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Autore: Kimly    19/02/2009    2 recensioni
Dominique Weasley è l'opposto di sua sorella: maschiaccio nata, ribelle, forte trasgressione delle regole, schietta e diretta. Ad Hogwarts è sempre sola, godendo della fama di attaccabrighe... Cosa succede però se un ragazzo che lei considera come un fratello maggiore inizia ad interessarsi a lei??
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco un nuovo capitolo di questa FF...spero vi piaccia, vi aspetto giù...BUONA LETTURA^^

 

-Ora è meglio che vada. Devo correggere un po' di compiti per Lumacorno.-mi disse Ted, non sciogliendo l'abbraccio.

Rassegnata mi allontanai.

-Io...credo che andrò da Vic. Ora tocca a me.-provai a sdrammatizzare, per niente convincente.

-Vedrai che andrà bene, ci vediamo più tardi.-mi baciò sulla fronte e si allontanò.

Cercai di muovermi il più lentamente possibile, non volevo proprio affrontare mia sorella.

Con Ted era andata bene, ma a me...? Cosa mi avrebbe detto?

Quando arrivai davanti al ritratto della Signora Grassa, mi arrestai di colpo, non avevo intenzione di entrare.

-Cara, hai dimenticato la parola d'ordine?-mi chiese la Signora Grassa, comprensiva.

Scossi la testa, e non appena pronunciai "Coda di fenice", il ritratto si fece da parte per farmi passare.

Entrai. Con gli occhi scrutai il gruppo di Vic, ma di lei nemmeno l'ombra.

Mi beccai due o tre occhiatacce ma evitai di commentare.

Salii verso quello che per sette anni era stato il dormitorio di mia sorella.

Bussai, una, due, tre volte.

-Avanti!-sentii da dietro la porta che aprii.

Mia sorella era stesa sul letto, davanti a lei il libro di Incantesimi, con la piuma intrisa d'inchiostro si strofinava il mento.

Alzò gli occhi non appena mi vide. Restò in silenzio.

Io la imitai.

-Ciao.-mi disse, con un sorriso...sincero!

-Ciao.-risposi alquanto imbarazzata da quella situazione.

-Vieni qui.-disse, facendomi segno di avvicinarsi.

Obbedii, lei si alzò dal letto.

Ero convinta volesse fare a pugni e invece, cosa del tutto incredibile, mi abbracciò.

Rimanemmo abbracciate per un paio di minuti, finchè lei parlò.

-Va tutto bene, Dominique. Non c'è bisogno che mi spieghi nulla.

-I..io devo...non so...come sia successo.-iniziai a piangere come una bambina, ma non riuscii a trattenermi.

-E' normale, sei legata a lui da sempre, poteva succedere a chiunque.-disse dolcemente, sciogliendo l'abbraccio.

Ci sedemmo entrambe sul letto.

-Tieni.-mi allungò un fazzoletto di stoffa.

Mi asciugai le lacrime e continuai.

-Ti prego, Vic, credimi. Io non pensavo...non credevo che...io e Ted...

-Basta, piccola. Non importa, da un po' di tempo io e lui avevamo capito che le cose non andavano.-mi rassicurò Vic.

-Quindi...mi perdoni?

-Certo. So che tu sei piccola, che vedi Ted come un ragazzo perfetto e che lui ti ha anche parecchio condizianata ma...

-No, aspetta. Cosa? Lui non mi ha condizionata, io ero...cioè...sono d'accordo!-sbottai, sicura.

-Sì, certo.

-Non parlarmi come se fossi una poppante, io sto con lui. Punto. Lui non mi ha costretta a fare nulla...lui...-iniziai, ma vedendo che Vic continuava a darmi ragione come fa una mamma con una figlia, sbottai-...lui non è Tyler. Non ha cercato di fare nulla, mi ha baciata e io l'ho baciato. Fine della storia.

Vic smise di sorridere, abbassò lo sguardo.

-Cos'hai?-chiesi io, confusa.

-Tyler ha cambiato scuola, si è trasferito in Norvegia.

Sbuffai, menefreghista.

-Comunque, Dominique, non ti voglio giudicare. Ora tu stai con lui ed io non voglio mettermi in mezzo. Ti dico solo che ho un'opinione, ma non te la dirò, perchè rispetto le tue decisioni. C'è solo un unico problema...

La guardai, un'occhiata d'intesa.

-...Mamma!-dicemmo insieme ad alta voce.

-Esatto. Domani verrà qui per parlare con i professori, fareste meglio a dirglielo prima, non appena arriverà.-disse Vic, alzandosi e chiudendo il libro.

-Cioè?

