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Autore: Inquisitor95    22/10/2015    2 recensioni
L'ultimo anno scolastico: il più memorabile, il più tormentato e difficile da affrontare. Nove ragazzi decidono di andare per il fine settimana nella baita di montagna sul Crow's Peak vicino Seattle. La notte di Halloween non è mai stata così divertente per loro, tuttavia qualcosa turberà la loro notte che si trasformerà in un incubo ad occhi aperti nel quale la paura sarà l'elemento base.
[Storia Interattiva]
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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1.

Preludio

 

 

 

Blair.
Istituto privato – 12.55

 

I corridoi dell'istituto sono nel caos più totale durante la pausa pranzo; solitamente non mi piace stare nella mensa, spesso mi trovo lì con i miei compagni di classe, o almeno quella parte che dimostra di avere un cervello funzionante!

Tengo il mio vassoio con entrambe le mani in una stretta ferrea, indosso la mia divisa bianca e viola, i colori della scuola. Mi siedo al tavolo in cui trovo seduto Sam, ha i capelli castano scuro come i miei, i suoi sono però ricci e ribelli mentre i miei sono mossi appena, i suoi occhi richiamano il colore delle nocciole, i miei invece ricordano l'acqua che scorre in un fiume, limpida e pura.

« Che è successo? » chiedo istintivamente vedendolo con lo sguardo abbassato, ha l'aria arrabbiata, l'espressione imbronciata. Alza gli occhi lucidi e mi guarda mentre mi siedo accanto a lui per fargli compagnia durante il pranzo.

« Alex. Quel coglione... » non c'è bisogno che aggiunga altro, con lo sguardo ricerco il ragazzo nominato dal mio migliore amico, si trova seduto insieme agli altri giocatori di football, la squadra della scuola. Lo trovo subito.

Impossibile non notarlo vista la sua bellezza, un viso quasi perfetto, gli occhi scuri come i capelli corti che porta, il fisico muscoloso nascosto dalla giacca da football, intorno a lui tutti ridono, scherza con i suoi amici e le altre cheerleaders. Tra di loro c'è anche la sua ragazza, Violet, bionda e con gli occhi che cambiano colore a seconda della luce che li colpisce.

« Che ha fatto stavolta? » chiedo al mio amico ritornando con lo sguardo su di lui. Evita di guardarmi. Sospira. Continua a stare in silenzio. « Devo forse chiederlo a lui? Nulla però mi impedirebbe di prendere il vassoio e metterglielo su per il... » non termino la frase.

« Solite cazzate! » risponde Sam continuando a evitare i miei occhi. « Mi spinge, mi prende in giro, mi chiama finocchio davanti a studenti e professori... » è questo quello che mi fa più male tra le parole. Ed è questo che so spezzargli il cuore. È dal primo anno di liceo che Sam ha problemi con Alexander Gray. « Dovrei esserci abituato... » aggiunge.

« Lo trovo ingiusto! » stringo un pugno, non posso fare nulla, per quanto io o chiunque altro parli con la preside, sembra che il ragazzo sia intoccabile in quanto nipote dei proprietari della scuola. Tutto questo mi fa schifo!

« Non ci possiamo fare nulla... comunque evitiamo di rovinarci il pranzo. Odio parlare di quella testa di cazzo! » dice lui, è evasivo come sempre. Ritengo sia però meglio cambiare discorso e lui ne inizia uno. « Che mi dici di occhi dolci? » chiede scherzando. Lo guardo come fosse pazzo.

So bene a chi si riferisce: si tratta di James Adams, il nuovo arrivato nella nostra classe di scatenate tempeste, lo localizzo da solo in un tavolo, incredibilmente i nostri sguardi si incrociano, i suoi occhi sono azzurri come i miei mentre i capelli sono di un castano chiaro, anche lui ha un fisico ben allenato. Rare volte parliamo, è molto taciturno.

« Non succede nulla tra me e lui. » dico imbarazzandomi un po', non è difficile notare la mia reazione ogni volta che lui mi guarda, chino gli occhi e lui sorride.

« Sta venendo qui... » dice Sam sorridendo e sorseggiando la sua bevanda per ignorare qualunque mia parola. Alzo lo sguardo e vedo che ha ragione: James si alza dal suo posto, si sposta verso di noi e cammina col proprio vassoio a passo spedito, lo vedo fermarsi davanti a noi.

