Ciao!
Riguardo
la questione del continuo, vi prendo in parola e continuerò a scriverlo, ok? Il
primo capitolo sarà on-line pochi giorni dopo la fine di questa fic!
In questo cap continueremo a notare che
Deb sta cambiando carattere e modi di fare in negativo, e lo constateremo
definitivamente nel prossimo cap.
Grazie
mille a:
giunigiu95:
Hai ragione, nessuno sopporta Paris e si crede di essere chissà chi! E riguardo
questa presunta ragazza di Niko, beh, ti lascio al cap per scoprire cosa
succederà… Buona lettura! ^^
95_angy_95:
Puoi dirlo en forte, ora si che sono cavoli amari per Deb! Anche le pagine di
diario sono una delle mia parti preferite, personalmente penso sia bello leggere qualcosa dal punto di vista che
non sia quello di Deb per una volta, non
credi? ^^
vero15star:
Tesoro, tranquilla che in questo cap scopriremo la causa dell’anomalia dell’sms
del nostro Andreuccio (dobbiamo
dividercelo, eh si, perché lo adoro troppo anch’io =D). Non hai sbagliato, “bride”
vuol dire proprio sposa, in particolare sarà una futura sposa che riceve la
proposta di matrimonio in un’occasione particolare, prima che il mondo le
crolli addosso perché si rende conto di non essere una buona “donna di casa”…
Chissà chi è xD… E chissà chi è lo sposo…
Tu che dici? Comunque mi farebbe piacerissimo incontrarti e conoscerti appena
verrai a Caserta ^^ , poi semmai se ti va possiamo scambiarci gli indirizzi di msn così potremo metterci d’accordo quando
si presenterà l’occasione! Un bacione!
_New_Moon_:
Oddio, allora ho una lettrice maga! Non dirmi che hai già previsto l’esito
della fic! E se lo hai fatto ti prego non spoilerareeee! xD xD Allora ti prendo
in parola, carissima, e spero di sapere il tuo parere quando lo pubblicherò! Ci
conto, eh! xD
Angel
Texas Ranger: Levare Paris di mezzo un po’
difficile a momento, ma ti prendo in parola circa il continuo della fic e ho
deciso di continuare a scriverlo, spero ti piacerà! ^^
A martedì,
la
vostra milly92.
Capitolo 44
Basta, Non Ce La Faccio
“Il tuo ragazzo…?” biascicai, sentendo di essermi
persa un bel pezzo della storia.
“Si, io e Ferdinando ci siamo messi insieme martedì!” sibilò Sabrina minacciosa.
“Ma… Ma io non ne sapevo nulla! Non mi hai detto che
stavi con lui!” risposi, mentre Paris rideva.
“Ma su, riccia, non ti abbattere, Ferdinando non è
scemo, sa distinguere la lana dalla seta! E’ davvero infantile arrabbiarti così
con Deb solo perché è popolare, bella e corteggiata, sai?” dichiarò Paris
altezzosa.
“Paris!” la sgridai. “Senti, Sabri, quel ragazzo mi ha
baciata per una sc…” ma mi zittii visto che Paris mi stava pizzicando il
braccio destro.
“Cara, Deb non sapeva nulla di te e Ferdinando, anche
perché lui va a dire in giro che è single, è mio cugino e lo conosco bene.
Quindi il problema è tuo, non della mia amica. Au revoir!” disse con voce affettata , facendomi segno di
allontanarsi.
Io la guardavo impaurita dalla reazione che stavano
avendo le mie amiche, mentre Sabrina sembrava tremare per l’indignazione.
“Hai chiuso” sbottò Giusy indignata più che mai.
“Si, ormai non andiamo bene visto che non siamo
popolari e famose come te!” urlò Cristina.
“Ma ricordati che eravamo le uniche ad ascoltarti
quando eri ancora te stessa! Ora vai a fare shopping con la francese, và!”
esclamò Lina, allontanandosi con le altre.
