Ane-san
Era pomeriggio inoltrato ed il kazekage era intento a leggere dei documenti mentre sorseggiava del the alla menta.
Di tanto in tanto guardava l'orologio poichè tra qualche minuto si sarebbe tenuta una riunione di routine con i consiglieri e, nonostante non fosse il suo momento preferito della giornata, ci teneva ad arrivare in orario.
Rapporti riguardo le terre confinanti, rapporti sui fondi del villaggio, rapporti sulle missioni di livello B e livello A.
Rapporti, rapporti, rapporti... uh guarda una lettera da Konoha...
Na, solo un rapporto di Shikamaru.
Finì di bere il suo the, si stropicciò gli occhi e sbadigliò, poi si mise il completo da Kazekage e si avviò verso la camera del consiglio.
Aveva appena aperto la porta e varcato la soglia quando per poco non scivolò su qualcosa di scivoloso.
Si appoggiò saldamente contro il muro evitando così di finire rovinosamente a terra.
Si voltò e aggrottò la fronte.
Ghiaccio? A Suna?
Si chinò toccando il pavimento e si accigliò ancora di più nello scoprire che era solo semplice acqua.
Temari era appena tornata a Suna e lo incrociò mentre attaversava il corridoio per andare a fare rapporto.
<< Va tutto bene Gaara? >> Chiese preoccupata.
<< Hai ... forse c'è qualche perdita nelle tubature. Manda qualcuno a dare un'occhiata >>
La ragazza alzò un sopracciglio.
<< Ma non abbiamo mai avuto questi problemi... >>
<< Tu manda comunque qualcuno a controllare >>
Si diresse sino alla sala del consiglio dove incrociò Baki intento a sfogliare l'elenco con gli ordini del giorno e cinque o sei consiglieri alle prese col loro consueto chiacchericcio.
Storse il naso notanto che alcuni menbri erano in ritardo e lui detestava i ritardi, tuttavia si sedette al suo posto in silenzio ed incrociò le braccia in attesa.
<< Kazekage state bene? >> chiese il figlio del compianto consigliere Fugi.
<< Hai. Come mai questa domanda? >>
<< Avete i capelli tutti bagnati >>
Lui si accigliò e si portò la mano sulla testa constatando che effettivamente erano molto umidi, si scostò dal tavolo per controllare la sua veste da kage visto il piccolo incidente di poco prima tuttavia il tessuto era completamente asciutto.
Non diede molto peso alla cosa poichè gli ultimi consiglieri varcarono la soglia proprio in quell'istante ed iniziarono la riunione.
*
Dopo aver fulminato un povero genin che passava per i corridoi del palazzo, aver discusso per una buona mezz'ora con un maledetto idraulico dotato di una flemma tale che per un istante i suoi connotati da cinquantenne mutarono in quelle del Nara durante la loro prima sfida, dopo aver appurato che le maledette tubature erano tutte in perfette condizioni e dopo aver perso il sonno, decise di uscire e andare al campo di addestramento.
Stava per entrare in uno dei campi privati quando incrociò Matsuri poco lontano da lì mentre era intenta ad allenarsi.
Si avvicinò di qualche passo e poggiò il gomito sul ventaglio e iniziò ad osservarla.
Veloce era veloce, ma era la prima volta che notava tutta quella energia, tutta quella rabbia che riversava ad ogni colpo.
<< Il lungo raggio Matsuri. Devi allenarti di più negli attacchi a lungo raggio >>
La castana bloccò il suo attacco e si voltò accennando un sorriso e chinandosi in segno di saluto.
<< Bentornata Temari-sama >>
<< Piantala con le smancerie e fa quello che ti ho detto >>
<< Hai Temari-sama >> disse lei con un tono velatamente canzonatorio.
Era strano come "l'argomento Gaara" influensasse il loro rapporto: quando se ne faceva cenno Temari diventava una vipera pronta a mordere, ma quando si ritrovavano a parlare d'altro l'amazzone di Suna diventava calma, protettiva e qualche volta anche simpatica. Come una sorella maggiore.
Forse questo aspetto unito al fatto che la chunin fosse senza famiglia e con pochi amici aveva fatto si che tra le due nascesse quello strano rapporto che altalenava tra rispetto e affetto, tra ramanzine e pettegolezzi.
Matsuri le voleva bene davvero, anche se la rimproverava, anche se faceva di tutto per allontanarla dal suo ex-sensei.
Non che ne fosse felice, anzi certe volte era parecchio frustrante, ma in un certo senso capiva perchè Temari fosse così iperprotettiva nei confronti del fratellino e non riusciva ad essere arrabbiata con lei.
Terminati i suoi esercizzi si avvicinò alla jounin con passo svelto.
<< Com'è andata con Shikamaru-sama? >>
*
A tre giorni da Suna intanto...
Shikamaru era intento a sonnecchiare sotto un alberello in una collinetta poco lontano dal villaggio, quella pace e serenità era interrotta solo dal continuo ed insistente sgranocchiare di Choji, ma era talmente abituato a quel rumore che ormai non ci faceva più neanche caso.
<< Etciù >>
Chouji deglutì l'ennesimo pugno di patatine e si voltò preoccupato.
<< Va tutto bene Shika? >>
Il cervo si asciugò il naso e sbadigliò.
<< Si... solo uno starnuto passeggero >>
*
Temari la fulminò all'istante con un solo sguardo.
<< Sei pregata di smetterla con queste allusioni. Ero in missione e solo per puro caso mi hanno assegnata in squadra con lui e poi... >>
<< Mi riferivo alla missione appunto. Ci sono progressi? >>
Temari si bloccò per un solo secondo.
L'aveva forse gabbata?
Chiuse gli occhi e rispose col suo solito tono autoritario.
<< Ovviamente è andato tutto bene >>
<< Ne sono davvero lieta. Posso proporle una piccola sfida di allenamento? >>
La kunoichi bionda fece un mezzo sorriso.
<< Come vuoi ragazzina. Ma sappi che non ci andrò piano con te >>
<< Come al solito Temari-san >>
<< Vediamo che sai fare >>