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Autore: Layla    19/10/2015    1 recensioni
Leah è la dottoressa dei Pierce The Veil, ama Mike Fuentes da anni, ma proprio quando lei decide che è arrivato il momento di dichiararsi lui inizia una relazione con Alysha Nett.
Lei scappa e, ascoltando il consiglio dell'amico Jacky Vincent, diventa medico dei Falling In Reverse.
Ma la fuga non risolve nessuno dei suoi problemi e sarà chiaro quando le due band dovranno fare un tour insieme.
Leah dovrà fare i conti con i suoi sentimenti e decidere chi vuole veramente: Ronnie o Mike.
Asia è la merchgirl dei Falling in Reverse, da sempre innamorata di Jacky riesce a vivere con lui una notte di passione che porterà a delle conseguenze. Asia vuole scappare, riuscirà a capire che non è la cosa giusta?
Delilah è la nuova dottoressa dei Pierce The Veil. Stringe amicizia con Ronnie, ma quando le cose si faranno serie vorrà scappare. Riuscirà a non farlo e ad affrontare le sue paure?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Fuentes, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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6)What a mess, what a mystery we've made of love and other simple things.


Leah p.o.v.

 
La prossima volta devo ricordarmi di tirare meglio le tendine del bunk.
Sono sveglia a un’ora antelucana – rintronata come non mai – perché né io né Ronnie abbiamo tirato bene la tendina del suo bunk.
La luce – giustamente – colpisce solo me e decido di alzarmi. Grazie alle cure di Vic non ho mal di testa, quell’uomo è un medico mancato, ma sono felice che abbia dedicato la sua vita alla musica: è un altro modo per salvare la vita alle persone.
Se io non avessi scoperto certe bands a quest’ora sarei chiusa in una prigione dorata in Inghilterra e l’oro non addolcisce certo la prigionia. Quelle sono palle materialiste, inventate da chi nella vita è gretto abbastanza da accontentarsi e bramare solo i soldi.
Non dico che non siano importanti, ma non sono tutto nella vita.
Oggi si vive nell’illusione che il denaro possa comprare tutto, anche l’amore, ma è tutto falso. Nessuna somma può comprare un abbraccio davvero sentito, un bacio dolce se ti giù, serate passate con gli amici a cazzeggiare senza uno scopo, una mano che si tende verso di te quando hai bisogno, un incoraggiamento quando il mondo ti fa troppa paura.
Strascicando i piedi arrivo in cucina e scopro che non sono l’unica che questa mattina si è svegliata presto: Asia sta fissando la sua tazza di caffé, i capelli verdi ritti in testa.
“Buongiorno.”
“Oh, buongiorno, Leah!”
Mi rispondo allegra, ma so riconoscere le note false nelle voci della gente.
“Asia, tutto bene?”
Le chiedo mentre mi preparo un caffè.
“Sì, perché?”
“Hai la faccia di una che non mi sembra felice.”
Lei sospira e si decide a ingollare un sorso dalla sua tazza.
“Cazzo, è freddo.”
Alzo un sopracciglio, non è da Asia fare raffreddare un caffè, lei lo ama bollente.
“Asia, cosa c’è?”
“Ecco, alla festa, ieri, sono successe delle cose.”
“Del tipo.”
“Ho bevuto un po’ e ha bevuto un po’anche Jacky.”
“E?”
Non è da lei estrarle le parole con le pinze.
“Abbiamo fatto sesso in uno dei bunk dei Pierce The Veil.”
“Oh!
E poi?”
“Poi cosa?”
“Poi cosa è successo?
Stamattina ti ha detto qualcosa?”
Lei diventa rossa come un pomodoro.
“Ecco, a dire la verità, sono scappata prima che si svegliasse. Non avrei sopportato che mi dicesse che per lui ero solo una sveltina.”
“Ma se non fosse così non lo saprai mai.”
Bevo un altro sorso di caffè, mentre lei rovescia nel lavandino la brodaglia marrone e se ne rifà un altro.
“Mi stai dicendo tra le righe che dovrei parlargli?”
“Sì, sarebbe meglio.”
