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Autore: Axel_Pendragon    19/10/2015    1 recensioni
Hydrus è un ragazzo di sedici anni come tutti, dal nome un po' particolare.
Si ritroverà immerso in un'incredibile avventura quando, venuto a sapere che qualcosa era andato a schiantarsi nel bosco vicino la sua città, entrerà in contatto con un oggetto non identificato che gli conferirà poteri speciali legati ai pianeti del sistema solare.
Da quel momento si troverà ad affrontare i bulli della sua scuola fino a scontrarsi con temibili avversari.
"Quando la luna sorgerà, le stelle danzeranno, quando il sole sorgerà, il tuo cuore danzerà con loro, quando le galassie si uniranno tu farai danzare gli elementi".
Genere: Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO III
Billy il Bullo

 
<< Hey Hydrus, sono Wilson ti chiamo dal cellulare di mia madre perché ho finito il credito. >>
<< Ah… sei tu >> dissi tirando un sospiro di sollievo << dimmi. >>
<< Senti, io e gli altri ci siamo resi conto di non aver nulla col quale riprendere la fantastica scena della quale saremo partecipi sabato, in poche parole, hai una videocamera o qualcosa di simile a casa tua? >>
<< Non penso di… aspetta forse potrei averla, ti richiamo io tra qualche minuto >> e attaccai il cellulare.
Mi ricordai che da qualche parte, nell'armadio in camera mia, avevo una vecchia videocamera che non utilizzavo praticamente mai.
Richiamai Wilson e gli dissi << Hey cervellone, ho trovato una videocamera, potremmo usare questa! >>
<< Molto bene! Domani portala in classe così ti diremo se va bene. >>
Di certo loro ne capivano molto più che del sottoscritto.
La ripulii e controllai se ancora funzionasse bene, sembrava di sì quindi me ne andai a letto soddisfatto ma la mia contentezza finì subito a causa di un altro incubo.
Questa volta mi trovavo in un luogo che non riconoscevo, nel quale non ero mai stato, non facevo minimamente attenzione alle particolarità di quel posto, mi accorsi solo che davanti a me vi era l’unica persona che poteva trasformare quell'incubo in un sogno, Jennifer.
Jennifer mi porse la mano, eravamo poco distanti l’uno dall'altro ma mi accorsi che stava piangendo chiedendomi di aiutarla fra tanti singhiozzi.
Io feci uno scatto verso di lei per abbracciarla, avrei voluto tanto capire cosa stesse succedendo ma appena la sfiorai lei si dissolse in tanti frammenti di luce che si andarono a spargere come fossero lucciole.
La ragazza che tanto amavo ora non esisteva più.
Mi gettai a terra in preda al terrore, urlai il suo nome e piansi allo stesso tempo, ero terrorizzato dal luogo intorno a me che nel frattempo mi sembrò stesse sprofondando nell'oscurità.
Mi svegliai con un balzo che se mi avesse visto la mia professoressa di ginnastica credo che mi avrebbe premiato, guardai la sveglia e mi accorsi che era tardissimo.
Mi preparai alla svelta mettendo tutto il necessario nello zaino, mangiai al volo uno yogurt e, per la troppa fretta, lanciai la scatolina dello yogurt nel lavandino e il cucchiaino nel cesto della spazzatura, rendendomi conto di quel che avevo appena fatto, iniziai a pensare di avere seri problemi mentali.
Fortunatamente l’autobus arrivò subito e quel giorno non ci fu nemmeno tanto traffico.
Arrivato a scuola tirai fuori dallo zaino la videocamera e le diedi un ultimo sguardo per il verdetto dei tre secchioni, finendo di esaminarla la rimisi nello zaino ma nel farlo andai ad urtare contro l’unica persona contro la quale non avrei mai voluto scontrarmi, Billy, il bullo della scuola, sempre accompagnato da quegli idioti di Frank e Craig, altri due che come Billy pensavano di essere i padroni del mondo.
Si vestivano sempre con delle giacchette da motociclisti e indossavano gadget inquietanti: anelli con testi, catenelle che arrivavano fino al ginocchio e se la prendevano sempre con i più deboli, tutti e tre erano abbastanza alti e muscolosi, Billy più di tutti e forse era per questo che comandava lui.
Erano temuti ed evitati dalla maggior parte degli alunni, la parte rimanente invece era composta dalle povere persone che, come me, un giorno avevano avuto la sfortuna di non aver fatto attenzione a dove correvano e che ora si stavano preparando a prenderle di santa ragione, povero me!
Billy mi lanciò un'occhiataccia e insieme ai suoi cani da guardia senza cervello mi circondarono.
<< Guarda guarda chi abbiamo qui, un piccolo ritardato che non sa camminare. >>
<< Hey Billy, se il demente non sa camminare che ne dici se oggi facciamo una buona azione e glielo insegnamo noi? >> disse Craig.
<< Bell’idea Craig! Vieni sfigatello che le lezioni di camminata si tengono in bagno! >>
Mi strattonarono per tutto il tempo mentre gli altri ragazzi della scuola mi guardavano come per dire “mi dispiace amico, pregherò per te” poi finii in bagno con questi tre energumeni.
Frank mi prese lo zaino e iniziò a rovistarci dentro, non vidi cosa prese perché intanto Billy mi si parò davanti e mi disse << sai qual è il miglior modo per quelli come noi di insegnare a voi sfigati come camminare? >>
Io restai in silenzio ma non abbassai mai lo sguardo.
Billy mi girò e disse << con uno spettacolare… sparticuloooo! >>
Il dolore era lancinante e sentii tutti e tre che ridevano come iene, mi accasciai a terra mentre loro se ne andarono nella loro classe continuando a ridere fragorosamente.