Inutile dire che mi sentii catapultata in un altro mondo,
e non potetti far altro che scagliarmi contro Paris.
“Ma sei pazza!” le urlai, tremando. “Le mie amiche si
sono arrabbiate per colpa tua!”.
“Arrabbiate? Imbufalite, ihih” sghignazzò lei. “Senti,
ti ho solo fatto un piacere, meriti di frequentare altra gente….” .
Gente che non comprendeva il significato della parola
“affetto”, mi dissi il fatidico 2 Agosto, mentre ero in treno con Paris,
Daniele e il resto della comitiva della ragazza diretta verso Roma, dove si
sarebbe tenuto il concerto. Saremmo arrivati lì per l’ora di pranzo e avremmo
trascorso con i ragazzi le ore pre-concerto.
Gente che guardava con disprezzo chi pronunciava una
parola del dialetto napoletano.
Gente a cui interessava solo il tuo conto in banca.
Gente che non conosceva la differenza tra l’astuzia e la
malvagità, la ricchezza spirituale e materiale.
“Allora, pronta a rivedere i nostri amici?” mi domandò
Daniele mentre guardavo il paesaggio fuori dal finestrino.
“Ma certo” risposi, abbassando lo sguardo e
riconoscendomi a stento quando notai la scritta “D&G” dei miei jeans e del
mio top.
Mi sentivo vuota dentro, senza i miei valori che avevo
sempre difeso, e pensavo solo alle mie amiche che ora se la stavano spassando
in Calabria, nella casa estiva di Giusy, senza di me.
Era bruttissimo capire di aver spezzato un’amicizia. E
per cosa?
Guardai Paris che rideva mentre Gustavo, uno dei
ragazzi che erano in viaggio con noi, la abbracciava e le palpava il sedere.
Scossi il capo, cercando di non piangere.
“Max mi ha appena mandato un sms, abbiamo i posti in
prima fila!” disse Daniele mentre scendevamo dal treno e ci avviavamo nella
piazza dove si sarebbe tenuto il concerto. Stringevo in mano il mio biglietto,
quel pezzo di carta che rappresentava la motivazione delle cazzate commesse,
come se fosse la mia ancora di salvezza.
Attorno a me c’erano tantissime persone che si
accalcavano nonostante mancassero sei ore al concerto, e lanciai un sospiro di
sollievo quando riuscimmo a raggiungere i camerini dei ragazzi.
Paris se la filò con Gustavo e il resto del gruppo,
lasciando me e Daniele, in stile: “Ora che vi ho usato per le vostre conoscenze
non mi servite più!” , ma mi fece solo un grande favore.
“Oh oh! Ma guarda chi c’è!” disse una voce alle mie
spalle. Una voce che non ascoltavo da ben cinquantotto giorni e quattro ore.
Mi voltai, raggiante di felicità, trovandomi davanti Max
tutto sorridente, nel suo migliore stile estivo: pantaloni di lino e maglietta
a mezze maniche bianca.
“Zio!” urlai traboccante di felicità, abbracciandolo
come una furia mentre i bodyguard mi guardavano male. Avevo agognato quel
momento per due mesi, ed ora che lo stavo vivendo mi sembrava di essere
ritornata dietro di mesi e mesi.
“Nipotina! Oddio, sembra passato un secolo dall’ultima
volta che ci siamo visti!” esclamò, mentre Daniele attendeva la fine della
scenata per salutarlo.
“Ciao, eh” sbuffò falsamente arrabbiato e
abbracciandolo a sua volta, mentre alle sue spalle si sentiva: “Max, il pranzo
è pronto, vieni al bar!”.
Con un tuffo al cuore, vidi Andrea venire verso di noi
per poi bloccarsi, con indosso una maglia rossa, dei bermuda di jeans e gli
occhiali da sole. Sentii il mio cuore battere forte per la sua presenza,
incredula di riaverlo avanti. Quasi dimenticai di essere offesa con lui per la
questione dell’sms.