“Beh, non offenderti, ma da te suona uno strano consiglio.”
“Lo so. Io sono scappata e ho sbagliato e ne sto pagando le conseguenze, non voglio che tu faccia il mio stesso errore.”
Lei non dice nulla.
“Tu e Ronnie avete fatto qualcosa?”
“No, solo parlato. Era troppo ubriaco.”
“Leah, non sono l’unica che non sta bene. Cosa ti è successo?
"In vino veritas Mike si è fatto sfuggire che gli piaccio, Ronnie mi ha obbligato a raccontarglielo perché odia le bugie e lui mi ha fatto capire che forse mi ama anche lui.”
“Cazzo!”
“Amen, sorella.”
Dico alzando la tazza.
“E tu?”
“Sono nei casini più totali o forse semplicemente non ho le palle per seguire il mio cuore e scegliere la strada più difficile, quella più irta di ostacoli.”
Lei fa per dire qualcosa, ma sentiamo del baccano proveniente da fuori e usciamo a vedere cosa stai succedendo. Si sente una voce di donna acuta e fastidiosa e la voce di un uomo fuori dalla divina grazia. Apriamo la porta e ci troviamo davanti a una scena quanto meno bizzarra: Mike sta tenendo Alysha sospesa sui gradini del tourbus, sotto gli altri, Nicholas e Jacky sono schierati come la più assurda delle guardie d’onore.
Ci avviciniamo per capire meglio.
“Stai zitta, troia! Ti ho vista!
Ti sei scopata Nicholas!”
Urla Mike, lei si contorce.
È stato un errore, non volevo, ero ubriaca!”
“Sì, tutte palle! Lo so che non è la prima volta che te lo scopi, ma ho deciso che ti meritavi una seconda possibilità.
Beh, amore, te la sei bruciata!”
“No, no!”
“Sì, sì! Adesso prendi le tue cose e te ne vai.”
La butta a terra senza tante cerimonie e prima che lei si sia rialzata le atterrano accanto le sue valigie.
“Mi sono permesso di farle al tuo posto e adesso fuori dal cazzo!”
Torna dentro al bus e con lui spariscono anche gli altri, tranne Nicholas che fila verso il pullman dei tecnici e Jacky che si avvicina a noi.
Asia, accanto a me, trattiene il respiro, ma non è il chitarrista che ci raggiunge per primo bensì la bambola bionda.
“Lo so che te lo vuoi prendere, Mortisia!
Ma lui non sarà mai tuo perché non sa cosa farsene di un cesso disgustoso come te!”
Dicono che le azioni parlino meglio delle parole, quindi credo che il pugno che le rifilo in pieno volto esprima a pieno il mio odio verso di lei. Lei barcolla e sta per avvicinarsi di nuovo per fare a botte, ma una voce velata di ironia la ferma.
“Non lo farei, se fossi in te, questa ragazza viaggia armata!”
Dice Ronnie occhieggiando il mio crocifisso, Alysha gli lancia un sguardo carico d’odio.
“La tua puttana.”
Indica me.
“Non ti è fedele, basta che ti giri un attimo e la ritroverai con il cazzetto moscio di Mike in bocca.”
Estraggo di nuovo il mio pugnale e glielo punto esattamente a metà tra un occhio e l’altro.
“Ascoltami bene, piccola Barbie senza cervello, perché io non amo ripetere i concetti, soprattutto ai decerebrati come te. Adesso ti metti addosso un vestito, prendi la tua merda, chiami un taxi e fili via. Per sempre.
Se ti rivedo qui intorno ti pianto questo dritto nel cervello di plastica che i ritrovi, sono stata chiara?”
Lei annuisce spaventata, deglutisce un paio di volte e poi se ne va.
“Whoa!”
Esclamano insieme Jacky e Asia, Ronnie ride.
“Ve l’avevo detto che era armata!”
“Tu come l’hai scoperto?”
Boccheggia la ragazza dai capelli verdi, mentre mi guarda reinfilare il pugnale nella sua particolarissima elsa.
“Stanotte. Pensava ci fosse un ladro nel bus, ma ero solo io ubriaco e lei me l’ha puntato contro.”
“Credo sia meglio entrare a fare colazione.”
“Saggia idea, Jacky.”
Io mi avvio e lascio i due piccioncini indietro volutamente.
“Dobbiamo parlare.”
Sento Jacky dire ad Asia.
“Va bene. Dopo colazione.”
Entro ridacchiando.

