Videogiochi > Aion
Segui la storia  |       
Autore: NeroNoctis    20/10/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Noctis era seduto in cima ad una montagna, molto facile da scalare per sua fortuna. Fissava il panorama davanti a se: l'insediamento della tribù, il lago su cui era riflessa la luna, lo stesso lago in cui lui ed Hemaru si erano baciati, un enorme cristallo che svettava dietro le abitazioni, le terre lontane e desolate, gli alberi spogli. Con la mano destra carezzava Nix, che era accoccolata vicino a lui, in silenzio, godendosi quelle carezze così amorevoli. Con la mano sinistra, invece, osservava una scheggia di cristallo, stesso cristallo che a guardarlo sembrava un pozzo acquatico senza fondo. Intravedeva le terre di Beluslan, e vide lei: Alnair.
Era in compagnia di un ragazzo, capelli castani ed occhi dorati. Noctis sapeva che quello era Erra, ma non riusciva a capire cosa ci facesse con lei, ma era certo di una sola cosa: Alnair era in pericolo.
Sospirò. 
La sua mente passò alla lunga discussione che aveva avuta con Solon, con quella rivelazione che lo lasciò spiazzato, ma si accorse che lo stupore iniziale svanì subito, forse ormai aveva accettato di essere cambiato nel profondo, e niente e nessuno poteva davvero sorprenderlo.
Oh, quanto si sbagliava.
"Io sono un Lost Master." pensò. "Sono come Nergal. Ho assorbito parte del suo potere, parte del potere di Erra, e ho emulato i loro poteri. Io posso fermarli." 
Fissò Nix, che si era addormentata sotto al tocco gentile del ragazzo. Doveva essere davvero bello vivere così, senza troppi pensieri per la testa, ma non era così fortunato. Aveva fin troppi pensieri, e le soluzioni... erano pari a zero, o quasi.
Si voltò verso la direzione in cui si espandeva silenzioso il Passo Dimenticato, e sospirò ancora una volta. Quella era la strada per tornare ad Atreia, anche se probabilmente l'unica strada che l'attendeva era la morte. Prima di abbandonare l'alloggio del vecchio, Noctis gli fece una domanda.
– Nergal riuscì ad arrivare ad Atreia. Non quando fu liberato da Beritra, ma prima, quando si mischiò con i Balaur di Atreia. Come ha fatto?
– Usò il portale del Santuario. Ma dopo quell'episodio, quel posto divenne come oggi lo conosciamo tutti. Maledetto. Non attraversarlo Neronoctis. Non fare come ha fatto... – Solon si bloccò di colpo, ma pochi attimi dopo, riuscì a completare quanto iniziato. – Non commettere lo stesso errore di mio figlio. Tu e lui vi somigliate molto. E me lo ricordi così tanto... lui attraversò quel passo, e io... trovai il suo corpo squartato ai piedi del mio letto.
Ti prego figliolo, non farlo. Siete così simili, ma non seguire le sue orme...
Noctis abbassò lo sguardo, ed uscì.
Sospirò. Terza volta in almeno cinque minuti. Sembrava quasi che una morsa gli si stringesse sempre più tra stomaco e gola, e i suoi respiri divenivano via via più pesanti.
"Se lo fai muori, Noct." si disse, ma c'era qualcosa che lo spingeva verso quel luogo. Era Kyrie? O la semplice voglia di ritornare a casa e proteggere la sua gente? Però il dover tornare significava abbandonare lei... e non voleva.
Lei, che sbucò proprio un attimo dopo. – Ehy... che fai qui?
Noctis sorrise. – Pensavo. 
In quel sorriso c'era davvero tutto, gioia, tristezza, malinconia. Improvvisamente non si sentì più parte di quel mondo, o forse non se n'era mai sentito un membro, ma l'avere Hemaru lì lo distraeva, così come lo distraeva Nix. Ma ora... era tutto diverso. Prima pensava che Atreia fosse al sicuro, ora sapeva che quattro Lost Masters erano a piede libero, e uno di loro stava con Alnair.
Doveva scegliere: amore o dovere? Amore o famiglia? Amore o casa?
– Devo tornare a casa. – disse infine. Hemaru non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo. – Ma tu verrai con me, vero? 