Ora mi ritrovavo qui, in classe, mentre il mio sedere mi faceva ancora male dopo che i miei boxer erano stati afferrati e tirati con violenza.
Si avvicinarono i tre secchioni che ridendo, tentando di non farlo notare, mi domandarono << tutto bene Hydrus? >>
<< Vi sembra che vada tutto bene? Il mio sedere chiede vendetta! >> risposi arrabbiato.
<< Ok ok >> smisero di ridere e assunsero un’aria più seria << hai portato quello che ci serviva? >>
<< Scusate, mi hanno appena distrutto le chiappe e voi vi preoccupate solamente della videocamera? >>
<< Va be dai che sarà mai, ci siamo passati tutti. >>
<< Sì sì certo, come no, eccovi la vostra stupida... >> non trovavo più la videocamera, la cercai in tutto lo zaino ma non c’era.
Trovai solo un bigliettino con su scritto “Caro sfigatello, abbiamo preso noi la tua videocamera perché ci piaceva veramente tanto, come sta il tuo sedere?” firmato Billy & Co.
La cosa mi fece veramente arrabbiare, tanto che tirai un pugno sul banco facendomi anche male.
<< Brutti stronzi… giuro che un giorno gliela farò vedere io! >>
Vedendomi così, i tre secchioni si allontanarono lentamente lasciandomi soffrire da solo.
Suonò la campanella e usciti da scuola, Jeff mi accompagnò verso casa molto lentamente per farmi riprendere da quell'orribile esperienza.
<< Dico io, ce ne vuole per essere così coglioni! >> disse Jeff
<< Lascia stare, non puoi capire quanto faccia male. >>
<< Sai cosa sarebbe veramente figo? Che tutti gli alunni si rivoltassero contro quei tre, almeno capirebbero che non valgono un cazzo. >>
Jeff sembrava più arrabbiato di me per questa storia, come per me, era raro vederlo arrabbiato ma quando lo si faceva infuriare era meglio non essere nelle vicinanze.
Passammo il resto del tragitto in silenzio e arrivati sulla porta di casa mia mi chiese << come va lì sotto? >>
<< Ancora non tanto bene ma mi basterà riposarmi e prendere una bella quantità di ghiaccio. >>
<< Va bene, ma se hai bisogno di una mano chiamami ok? >>
<< Ok, grazie di tutto >> dissi tentando di abbozzare un sorriso.
Arrivato mi stesi sul letto e ringraziai il cielo di essere riuscito ad arrivare sano e salvo a casa.
Passarono le ore, saltai il pranzo e continuai a starmene sul letto tutto il tempo.
Ad una certa ora, andai in cucina e aprii il frigorifero per prendermi uno yogurt, stavo morendo di fame ma questo era vuoto, allora aprii anche la dispensa, mi sarei accontentato anche di una merendina ma niente, anche questa era vuota.
Andai a controllare il calendario ed effettivamente quel giorno sarebbe stata la giornata dove sarei dovuto andare a fare la spesa, così, anche se controvoglia, mi preparai per uscire e mi diressi al supermercato dove andavo sempre e dove mi conoscevano da quando ero piccolo.
Entrato presi il carrello ed iniziai a fare la spesa, lì incontrai molti commessi che, riconoscendomi, mi salutarono e mi chiesero se andasse tutto bene a casa.
Dopo averne incontrati parecchi, infilai cose nel carrello come: pasta, carne, pane ma quando girai l’angolo per lo scaffale delle uova mi accorsi che lì c’erano anche quei cretini di Billy e dei suoi amici che stavano prendendo un bel po’ di uova e nel carrello c’era anche molta carta igienica, una persona ingenua sicuramente si sarebbe chiesta cosa avrebbero dovuto farci con quella roba ma sapevo già che gli sarebbe servita per fare qualche scherzo idiota.
Mi allontanai e continuai a fare la spesa anche se ammetto che avrei tanto voluto che le uova gli esplodessero in faccia una dopo l’altra, così, giusto per essere sicuro che non mi rompessero anche al supermercato, chiesi al controllore che era appostato lì vicino di fare attenzione a quei tre.
Ad un tratto avvicinandomi allo scaffale dei cereali, vidi un pacco dei miei cereali preferiti, i Corn Space, scontati e con scritto che si era indetto un concorso con quei cereali ed il fortunato vincitore avrebbe vinto una videocamera tutta nuova.
Il vincitore si sarebbe dovuto recare, anche nei giorni festivi, alla cassa del supermercato dove era stato comprato il prodotto per ritirare il premio.
Io di solito non credo di poter vincere a questi stupidi giochini ma chissà, magari poteva essere la mia giornata fortunata, così ne comprai un pacco.
Fortunatamente il giorno seguente sarebbe stato sabato e mi sarei potuto riposare tutto il tempo alla faccia degli incubi che mi venivano ogni notte.
Tornato a casa e riempiti sia il frigo sia la dispensa mi feci una doccia e dopo andai a cenare.
Intanto mi arrivò un messaggio dai miei genitori, pare che lunedì sarebbero tornati ma solo per poco tempo e mi avrebbero portato un po’ di regali ma sicuramente non li avrei visti perché sarei stato a scuola poi sarebbero dovuti partire di nuovo per un’ altra missione nello spazio.
Dopo aver visto un po’ di televisione andai a dormire.
L’incubo della serata riguardava Billy che mi portava in giro tenendomi per i boxer e mentre tutti i miei compagni di classe ridevano, vidi Jeff in lontananza che, come Jennifer nell'incubo precedente, si smaterializzava in tanti frammenti di luce.
Anche in questo caso mi svegliai tutto spaventato, odiavo avere quei dannati incubi!
   
 
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