-Stasera. Anzi, tra poco sarà qui con papà. Diteglielo oggi, almeno avrà tutta una notte per pensarci.

-Ma dormirà...qui?-chiesi, impaurita.

-No, al Paiolo Magico. Viene qui solo per venirci a trovare.

-Per venirti a trovare.-la corressi io, lei sorrise.

-Allora glielo dirò a Ted, farò meglio ad andare adesso.-la salutai, prima di uscire però le chiesi una cosa.

-Non sarà più come prima,vero? Tra noi, intendo.-chiesi, dispiaciuta.

-Con il tempo.

-Mi basta.-risposi uscendo ed allontanandomi. Non la sentii scoppiare a piangere.

                                                                ***

Quella sera io e Ted eravamo agitatissimi. Continuammo a camminare avanti e indietro, io in un senso, lui in un altro, con il viso basso...finchè...

-Ouch!

-Ahia!

Ci massaggiammo entrambi la testa, doloranti.

-Che testaccia dura che hai!-dissi io.

-Chi parla! Miss Testardaggine in persona.

Iniziammo a ridere, a ridere e a ridere.

-Dominique! Ted! Perchè ridete?-una voce familiare ci interruppe.

-Papà!-trillai io, felice, andandolo ad abbracciare.

-Ciao, ranocchietta, come va?-mi chiese lui, baciandomi i capelli.

-Si soppravvive.

-E tu, Ted? Come va il lavoro? Guarda che se vuoi sposare mia figlia, devi essere di più di un semplice assistente-professore.-scherzò papà battendogli una pacca sulla spalla.

-Certo.-rispose imbarazzato Ted, fissandomi.

Io feci spallucce, dentro ero in preda agli spasmi.

-Victoire!Tesoro...Oh, Teddy!-mia mamma mi evitò, come sempre e si lanciò verso Ted.

-Signora Weasley. Come sta?

-Trés bien, merci. E il mio futuro genero?-chiese lei.

-Molto bene, grazie.

-Ma dov'è la mia Victoire?-chiese mamma, guardando intorno.

-E' in camera sua, mamma. Mamma? Mamma! Ehi, sono qui. Tua figlia, Dominique.-tuonai, sventolando una mano per attirare la sua attenzione.

-Oh, scusa, non ti avevo vista.

-Che novità.-dissi a denti stretti, ma Ted mi sentì e sorrise.

Senza neanche salutarmi, si diresse verso la camera di Vic ed entrò.

-Victoire!

-Maman! Comment  ça va?

-Oh, trés bien...

Era assurdo che, ogni volta che si incontravano, parlassero francese.

Quando volevano parlare tra di loro, parlavano sempre in francese, poichè io e papà non lo sapevamo.

La mamma lo aveva insegnato solo a Vic, con me aveva non aveva nemmeno tentato.

Quando ebbero finito, scesero.

-Papà.-salutò Vic.

Rimanemmo tutti e cinque in silenzio, finchè io dissi.

-E come sta Louis? Ha proprio deciso di rimanere a Durmastrang?

-Sì, tuo fratello ha preferito così. Lì si trova bene, ha fatto amicizia, e poi ormai non può cambiare. E' al terzo anno!-disse mio padre con ovvietà.

-Bene. M-mi fa piacere.-risposi, non sapendo che dire.

-Che succede?Si può sapere?-chiese mio padre, fissandoci tutti e tre.

-Beh, ecco...-provai io ma Ted mi fermò.

-Vi dobbiamo parlare, ma non qui. No, Vic anche tu. Credo che la cosa ti riguardi.-disse Ted a mia sorella che si stava già allontanando.

Ci ritrovammo nel parco, mio padre fece comparire delle panchine e ci sedemmo.

-Allora, comincio io.-disse Ted.- Io e Vic ci siamo lasciati.

Lo guardai ad occhi aperti.

Pensavo che prima li avrebbe preparati, facendo qualche discorso sulla morale, sulle responsabilità ed invece no, dritto al sodo!

-Cosa?-dissero insieme i miei, allibiti.

-Beh, vedete, entrambi abbiamo capito che non ci amavamo veramente, ma che eravamo solo legati fra noi. Ci consideravamo solo dei fratelli nien...

-No, aspetta. Voi due vi amavate! Parlavate di matrimonio, di figli e ne parlavate neanche pochi mesi fa!-iniziò mia madre, inferocita.

-Mamma...-provò Vic ma lo non le badò.

-Cos'è successo che vi ha fatto cambiare idea?-tuonò mia madre, mio padre cercava di calmarla.

-Fleur, calmati, tesoro. Lasciali spiegare. Ragazzi, abbiamo capito cosa ci state dicendo. Non abbiamo capito cosa c'entri Dominque in questa storia.-disse mio padre, tranquillo.

