Ringrazio
anche solo chi
legge.
Cap.9
Cura
Goku
guardò la boccetta
che teneva in mano, la strinse e socchiuse gli occhi. Sentiva il
respiro
regolare del suo compagno di viaggio e una serie di ticchettii.
“Non
possiamo viaggiare
più velocemente di così, accidenti”
sussurrò.
“Ci
tieni davvero a
Vegeta come padre, anche se è di un altro tempo”
mormorò, chiudendo gli occhi.
“Vegeta
è un buon padre,
ha portato i suoi figli in vacanza. Tu quando farai lo
stesso?” chiese Chichi.
Goku
incassò il capo tra
le spalle e guardò Goten, addormentato sulle proprie gambe.
Guardò fuori dalla
finestra e vide Gohan baciare Videl.
“Su
questo ho solo da
imparare da lui. Però mi ha promesso che mi spiega come si
fa, se gli insegno
il supersaiyan God” spiegò.
Chichi
sospirò.
“Deve
venire da te”
brontolò.
Goku
riaprì gli occhi
sentendo Mirai Trunks ridacchiare.
“Anche
se siamo quasi
coetanei, mi ha concesso affetto e approvazione. Non me lo sarei mai
aspettato
da lui” rispose Mirai Trunks.
La
macchina del tempo
apparve in un cielo nero ed iniziò ad atterrare.
Goku
vide una serie di
fulmini dorati, che brillavano su uno sfondo di nuvole scure.
Chinò il capo e
impallidì vedendo Shenron.
“Atterra!”
ordinò.
Mirai
annuì e parcheggiò
la macchina del tempo, aprendo la calotta di vetro.
Son
saltò fuori e si mise
a correre, vide Vegeta incosciente in braccio a Trunks.
“No,
siamo arrivati
tardi!” gridò.
Shenron
guardò Goku e il
riflesso dell’eroe della Terra apparve nei suoi brillanti
occhi rossi.
“Cosa
intendi dire?”
chiese Bra, allontanandosi da Goten.
Goku
le passò davanti e
le fece vedere la boccetta.
“Avevamo
trovato
finalmente la cura” spiegò.
Goten
sgranò gli occhi
vedendo Mirai Trunks avviarsi verso di loro.
<
È così strano che ci
sia un Trunks di un altro tempo > pensò.
Bra
prese la boccetta
dalla mano di Goku, la aprì e prese un paio di pillole.
“Bra…”
mormorò Goten. Un
paio di ciocche azzurre della giovane colpirono il viso di Trunks. Le
lacrime,
che rigavano il viso di Bra, gocciolarono sul volto esangue del
principe dei
saiyan.
Bra
lasciò cadere le
pillole in bocca al padre e gli passò la mano sulla gola,
facendolo deglutire.
“Possiamo
solo sperare in
un miracolo” mormorò Mirai con voce roca.
Il
Drago sporse il muso e
guardò Vegeta esanime, le sue iridi rosse brillarono
più forte.
Vegeta
tossì, sgranò gli
occhi, si voltò a faccia in giù ansimando.
“Papà,
sei salvo” mormorò
Trunks, le sue iridi azzurre brillarono.
“Il
desiderio è esaudito”
tuonò Shenron. Emanò una luce giallo-biancastra,
scomparve e il cielo tornò
azzurro, le sfere volarono verso l’alto, si separarono e
schizzarono in varie
direzioni.
Goten
lanciò un urlo di
gioia, abbracciò Goku ed i due iniziarono a saltellare sul
posto.
Bulma
si affacciò dal
terrazzino e sorrise al marito. Bra scoppiò a ridere, mentre
le lacrime
continuavano a rigargli il viso. Vegeta abbracciò il figlio
e alzò la testa,
vedendo Mirai.
“È
da un po’ che non ci
vediamo” bisbigliò.
“Ti
porto a letto, papà”
mormorò Trunks.
“Mi
raccomando, non
raccontate niente a Vetrunks quando torna da scuola. O il mio nipotino
si
preoccuperà inutilmente” brontolò il
principe dei saiyan.
Mirai
Trunks scosse il
capo.
“Sei
proprio cambiato”
mormorò.
Goku
scompigliò i capelli
del figlio.
“È
meglio che non lo
sappia nemmeno Pan” mormorò.
Bra
si pulì il viso dalle
lacrime con la mano
“Vado
da Elly” sussurrò.