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Autore: Butterfly8    21/10/2015    4 recensioni
Questa storia inizia quando Betty scopre la carta di Calderon. Tuttavia dopo un primo momento di sconforto, tale e quale a quello della storia originale, Betty decide di cambiare. Insomma dal giorno dopo, quando torna in ufficio qualcosa sarà diverso...
Sarà breve!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Betty è nel suo ufficio quando Ana Maria le annuncia l'arrivo di Don Roberto.
"Fallo passare" le dice.
Don Roberto entra e dopo i soliti convenevoli si accomoda con Betty sul sofà del suo ufficio.
Deve ammettere che ha sempre provato una grande ammirazione nei confornti di Betty. Ammirazione professionale, anche se è stato molto deluso dallo scoprire dell' inganno di Armando.
Da quel momento si è chiesto molto spesso che ti tipo di padre fosse e non si è affatto piaciuto.
Ha quasi costretto suo figlio a sposare una donna che non ama, per la sua testardaggine e quella di Margherita. Insomma non proprio un padre modello.

"Betty" le dice "vengo qui a parlare d'affari. Mi ha chiamato uno degli uomini d'affari più ricchi dell'Arabia Saudita. L'ho conosciuto anni fa. Si chiama Mohamed Yousef Al Zayad. A quanto pare sua figlia Amina è una fan di Hugo Lombardi e vuole conoscerlo. Si trovano in questi giorni con il loro yacht a Cartagena e ci hanno invitato in una mini crociera di tre giorni con loro, nei Caraibi.  Lei dovrebbe venire con noi"
"Cosa significa con noi?" chiede Betty.
"Con me, Margherita e Armando" le risponde. "Ci sarà anche Hugo a Cartagena e sa già di dover organizzare un piccolo defilè privato!"
"Don Roberto... ma è proprio necessario che io sia presente? Non può andare lei con sua moglie e suo figlio?" chiede.
"No Betty" le dice. "Non è possibile. Primo perchè il Presedente dell'Ecomoda è lei e non faremmo una bella figura  e secondo perchè è una questione d'affari e lei è una grande economista Betty. Io non escludo che Al Zayad possa in futuro investire nell'Ecomoda. Inoltre, dobbiamo fare una buona impressione sulla famiglia. L'ordinativo della figlia potrebbe essere importante per veicolare la nostra immagine internazionale."
"Mi scusi, ma le donne arabe non devono essere vestite sempre dalla testa ai piedi? Come possono essere interessate ai  modelli di Hugo?" chiede.
"Non si faccia ingannare dall'apparenza Betty. Molte di queste donne ricche vivono a Londra e secondo i costumi occidentali, e comunque durante la giornata, nell'ala della casa a loro riservata amano fare sfoggio degli ultimi modelli di alta moda tra loro donne. E' una buona opportunità per noi!"
"Va bene, ho capito. Non sarò di certo io a far perdere all'Ecomoda una possibilità del genere!" gli dice.  "Quando dobbiamo partire?"
"La prossima settimana Betty" risponde don Roberto. "Ha tutto il tempo di organizzarsi".

E così Betty si ritrova a dover prepararsi per questa crociera del tutto inaspettata. Anche se solo di tre giorni e purtroppo con Armando. Si è consultata con Catalina, sa che alla presenza di un ospite tanto importante come questo Al Zayad non può essere scortese, quindi ha preparato un vestiario adeguato. Sa bene che è molto difficile che accettino e che la rispettino come presidente dell'Ecomoda primo perchè è una donna e secondo perchè è giovane. Deve giocarsi bene le sue carte.
Così si ritrova in partenza per Cartagena con Armando, don Roberto e Margherita. L'ostilità della donna nei suoi confronti è palese, mentre Armando è radioso. Per quasi una settimana l'avrà tutta per se e lontana da Jorge Santamaria. Ancora non ha bene elaborato quello che lei gli ha detto durante la loro ultima litigata. La ama così tanto, che non crede di poter resistere alla sua indifferenza.
Quando raggiungono Cartagena, vengono immeditamente accolti da Al Zayad sul suo yacht. Non gli ha permesso di prenotare un albergo. Andranno in serata in un'atelier dove si svolgerà il piccolo defilè e poi partiranno per la loro crociera d'affari.
Al Zayad li riceve con tutti gli onori. E' un uomo cordiale e sa che in questa parte del mondo le cose funzionano diversamente che in Arabia.
"Benevenuti, benvenuti sul mio yacht" li accoglie. "Sono molto felice di avervi qui. Roberto Mendoza, come stai? E tu Margherita? Come va? Armando... da quanto tempo non ci vediamo? Ho una sorpresa per te figliolo!"