“Deb, ciao!” urlò, correndomi incontro e stringendomi
a sé.
“Andrea!” urlai a mia volta, ancorandomi letteralmente
a lui e stringendolo più forte che
potevo, quasi con le lacrime agli occhi.
“Quanto mi sei mancata” disse, come se gli altri
intorno a noi non ci fossero. “Più il tempo passa e più ti fai bella”.
“Mi sei mancato anche tu” ammisi, e ci sorridemmo.
“Debora!”.
Come al solito, a completare la mia felicità giunse Rossella.
“Stai benissimo, sembri una pop star!” si congratulò.
E tu una porno
star, invece… Pensai, squadrando la sua mini mini gonna e il top microscopico,
accompagnato da dei sandali dal tacco vertiginoso.
“Ciao” la salutai falsamente allegra, mentre mi
separavo da Andrea. “Comunque ancora grazie per le ripetizioni” gli dissi, decisa
ad aprire l’argomento “sms deficiente”.
Lui
mi guardò stranito. “Eh? Quali ripetizioni?”.
“Come!
Te l’ho scritto nell’sms! Ho preso nove a spagnolo!” risposi spazientita,
mentre lui continuava a guardarmi interrogativo.
“Ma
io non l’ho ricevuto” rispose lui ingenuamente, mentre Rossella assumeva
un’aria preoccupata.
“Ma
se mi hai risposto!” dissi, prendendo il cellulare e facendogli leggere l’sms.
Lui
lo lesse prima di continuare a mostrare
una faccia sconvolta. “Non ti ho risposto io” affermò. Guardò Rossella, dopo
aver letto bene la data.
“Ross,
quel giorno eravamo tutti a casa tua per le prove…” iniziò, come se avesse
capito tutto.
“E
allora?” fece lei con aria di sfida.
“Significa
semplicemente che hai risposto tu, cancellando l’sms dopo averlo letto” terminò
lui. “Non vorrei dirtelo qui davanti a tutti, ma devi piantarla con la tua
gelosia!”.
Rossella
sbuffò prima di correre via.
Mi
sentii stranamente sollevata, e gli sorrisi apertamente, mentre lui diceva:
“Scusala, non riesce a capire che non mi va di stare con lei e reagisce così…”.
Wow, ha mantenuta la sua parola, allora
alla fine era davvero sincero….
“Ma
figurati, pensavo ci sarebbe stata una spiegazione del genere” risposi
gentilmente mentre Daniele tossiva forte per ricordarmi che le cose non erano
proprio andate così.
“Allora,
andiamo a pranzo? Ovviamente siete invitati anche voi!” esclamò Max durante il
silenzio che si era creato.
“Ma
certo, grazie” rispose Daniele, mentre tutti iniziavamo a seguirlo verso un
locale lì vicino, accerchiati dai soliti gorilla.
Era
un locale moderno, con i tavolini trasparenti e le sedie colorate.
Appena
entrai, però, sentii un’ennesima fitta allo stomaco: oltre al resto dei Gold
Boyz c’era anche Niko, con indosso una maglietta azzurra e degli occhiali da sole.
trattenni il respiro, ricordandomi più che ai del fatto che non si era fatto
sentire dopo tutte quelle promesse e quei discorsi.
“Abbiamo
portato i rinforzi!” se ne uscì Max rivolto agli altri, indicando me e Daniele.
“Salve
ragazzi!” dissi falsamente disinvolta, correndo in direzione di Giuseppe, Dante
e Francesco, abbracciandoli e facendo le tipiche domande formali come “Tutto
bene?”. Quando arrivò il turno di salutare Niko, che era seduto all’estremità
del tavolo, esibii un sorriso stiracchiato.
“Debora,
non ti avevo riconosciuta!” se ne uscii lui. Mi salutò con due baci sulle
guance prima che uno dei gorilla lo chiamasse per fare un autografo a delle
fans.
