La luna splendeva alta nel cielo scuro, illuminando con la sua luce gelosa il paese di Konoha accarezzando le pareti delle case e le strade che si trovavano ai margini della città, dimenticate.
Allontanate, incomprese.
Lì vivevano gli Uchiha, figli dell’avidità e del potere del sangue, che prendendo questa loro reclusione come un motivo quasi d’orgoglio, avevano preferito mantenere il loro sangue e il loro potere all’interno del clan, sposandosi solo tra di loro ed educando i figli a una filosofia di superiorità che li aveva portati a divenire sempre più odiosi e asociali agli altri.
Ed è in una di quelle case abbandonate che parto a raccontarvi questa storia, la casa più rispettabile e ammirata tra le dimenticate: La dimora in cui Fugaku Uchiha, il capo del clan, viveva assieme a sua moglie Mikoto e ai suoi figli Itachi e Sasuke.
I due fratelli in particolare saranno i personaggi dell’intera nostra vicenda, ma più specialmente lo sarà il loro amore. Un amore fraterno, un amore platonico, un amore passionale, un amore adultero.
Un amore che distrugge, un amore che rigenera, un amore che ama, un amore che odia.
Un amore sporco.