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Autore: 9MssHaruKaze6    23/10/2015    2 recensioni
Si dice che alcune persone siano legate insieme dal filo rosso del destino, per quanto possa sembrare assurdo, è bello pensare che semplicemente potrebbe anche essere vero. Magari in un primo momento non ci si rende conto delle cose... ma prima o poi tutto si mette al posto giusto.
...
Era strano che si comportasse a quel modo, di solito era anche troppo diretto con le persone ma in quel momento c’era qualcosa che lo bloccava e non aveva la più pallida idea di che cosa potesse essere. Mentre continuava a scervellarsi, con lo sguardo verso il basso, senza preoccuparsi di dove stesse andando, urtò “ stranamente” contro qualcuno che gli stava di fronte e ( meno male che ci aveva pensato il destino) quella persona era proprio Hinata.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 16   ˜ Carpe Diem ˜
 
Camminava decisa verso il luogo in cui aveva deciso di incontrarsi con Naruto. Aveva bisogno che il ragazzo le restituisse degli appunti molto urgenti  che gli aveva prestato e che aveva “accidentalmente”dimenticato di dirgli che gli servivano assolutamente. In realtà era una palesissima scusa:  era vero che le servivano ma non erano poi così urgenti.
Ovviamente questa era stata un’idea che Sakura le aveva riferito al telefono qualche giorno prima:  secondo lei  con questa scusa avrebbe potuto dargli con tutta calma il suo regalo. La mora le aveva spiegato che avrebbe potuto  tranquillamente darglielo quella sera stessa  ma la rosa aveva insistito molto affinché fossero da soli nel momento in qui glielo avesse dato. Oggi infatti era il suo compleanno.

 Non ne capiva esattamente il motivo ma forse era meglio così, ripensandoci era un regalo che aveva fatto apposta per lui e non voleva che anche gli altri lo vedessero ma solo perché era molto timida per questo genere di cose, non per altro.
 Naruto la raggiunse qualche minuto dopo. Si salutarono e il biondo le restituì i suoi appunti.

<< Scusami, Naruto, ma me n’ero completamente dimenticata! Non ti volevo scomodare… e pensare che ci siamo visti solo qualche ora fa! >> cercava di essere il più convincente possibile ma  non era brava a fare queste cose! Sperava davvero di esserci riuscita altrimenti agli occhi di Naruto sarebbe sembrata come una banalissima scusa inventata solo per stare un po’ con lui. E in effetti era proprio così, ma sperava solo che non fosse così evidente.

Ma il biondo a questo non ci pensava proprio, era rimasto sorpreso dalla sua telefonata, quello sì, ma lei non sapeva che appena lo aveva chiamato era uscito di casa immediatamente rendendosi poi conto solo a metà strada che aveva dimenticato ciò per cui era stato chiamato, così fu costretto a tornare indietro ed era proprio questo il motivo del suo ritardo. Non gli era sfiorata minimamente l’idea che potesse trattarsi di una scusa, ma che cosa gli importava. Era troppo felice anche solo per ragionare.

<< Non ti preoccupare, non mi hai disturbato affatto! E poi non stavo facendo niente di particolare! >> sorrise cordiale.
Approfittando della situazione, dal momento che erano fuori e che era appena pomeriggio, il biondo le chiese se avesse voglia di mangiare qualcosa insieme  e fare una passeggiata per il parco. La ragazza accettò immediatamente con un sorriso a trentadue denti. Camminarono un po’ per il parco quando finalmente incontrarono un venditore di castagne arrosto, il profumo era molto invitante e tutti e due ne andavano matti. Che coincidenza!! Così ne presero due porzioni e si sedettero su una panchina per mangiarsele in tranquillità.  Sembrava proprio un appuntamento, anche se non era del tutto ufficiale. Ma che importanza aveva in fondo!
Una volta finite, Hinata si decise finalmente a tirare fuori il suo regalo.

<< Emm Naruto, a proposito… volevo darti…si insomma… non è niente di specilae però… tieni, questo è un regalo per te! Buon compleanno!  >> Il biondo la guardò sorpreso. Non se l’aspettava proprio di ricevere un regalo in questo momento.
<< Grazie Hinata ma… sul serio, non dovevi… >> anche se diceva così era incredibilmente felice che glielo avesse fatto. Aprì il fagotto: era una sciarpa, al tatto morbidissima, doveva essere stata fatta a mano; era arancione – sorrise dolcemente – era il suo colore preferito sin da quando era piccolo, ed era quasi sicuro che non glielo avesse mai rivelato. Aveva proprio indovinato, senza neanche saperlo.