Ci
restai male, mi ero aspettata un saluto più affettuoso, ma feci finta di non
badarci, prendendo posto vicino ad Andrea.
“Allora,
cos’è questa storia del vostro contratto discografico?” domandai ai Gold Boyz
dopo aver ordinato, controllando con la coda dell’occhio l’eventuale ritorno di
Niko.
“Ma
niente di che, la Sony ci ha dato questa possibilità e stiamo già lavorando ad
un eventuale cd” rispose Giuseppe allegro.
“Che
figata!” disse Daniele entusiasto.
“Alla
fine è come se avessimo vinto anche noi” disse sollevato Dante sorridendo.
“E
come avete intenzione di chiamare il cd?” domandai.
“Abbiamo
varie opzioni, tra cui c’è anche “28 Maggio”” rispose Andrea guardandomi
intensamente e facendomi arrossire come una furia.
Il
28 Maggio era il giorno in cui c’eravamo messi insieme…
“Si,
è la somma delle nostre date di nascita” spiegò Francesco entusiasta.
Che
coincidenza! Andrea sembrava pensarla come me visto che prese la mia mano tra
le sue, sotto al tavolo,e la strinse lievemente.
Per
un attimo mi sentii catapultata nel loft, alle giornate che avevamo trascorso
insieme, quelle ore sottratte allo studio in cui ce ne stavamo abbracciati a
guardarci semplicemente senza stancarci mai…
Improvvisamente
avrei tanto voluto rivivere quei momenti, come se non avessi mai avuto un
ripensamento su Niko.
“E
invece voi cosa mi dite? Com’è andato il vostro ritorno?”.
Max
interruppe il mio flusso di pensieri con questa domanda, facendomi sobbalzare.
“Benissimo,
ormai io e Deb facciamo parte del gruppo dei popolari dell’istituto” rispose
Daniele entusiasta.
“Oh,
beh, si, e poi le pagelle sono andate bene, ho mantenuto la media del 7,5
nonostante tutto” affermai. “Anche se ho litigato con le mie migliori amiche…”
aggiunsi, abbassando il capo.
“E
perchè?” domandò Max allibito. “Eravate così compatte!”.
Gli
raccontai dell’accaduto, del fatto che non avevo fatto più di tanto per poter
ottenere i biglietti del concerto…
“E’
stato un bel gesto, ma ti è costato caro” disse Andrea guardandomi dolcemente e accarezzandomi il
capo.
Scrollai
le spalle, imbarazzata da quel gesto intimo, e ringraziai il Cielo quando
vennero i camerieri che ci servirono il
pranzo.
Mangiammo
in allegria, raccontandoci i vari aneddoti che erano successi durante il
periodo di separazione, finchè non giunse Rossella a pranzare con noi.
“Scusate,
ho avuto un’intervista” si scusò con una bella faccia tosta, come se prima non
avesse fatto una figuraccia.
“Ma
figurati” le risposi con finto tono mieloso.
Lei
mi guardò, mi sorrise falsamente, bevve un sorso di vino rosso con estrema
grazia e sensualità guardando Andrea e poi disse: “Allora, vi stavate
raccontando tutte le novità di questi due mesi?”.
“Si”
rispose Francesco.
“Allora
immagino avrete anche parlato della nuova ragazza di Niko!” squittì lei
deliziata e guardandomi profondamente.
Nuova ragazza di Niko.
Nuova ragazza di Niko.
Nuova ragazza di Niko.
Quelle
parole mi rimbombarono nelle orecchie a tal punto che per un pelo non mi
strozzai con l’hamburger.
“Niko
ha la ragazza?” domandò Daniele, all’apice della felicità e dell’incredulità.
“Si,
non glielo avete ancora detto?” chiese Rossella sorridendo, mentre gli altri
scuotevano il capo e si guardavano imbarazzati, mentre Andrea mi scrutava, in
attesa di una mia reazione. Non battei ciglio, e finsi di ascoltare la
conversazione senza essere turbata più di tanto.
