Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: DarknessGirl_95    23/10/2015    1 recensioni
Sakura è morta, le Carte di Sakura sono senza un padrone e distrutte dal dolore. Per evitare una catastrofe vengono sigillate in attesa di un nuovo cattura carte. Chi sarà a possedere le Carte di Sakura e farle sue? Suo figlio, il timido Kioshi o i due gemelli suoi compagni di scuola? La storia si ripete, nascono nuovi amori ma arrivano anche tante difficoltà!
Questa è la mia prima fanfic di questo tipo! Siate clementi. Non ho una grammatica delle migliori, sono straniera e scrivo da cellulare. Grazie se leggete!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Kero-chan -Cerberus, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yue
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente si era ristabilito, proprio in tempo per andare all'appuntamento con Ryan, con il quale aveva avuto dei contatti mentre era a letto malato. Il padre sapeva già della sua uscita e non era molto contento. Infatti quando lo vede scendere, pronto per uscire con lo zainetto sulle spalle, sospira e lo segue fino all'esterno della casa. Fuori dal cancello, seduto su una moto attualmente spenta e il casco ancora indosso, Ryan lo aspettava. Appena lo nota, si toglie il casco e lo guarda. Era vestito di nero, con un giubbotto di eco-pelle e jeans neri.
-Allora, sei pronto piccolo?- dice facendo un lieve sorriso, ma lo sguardo era un po' inquietante, ma non per Kioshi. Shaoran guarda il moro e poi ferma il figlio.
-Sei sicuro di voler andare? Non sarebbe meglio stare di più a riposo? Sei appena guarito...- cerca di convincerlo ma lui scuote la testa.
-Tranquillo, io sto bene...e poi è da una settimana che non esco a divertirmi...questa è la mia occasione...- sorride il giovane Lee guardando il padre poi corre dall'amico. Intanto l'uomo li segue e guarda Ryan poco tranquillo.
-Vedi di avere cura di lui...è ancora in convalescenza! Fai in modo che non si sforzi troppo, altrimenti te la vedrai con me!- lo avverte mentre il ragazzo mette una mano sulla spalla di Kioshi e sorride guardandolo, poi alza lo sguardo su Shaoran, sempre sorridendo.
-Stia tranquillo signore, con me è al sicuro e non lo farò affaticare in alcun modo...- disse gentilmente poi invita Kioshi a salire sulla moto.
"Eppure io non mi sento tranquillo..." pensa mentre rientra in casa dopo aver salutato il figlio.
-Allora, non sali?- chiede Ryan battendo la mano sul posto a sedere dietro di lui. Il giovane lo guarda e annuisce salendo in sella alla moto e mettendosi il secondo casco che il moro gli aveva portato. Il più grande mette in moto e urla prima di partire.
-Tieniti forte a me...si parte...- disse e, a quelle parole, Kioshi avvolge la vita dell'amico con le braccia. Appena partono sente il cuore andare a mille, non era mai andato in moto ed era un po' spaventato, tanto che si strinse di più alla vita di lui. Ryan, sentendolo, sorride furbo e continua il viaggio. Dopo una ventina di minuti arrivano al parco di cui il più grande aveva i biglietti e si ferma. Kioshi, invece, aveva gli occhi chiusi ed era stretto a lui.
-Ehi piccoletto, se non ti stacchi come faccio a scendere?- ridacchia mentre il ragazzo apre gli occhi tutto rosso e si stacca guardando altrove, tutto rosso in volto per l'imbarazzo. Scende e si allontana andandolo ad aspettare all'entrata del parco. Ryan lo raggiunge poco dopo e gli mostra i biglietti.
-Glieli do io in cassa...- stava dicendo ma il ragazzo gli ruba i biglietti dalle mani.
-Voglio fare io!!!!- dice saltellando come un bambino e andando alla cassa a dare i biglietti. Poi lo prende per mano e lo trascina dentro entusiasta. Ryan, travolto dall'entusiasmo del ragazzo, non può fare a meno di sorridere e seguirlo con lo stesso entusiasmo.
-Allora, da dove iniziamo?- chiede sorridendo e lo guarda.
-E ricorda che hai tutto il giorno per poterle fare tutte e anche di più...- gli ricorda mettendogli un dito sulla fronte.
-Lo so...lo so...- dice guardandosi intorno mentre Ryan aspetta paziente. C'erano davvero tantissime cose, tra cui montagne russe da brivido, autoscontri, le tazze che girano, la giostra dei cavalli, il labirinto degli specchi , la casa degli orrori, la ruota panoramica e molte altre giostre. Lui voleva cominciare con il suo gioco preferito, la ruota dei cigni, lì si vinceva sempre qualcosa e il primo giro era gratis visto che avevano il biglietto di ingresso.
-Ho deciso da dove iniziare!- esclama guardandolo mentre Ryan lo guarda e sorride sperando che sia una bella giostra.
-Avanti, spara campione!- lo incita sorridendo e Kioshi indica la ruota dei cigni facendo rimanere male il povero Ryan.