 

Dopo colazione Jacky e Asia spariscono e rimaniamo io e Ronnie da soli.
“E così ti sei ricordato di tutto quello che ti avevo detto.”
“Sì. Pensavo non ti piacesse la tua famiglia.”
“Non mi piace, infatti, ma mia nonna è una persona davvero speciale.
È l’unica che mi abbia mai capita e mi ha incoraggiata a essere me stessa e a viere la vita che volevo, anche a costo di andare contro la mia famiglia e le regole stupide dell’aristocrazia.
Secondo lei una donna doveva essere forte e indipendente. Una volta mi ha detto che fin da quando sono nata ha capito che ero speciale e che crescendo le ricordavo sé stessa. Ecco perché mi ha regalato il pugnale e la pistola.”
“Capisco. Avete un buon rapporto, vero?”
“Sì. Conosci “Anastasia”? Il cartone?”
Lui si rabbuia un attimo e non capisco il perché.
“Sì, l’ho visto a casa di Anthony con sua figlia.”
Ora capisco perché, Ronnie era molto legato a suo fratello e la sua morte è stato un vero colpo per lui. Gli manca allora, si sente responsabile, vorrebbe aver risposto a tutte le chiamate di Anthony e aver trascorso più tempo con lui e la sua famiglia.
Una volta mi ha detto che non si capisce l’importanza della famiglia fino a che non la si perde e so che si riferiva a lui e alla sua madre biologica.
Lui l’ha conosciuta solo qualche anno fa e ora si sentono di tanto in tanto, per lui è difficile passare sopra al fatto che lei l’abbia abbandonato, soprattutto ora che è padre e sa cosa si prova ad avere la responsabilità di un cucciolo d’uomo.
Lui non abbandonerebbe mai Willow, la chiama ogni giorno su Skype ed è un lato di lui che apprezzo moltissimo: non sono molti gli uomini che sanno fare i padri.
“Ecco,era  il nostro film preferito. Io e lei abbiamo un rapporto simile a quello tra l’imperatrice e Anastasia, ci sostenevao,o a vicenda.
Quando lei ha voluto ritirarsi su un’isola scozzese in solitudine e con la sola servitù ad accudirla io ho sostenuto la sua decisione e quando io ho voluto venire qui negli Stati Uniti lei ha fatto lo stesso.
I miei volevano che studiassi a Londra in modo da tenermi d’occhio, ma io mi sono fissata su New York e mi sono trasferita lì. Sono stata una studentessa modello, mi sono laureata in anticipo rispetto ai miei compagni, ho fatto un tirocinio eccellente presso un pronto soccorso, si aspettavano tutti che io diventassi una specie di luminare, invece mi sono messa a lavorare per la Fearless Records come medico.
I miei hanno dato di matto.”
Lui mi guarda incredulo, forse pensando che i nobili non sclerino.
“Non scherzo, mia madre ha fatto fuori un servizio di porcellana che vale un pacco di soldi quando le ho spiegato i miei piani futuri, mia nonna, prima di morire, invece ha detto che era una splendida idea, di farle conoscere qualche rockstar.”
“E poi hai conosciuto i Pierce The Veil.”
“Sì, sono stata la prima band presso cui ho lavorato. Siamo andati subito d’accordo, Jaime e Vic sono come dei fratelli per me, Tony è un grande amico e poi c’è Mike…”
Lascio cadere il discorso, ma la sua espressione diventa amara all’improvviso.
“Vorrei tanto essere Mike Fuentes in questo momento, il che è il colmo perché io amo me stesso e dico sempre che gli altri mi invidiano.”
“Perché?”
“Perché ha il tuo cuore.”
“Ma io non ho ancora deciso.”
Rispondo disorientata.
“Forse non hai ancora deciso qui.”
Appoggia un dito alla mia fronte.
