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Autore: Violetta_    10/11/2015    1 recensioni
Sequel della one-shot "Gelosia fraterna -Equilibrio-".
I tre fratelli della sabbia hanno trovato finalmente un modo per convivere in maniera serena nonostante tutte le vicissitudini della guerra, tuttavia questo periodo di pace non è destinato a durare.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Shimbashi

Era passata poco più di una settimana dal suo arrivo e fino a quel momento la hime non era mai uscita dal palazzo: era sempre chiusa nella sua stanza, al massimo faceva una capatina nelle zone private della famiglia Sabaku, ma sempre solo per poco tempo.

<< Mi ha fatto chiamare hime-sama? >>

Non ci riusciva, per quanto quella ragazza fosse gentile e allegra con lei, non riusciva a dimenticare che a breve le avrebbe portato via il suo amato sensei.

<< Andiamo a fare una passeggiata? >>

La kunoichi batté le palpebre sorpresa: negli ultimi giorni la ragazza si era praticamente chiusa in camera lamentando un forte mal di testa.

<< Siete sicura di stare bene? >>
<< Adesso si, e dato che non l'ho ancora fatto, mi piacerebbe visitare questo villaggio >>
<< Come desidera... >>
Lei sbuffò e cercò di essere più chiara << A te va di andare a fare un giro? >>
<< Sono ai suoi ordini hime-sama >>
<< Kami! Ma che antipatica... >>

La prese per mano trascinandola fuori dalla sua camera.

<< Vieni andiamo... >>
<< Dovrebbe mettersi il velo e vestirsi in modo appropriato >>
<< Ma dai, ti rendo la vita più facile, se mi imbacuccassi tutta darei sicuramente nell'occhio, vestita così invece chi vuoi che mi noti? >>

Matsuri osservò l'abbigliamento della ragazza: pinocchetti neri e fascia bianca.
Sentendosi analizzata come una bambina che doveva andare ad un matrimonio Koneko si mise una fascia nera sul viso, simile a quella che indossava un noto ninja di Konoha.

<< Così va meglio? >> disse scocciata.

Una volta fuori la ragazza si mise a saltellare euforica: sembrava entusiasta di poter uscire, ed era curiosa, soprattutto della vita della chunin.

<< Com'è la vita qui? >>
<< Si lavora sodo, hime-sama >>
<< Per favore chiamami per nome >>
<< Preferirei di no... >>

Lei roteò gli occhi.

<< Ok. Hai amici? >>
<< Si principessa >>
<< Hai degli hobby? >>
<< Qualcuno... >> glaciale.
<< Vabbé. C'è un posto dove posso rimediare un po' d'alcool? >>

Matsuri si fermò all'istante e la guardò scandalizzata.

<< Che c'è? Una “principessa” non può prendersi una sana sbronza? >>

*

<< Otouto vado alla serra piccola. Devo annaffiare Tsu? >>

Gaara era un ragazzo dedito e ligio ai suoi doveri e a differenza di molti suoi colleghi (vedi anche: Naruto) si concedeva ben pochi piaceri.
Tra questi vi era il giardinaggio.
Era insolito per un ragazzo rigido e distaccato come lui ma aveva scoperto un sincero piacere nel coltivare le piante in particolare le piante grasse. Una delle sue preferite era un piccola “Astrophytum capricorne" con due fiori gialli e rossi sulla sommità.
Le aveva dato un nome quasi per scherzo mentre il fratello raccoglieva con cautela dei semi di ricino e li poneva in un sacchetto di cotone, e il suddetto fratello l'aveva incoraggiato. Dopo aver dato sfogo ad una grossa e grassa risata, s'intende.

<< Mi faresti un favore Kankuro. Aspetto Baki con dei rapporti e non posso allontanarmi dall'ufficio >>

*

In una piccola locanda di Suna, Matsuri osservava con astio la sua “missione”.
Aveva incontrato Mikoshi, Ittetsu e Yukata nel tardo pomeriggio e li aveva pregati di mantenere una certa riservatezza.
Si erano seduti a bere un drink e Koneko aveva da subito dimostrato di essere una ragazza molto spigliata ed intelligente. Forse addirittura simpatica.

<< Non è così male >> Disse Yukata sottovoce.
<< Yu per favore >> disse seccata Matsuri mentre guardava Koneko scherzare con Ittetsu.