“Si,
è una nuova cantante emergente di Napoli, si chiama Eliana ed è davvero una
bella ragazza, lo devo ammettere! Si sono conosciuti ad un concerto a metà
Giugno, e Niko mi ha detto che è stato amore a prima vista, appena l’ha vista
ha dimenticato tutto… anzi, tutte!
Ihih! Comunque stanno insieme da un mese ormai” raccontò sghignazzando quella
vipera.
Dal
canto mio mi sentivo davvero umiliata, era riuscita a mettermi K.O.
“Vabbè,
Ross, non esagerare” tentò invano Max.
“No,
ha ragione, sono davvero preso, la canzone che uscirà a settembre è dedicata a
lei dopotutto” disse Niko in persona, sorridendo, alle mie spalle.
Mi
voltai, e vicino a lui vidi una ragazza alta quasi quanto lui, con un sorriso
smagliante e lunghi capelli biondo ramato.
“Amore,
così mi fai emozionare!” disse lei, abbracciandolo. “Ciao, ragazzi!” aggiunse
rivolta agli altri, che le risposero con un vago “Ciao”.
“Ciao,
io sono Eliana” si presentò cordialmente a me e Daniele.
Le
risposi altrettanto cordialmente, prima di voltarmi verso Niko e dirgli con un
fil di voce, ma senza staccare gli occhi dai suoi, “Congratulazioni!”.
“Grazie”
rispose senza batter ciglio.
Ecco perché non si è fatto sentire! Che
stupida che sono stata!
Feci
un sorriso del tutto ipocrita prima di voltarmi e notare che Daniele mi
guardava intensamente e sembrava avere una lotta contro sé stesso. Alla fine
sospirò e mi prese per un braccio, e quando lo guardai senza capire mi
sussurrò: “Reggimi il gioco, è per il tuo bene” mentre tutti erano distratti da
Eliana.
“Beh,
visto che si è presentato il momento degli annunci… Io e Debora volevamo annunciarvi
che ci siamo messi insieme tre settimane fa!” disse, cingendomi il braccio
attorno le spalle e sorridendo.
Annuii,
sorpresa, senza sapere se fosse una cosa giusta o meno. “Beh, si, si, solo che
avevamo deciso di dirvelo poco prima del concerto…” diedi man forte quando
dentro mi sentivo morire.
A
quelle parole seguirono varie reazioni: Max sgranò gli occhi, Andrea spalancò
la bocca, Rossella ci lanciò uno sguardo superficiale,ma facendomi capire che
ora ero io ad averla messa K.O., Giuseppe, Dante e Francesco ci guardarono
stupiti e Niko … Sorrise.
“Congratulazioni
anche a te allora!” disse.
“Grazie”
risposi.
Inutile
dire che dopo quella falsa rivelazione l’atmosfera si raffreddò: la cosa che
però mi fece più male, però, oltre a vedere Niko imboccare Eliana, fu vedere Andrea
dispiaciuto.
“Senti”
gli dissi alla fine del pranzo, prendendolo in disparte mentre ci dirigevamo ai
camerini, “Io non sto con Daniele, è una cosa che ha deciso lui per … Per non
darla vinta a Rossella” terminai a testa bassa.
“Perché
me lo dici? Cosa posso mai farci?” sbottò freddamente.
Non
riuscivo a replicare, avevo la bocca arida. “Hai uno strano modo di fingere
l’indifferenza” dissi. “Ma comunque sappi che non dimenticherò facilmente
quella settimana in cui siamo stati insieme”.
“Ok,
scusami, in realtà me ne frega… Ma devo imparare a vivere senza te, e, credimi,
è davvero difficile” disse.