“Ma qui ha deciso.”
Sposta il dito sul mio cuore.
“Come puoi dirlo?”
“Quando hai detto il tuo nome i tuoi occhi si sono illuminati, Leah.”
Io arrossisco e non so cosa dire.
“Cosa dovevano discutere Asia e Jacky?”
Io ridacchio.
“Affari loro.”
Lui alza un sopracciglio.
“Vuoi vedere che il piccolo Jacky ce l’ha fatta con Asia?”
“Perché devi essere sempre così…Prosaico?”
“Perché sono Ronnie Radke e le ragazze mi amano così.”
Io sbuffo, ma non sfuggo al suo abbraccio.
“Pensi che per Jacky Asia possa essere più di una scopata?”
“Ah, questo non lo so. Siete voi che fate le comari!”
Io gli do una gomitata.
“Non facciamo le comari! È solo che lo conosco da più tempo di te e persino dei Pierce The Veil.”
“Sì?”
“Ah ah. Eravamo due inglesi dispersi in ‘Murica e ci siamo trovati a bere il the delle cinque come in patria quando lui ha iniziato una mia compagna di corso che – per disgrazia – era anche la mia compagna di stanza.”
“Stronza?”
“Anche, ma soprattutto senza cervello. Una barbie di plastica che passava gli esami compiacendo i professori.”
“Ah, ecco perché odi Alysha.”
Io giochino con il mio crocifisso.
“Odio tutte quelle come lei perché mi hanno reso le medie e il liceo un inferno. Mi prendevano per il culo per i vestiti neri, il trucco, i capelli neri e perché ero grassa.”
Abbasso gli occhi.
“Per un po’ho sofferto di anoressia, non mangiavo perché ogni volta che vedevo anche solo del cibo sentivo i loro insulti e le botte che mi davano. Mi hanno ricoverato in una clinica per ricconi depressi, ma non funzionava.
Solo dopo che mia nonna mi ha parlato ho iniziato a guarire sul serio, ho giurato a me stessa che mai più delle puttane del genere avrebbero intralciato il mio cammino e ho deciso che avrei studiato medicina.”
“Ecco perché hai reagito così! Cristo, facevi davvero paura!
Pensavo che se non si fosse tolta dalle palle l’avresti ammazzata su serio e non mi ci vedevo a seppellire il suo cadavere da qualche parte.”
“Ehi, posso essere un po’ pazza, ma non del tutto!
Farsi della galera per gente del genere è una cosa per cui non vale la pena farla.”
“Sarebbe consigliabile non farla la galera, non è un bel posto.”
“Oh, tu ci sei stato! Mi dispiace.”
“Ho agito come un coglione e ne ho pagato le conseguenze, va bene così.
Se non avessi fatto delle cazzate non mi avrebbero tolto i domiciliari, quindi alla fine è colpa mia.”
“Ok.”
Dico incerta.
“Su, non preoccuparti. È tutto okay, davvero.”
La porta del pullman si apre all’improvviso con un fracasso infernale e un’ Asia in lacrime entra e fila verso la zona dei bunk senza dire nulla e nessuno.
Io guardo incerta Ronnie.
“Dici che dovrei parlarle.”
“Forse non le farebbe male.”
Non appena mi sono alzata arriva anche Jacky e non posso fare a meno di tirargli un pugno in pancia.
“Sei un coglione!”
Sibilo a denti stretti, mentre lui barcolla.
Stranamente non dice nulla, di solito replica sempre con qualche stronzata a quello che gli dico, si vede che questa volta sa di essere in torto.
Senza dire altro vado nella zona dei bunk e apro la tenda di quello di Asia che sta piangendo abbracciata al cuscino.
“Asia, cosa è successo?”
“Per lui sono solo una scopata, niente di più.
Dice che sono una ragazza carina, ma non il suo tipo, che non inizierebbe una storia seria con me e a me piace così tanto.
Perché i ragazzi che mi piacciono non mi ricambiano mai?