<< E ti sei messo a piangere? >>

Il chunin le stava raccontando di una sua missione di livello C e mise il broncio offeso.

<< Erano solo due lacrimucce >>

<< Credo sia solo nervosa, e poi sembra voglia essere tua amica >> continuò Yukata con innocenza.

Matsuri digrignò i denti e pensò agli ultimi mesi.

Quella complicità, quei piccoli sorrisi, quella confidenza...

Nell'ultimo periodo si era illusa.

Ma dopotutto lui era in kazekage, il forte, ricco, potente.
Era assurdo anche solo pensare che si potesse interessare a lei.

Non riusciva a perdonarselo.
Ma soprattutto in quel momento non riusciva a perdonare lui.

Perchè i suoi modi di fare erano diventati più gentili?
Se sapeva che si doveva sposare perchè aveva iniziato a trattarla in quel modo?
Possibile che avesse voluto giocare? No lo escludeva. Considerando il suo passato non si sarebbe mai permesso.

E allora perchè?

Si sentiva sempre più confusa.
Alla fine capì che era inutile rimuginarci in quel momento, ormai la situazione era quella e di certo lei non poteva fare nulla per cambiarla.
Si convinse finalmente ad ordinare del midori, dettaglio che non sfuggì alla principessa.

<< Finalmente ti rilassi >> disse sinceramente sollevata.
<< Hime-sama è piuttosto tardi, non sarebbe meglio tornare a palazzo? >>

Lei ci rifletté su, o meglio finse di farlo.

<< Direi di no >>

*

Baki si massaggiò la schiena cercando di alleviare quel dolore che ormai diventava sempre più costante.
Il tempo trascorreva inesorabile anche per lui.

<< Stai bene Baki? >>
<< Hai kazekage-sama. Se volete un consiglio, cercate di non invecchiare mai >>
<< Tenterò >> Disse finendo di porre il sigillo di Suna sull'ultimo rotolo << Ecco a te >>

Il jounin guardò velocemente fuori dalla finestra.

<< Chiedo scusa per avervi fatto perdere tempo. Spero che questo non influisca con l'omiai >>
<< Sta tranquillo Baki. La ragazza è fuori con la sua scorta, è uscita di pomeriggio >>

Il ninja si limitò ad alzare un sopracciglio.

<< E' piuttosto tardi, dovrebbe rientrare >>

*

Durante la notte le due ragazze tornarono nella camera arancione utilizzando la finestra.

<< Hime-sama questa cosa non si dovrà ripetere >>

Koneko le rivolse una brutta occhiata.

<< Non osare darmi ordini. Non ho fatto niente di male >>

Matsuri strinse appena i pugni. In quel momento avrebbe tanto voluto sferrarle un gancio destro ben assestato, per fortuna il suo senso del dovere era più forte dei suoi impulsi egoistici.

<< Ha ragione, le domando perdono >>

Fece un leggero inchino e poi uscì velocemente dalla porta senza nemmeno guardarla.

*

Durante il tragitto percorse il lungo corridoio che dava verso l'uscita e lì, appoggiato ad una colonna, vide Gaara che la fissava con la coda dell'occhio.
Per poco non le venne un infarto.

<< Kazekage... goumen io... >>
<< E' successo qualcosa? >>

La fiamma della rabbia e della frustrazione che bruciava dentro di lei fino a due secondi prima si spense immediatamente a causa di quegli occhi acquamarina e tutto ciò che ne rimase fu disagio.

<< Iee... la principessa non gradiva rincasare presto e così... >>

Mentre parlava si stava distruggendo le mani così Gaara, quasi d'impulso, gliele prese con delicatezza.


<< Ti conosco Matsuri, so quanto sei diligente. Non hai nulla di cui scusarti >>

Detto ciò si allontanò di qualche passo.

<< Inoltre... >> girò appena il capo << ...hai il libero accesso alla camera degli ospiti, non occorre che tu torna al tuo appartamento ogni sera >> Detto ciò si diresse verso la sua camera.

Matsuri strabuzzò gli occhi decidendo sul da farsi. Alla fine optò per tornare a casa quella sera, quantomeno per cambiarsi d'abito e mettersi della roba pulita addosso.



   
 
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