« Posso sedermi qui? » ha una bella voce, somiglia quasi a quella di un cantante, profonda e sensuale. Mi rivolge un mezzo sorriso e come un'idiota mi trovo ad annuire.

« Siediti pure. Sei il benvenuto... » dice Sam al mio posto.

« Grazie Samuel. » risponde James pronunciando il nome completo di Sam, si accomoda proprio davanti a me, sento i nostri piedi scontrarsi appena, con fare imbarazzato ritraggo i miei così che non gli siano d'impaccio.

Dopo che James si è seduto resta in silenzio, ritorna nella propria ombra di mistero, posso capirlo: si è trasferito da poco qui a Seattle, proviene dalla grande Los Angeles, dal sole caldo è passato alla città della pioggia, per questo rispetto a tutti noi ha la pelle più bronzea.

Nessuno di noi cerca un nuovo argomento di cui discutere, restiamo tutti e tre tranquilli mentre pranziamo in pace lontani dagli altri. Qualcuno però non sembra dello stesso avviso. « Hey ballerina! » conosco bene la voce di chi mi ha chiamato.

Benjamin Williams. All'apparenza sembra simpatico, o meglio cerca di esserlo con tutti, è sempre molto disponibile all'amicizia. Quando però mi chiama ballerina con quel tono di presa in giro, solo perché faccio danza classica, lo trovo irritante. E mi dispiace visto che non giudico mai le persone.

« Ciao Ben, come mai non stai con i tuoi amici? Alex è impegnato a slinguazzarsi con Violet e ha le labbra occupate per poter parlare con te? » provo ad indovinare, provoco la risata di Ben e Sam e un sorriso in James.

« Ho tempo per tutti. Amici, amiche... » il suo tono è diverso, allude a qualcosa. Non voglio pensare a cosa visto che dalle sue occhiate sembra volere altro che amicizia da me. « Comunque stasera è la serata più bella dell'anno: Halloween, venerdì. Che ne dici di un fine settimana da urlo? » l'idea quasi mi sembra assurda però chiedo spiegazioni.

« Che intendi? » voglio capire cosa sta proponendo. Dal mio sguardo incuriosito comincia a spiegare nel dettaglio.

« Io e mia sorella Nicole stiamo organizzando una piccola festicciola di classe, molti mi hanno detto di no perché passare Halloween nel Crow's Peak mette loro terrore. Sei dello stesso avviso anche tu? »

Quello che sta proponendo è qualcosa di assurdo: durante tutto il liceo la nostra classe non è mai stata unita. « Non saprei... » mi volto verso Sam come se gli dovessi chiedere il permesso. Essendo il mio migliore amico avrei passato la serata con lui davanti a qualche film da spavento.

Ben sembra intuire il mio disagio. A quel punto forza la mano con Sam. « Vieni anche tu così la nostra piccola ballerina bambolina si deciderà a venire! » è quasi assurdo che Ben l'abbia chiesto anche a Sam, i due non si parlano molto visto che Ben è il migliore amico di Alex, visto quindi l'odio tra il giocatore di football e il mio amico...

Il ragazzo però sembra pensarci bene. « Chi altro c'è? » capisco al volo la sua preoccupazione, per lui è abbastanza vedere Alex cinque giorni alla settimana. Un fine settimana con lui non sarebbe esattamente il meglio. La risposta di Ben è quella che ovviamente tutti ci aspettiamo.

« Io, mia sorella, Alex e Violet finora. Stiamo cercando altri che si vogliano aggregare. » fa una pausa e poi ritorna subito a parlare prima che lo facciamo noi. « Aspetto una risposta da parte di Serena e Ingrid... »

Vedo Sam mutare in viso: da che sembrava tranquillo diventa di ghiaccio, più pallido del solito. « No grazie. Non ho intenzione di venire se c'è quello stronzo! » indica con lo sguardo in direzione di Alex e poi si volta verso il suo vassoio. Mi volto verso Ben di risposta.

« Non va neanche a me allora! » dico fredda.