Figliolo? pensa Betty.
"Mohamed" interviene Don Roberto "lascia che ti presenti la dottoressa Beatriz Pinzon Solano, attuale presidente dell'Ecomoda, una giovane e brillante economista che ha salvato la mia azienda dopo un breve periodo di crisi profonda."
Betty educatamente stringe la mano dell'uomo.
"Ho sentito parlare di lei signorina Pinzon, se posso chiamarla così. Lei può chiamarmi Mohamed" le dice.
"E lei può chiamarmi Betty" gli risponde. "Se dobbiamo fare affari insieme, se lei è d'accordo possiamo evitare inutili formalismi."
In quel momento giunge la sorpresa di Armando.
"Ritorno ad ospitare su un mio Yacht la tigre di Bogotà" dice una voce maschile.
Armando si gira e guarda l'uomo. "Ed ecco a voi il Leone di Riyad" gli risponde abbracciandolo calorosamente.
"Yousef, come stai?" gli chiede. "Non ci vediamo dai tempi dell'università!"
"Eh si, non ci siamo più sentiti in effetti, ma in questi giorni avremo tempo per raccontarci delle nostre vite di questi anni. Tu continui ad essere la tigre di Bogotà?" gli chiede scherzando.
"E tu il Leone di Riyad?" risponde a tono Armando.
"Non mi hai ancora presentato questa bellezza" gli dice indicando Betty.
Nel giro di pochi minuti Betty viene di nuovo presentata, questa volta al figlio dell'uomo d'affari, che lavora con il padre e a sua sorella, Amina, che lancia uno sguardo seduttivo ad Armando. Insomma, questa donna vuole  i nostri abiti o Armando? si chiede Betty.
Dopo essersi sistemati nelle loro cabine, si ritrovano a bere qualcosa sul ponte del primo piano dell'immensa barca. Così Betty scopre che don Roberto e Mohamed Yousef Al Zayad si conoscono da tanti anni e che Armando e Yousef hanno frequentato insieme un master a Parigi dopo essersi laureati. I due ragazzi hanno fatto amicizia e così successivamente hanno presentato i loro genitori, anche se poi si sono persi di vista. Armando è tornato a Bogotà e ha inziato a lavorare all'Ecomoda, mentre Yusef si divide tra Londra e Riyad.

Il piccolo defilè di Hugo è stato un sucesso. Amina, ha deciso di comprare non solo vari modelli ma anche il franchising di Ecomoda, ma solo dell'alta moda, visto che in Arabia le cose sono diverse. Betty sa che fare questo affare è molto importante e quindi cerca di concluderlo nel migliore dei modi. Ci sono molti dettagli da definire, ma grazie alla sua preparazione in termini econimici si raggiunge una buona intesa tra le parti.

La mattina successiva, quando sono già in alto mare viene raggiunta da Yousef.
Betty indossa un caftano nero lungo fino ai piedi, sotto il quale indossa un costume da bagno intero e molto castigato. Su consiglio di Catalina non ha voluto esagerare nell'abbigliamento.
" Sembri una principessa berbera" le dice Yousef alzandole fin sotto gli occhi il braccio sinistro. " I tuoi occhi e i tuoi capelli sono così belli, così espressivi, che potresti essere scambiata per una regina del deserto. "
" Grazie Yousef.  Ma non serve adularmi. Non mi faccio convincere facilmente dai complimenti degli uomini, ormai ho imparato!"  gli risponde.
"Uuhhhh. Siamo in presenza di una splendida  donna ferita da un uomo. C'entra per caso  la Tigre di Bogotà?" le chiede. ripensando alla discussione che ha avuto la sera prima con Armando.
"Cosa c'è tra te e la dottoressa Pinzon?" ha chiesto al suo amico.
"Perchè pensi che ci sia qualcosa?" ha ribattuto Armando.
"Perchè non sono nato ieri, è sufficiente come risposta?"
"E' l'amore della mia vita, ma le ho fatto cos'ì male che non so se mi perdonerà mai!" gli ha detto Armando.
"Non credevo che ti avrei mai sentito dire di una donna che era l'amore della tua vita.  Non sei più la tigre di Bogotà allora!"
"Non vado fiero di me stesso Yousef" gli ha risposto "Nè di quello che ero, sto cercando di essere diverso, migliore e tutto questo lo devo a Betty anche se non so se mi perdonerà mai. Le ho fatto troppo male. L'ho sbranata in un sol boccone e lei non lo meritava"
 