-Stai...scherzando vero?- chiede perplesso il moro più grande guardandolo.
-No, perché?- chiede innocentemente l'altro correndo alla ruota dei cigni, dà il tagliando al signore e prende la canna da pesca mentre Ryan si avvicina alle sue spalle e lo guarda vedendo che tremava.
-Ehi, stai bene piccolo?- chiede con dolcezza guardandolo. Il più giovane annuisce e cerca di prendere i cigni al centro ma sono troppo difficili per lui.
-Ti aiuto...- dice sorridendo il ragazzo e gli va alle spalle, aderisce i loro corpi, petto e pancia contro la schiena del giovane Lee e la testa appoggiata su quella di lui. Mette le mani sulle sue facendolo smettere di tremare e iniziano a pescare insieme. Grazie a lui, riesce a fare un buon punteggio e vincere una pistola giocattolo con palline di plastica come proiettili. Sorride contentissimo e abbraccia Ryan.
-Grazie a te ho vinto! Grazie! Grazie!- esclama saltellando come un bambino, era realmente felice e non si era per nulla scandalizzato dal loro contatto fisico, anzi, si era sentito davvero protetto. Ryan era sorpreso dell'entusiasmo del ragazzino ma sorride, era meglio che esultasse invece di prenderlo a botte per il contatto fisico. Se li avesse visti il padre del ragazzo, lui sarebbe diventato cenere. A loro insaputa, però, qualcuno li stava osservando da lontano mentre erano abbracciati.
-Ora tocca a te scegliere!- gli fa notare sperando che non scelga la peggiore delle giostre, la casa degli orrori! Intanto Ryan si guarda intorno indeciso non sapendo cosa scegliere, o almeno così sembrava. In realtà sapeva già dove voleva andare dal momento in cui erano entrati.
"Fa che non scelga la casa degli orrori...fa che non scelga la casa degli orrori..." pensa intensamente Kioshi, era realmente terrorizzato dai fantasmi, mostri e cose del genere.
-Io scelgo...- dice sospendendo la frase facendo il finto indeciso.
"Fa che non la scelga..." pensa ancora terrorizzato.
-Si, ho deciso! Andiamo...- sospende di nuovo la frase mentre si volta verso la casa degli orrori.
"Ti prego..." pensa ancora più intensamente.
-La casa degli orrori!- esclama prendendolo per mano e trascinando dentro il giovane bianco di paura. Fu come una doccia fredda per lui, così cammina lentamente dietro di lui con passo insicuro e tenendo con le mani la maglietta da dietro. A Ryan facevano solo piacere quelle attenzioni, era proprio ciò che voleva, il modo perfetto per avvicinarsi a lui. In quel momento, solo all'inizio della casa, si fermano entrambi avvertendo qualcosa. Kioshi inizia a tremare spaventato mentre qualcosa gli afferra la caviglia. Urla di terrore e salta in braccio a Ryan tremando peggio di una foglia, quella notte sicuramente avrebbe dormito con il padre, era infantile ma era terrorizzato. E intanto Ryan lo stringe a sé per calmarlo iniziando a capire che forse aveva un po' esagerato portandolo lì dentro. Va velocemente verso l'uscita ma appena cerca di aprirla, essa non si apre.
-Ma che diavolo...- impreca e mette giù Kioshi cercando di aprire la porta ma nulla. Inizia a prendere a spallate la porta per buttarla giù. Intanto Kioshi inizia a piangere, quell'appuntamento si stava trasformando in un incubo. All'improvviso qualcuno gli afferra di nuovo la caviglia e, mentre lui urla, viene trascinato via chissà dove è chissà da chi.
-Kioshi!! NO!!!- urla Ryan vedendolo sparire nel buio della casa senza neanche fare a tempo di prenderlo. L'ultima cosa che sente è l'urlo spaventato del ragazzo. Appena rimane solo, cade a terra in ginocchio.
"Non l'ho protetto...io...non..." pensa ma non finisce di pensare che cade a terra privo di sensi.

"E così i due ragazzi si avventurarono in quella che credevano una normale casa stregata, invece non lo era affatto! La porta si chiuse di scatto non lasciando più uscire i poveri malcapitati e uno dei due venne trascinato via nelle profondità della casa, in una casa infestata...da creature maligne..."
Qualcuno nell'ombra stava scrivendo su uno strano quaderno e con lo sguardo vuoto, mentre qualcuno alle sue spalle sorride in modo inquietante.









//Salve, si lo so sono in un ritardo mega ma non avevo più ispirazione, ora l'ho ritrovata e non mi ferma più nessuno! Allora, parlando del titolo volevo precisare che dedicherò ancora qualche capitolo a questo appuntamento che da romantico è diventato un horror. E sapete perché? Tra poco è Halloween e volevo rimanere in tema! Vi piace? Tranquilli, presto saprete che carta è, anche se credo ne abbiate già un idea se avete visto l'anime! Ciao alla prossima!
  
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