Lo sguardo di Ben diventa triste, improvvisamente nei suoi occhi castani rivedo il riflesso di qualcosa. Sta cercando di convincerci in qualche modo. E il fatto è che la sua simpatia spesso risulta essere incredibilmente carismatica. Anche se finora non ha mai funzionato con me. « Forza ragazzi! Questo è l'ultimo anno che passeremo insieme. Capisco che Alex si comporti malissimo con te, Sam. Però davvero, non vuoi avere neanche un bel ricordo con i tuoi compagni di classe? » mentre parla noto che tiene gli occhi fissi sul mio amico, è come se avesse una qualche sorta di potere. Sam sembra cedere e spero quasi che non lo faccia.

« Va bene... » mi guarda negli occhi cercando la mia approvazione, come per chiedermi se ha fatto la scelta giusta. Ma io non posso saperlo. Mi limito a sorridergli. « Contaci tutti e due allora. » dice parlando con Ben.

Il ragazzo sembra su di giri. Si morde le labbra per la felicità e poi come d'incanto si accorge della presenza di James e lo guarda interrogativo. « E tu nuovo arrivato? Vieni alla festa con noi? Almeno ti faremo divertire un po'! »

James alza gli occhi per guardare me, noto un piccolo cenno, un movimento che non riuscirei a decifrare, si volta poi verso colui che gli ha rivolto l'invito e parla. « Sarò dei vostri. Non immagino modo migliore per stringere amicizia... » dice con quel sorriso così piacevole.

Ben annuisce più volte e poi se ne va via, scompare come è arrivato e ci lascia tutti e tre da soli. Sospiro, penso alla fatica che dovrà fare Sam per sopportare Alex, penso alla fatica che farò io per sopportare Ben. Penso che la serata stia cominciando male e ancora mancano diverse ore.

« Conosci il posto? » chiedo a Sam, è lui ad avere l'automobile con il navigatore, trovare la baita non dovrebbe essere difficile per lui. Annuisce e prima che possa parlare James ci fa una proposta.

« Posso venirvi a prendere io se volete. Facciamo il viaggio insieme così usciamo una sola auto. Che ne dite? » è premuroso, gentile e mi piacciono questi aspetti in un ragazzo. Sam decide per entrambi di accettare il passaggio.

A quel punto la campana dichiara la fine del pranzo.

 

 

 

James
Sentiero mondano – 19.50

 

« Questo posto fa quasi paura... » è Blair a parlare, si trova nel sedile accanto al mio, il posto del passeggero. Quando sono venuto a prenderla a casa sua l'ho vista uscire con un giubbotto arancione spento, quando poi entrata nella macchina l'ha buttato nei sedili posteriori rivelando una camicia grigia leggermente aperta lasciando intravedere una maglietta rossa, indossa un paio di jeans, un abbigliamento così comune, ciò non le toglie la bellezza dal volto.

« È un po' spettrale... e pensare che c'è ancora la luce del sole. » commenta Samuel stando nei sedili posteriori, anche lui come la sua amica si è tolto la giacca di pelle buttandola di lato, ho visto che indossa una camicia e una sciarpa, sotto ha dei pantaloni scuri credo, non mi sono soffermato su di lui.

« Tranquilli è solo una foresta. Non c'è da temere. » dico, d'altronde lupi e orsi si trovano in zone protette del Crow's Paek, nonostante io non sia della zona mi sono ovviamente informato e ho tracciato il tragitto, inoltre Ben è stato gentile nel lasciarmi il suo numero di telefono. Ha specificato di essere alla baita alle otto in punto. Siamo in orario.

« Non è la foresta in sé a farmi paura ma tutto questo posto. E la serata non si prospetta tra le più allegre... » torna a commentare Blair, tengo i finestrini chiusi mentre gli arbusti sfregano contro la mia Audi bianca. « Ancora grazie per il passaggio... » aggiunge mentre passiamo in silenzio il ponte di metallo sospeso, resto con gli occhi fissi sul sentiero perché ho paura di non vedere la scorciatoia indicatami.

« Ti ho già detto che non hai nulla da ringraziarmi... » dico con un leggero sorriso, lei ricambia, lo vedo con la coda dell'occhio. « Sono con voi da due mesi eppure sembra che siate gli unici disposti a sopportare il mio silenzio. » ammetto, sono un tipo taciturno perché preferisco che siano gli altri a parlare, perché non voglio esprimermi. Con Blair però è diverso, lei riesce a farmi parlare. E Samuel... farebbe parlare anche i morti visto il suo carattere euforico.