La mora si affrettò ad aggiungere << h-ho pensato di farla arancione perché… secondo me quel colore ti dona molto… >> era arrossita leggermente dicendogli queste parole. Praticamente si intonava perfettamente con il colore della sua pelle, dei suoi capelli, del suo carattere e dei suoi bellissimi occhi… ma ovviamente questo pensò bene di omettersi dal dirglielo.

<< È perfetta… grazie davvero… ma spetta, l’hai fatta tu?! È così morbida!! >> se la strofinò sul viso.
<< S-Si l’ho fatta io… mi piace molto lavorare a maglia… mi rilassa, e poi mi sono impegnata anche perché… era per te >> era diventata ancora più rossa, sia per le lusinghe e sia per la faccia che aveva appena fatto Naruto: gli brillavano letteralmente gli occhi, ed era  tutto per merito suo. 
<< … Sono contenta che ti piaccia … >> sorrise timidamente.

Il biondo si trovò inspiegabilmente a pensare a quanto sarebbe stato tenero vederla fare delle sciarpine  per bambini… magari per i loro bambini. Idiota!  Ma che cavolo stai pensando, questi sono pensieri da ragazza!! Non fare la femminuccia!
 Ma in quel momento capì con certezza una cosa: non poteva più aspettare.

 La mora stava giocherellando nervosamente con le proprie dita mentre aspettava con ansia una sua qualsiasi risposta che tardava ad arrivare, quando ad un tratto si sentì afferrare le proprie mani da quelle di Naruto.

<< Hinata, durante la gita ti ho detto che mi piaceva molto stare con te ed è assolutamente vero! Però… non mi sono espresso bene quella volta… non vorrei spaventarti con quello che sto per dirti però… penso di… io … - fece un respiro deciso e la guardò negli occhi – mi sto innamorando di te >>  appena dopo averlo detto il suo volto assunse un’espressione rilassata, doveva essere stata una cosa molto impegnativa da fare. Hinata, dal suo canto,  non poté  fare a meno di sciogliersi vedendo quanto fosse sincero e dolce il suo sguardo. Ma poi si rese conto di quello che le aveva appena detto. SHOCK.

Naruto – si sta – innamorando – di me? Naruto prova qualcosa per me?! Voleva che qualcuno le desse un pizzicotto perché le sembrava davvero un sogno. Ma Naruto era proprio di fronte a lei, aveva in mano il suo regalo, quelle parole le aveva dette proprio lui appena un secondo fa… ma allora era proprio tutto vero!  Non riusciva a crederci, aveva desiderato così tanto questo momento… ma l’aveva colta così alla sprovvista che ora non sapeva come comportarsi. Ma di una cosa era certa: si sentiva la ragazza più felice del mondo.

Si stupì lei stessa del suo gesto, ma fu davvero più forte di lei, si tuffò fra le sue braccia e l’abbracciò. Erano ancora seduti e per come erano messi era un po’ scomodo abbracciarsi così Naruto in un lampo si alzò senza sciogliere l’abbraccio e la strine ancora più forte a sé. Nonostante non gli avesse risposto il suo gesto era bastato per fargli capire esattamente quello che sperava. In quel momento desiderò di poterla abbracciare per il resto della sua vita.

<<  Grazie… >> sussurrò la mora tra le sue braccia.
<< Per cosa?!  >> sorrise il biondo.
<< Per essere entrato a far parte della mia vita – lo strinse più forte nascondendo il viso sulla sua spalla -  non sono mai riuscita a ringraziarti abbastanza per avermi aiutata da piccola,  per essere stato mio amico, per avermi dato coraggio… senza di te non sarei diventata la persona che sono ora, senza di te la mia vita sarebbe stata completamente diversa… ti ringrazio anche perché mi hai dato l’opportunità di innamorarmi di te >> il ragazzo aveva poggiato timidamente  una mano sulla sua testa iniziato ad accarezzargliela dolcemente.

