di lei."
"I tuoi desideri sono ordini per me, Kaname." 
Una breve pausa. Dopodiché Aidoh riprende la parola, cambiando argomento:
"Ascolta, vorrei parlarti di Ruka."
"Capisco. Non è ancora uscita dalla sua stanza?"
"No. E' in quello stato da quando ha saputo che la signorina Yuki è diventata la tua compagna."
"Non posso farci niente. Lasciamola tranquilla e le passerà."
"D'accordo."
Hanabusa fa per uscire, ma Kuran lo ferma:
"Aspetta Aidoh.".
"Che c'è?"
"Non so come ringraziarti per quello che hai fatto per Yuki."
"Non è niente."
Hanabusa lascia la stanza. Kaname osserva l'ampolla che gli è stata consegnata e questa in un istante si dissolve in un sottile rivolo di fumo nero.

A conclusione delle odierne lezioni, Ichiru viene convocato nell'ufficio del Direttore.
"Prego, accomodati." lo accoglie gentilmente Kaien Cross "Ho bisogno di parlarti.".
"Ha già deciso di sbarazzarsi di me, per caso?" ribatte l'altro con fare provocatorio.
"Perché dici così?"
"Oh... niente. Allora, cosa c'è?"
"Penso che tu non abbia idea di quello che sto per chiederti. Ecco, io vorrei... che tu venissi a cena a casa mia. Naturalmente ci saranno anche Yuki, Reika e Zero... So i problemi che avete voi due, ma non potete ignorare il fatto di essere fratelli gemelli. E forse insieme troveremo la maniera di far sì che possiate riconciliarvi e iniziare a instaurare un sereno rapporto fraterno."
Ichiru lascia la stanza senza dire una parola e si incammina poi per il parco. I suoi passi lo conducono fin sotto la finestra dell'infermeria. Da un albero alle sue spalle si fa avanti Aidoh.
"Sei fortunato. Per stavolta il Maestro Kaname ti ha graziato. Ma non dimenticare una cosa: non osare mai più avvicinarti a Yuki, sono stato chiaro?".
"Me lo ricorderò." conclude impassibile Ichiru, prima di allontanarsi.

Yuki intanto è pronta per lasciare l'infermeria. Alla porta bussano Zero e Reika. 
"Yuki, possiamo entrare?" chiede il ragazzo.
"Sì, venite." risponde la giovane Cross.
"Le lezioni sono finite." riferisce Reika "Se vuoi qualcosa da mangiare noi possiamo...".
Ma in mezzo ai due si fa largo Hanabusa:
"Il Maestro Kuran ti vuole vedere." afferma il vampiro rivolgendosi a Yuki "Seguimi.".
"Come?" si stupisce lei.
"Kiryu, Reika, venite anche voi." aggiunge Aidoh, con un tono che non ammette repliche.
I quattro escono dall'edificio scolastico e si incamminano lungo il porticato gremito di studenti. Un brusio concitato e stupito accompagna i loro passi.
"Yuki, e così, a quanto pare, non riesci a ricordare più nulla del tuo passato." si informa Hanabusa.
"Sì, effettivamente è proprio così." conferma la diretta interessata "Perché lo chiedi?".
"Perché ho fatto qualche piccola ricerca a riguardo."
"Cosa? Quindi ti sei messo a scavare nel mio passato?! Ma cosa diavolo ti salta in mente? Chi te l'ha chiesto?!"
"Che cos'hai capito?! Non mi interesserei della tua infanzia nemmeno se mi pagassero. Quello che intendevo dire è che ho indagato sul passato di Kaname. Sicuramente sei già al corrente del fatto che Kaname tempo fa ha perduto entrambi i genitori e io ho indagato sulla loro morte per scoprirne la causa."
Zero non apre bocca. Reika invece interviene, con una logica domanda:
"E cos'avresti scoperto?".
Hanabusa prosegue:
"Purtroppo i pochi indizi che con fatica sono riuscito a reperire si sono cancellati... o hanno preso fuoco... insomma, sono andati distrutti. Esattamente come il tuo passato, Yuki. Probabilmente è proprio questa la ragione per cui la scelta di una persona importante come Kaname è ricaduta su di te. Una ragazza comune. Il suo intento è quello di proteggerti e con la nostra collaborazione è in grado di farlo. Evidentemente il suo istinto di vampiro gli suggerisce che un grave pericolo incombe sulla tua vita.".
I quattro arrivano in una zona piuttosto tranquilla nei dintorni dell'edificio scolastico. 
"Bene, siamo arrivati. Ora vi lascio qui. Mi raccomando, comportatevi bene, ragazzi." afferma Aidoh, per poi andarsene.


...continua...

 

 

 


NOTE DELL'AUTRICE

Parliamo del Dormitorio Sole. Non so se la mia breve descrizione coincida con l'originale. Nell'anime si capisce che la struttura deve essere unica ma in qualche modo separata per distinguere parte maschile e parte femminile. Non so se nel manga si capisca meglio come è fatto perché io il manga non l'ho letto. Così ho lavorato di fantasia sfruttando gli elementi che avevo. 
Anche questo capitolo è diviso in due parti... e nella prossima succederanno un bel po' di cose.
Un grazie di cuore a chi mi legge!
A presto
Marta

FAN ART

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