« James hai già cominciato a studiare per il compito di fisica? Quella strega della professoressa ha detto che ci sarebbero stati anche cenni sulle cose passate. E so che tu sei nel mio stesso turno di interrogazioni di chimica... » Samuel mi rivolge la domanda cercando di intrattenere un discorso, sono un tipo a cui piace lo studio, certo non sarò bravo come Blair o come Ingrid che viene definita come la secchiona della classe, ho una media sufficiente.

« Non mi fare pensare a quel compito! » dico sorridendo appena, lo sento spostarsi nello spazio nel mezzo e mi copre la visuale dietro, non c'è nulla se non il percorso che abbiamo lasciato nell'ombra dopo il nostro passaggio.

Svolto un paio di volte sul sentiero principale fino a che non vedo un'inquietante casetta nel mezzo del nulla, c'è un singolo lampione che ne illumina il passaggio, l'ambiente intorno sembra strano, troppo buio nonostante la luce sia forte, i pini innevati si curvano e i loro rami si muovono leggermente spostati dal vento come fossero artigli. Vedo un uomo che parla con una donna, accosto appena quando li vedo così da potergli chiedere delucidazioni sul percorso.

« Buonasera, chiedo scusa... » dico sporgendomi verso il finestrino di Blair, sia l'uomo che la donna mi fissano: entrambi indossano una divisa, quella dell'uomo è di un verde militare, stando alle parole di Ben siamo al capanno del guardiacaccia. La divisa della donna è scura e posso leggere che appartiene alla FBI. “Qui in montagna?” penso.

« Buonasera ragazzi! » dice il guardiacaccia, si tratta di un uomo giovane, probabilmente sulla quarantina, il viso contornato da una barba color miele così come i capelli, gli occhi chiari come i miei. Anche la donna sembra essere giovane, ha i capelli rosso naturale, corti e occhi chiari. « Cosa vi porta in questo posto la notte di Halloween? » chiede.

« Stiamo andando alla baita degli Williams. Potrebbe indicarmi la via più veloce? I nostri amici non sono stati molto descrittivi in questo... » dico io. Vedo che Blair si volta verso di me quasi di scatto stranita dalle mie parole.

« Ben ha detto di seguire la scorciatoia nel bosco. » mi fa notare lei sussurrando appena, so bene cosa ha detto però la scorciatoia dovrebbe uscire dalla strada principale.

Il guardiacaccia si scambia un'occhiata con la poliziotta, entrambi si interrogano su cosa stia accadendo, non dovremmo essere i soli diretti alla baia degli Williams visto che Ben ha invitato anche altri compagni. La poliziotta resta muta mentre l'uomo risponde alla mia domanda. « Per la baita degli Williams basta seguire il sentiero principale. Arrivate in meno di dieci minuti visto che la strada è tutta dritta! »

L'uomo rivolge uno sguardo a Blair, vedo i suoi occhi cadere sulla scollatura disegnata dalla maglietta e dalla camicetta che indossa, ho come l'improvvisa voglia di prenderlo a calci nel culo! « Grazie mille per l'informazione. » dico freddamente, sto per chiudere il finestrino quando la poliziotta decide di parlare, a differenza dell'uomo che ha una voce calda, lei sembra graffiare sul ghiaccio.

« Fate attenzione. Il bosco è un posto pericoloso di notte. Cercate di non uscire nella notte... » ci mette in guardia e mi sento quasi al sicuro, col freddo che c'è dubito che qualcuno tra noi avrà voglia di andarsene in giro di notte.

« Grazie mille per l'avvertimento. » dice Blair, fa un sorriso sincero e poi chiude il finestrino lasciando l'auto si riempia nuovamente di aria calda creata dai nostri respiri.

Ci distanziamo di qualche metro dal capanno in mezzo al sentiero, lo vediamo scomparire fino a che le ombre degli alberi sinistri non oscurano il passaggio percorso. « A che serve il guardiacaccia di notte? » chiede Samuel pensieroso.

Sono tentato dal rispondergli, tuttavia preferisco concentrarmi sulla guida e sul vedere dove il sentiero ci porta, al mio posto risponde quindi Blair. « Immagino che come ha detto l'agente, il bosco sia pieno di animali pericolosi e di certo le persone nei paraggi devono avere qualcuno a cui rivolgersi in caso... di un attacco. » si sofferma prima di terminare la frase, non la vedo preoccupata di quello.