Stava provando un’emozione incredibile, si sentiva scoppiare di gioia.  In quel momento, pensò che sarebbe stato in grado di fare qualsiasi cosa, se lei sarebbe rimasta al suo fianco. Non era il solo a pensare che incontrarla gli avesse cambiato la vita,  insieme a lei sarebbe riuscito a superare  il suo dolore… ma non dimenticandolo, solo imparando a conviverci e insieme a qualcuno si fa certo meno fatica. Gli aveva reso la vita più luminosa e ora con lei anche i giorni di pioggia non erano poi così terribili come prima. E questo, glielo avrebbe dimostrato ogni giorno.

<< No, sei tu che l’hai cambiata a me >> si sciolse dall’abbraccio per guardarla negli occhi.
<< E che cosa avrei fatto?! >> non riusciva a capire a che cosa si riferisse.
<< Be’, grazie a te ho avuto un’altra opportunità…  senza accorgermene stavo permettendo al mio dolore di condizionare la mia vita, cercavo di nasconderlo, di evitarlo ma… non mi lasciava mai. Ma da quando ci sei tu, si è trasformato in qualcosa che posso gestire, mi hai dato il coraggio di affrontarlo… ma posso riuscirci solo a patto che tu rimanga con me >> la ragazza gli posò una mano sulla guancia commossa dalle sue parole. I suoi occhi erano diventati lucidi.
<< Allora non ho altra scelta >> ridacchiò con un sorriso e una lacrima scivolò sulla sua guancia. Il biondo gliela asciugò con il dorso della mano e posò la sua sopra quella di lei.
<< Mi sa di no >> sorrise e lei fece lo stesso.
<< Quindi… per essere sicuri…  rimarrai con me? >> chiese grattandosi l’altra guancia con la mano libera.
La ragazza iniziò a ridere, era troppo tenero quando faceva così.
<< Si >> e ora? Cosa doveva fare?! Di solito in situazioni del genere si dovrebbe… e lei lo voleva, davvero però… non sapeva come fare…

Non fece in tempo a pensare ad altro che il biondo gli prese dolcemente il viso tra le mani iniziando lentamente ad avvicinarsi per baciarla, ovviamente lei non si opponeva minimamente, aveva perso il conto di tutte le volte che lo aveva desiderato!
I loro volti erano sempre più vicini, i loro nasi si stavano per sfiorare, la sua bocca perfetta stava per congiungersi alla sua… ma all’improvviso la ragazza serrò gli occhi e si allontanò leggermente da lui. Naruto rimase perplesso.

<< S-Scusa… non ho mai baciato nessuno… non so come si fa >> disse sincera, coprendosi il viso con le mani. Naruto la sorrise intenerito, le prese le mani e la guardò dolcemente.
<< Non ti preoccupare, non c’è niente di più semplice…  >> si avvicinò piano e le diede un piccolo e dolce bacio e la tensione iniziale  svanì, completamente.
Quando si divisero il biondo sussurrò a fior di labbra << be’ ora posso dire di essere stato il primo! >> si gonfiò.
<<  A fare cosa?! >> chiese incuriosita.
<< A rubare il tuo primo bacio… e il secondo… e il terzo >> continuò dandogli altrettanti piccoli e teneri baci.
La ragazza scoppiò di nuovo a ridere, non si era mai sentita così felice in tutta la sua vita. Era qualcosa che non riusciva a descrivere ma sperava di poterla provare per sempre.
Il biondo rise con lei e poi continuò più composto.

<< Ci sono un sacco di cose che tu non sai di me e io non so di te e che magari non conosciamo di noi stessi però… ti andrebbe di scoprirle insieme? >> Hinata gli circondò il collo con le braccia e lo baciò, ormai non aveva più alcun timore. Il biondo rimase piuttosto sorpreso del suo gesto ma anche incredibilmente felice.
<< Lo prendo per un sì? >>
<< Sì >>
Credo sia superfluo dire che questo fu il compleanno più bello della sua vita, almeno fino ad ora.
 
                                                                            ˜ ∙ ˜

Finalmente era arrivato il momento della festa, tutto era pronto e da bere ce n’era in quantità. I suoi amici stavano arrivando uno dopo l’altro portando altri loro amici, in sostanza c’era un mucchio di gente in casa sua. Ma non era un problema troppo grave, bastava solo che non distruggessero niente e poi dopo oggi pomeriggio si sentiva come se potesse sopportare qualsiasi cosa. Questo non era un suo problema al momento, la sua attenzione era tutta rivolta verso la porta nell’attesa di vedere entrare  una persona in particolare. Dopo un tempo che sembrò l’eternità,  finalmente la vide e le andò subito in contro sorridendo.