Sono forse così brutta e stupida come dicevano le mie compagne di liceo?”
“Non sei nulla di tutto questo.”
Dico piuttosto brusca.
“Se qualche vacca ti ha detto questo è lei ad avere dei problemi non tu.”
“Non capisco.”
“Se per stare bene deve fare stare male gli altri significa che non sta poi così bene.”
“Sì, okay. Ma Jacky mi ha rifiutata.”
Io rimango un attimo in silenzio, poi soppeso le parole.
“Io non credo che tu sia così indifferente a Jacky come lui ti ha detto.”
“Sì, ovvio. Una scopata non la rifiuterebbe.”
“Non dico quello.”
“Leah, non voglio illudermi. Mi troverò qualcun altro.”
Questa volta è lei a essere brusca e capisco che questo è un congedo, così me ne vado. So cosa si prova quando tutti ti dicono che forse il ragazzo che ami e che pare rifiutarti in realtà prova qualcosa per te. Ci si sente leggermente presi in giro e si crede che te lo dicano solo per consolarti, ma per me è stato vero alla fine.
Alla fine Mike mi ama.
C’è solo una cosa da fare ed è parlare con Jacky, lo trovo seduto con Ronnie e non ha un’aria troppo felice.
“Complimenti, campione!
L’hai ferita!”
Esclamo sarcastica, lui abbassa il volto.
"Mi dispiace, io non volevo.”
“Jacky, taglia con le stronzate e rispondi a una domanda: Asia ti piace?”
Lui sobbalza.
“Ecco, è difficile da spiegare.”
“Ma siccome sei un omone cresciuto ce la puoi fare.”
“È una ragazza carina e con un bel carattere, ma ho paura.”
“Di cosa?”
“Che diventi una cosa seria, l’unica volta che sono stato innamorato non è andata proprio bene. Mi spaventa come l’amore faccia perdere il controllo e farti attaccare a una persona che potrebbe farti soffrire.”
Io stringo gli occhi.
“Così preferisci vivere di scopate senza futuro e fare del male a chi tiene a te?”
“Io… Mi dispiace, Leah. Davvero.”
“Pensavo fossi una persona diversa.”
Rispondo amareggiata.
“Forse devo solo maturare.”
“Beh, matura alla svelta o potresti non trovare più Asia.”
Non appena finisco di pronunciare questa frase lei fa la sua comparsa, senza guardare nessuno in particolare.
“Me ne vado a fare un giro. Ci si vede.”
Dice piatta, poi si volta e va verso la porta del pullman, Jacky la segue con gli occhi e ha lo sguardo dell’uomo geloso e spaventato chela propria donna si trovi qualcuno di meglio.
“Sei proprio un coglione!
Io non capisco gli uomini!”
Esclamo esasperata, pensando che se lui si facesse crescere un paio di palle metaforiche e le dicesse che le piace soffrirebbero entrambi di meno.
Almeno loro non hanno coinvolte terze persone, sarebbe così facile se solo non fossero entrambi così testardi: che Jacky ama Asia e Asia non vuole davvero un’altra persona.
Asia vuole Jacky e sta reagendo così per rabbia.
Perché la vita è così dannatamente complicata?
Perché abbiamo fatto di una cosa relativamente semplice come l'amore un mistero irrisolvibile?
Con questi pensieri in testa vado a preparare la cena, cucinare mi fa sempre sentire un po’ meglio.
Spero tanto che tutto si sistemi tra Asia e Jacky.
Sarebbero una coppia così carina se solo si lasciassero andare!

 

Angolo di Layla

Ringrazio Kellic_a_vita per la recensione, come vedete qualcosa si sta muovendo non solo per Leah e Mike, ma anche tra Asia e Jacky e non bene.

Riusciranno a mettersi insieme? Leggete e lo saprete.

Per favore recensite.

   
 
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