« E la FBI? Questo è l'ultimo posto dove mi aspetterei di trovare un agente! » commenta con curiosità Samuel, a quella domanda nessuno di noi riesce a rispondere.

Non ho idea del perché la poliziotta dovrebbe essere qui. I miei pensieri vengono subito dirottati da un'altra parte quando Blair mi intima di fermarmi, premo leggermente il freno così che l'automobile si fermi nel mezzo del sentiero. Davanti a noi continuano le ombre per pochi metri ancora, subito dopo vedo dei pali che creano il percorso e lo illuminano, la strada principale ovviamente. « Che succede? » chiedo.

Blair alza il braccio e indica qualcosa alla mia sinistra, in direzione opposta al sentiero principale. Seguo il suo braccio e vedo che sta indicando un sentiero nell'ombra, chiaramente appartiene alla natura, privo di intervento dell'uomo. « La scorciatoia che ci ha indicato Ben, dovremmo seguire quella. » dice Blair, sono combattuto: da un lato c'è la parola del guardiacaccia che è più esperto di noi tutti in queste strade, dall'altro però c'è Ben che ci ha detto chiaramente di seguire la scorciatoia nel bosco così da arrivare prima.

« Il guardiacaccia ha detto che ci avremmo messo meno di dieci minuti, arriveremmo lo stesso puntuali. » le rispondo con gentilezza, lei però non sembra convinta della cosa.

« Suvvia ragazzi entrambe portano allo stesso punto. Non c'è mica giusto o sbagliato quindi, no? » Samuel cerca di mettere una sorta di punto alla possibile discussione.

« Sei tu che porti l'auto, l'importante è arrivare puntuali immagino... » dice Blair, mi guarda con quegli occhi azzurri così splendenti, come per cercare di convincermi.

Guardo il sentiero illuminato poco più avanti e sposto lo sguardo verso la scorciatoia che si immette nel bosco. La scelta spetta solo a me, devo quindi decidere.

 

 

 

Alex
Baita degli Williams – 19.45

 

Chiudo la portiera della mia auto, una Mercedes verde metallizzato, l'ho parcheggiata accanto alla Porsche gialla di Nicola, lei e Ben saranno arrivati con quella visto che non ci sono altre auto. Guardo all'esterno del garage e sento un buon profumo, proviene dagli alberi innevati attorno alla casa, la costruzione si trova in una grande spiazzo, il sentiero principale è illuminato da alcuni lampioni, io e Violet però abbiamo utilizzato la scorciatoia indicataci da Ben.

« Tesoro, che ne dici se entriamo? Sento freddo. » è la voce di Violet che mi riporta alla realtà, dal garage ci spostiamo quindi verso la costruzione di pietra e legno, appare imponente e grande nonostante abbia solo due piani.

Salgo i primi gradini del porticato superando una finestra sulla mia destra, Violet è più avanti e ha già suonato il campanello. Indossa una maglietta sagomata che richiama i suoi capelli biondi, sulle spalle invece si dipinge di rosso, ha una gonnella arancione che le evidenzia il bacino, tiene il trench grigio in un braccio. « C'è nessuno? » chiedo avvicinandomi a lei, mi stringo nel mio piumino e la porta subito dopo si apre, l'aria dei riscaldamenti è la prima cosa che percepisco, subito seguita dalla voce di Ben e Nicole.

« Finalmente siete arrivati! » dice lui, la prima a entrare è Violet che subito si saluta con Nicole, la sua migliore amica, così come Ben è il mio. Fratello e sorella. Si somigliano molto: hanno lo stesso taglio di occhi e lo stesso caldo calore, lei ha i capelli più biondi di lui, sono color miele.

« Non è stato difficile. » dico in risposta a Ben, alza la mano ed imito il suo movimento, nello stesso istante ci stringiamo la mano, con l'altra gli batto dei colpetti sul braccio. « Tutto bene, amico? » chiedo sorridendo. Annuisce ed entro anch'io, ci troviamo nell'ingresso, una stanza larga con alcuni mobili e uno specchio grande sulla destra, subito accanto a noi troviamo l'attaccapanni per i giubbotti.