<< Ciao Hinata, sei arrivata! >> disse raggiante.
<< Ciao Naruto… >> disse ancora un  po’ imbarazzata per quello che era successo quel pomeriggio, ancora non le sembrava vero! Ma il suo splendido sorriso ovviamente non mancava mai.
<< Sei bellissima >> quel ragazzo aveva quell’incredibile capacità di mettere in imbarazzo le persone senza nemmeno rendersene conto, ma per quel commento non poteva che esserne felice.
<< G-Grazie >> disse leggermente rossa in viso. Continuarono a guardarsi intensamente per qualche secondo fino a che non vennero interrotti.
<< Ei Naruto e a noi non ci saluti?! >> disse fintamente offesa a nome di tutte ( con loro c’erano anche Karin e Ino ) una ragazza dai capelli rosa. Dai loro sguardi poteva giurare che quel pomeriggio fosse davvero accaduto qualcosa, ci aveva visto giusto allora!  Meglio così, in ogni caso ora se lo sarebbe fatto raccontare nei minimi particolari. Ma nonostante tutto era davvero felice per quei due, anche se non riusciva proprio a capire che cosa ci trovasse in lui, Hinata. Però doveva concedergli che era proprio un bravo ragazzo seppur con tutti i suoi difetti, ma in fondo chi non li ha?! L’importante è che l’avrebbe resa felice e su quello non c’era di che preoccuparsi.

<< Si certo, scusate ragazze. Buona sera anche a voi! >> era così bello quando sorrideva che passò di mente a tutte il fatto che non le avesse minimamente calcolate.
<< Va bene, ti perdoniamo!  Ancora buon compleanno! >> si aggiunsero in coro le altre.
<< Grazie mille! Prego ora entrate e fate come se foste a casa vostra! Io vado un attimo dagli altri >> prima di andarsene fece un occhiolino alla mora e dalle sue labbra uscì un silenzioso “ ci vediamo dopo “ alche’ non poté fare a meno di arrossire ancora di più. Lo aveva già detto che le sembrava ancora un sogno?!

Ma subito la rosa attirò la sua attenzione << Ei Hinata, per caso devi dirci qualcosa?! >> disse con un tono malizioso, sicuramente aveva già capito tutto ma in fondo era anche per merito suo se oggi era stato il giorno più bello della sua vita, per cui doveva ringraziarla anche per questo. E poi aveva proprio voglia di condividere tutta la sua felicità con le sue migliori amiche. Non era per vantarsi, ma era davvero troppo felice.

                                                                           ***
 La serata stava procedendo come previsto, c’era la musica, da bere ce n’era ancora, i ragazzi si stavano divertendo come se fosse l’ultima festa di tutta la loro vita ma soprattutto la casa era ancora intera… tutto stava andando per il meglio. Ora però, dopo aver trascorso la maggior parte della sera insieme agli altri,  Naruto desiderava passare un po’ di tempo da solo con Hinata così la chiamò da parte  << Ei, ti va di andare un attimo fuori? >> chiese gentile. La ragazza non aveva desiderato altro tutta la sera, finalmente potevano stare da soli un po’ loro due.
<< Certo >> sorrise,  si diressero fuori sulla piccola veranda e parlarono per il resto della serata.
 

Le altre ragazze non si stupirono molto dell’assenza della loro amica, potevano immaginarlo benissimo dove potesse essere, meno che tutte Ino, non perché non le importasse ma perché ultimamente la sua mente era un po’ confusa ed era più sulle nuvole che a terra. Infatti  ad un certo punto perse di vista le altre, c’era molta gente e si arrese al fatto che non le avrebbe trovate molto facilmente. Girovagando un po’ qua e là come aveva previsto non le trovò ma piuttosto notò da lontano Choji e pensò di raggiungerlo, così per non rimanere sola nel frattempo. Avvicinandosi sempre di più, notò che non era da solo ma c’era Kiba al suo fianco che, stranamente, stava parlando con una ragazza.
Una strana sensazione la attraversò da capo a piedi e improvvisamente si sentì “ leggermente “ irritata. Purtroppo per lei quella sensazione la conosceva bene anche se non voleva ammetterlo. Sei gelosa… sei gelosa?! Diceva una vocine antipatica nella sua testa ma lei cercò in tutti i modi di scacciarla via. No, non era gelosa. Perché avrebbe dovuto esserlo… e di cosa poi? Di lui? Nah, neanche per sogno, pensò. Ma nonostante tutto continuò ad avvicinarsi a loro, che guarda caso erano vicini alle cose da bere. E lei aveva sete, sia chiaro.
 