“Non
so cosa dire, purtroppo non riesco a capire chi mi interessa di più tra te e
quell’altro” ammisi. “Solo che con te le cose sono più facili, siamo più in
sintonia…”.
Andrea
scrollò le spalle. Lo abbracciai, ma lui rimase impassibile, così mi decisi a
ritornare dal mio pseudo fidanzato che mi prese per mano.
Fingere
di esser la sua ragazza però mi diede qualche vantaggio: scoprii che a Niko,
nonostante fosse presissimo da Eliana, dava fastidio vederci insieme.
Infatti,
quando ottenemmo il permesso di assistere le prove nel pomeriggio in prima
fila, e mi decisi a baciare Daniele proprio mentre Niko cantava, egli sbagliò
la strofa, scusandosi per l’errore commesso.
“Ha
funzionato” dissi incredula.
“Si,
ci è rimasto secco!” esclamò Daniele ridendo, e mi baciò di nuovo, questa volta
con più foga.
Mi
sentivo una bastarda, ma lo lasciai fare, nonostante tutto mi stava facendo un
favore…
Click.
Mi
separai di botto per la luce causata da un flash mentre a pochi centimetri da
noi vedevo una Paris entusiasta che sghignazzava.
“Ecco,
questa foto finirà in prima pagina nel numero di “Europe Gossip” di settembre!”
annunciò lei.
“Gossip
che?” domandai alzandomi.
“Europe
Gossip! Il giornalino di Gossip del Liceo Classico Europeo che ho ottenuto il
permesso di pubblicare durante il prossimo anno scolastico!” spiegò Paris
entusiasta. “Ovviamente io sono la caporedattrice!” aggiunse.
“Paris,
piantala, siamo tuoi amici, la stavo bacando per … una scommessa” intervenne Daniele mentre alle nostre spalle i Gold
Boyz provavano “A te”.
“Appunto,
è per il vostro bene! Così sarete ancora più popolari!” esclamò estasiata lei.
“Paris,
dai, non possiamo nemmeno barattare la foto?” proposi, decidendo di giocare
d’astuzia.
“Sarebbe?”.
“Beh,
potresti cancellare quella foto in cambio di una mia foto più interessante, in
cui bacio un certo V.I.P…”.
Mi
dicevo che non sarebbe successo nulla, tranne il fatto che la mia popolarità a
scuola sarebbe saltata alle stelle, ovvio.
“Vediamo”
concesse Paris, mentre cacciavo fuori la mia digitale e le mostravo la foto in
cui io e Andrea ci baciavamo. Nel rivederla provai un lungo brivido lungo la
schiena.
Nel
momento in cui la vide le si dilatarono gli occhi e spalancò la bocca. “Ok,
ok!” esclamò, cancellando all’istante la foto mia e di Daniele e prendendosi la
mia memory card.
“Non
pensi che possa essere pericoloso aver dato la memory card con tutte quelle
foto a Paris?” fece Daniele quella sera mentre il concerto stava per iniziare.
“No,
non credo, non può farci nulla di che” dissi, cercando di rassicurare più me
stessa che lui. “Ma comunque, grazie per aver accettato di fingere di essere il
mio ragazzo” lo ringraziai.
“E’
stato un piacere” disse lui. “Ormai ci sono abituato…” aggiunse, facendomi
sentire davvero in colpa. “Ma tu, invece? Ho visto in che modo vi guardavate tu
e Andrea…”.
“Non
lo so, diciamo che mi piacciono tutti e due, solo che… Boh, non lo so nemmeno
io” ammisi sconfortata.
“Dai,
prima o poi troverai un ragazzo normale
che vada bene per te” mi rassicurò lui stringendomi a sé e baciandomi la
guancia, mentre vicino a noi Paris e gli altri urlavano per l’entrata dei
cantanti.
Ascoltarli
cantare mi fece bene, per tre ore mi rasserenai, liberai la mente dai miei
dubbi, ma il peggio venne quando fui costretta a salutarli.