« Sì amico, divisa da football anche stasera? Cazzo non hai intenzione di separartene, amico! » nota lui scoppiando a ridere, lui indossa pure la tuta, sopra invece ha una camicia di jeans che copre una maglia arancione.

Fratello e sorella si dividono, io e lui entriamo nella porta sulla destra ed entriamo nell'enorme salotto mentre le due ragazze entrano in quella che si trova davanti l'ingresso.

« Mi tiene caldo e pronto per l'azione! » gli faccio l'occhiolino, intuisce al volo che ho intenzione di passare una bella notte nel letto con Violet. D'altronde questa non è la serata per dormire! « Piuttosto... tu con Blair? » gli do due colpi sul braccio per scherzare mentre entriamo nella stanza.

Il salotto ha il pavimento interamente di legno, ci sono dei quadri appesi alle pareti, sulla destra c'è un camino grande costruito con i mattoni, il fuoco è acceso come ulteriore riscaldamento, dei divani e delle poltrone riempiono la parte intorno al camino mentre su alcuni mobili ci sono delle foto di famiglia, un plasma si trova appeso alla parete opposta a dove si trovano le scale, ossia accanto al camino. Mi muovo in avanti e supero l'enorme tavolo da pranzo.

« Ho intenzione di provarci e mettere il colpo in canna! » dice facendo lo spavaldo, rido con lui; è la sua cotta estiva se posso definirla così, l'anno scorso ci ha provato ma lei sembra averlo ignorato, poi lei è partita per Parigi.

« Sono certo che farai colpo. Vi serve però un po' di tempo da soli e penso ne avrete a sufficienza! » gli dico incoraggiandolo, vedo la sua espressione mutare, abbassa lo sguardo e sembra quasi in colpa per qualcosa.

« Già a proposito, ho dovuto anche invitare Samuel altrimenti lei non sarebbe venuta! » lo guardo interdetto per pochi istanti sperando che scoppi a ridere dicendomi che si è divertito a prendermi per il culo. Però i suoi occhi restano seri. “Non può averlo fatto per davvero!”

« Hai invitato il finocchio!? Amico, dimmi che scherzi? » gli chiedo piuttosto innervosito, lui scuote il viso e porta le sue braccia dietro la testa. Sbuffo per il nervoso. « Che bella serata di merda si prospetta! » dico quasi esasperato.

« Oh andiamo amico, puoi sopportarlo per meno di due giorni. Ignoralo così te lo levi dalle palle. Non dovete mica dormire insieme, a meno che tu non voglia provare! » scoppia a ridere ma resto di ghiaccio per quanto sono incazzato.

« Se si avvicina gli tiro un pugno! » dico facendo scrocchiare le nocche delle mani. Mi volto alla ricerca di Violet e noto che scende adesso con Nicole, erano andate al piano di sopra; l'amica della mia ragazza indossa un pullover marrone scuro con una fantasia stile corteccia d'albero che le copre il collo, indossa poi dei pantacollant grigio spento e degli stivali. « Dove hai portato la mia ragazza? » le chiedo.

Entrambe stanno ridendo e borbottano qualcosa, continuano a ridere anche dopo la mia domanda, sono certo che stavano parlando di me visto come Violet mi guarda, ha gli occhi semichiusi e maliziosi. « Da nessuna parte. » dice, avvicina il volto al mio e mi da' un bacio, si appoggia al mio petto e accarezza dolcemente i miei pettorali da sopra la giacca e la canottiera, i nostri fiati si spezzano durante il bacio che volontariamente diventa più passionale.

« Volete salire in camera già da adesso? » chiede Ben, sia lui che Nicole fanno una risata, a quel punto io e Violet ci separiamo lasciandoci insoddisfatti, continuo a vedere malizia e desiderio nello sguardo che mi lancia lei. Sospira.

« Sei geloso Benjamin? » chiede Violet per scherzare.

« No, però vi conviene conservarvene per stanotte o altrimenti rischierete di annoiarvi! » dice lui in risposta alla ragazza, lei si porta le mani ai fianchi e gli rivolge uno sguardo di sfida che la rende ancora più sexy.

« Ho colpi a sufficienza per passare tutta la serata fino al mattino! » dico io, metto un punto allo scambio di risposte tra i due e seguo Ben verso la cucina lasciando sole le ragazze.