Già dalla gita, ma anche dopo di essa, accadevano delle cose che la confondevano ogni volta di più e tutte giravano in torno al fatto che quel ragazzo si dimostrava particolarmente gentile nei suoi confronti e ciò la faceva rimanere a dir poco perplessa, disorientata e non poteva negarlo. Una di queste cose era accaduta giusto qualche giorno fa…
 
Inizio flashback
<< Bene bene bene, chi interroghiamo oggi sulla lezione precedente?! >> affermò la prof.ssa Tsunade sadica come non mai.
Era l’ora di inglese, un incubo ogni volta… almeno per la maggior parte della classe.
<< Anzi vediamo… chi è che sarebbe così gentile da correggere i compiti che immagino tutti avrete fatto?! … Ino?!  >>
 La ragazza sbiancò, voleva sotterrarsi. Con tutte le cose che aveva avuto da fare quella settimana, ai compiti di inglese proprio non ci aveva pensato. Era chiaro che voleva interrogarla, altrimenti non l’avrebbe mai chiamata, solo che per lei sarebbe stato davvero un problema prendere un brutto voto visto che non era per niente brava in quella materia. E anche cavarsela all’ultimo momento non rientrava tra le sue capacità.

 Dannazione!! Cosa faccio!!?
<< Eem si ecco… dunque… >> non sapeva proprio che fare. Ma all’improvviso un ragazzo iniziò a parlare al posto suo, l’aveva salvata per un pelo.

<< Prof. io gli ho fatti >> e iniziò a correggerli dopo aver ottenuto il consenso della prof.
Con sua grande sorpresa quel ragazzo era proprio il suo compagno di banco. Era Kiba.
Ma perché l’aveva fatto?! Neanche lui era così bravo in inglese… bè sicuramente più di lei, ma questa non aveva importanza al momento.  Voleva forse aiutarla? Aveva capito che non gli aveva fatti e quindi… ma perché?!
Rimase in un certo senso intenerita dal suo gesto, anche se non era per niente sicura del perché lo avesse fatto. Aveva proprio un lato tenero quel ragazzo.

Una volta terminata la lezione non se la senti di chiedergli spiegazioni, sarebbe stato un po’ imbarazzante… e poi aveva fatto tutto lui. Però voleva almeno dirgli grazie, anche se non sapeva come… . Ma anche lui non disse niente e si comportò come se nulla fosse perciò, evidentemente, doveva andargli bene così. Anche perché sennò glielo avrebbe subito rinfacciato. Anzi, era proprio quello che si sarebbe aspettata da lui, e invece non fece niente. La tentazione era tanta ma alla fine decise di lasciar perdere.
 
Fine flashback

 
Per farla breve, ultimamente non sapeva bene come comportarsi con lui. In un certo senso le dava fastidio il fatto che dopo ogni volta che faceva qualcosa di carino, si comportasse in maniera fastidiosamente troppo normale. Perché diavolo lo faceva allora? E puntualmente ogni volta non poteva fare a meno di pensare  a quando le aveva detto, non molto tempo fa e in maniera piuttosto schietta, che in pratica si preoccupava per lei. Questo pensiero tornava sempre a galla, sempre. Ed era come se fosse una tacita risposta alle sue domande. E sempre ogni volta le veniva una voglia matta di chiedergli spiegazioni anche se, una piccola parte di lei, aveva paura di sentire quale sarebbe potuta  essere la risposta. Ma la domanda vera era: che cosa sperava di sentirsi dire sinceramente?
Non lo sapeva, oppure non voleva ammetterlo o meglio ancora, non voleva rimanere delusa un’altra volta. Aveva paura soprattutto di quello.
 
Appena arrivò al tavolo il più grassottello dei due la salutò.

<< Eilà Ino! >> il ragazzo al suo fianco invece voltò lo sguardo distrattamente e apparentemente non ebbe alcuna reazione particolare, anche se si irrigidì, seppur in modo quasi impercettibile.