Presi
in disparte Max e gli dissi la verità su me e Daniele, chiedendogli di tenere
acqua in bocca, e salutai anche gli altri.
“Se
puoi vieni a Pescara il dodici!” mi invitò Andrea cordiale. “E tra parentesi
sono contento che non stai con Daniele” aggiunse a bassa voce mentre mi abbracciava.
“Mi
raccomando, tesoro, spero di vederti presto!” disse Rossella sorridendo
malefica.
“A
chi lo dici, tesoro!” risposi, mentre abbracciavo Francesco e Giuseppe.
Eliana
mi si avvicinò e mi salutò con due baci sulle guance. Era davvero simpatica,
dovevo ammetterlo, eppure non potetti far altro che pensare a lei e Niko mentre
ero sul treno per ritornare a casa e gli altri dormivano. E, dulcis in fundo,
mi arrivò un sms proprio da parte sua.
Non sapevo che saresti venuta, scusami,
avrei voluto dirti la cosa diversamente. Mi dispiace, ma ora io amo lei, e non
avrei voluto illuderti. E’ meglio così, credimi. Ti chiedo solo di
dimenticarmi. Niko.
Restai
incredula davanti a quelle parole di ghiaccio. Dimenticare? Credeva che fosse
un gioco da ragazzi? Mi aveva sconvolto la vita, mi aveva fatto avere dei
ripensamenti su Andrea dopo tutto quello che aveva fatto, ed ora… Ed ora il massimo
che gli riusciva di dire era “Dimenticami, io amo un’altra” come se tutti gli
accaduti fossero frutto della mia immaginazione!
Presi
il diario che mi aveva dato due mesi prima che avevo custodito nel mio zaino
insieme a quello di Andrea, presi una pagina a caso e lessi. Ormai lo facevo
sempre quando ero triste o turbata, e quel diario per me funzionava come una
specie di oracolo.
29/05/08 ore 12:30, camera del loft.
Caro diario, oggi sarò breve e conciso,
non ce la faccio a scrivere molto, ho la mano che mi trema e le lacrime che
sgorgano come se fossi un bambino. Poco fa avuto la conferma che lei sta
con lui, come avevo previsto. E’ stato un shock sentire la loro
conversazione “clandestina” mentre stavo andando nella sua stanza per parlarle.
“Voglio te, voglio sentirmi di nuovo bene come ieri sera…” gli ha detto. Ieri
sera… Non oso immaginare cosa sia successo, ieri sera!Stanno insieme. Come li
invidio. E la cosa è stupida, perché me la sono lasciata sfuggire così, prima
le piacevo, ma come al solito ho rovinato tutto… Addio, piccola life coach.
Vorrei avere il coraggio di dirti che forse io ti… Basta, non ce la faccio.
Chiusi
il quaderno di botto, anche io non ce la facevo. Come aveva potuto dimenticare
tutto quell’amore che provava in così poco tempo?!
Qualche Anticipazione:
La
vecchia Debora era decisamente morta, sepolta, scomparsa, sostituita da una
Debora più frizzante, ma anche abbindolatrice.
________
“E
ci credo, non potevano non comprarla dopo che abbiamo organizzato la copertina
così bene” sghignazzai. Quell’”abbiamo” includeva il fatto che io fossi la
viceredattrice del giornalino.
________
“Va
bene, diciamo che se continuai così potrai venire alla festa di Halloween”
concessi gelida.
________
“Oh,
Silvia! Ciao!” dissi incredula. “Che sorpresa!”.
________
“Certo
che non sarebbe successo, ti conosco, e non fai nulla di male contro la tua
volontà. Sempre se hai capito di aver fatto cose cattive e sbagliate” disse con
freddezza.
________
“Non
sono il tuo giocattolo! Mi sono stufato! Mi ero illuso, era tutto un piano, ho
deciso di farti entrare nel giro per farti innamorare di me, di farti
ingelosire…” aveva detto.