– Non posso... questa è la mia gente.
– Ma... io ti voglio al mio fianco, Hema. Io...
– Ti amo, Noct. Ed è qualcosa che non provavo da tempo. Non puoi andare via, tu non puoi...
– Loro hanno bisogno di me. Vieni con me, ti prego.
Hemaru scosse la testa. – Come pensi di tornare a casa? Se provi tu... 
Non voleva dire quella frase, non voleva dire che sarebbe morto. Non voleva neanche pensarlo. Lui si avvicinò a lei, baciandola, lei ricambiò, ma successivamente si alzò e svanì nella notte, lasciando il ragazzo solo con Nix, immerso ancor più nei suoi pensieri.
 
✽✽✽

Silar e Kyrie si trovavano ad Ingisson, diretti alla Gola di Silentera. Il chierico aveva ricevuto la spilla stellata, simbolo dei gradi della legione degli Empyrean Lords. La richiesta di Riku l'aveva stupito come non mai, ma in fondo con quei ragazzi si trovava bene, e senza nemmeno rendersene conto, tornò ad essere un membro della sua ex legione. 
Gli stava bene la cosa, dopotutto. Ma la cosa che più lo spiazzò fu proprio il discorso successivo al suo rilegionamento. Riku gli aveva detto di quanto accaduto nelle rovine di Tahmes, delle parole di Enki, di non cercare Noctis. Ma perchè? Perchè i Lost Masters non intendevano trovare il ragazzo? Era forse un pericolo? Non poteva stare con le mani in mano, doveva scoprirlo, anche se significava disubbidire al sui generale. Avvertì Kyrie, che rispose di avere una traccia: dovevano arrivare ad Asmodae.
Il viaggio fu tranquillo, e attraversarono senza problemi le terre di Ingisson, arrivando finalmente nelle Gola. Si guardarono intorno, ma quello che trovarono li lasciò pietrificati.
Di fronte a loro, Enki.
– Pensavo di essere stato chiaro. – esordì il Lost Master, guardando i due.
– Abbastanza, ma dobbiamo chiarire, e capire. – rispose Silar, con tono deciso.
– Non lo metto in dubbio... ma se il vostro amico torna, il nostro mondo... – Enki si bloccò, osservando l'aria intorno ai ragazzi che si increspava, con la successiva apparizione del Lost Master delle Illusioni: Enlil.
– Fratellino. – disse, con un sorriso.
– Enlil, dove sei stato?
– A trovare quella feccia di Ninlil. Non è più tanto docile... Oh, vedo che hai compagnia. Bene, vedrà di eliminarli per conto tuo.
– Non ci provare nemmeno. – rispose Enki, con disprezzo.
– Ricordi il nostro obiettivo, fratello? 
– Lo ricordo, ma i piani sono cambiati.
Enlil fece un passo avanti, mettendosi di fronte ad Enki. – Ti stai forse mettendo contro di me? Bene, eliminerò anche te, e Ninlil se necessario.
– Sta zitto. 
Enlil rise, e con la mano artigliata, attaccò i due giovani, ma l'attacco fu bloccato da una lancia di ghiaccio che traversò il corpo del Lost Master, bucandolo in pieno petto. La lancia ghiacciata uscì dall'altro lato sporca di sangue, e il Lost Master urlò. Urla che si trasformarono in risate.
Improvvisamente un velo invisibile cadde, e lì la situazione fu chiara. Era un illusione. La lancia era conficcata nel corpo di Silar, che la toccava tremante, mentre il sangue imbrattava i suoi vestiti. Kyrie urlò, e tentò di curare l'amico, ma ogni tentativo era inutile. Il ragazzo cadde in una pozza di sangue, e la lancia si spezzò in minuscole scheggie dentro di lui, fino a quando non chiuse gli occhi, per sempre.
Silar era morto davanti agli occhi di Kyrie ed Enki, mentre Enlil, sghignazzando, svanì nuovamente, lasciando il gruppo senza parole. 
Per la prima volta da quando era arrivato ad Atreia, Enki si ritrovò senza parole.
E per la prima volta, si sentì in colpa.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Aion / Vai alla pagina dell'autore: NeroNoctis