<< Ciao >> disse.
<< Ciao >> rispose la bionda e fece per prendere un bicchiere, osservò un po’ quello che c’era sul tavolo e guarda caso la cosa che voleva era proprio vicino a Kiba. Nonostante tutto, cercava di non guardarlo troppo, né lui e né la tipa vicina ( che tra l’altro non aveva mai visto). O, andiamo!! Pensò leggermente scocciata. Il ragazzo si accorse della sua indecisione  e le chiese semplicemente, non calcolando più l’altra ragazza.

<< Vuoi qualcosa da bere?! >>
<< Si… >> rispose stranamente timida.
<< Che cosa? >>
<< Emm scegli tu… va bene qualsiasi cosa!  >> no aspetta, ma che cavolo sto facendo? Io so che cosa voglio prendere!! Ma allora… perché gli ho detto così!!

 Si sentiva così ridicola, ma che cosa le stava capitando?!  

Quando il ragazzo le passò il bicchiere, nell’afferrarlo gli toccò la mano. Cosa inevitabile e normalissima ma nel farlo si sentì un brivido attraversargli tutta la schiena. Non era la prima volta che gli toccava per sbaglio la mano ma ovviamente in questo periodo ogni cosa suscitava in lei reazioni strane.

<< G-Grazie… >> rispose senza neanche guardarlo negli occhi. Fece per voltarsi ma il ragazzo la fermò.
<< Ei Ino, va tutto bene?! >> chiese seriamente confuso dal suo comportamento insolito. Subito pensò che poteva trattarsi ancora di “quella” questione, che magari non l’aveva ancora superata, anche se voleva far credere il contrario.
<< È successo qualcosa?! >> dal suo sguardo capì che si stava riferendo proprio a “ quello” ma Shikamaru non centrava proprio niente, non questa volta almeno.
<< No, va tutto bene >> lo guardò negli occhi sperando che ciò potesse bastare a convincerlo. Ma non ci riuscì per niente. Era davvero incredibile, non gli si poteva nascondere proprio niente.

<< E allora perché sei così strana? Da quando mi permetti di scegliere qualcosa per te, di solito me lo ordini!!  >> la prese sul ridere ma era seriamente convinto delle sue parole.
<< Non sono strana!! Piuttosto sei tu che ti comporti così! >> le sue guance gonfie si erano leggermente imporporate. Si rese conto di aver alzato il suo tono di voce di almeno un tono e non aveva la minima intenzione di dare uno spettacolino per cui afferrò  l’altro per un braccio e lo trascinò in un punto dove avrebbero potuto parlare senza troppe persone intorno.

<< Scusa ma quand’è che mi sarei comportato in modo strano?! >> continuò non riuscendo davvero a capire a che cosa si stesse riferendo.
<< Da un po’!! Fai delle cose carine… sei gentile con me… però poi fai finta di NIENTE!! >> si rendeva conto che era una cosa imbarazzante da dire ma ormai i suoi sentimenti avevano prevalso sulla ragione, era troppo esasperata. Aveva bisogno di capire.

 Qualcosa era cambiato nello sguardo del ragazzo, uno strano luccichio ora illuminava i suoi occhi. Forse aveva una speranza con lei. Finalmente si era accorto di lui. Non doveva rovinare tutto.

<< Non è vero che è solo da un po’… io veramente mi sono sempre comportato così… solo che tu… non l’avevi mai notato >> la ragazza spalancò gli occhi. Ripensandoci bene, aveva proprio ragione. Lui è sempre stato gentile con lei… solo ora se ne rendeva conto. Si sentiva così stupida ma soprattutto imbarazzata! Glielo aveva detto veramente!!

 Ma… allora lui...

Ma perché non riusciva mai a capire i suoi comportamenti?! Era così esasperante!!  Il cuore iniziò a batterle all’impazzata. Quindi lui…

<< Ma allora tu… >>

Forse è arrivato il momento di dirglielo, pensò il ragazzo. Certo, non era così che lo aveva immaginato ma ormai non poteva più tirarsi indietro.

 Fece uno dei suoi mezzi sorrisi e la bionda  improvvisamente si rese conto di adorare quando faceva così.

<< Se proprio vuoi saperlo… tu mi piaci e … anche da un po’ >> si stava grattando una guancia  ed era visibilmente imbarazzato, ma allora anche lui si imbarazzava per qualcosa! Ma sicuramente doveva aver capito male, non poteva provare davvero qualcosa per lei ma era anche vero che non lo aveva mai visto comportarsi così e poi in quel caso, tutto avrebbe avuto più senso. Ma seriamente, quando era successo??!! Ma, nonostante tutto, sentirgli pronunciare queste parole la resero più felice di quanto avesse pensato.