Passiamo sotto l'arco che ci porta in un piccolo corridoio, ci sono altri mobili con altre foto di famiglia o strani oggetti, so che la madre di Ben ama collezionare questi oggetti che considera arte moderna. A me non piacciono! Superiamo la porta del bagno e quella che porta all'ingresso ed entriamo in quella della cucina, una stanza grande con un'isola al centro, quasi accanto c'è un tavolo rotondo con quattro sedie, tutto intorno a noi ci sono dei mobili e altri utili da cucina, il frigorifero è subito accanto a me. Ben ne approfitta per aprire lo sportello per bere della birra dalla bottiglia.

« Ne vuoi? » dice porgendomi la bottiglia dell'acqua, annuisco e prendo la bottiglia per poi poggiarvi le labbra, mi sposto verso il tavolo mettendomi comodo, prendo il cellulare dalla tasca della tuta e vedo che sono quasi le otto.

Il cellulare di Ben suona e alzo lo sguardo verso di lui. « Serena è con Ingrid. Sono quasi arrivate. » mi comunica, poi alza lo sguardo, sorride in maniera sadica, riconosco quella luce che ha negli occhi, la brillante cattiveria di uno scherzo. « Che ne dici di spaventare le due ragazze? » chiede, riconosco quell'eccitazione di voler spaventare qualcuno, si morde il labbro sorridendo.

« Vuoi spaventare la secchiona o la vergine? » chiedo beffardo e interessato all'idea. Lui scoppia a ridere, questo significa che vuole spaventarle entrambe. D'altronde è la notte di Halloween, che serata sarebbe senza un piccolo scherzo? « A cosa stai pensando? » chiedo incuriosito.

« Ho una maschera da clown da qualche parte di sopra. Potrei aprire la porta e tu potresti spaventarle spuntando loro davanti. Non accadrà nulla di male. Al massimo fanno un salto indietro e scivolano! » scoppiamo a ridere entrambi dell'immagine divertente che si presenta. Non è nulla di particolare, mi basterebbe prendere la maschera e comparire davanti loro. Sono quasi tentato di accettare.

Prima di parlare però sento un brivido alla schiena.

« Potresti anche farlo tu... sei il padrone di casa in fondo. » dico, non so perché ma l'idea non mi interessa più di tanto, così com'è arrivata se ne va via e non la trovo interessante.

« Oh andiamo non dirmi che non vuoi farlo più? Quanto è passato dall'ultimo scherzo che abbiamo fatto insieme? Forse avevamo tredici anni e ora ne abbiamo quasi venti! » è vero, è passato molto tempo. In fondo siamo diventati entrambi grandi, eppure c'è una parte di me che vorrebbe farlo.

Alzo gli occhi per incrociare i suoi speranzosi nel mio sì, anch'io vorrei riavere quel momento di complicità tra adolescenti. Anch'io voglio tornare ragazzino.

 

 

 

Angolo Autore:

Buon pomeriggio cari lettori ^^ Eccomi nuovamente con un capitolo, vediamo la presentazione di alcuni personaggi, alcuni parlano mentre altri fanno da corona. E vediamo anche la presenza di due scelte, James riguardo la strada da prendere e Alex riguardo lo scherzo. Vi invito a votare alla pagina (in realtà alla fine è un gruppo) così da restare informati e da vedere dettagli ulteriori riguardanti la storia. Ditemi cosa ne pensate, a presto col prossimo capitolo.

Warnig:

Link del progetto: https://www.facebook.com/groups/1166158216733219/

Ripeterò questo avviso ad ogni capitolo: ho creato una pagina Facebook riguardante la mia storia nella quale potrete vedere aggiornamenti, scelte da compiere, foto e altro materiale che mi appresterò a pubblicare per allietare la notte di terrore e la vostra esperienza. A tal proposito: non è mia intenzione raccogliere commenti su EFP nel quale esprimerete i voti sulle scelte che i personaggi dovranno compiere in quanto è contro il regolamento. Se vorrete esprimere il vostro parere sulla storia allora le recensioni saranno ben accette; per i voti riguardanti le scelte terrò conto solo ed esclusivamente dei voti sulla pagina Facebook eccetto casi particolari. 

  
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