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Autore: NeroNoctis    23/10/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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– Voleva vedermi? – chiese Noctis, entrando nella tenda del vecchio Solon, che era intento a fumare una pipa finemente decorata. Quella sera, il saggio sembrava particolarmente stanco, provato, come se improvvisamente tutti i suoi anni gli fossero caduti addosso come un macigno. Era passata una settimana dal loro ultimo incontro, e Noctis aveva pensato e ripensato alle parole del vecchio, ma alla fine aveva deciso che per il momento non avrebbe rischiato. 
"Devo rimanere" si disse. "Devo aiutare questa gente, lo devo a Solon, ad Hemaru"
Hemaru... nell'ultimo periodo era strana. Ogni qualvolta che Noctis tentava qualsiasi approccio con lei, lei sembrava quasi infastidita dalla cosa, e i baci che i due si scambiavano avevano un qualcosa di diverso. Forse era per via della decisione del ragazzo? Chissà, ma Noct ci stava male, anche se non lo faceva notare. 
Lei passava le giornate ad allenarsi con Kyrd, e questo accresceva la gelosia del ragazzo. Tuttavia, si disse di star tranquillo, si fidava di lei, e quel periodo lo trascorse aiutando il vecchio in varie faccende, e ascoltando diverse storie della tribù, come la storia del cristallo che svettava dietro il villaggio, o la storia delle divinità di Fyeran. Riguardo quest'ultima storia, Solon diede al ragazzo un rotolo di pergamena, molto antico, in cui era trattata parte della mitologia di quel luogo.
 
"In principio vi era il Nulla, e Nulla soltanto.

Dal Nulla nacque il Non-Essere perfetto.

Il Non-Essere assunse le sembianze di una donna, segno di fertilità.

Fertilità contrapposta alla sua reale Non-Esistenza.

Ma la Dea non pareva soddisfatta, così, come il fratello, creò.

La culla nata dal Nulla: Fyeran.

Opposta al mondo del tempo.

Il Nulla che divide il Tempo, le creazioni degli Esterni.

La Dea creò la progenie degli Alati, ma come lei, incapaci di provare emozioni.

Erano Non-Esseri, proprio come la Dea.

Ella allora creò i Grandi Antichi: portatori di emozioni e guardiani del mondo.

I Grandi Antichi migrarono in ogni parte del mondo, proteggendo i popoli.

Ma i Grandi Antichi iniziarono a bramare il potere, così crearono a loro volta.

Nacquero gli uomini, che colonizzarono il mondo.

Gli Alati furono chiamati Draghi. Gli uomini creati dai Grandi Antichi furono chiamati Asura.

I Draghi si stabilirono nel continente orientale, gli Asura in quello occidentale.

Ma gli Asura, così come gli Antichi, erano ancora insoddisfatti.

Chiesero agli Antichi il cielo, e gli Antichi donarono loro le ali.

Ma la Dea Nihil notò la brama di potere degli Antichi, e li sigillò nelle divine pietre.

Le divine luci vennero sigillate a loro volta nella città di Relex,

città nata prima della stessa Dea.

La città degli Dei Esterni.

I Grandi Antichi giacciono in un sonno più profondo della morte.

In attesa del loro risveglio.

Risveglio che avverrà durante la nuova Creazione del Nulla e del Tempo.

La Creazione che Distrugge.

Quando il Sigillo della Creazione verrà distrutto..."

 
E poi il testo divenne illeggibile. Nemmeno il vecchio Solon sapeva cosa si nascondesse dopo quelle righe, nessuno a Fyeran lo sapeva. E gli spiegò altro, come l'esistenza degli Asura. Se i Lost Masters erano i Balaur di Fyeran, gli Asura rappresentavano i Daeva. Ma ormai si narrava che si erano estinti.
Noctis riportò la sua attenzione sul vecchio, che nel frattempo aveva preso una scatola finemente decorata con il sigillo di Kunax, che Solon gli spiegò appartenere alla razza degli Antichi. Kunax era uno di quelli rimasto fedele a Nihil, ma di cui si erano perse le tracce, proprio come gli Asura e la stessa Dea.
– Questa era di mio figlio. – disse il vecchio, senza nascondere una certa tristezza. Estrasse una sfera. – La usò solo un paio di volte, ma come bracciale più che altro. Era il mio regalo verso di lui, il regalo per il prossimo capo di questa tribù. Io voglio donarla a te, sei degno per usarla, per sfruttare il suo potenziale magico, per risvegliare il suo potenziale magico. E voglio che guidi questa tribù quando io raggiungerò il mio amato figlio.
– Non posso accettarla... è troppo...
– Devi. – Il vecchio mise la sfera nel braccio del ragazzo,e subito brillò di luce verde, illuminando gli occhi di Solon, che aveva gli occhi lucidi. – E' come se fossi ancora qui...
Ma quando finì quella frase, Solon indietreggiò e sputò sangue, mentre una lancia gli attraversava il petto, altezza del cuore. Il vecchio cadde, morto, ma prima che la sua vita finisse, riuscì a pronunciare il nome di suo figlio, nome che tuttavia non fu sentito da nessuno.
Noctis si voltò, osservò gli assassini di Solon, e digrignò i denti.
Kami, spirito della tempesta, apparve alla sue spalle, mentre i suoi occhi brillarono di quella luce verde emanata dalla sfera.
   
 
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