"Quindi se Armando è la tigre di Bogotà  e tu il leone di Riyad significa, che sei ancor più donnaiolo di quanto lo è lui?" ribatte Betty.
Yousef le sorride e Betty non può fare a meno di pensare che è davvero un bell'uomo. Con i suoi occhi scuri e i capelli e barba leggermente brizzolati.
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda!" le dice lui. "Vedrai che in questi giorni riuscirò a farti ridere e non ti dimenticherai mai più di me!"
Yousef vede Armando avvicinarsi e si allontana.
"Voi due avete bisogno di parlare. A dopo Tigre!" dice rivolgendosi ad entrambi.

"Buongiorno Betty," le dice Armando.
"Buongiorno" risponde lei.
" E così sembri una principessa berbera eh?" le dice.
"Non posso crederci! Ci stavi spiando Armando? Non cambi mai vero?"
"Non l'ho fatto apposta. Vi ho sentiti e non ho resistito!"
"Posso farti un domanda?"
"Certo!"
"Cosa ci faccio io qui?.... Voglio dire, la mia presenza non è davvero necessaria. Avresti potuto sbrigartela da solo, per quanto riguarda il franchising e anche per il resto."
"Ti giuro che io non c'entro niente. Ha organizzato tutto mio padre. Io sono qui perchè c'è Yousef e non ci vedevamo da tempo!"
"E Amina..."non si trattiene Betty.
"Amina?... cosa c'entra Amina!" La guarda con interesse. "Non sarai gelosa di Amina?"
"Io? Neanche per sogno! Solo che mi sembra di essere di troppo tra di voi. Io sono venuta pensando che si dovessero fare affari. Spero sia così!"
"Betty, tu non sarai mai di troppo e lo sai. E comunque io non sono interessato ad Amina e lo sai bene anche tu!"
"Quindi è un'occasione creata d atuo padre per farci stare assieme? vuoi dire questo?"
"No. O almeno non ne ho idea. Tu ti rifiuti di parlarmi da giorni. Non so come fare a scusarmi. A farti capire che ti amo! Ma tu non mi credi e  continui ad uscire con Jorge!"
"Questo non è il luogo nè il momento adatto per parlarne!"
"La tua indifferenza mi uccide. Anche qui sulla barca, mi tratti come se non ci fossi!"
"Armando... cerca di capirmi, mi sento circondata da nemici. Tua madre ogni volta che mi guarda, mi uccide con lo sguardo. Amina altrettanto. Non so cosa pensare!"
"Non c'è niente tra me e Amina. Non la vedo da anni e sai benissimo che io sono  follemente innamorato di te. Ti porterei in crociera con un'altra?"
"Non lo so Armando. Da te c'è da aspettarsi qualsiasi cosa. Anche questa crociera potrebbe avere a che fare con la ripresa dell'Ecomoda!"
"Pensavo che mi avessi offeso in tutti i modi possibili e invece vedo che continui a vedere il marcio dove non c'è! Tu non crederai mai in me, vero?"
"Non riesco a farlo. E' difficile per me. Cerca di capirmi!"
"Ti prego Betty! Ricominciamo da zero! Ti prego! Ricominciamo dal fatto che mi piaci da morire e che vorrei avere una possibilità con te. Una sola."
Betty sospira. In fondo sa che lei lo ama. Non è riuscita a dimenticarlo, nonostante tutti i suoi sforzi e nonostante Jorge.
"Va bene Armando. Ma che sia una sola. E sarai solo mio amico. Devi conquistarti la mia fiducia, Se fallisci le nostre strade si divideranno per sempre. Sappi che ti farò penare e che non sarà per niente facile!"

L'arrivo di Mohamed impedisce che Armando possa darle qualsiasi tipo di risposta.
"Buongiorno ragazzi" dice.
Vengono raggiunti da don Roberto.
"Betty se per lei non è un problema, io e Mohamed vorremmo parlare con lei di un affare che potrebbe riguardare anche l'Ecomoda. Armando naturalmente puoi assistere anche tu se ti va!"

Continua ...




   
 
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