Vic e Ted mi fissarono. Io guardai la mamma.

-Cos'hai combinato?-tuonò lei, infiammandosi di nuovo.

-Mamma, io...-le parole mi morirono in gola, Ted mi strinse la mano e prese parola.

-Signora e signor Weasley, io...io mi sono innamorato di vostra figlia...Dominique.-declamò sicuro.

Fui orgogliosa di lui, di me invece per niente.

-Stai scherzando?-chiese mia madre, guardandomi in cagnesco.

-Assolutamente, no.

-Mamma, è vero.-disse Vic, sostenendoci.

E fui orgogliosa anche di lei.

-Ma...ma...ma questo è pazzesco! Ted, come puoi? Come puoi lasciare Vic per metterti con sua sorella?? Sua sorella...-sottolineò lei, disgustata.

Che grande considerazione! Avevo anche io un nome, accidenti!

-Signora, davvero mi dispiace, sul serio. Ma io non so come...

Mia madre non lo fece finire, stava per andargli addosso quando papà intervenì.

La prese di peso e la allontanò, per calmarla.

Noi tre rimanemmo soli.

-Ehm...è andata bene, non vi pare?-chiese Ted, io gli risposi con un'occhiataccia, Vic con un sorriso comprensivo.

-Stanno tornando.-brontolai io.

Ma solo papà tornò.

-Dominique, posso parlare solo con Vic e Ted? Vai da tua madre, cerca di calmarla.-disse mio padre.

Ero l'ultima persona che avrebbe voluto vedere, ma obbedii.

La trovai appoggiata ad un albero. I raggi della luna le illuminavano il volto, era proprio bella.

E Vic aveva preso tutto da lei.

Mi avvicinai, titubante.

-Mamma?

Non rispose, fissando il cielo.

-Mamma!

Mi fissò.

-Mamma, mi dispiace.

-Per cosa? Per aver rovinato la vita a tua sorella o per aver rovinato la tua?-mi chiese.

-Cosa?

-Vic non se l'è presa, dico bene? Tu la conosci, sai che pur di veder soffrire le persone che ama, soffrirebbe lei stessa. Fa finta di nulla, ma dentro ci soffre. Lei lo ama.-disse, rialzando lo sguardo verso il cielo.

-Lo so. Ma...anch'io, mamma. Anche io lo amo.-dissi.

-E' una cotta da quattordicenne, la supererai. Vic invece no. Hanno vissuto tutto insieme, hanno fatto tutto insieme. Stanno buttando anni ed anni di rapporto...per te.-disse, fissandomi.

-Cos'è che ti da fastidio, mamma? Che, per una volta, qualcuno abbia preferito me a lei?-sbottai, adirata.

-Lui non è quello giusto per te.

-Perchè? Perchè è troppo per me? Perch era di Vic?

-Non ho detto questo. Non state bene insieme.-rispose, tranquilla.

-Io non ne capisco la ragione.

-Il suo primo amore è Vic, con lei ha fatto tutto, hanno anche...perso la verginità insieme!

-E questo cosa c'entra?

-C'entra! Lui la amata troppo per dimenticare tutto così.-disse lei, schioccando le dita.

-Dominique, tu c'eri. C'eri quando lui la voleva sposare, quando lui ne era innamorato. Come puoi non pensare che farà la stessa cosa con te? Starà con te per un po', ti illuderà e poi ti mollerà per un'altra, esattamente come ha fatto con tua sorella...Apri gli occhi finchè sei in tempo!-disse lei, ritornando a guardare la luna.

Iniziai a piangere e corsi via.

Sapevo che le dava fastidio, che era arrabbiata, ma iniziai a pensare che potesse aver ragione.

Corsi dentro il castello, in lacrime. Alcuni studenti mi guardavano, stupiti, perchè la fredda, glaciale e cinica Dominique Weasley stava piangendo come una bimba impaurita, impaurita dal futuro.

Passai oltre una zazzera bionda.

-Ciao, Weasley.- sentii e mi fermai.

-Finch-Fletcher...da...da quando mi saluti?-chiesi, provando ad asciugarmi gli occhi.

-E tu, da quando piangi?-mi chiese lui.

Senza averlo premeditato, mi buttai fra le sue braccia, lui, impacciato, non mi respinse ma nemmeno mi abbracciò.

Continuai a piangere, non trattenendomi più.

Micheal capì che avevo bisogno di qualcuno, e che, fra tutti, avevo scelto lui come spalla.

E finalemente mi strinse a sè.

 

Guai!Guai!E ancora guai! Ma quand'è che finiranno?? Per saperlo, aspettate il prossimo aggiornamento...

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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