<< Potresti anche non crederci ma è così… ma non mi aspetto niente, lo so che tu provi ancora qualcosa per Shikamaru… >> la sua voce si era fatta più triste e aveva lo sguardo basso. Sembrava davvero un cucciolo. Dentro di lei nacque il bisogno di dirgli che si stava sbagliando, che per lei Shikamaru era solo un fratello e nient’altro e che invece lui in realtà… le piaceva. Le piaceva davvero tanto. Ora lo aveva capito.  
Non poteva sopportare di vederlo così giù di morale per colpa sua, per la sua indecisione. Se ne rese conto proprio in quel momento. Tutti i momenti passati con lui tornarono a galla travolgendola. Aveva provato emozioni mai provate con nessuno, stava bene vicino a lui, era felice. Dalla gita… sentiva che era cambiato qualcosa. Quando lui si assentava da scuola, ora poteva ammetterlo, sentiva la sua mancanza. Si sentiva come se le mancasse qualcosa anche se i suoi amici erano tutti li. Le mancava lui.

E ora glielo avrebbe detto, che senso aveva aspettare?
 Sorrise e lo guardò  negli occhi.

<< Si, ci credo e no, per me Shikamaru è come un fratello, te l’ho già detto – fece un passo verso di lui avvicinandosi – in realtà, ho capito che… che a me piac- >>

<< Ei Kiba ti ho trovato finalmente!! Ah Ino, ecco dov’eri finita!! E?! ma che ci fate qua da soli?! >> chiese tutta serena una ragazza dai capelli rossi. Non lo sapeva, ma evidentemente doveva avere una sorta di predisposizione ad interrompere situazioni delicate, quella ragazza.

I due poveri ragazzi erano completamente sbiancati, soprattutto la bionda. Proprio in quel momento doveva arrivare?!?!

<< Karin, che spavento!! >> si affrettò a rispondere la bionda allontanandosi dal ragazzo e cercando di essere il più naturale possibile, ovviamente senza riuscirci. Cercò comunque di mantenere un certo controllo.

<< È da un’ora che ti cerco! Stavo giusto chiedendo a Kiba se ti avesse visto! Vero? >> si rivolse a lui con uno sguardo supplichevole. Non ci poteva davvero credere che gli avessi interrotti proprio in quel momento.  Come minimo non avrebbe più avuto il coraggio di guardarlo in faccia per la vergogna. Fortunatamente il ragazzo stette al gioco. E visto che la rossa doveva aver bevuto parecchio non fece troppe domande. Gli disse a Kiba che Naruto lo stava cercando perché doveva chiedergli un favore e poi si dileguò. Ma non se ne andò da sola. Ora non aveva più alcuna scusa per stare con Kiba visto che aveva “ trovato “ colei che stava cercando. Kiba cercò di fermarla, il suo sguardo era molto disorientato ma allo stesso tempo carico di aspettativa. Ma la bionda non riusciva più a ragionare lucidamente e per quanto le dispiacesse lasciarlo così, era l’unica cosa che potesse fare.

<< Ci vediamo Kiba >> il ragazzo la guardò ancora più perplesso.
<< Ino!! >>  ma la ragazza si disperse tra la folla dietro alla sua amica.

Dannazione! Pensò il ragazzo, pervaso di amarezza. Dannazione…
 
 
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Eilàà 16 capitolo!!  finalmente ce l’ho fatta a pubblicare, scusate il ritardo!! Però ora mi sono resa conto che tra gli impegni ed altro, riesco a pubblicare solo una volta alla settimana, il giovedì o al massimo venerdi! XD tornando a noi questo capitolo mi è uscito davvero lungo ma volevo dire così tante cose! Finalmente Naruto e Hinata si sono dichiarati e si, magari sono stata un po’ troppo sdolcinata ma non posso farci niente, per loro riesco a pensare solo a quello e sinceramente mi sono anche trattenuta! Hihih
^-^ anche Kiba e Ino stavano raggiungendo un punto di svolta ma purtroppo sono stati interrotti, non era il loro momento XD Vi anticipo che presto arriverà anche il momento per un’altra coppia…
Alla prossimaaa ;D 
   
 
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