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Autore: Arvati77    26/10/2015    2 recensioni
"...Tante volte mi sono chiesta quale potesse essere il mio destino...
Il mio nome è Reika Miura. Ho sedici anni appena compiuti. Sono cresciuta in una famiglia di cacciatori di vampiri, membri di rilievo dell'Associazione Hunter. Sono stata addestrata a questo, fin da bambina, eppure dentro di me ho sempre sentito che qualcosa non andava, che la mia stessa esistenza recava con sé un mistero..."
Libero rifacimento dell'anime di Vampire Knight, puntata per puntata. Ritroverete tutti i protagonisti che conoscete e con loro dei nuovi personaggi grazie ai quali la storia si diramerà in situazioni inedite ed inaspettati risvolti (e per chi ama il disegno, ci saranno anche delle fan art).
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vampire Knight - Bloody Dream'
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CAPITOLO XXIII (parte II)

Yuki si guarda intorno e scorge Kaname seduto su dei cuscini sotto un albero. Davanti a lui, un tavolino elegantemente apparecchiato con una teiera, tazze e biscotti. La ragazza si fa avanti, mentre Zero e Reika restano sotto il porticato, a controllare la situazione.
"Yuki, eccoti." la accoglie sorridendo il nobile vampiro "Finalmente possiamo stare un po' insieme. Avvicinati.".
Ma la giovane esita.
"Non siamo più costretti a mantenere le distanze." insiste Kuran "Vieni.".
Yuki, se pur in imbarazzo, si fa coraggio e finalmente si muove, ma di nuovo si blocca. Il Sangue Puro prova a rassicurarla:
"Avanti. Non fare quella faccia spaventata. Non hai alcun motivo di avere paura di me.".
La ragazza si accomoda infine su di un cuscino accanto a Kaname, mantenendo tuttavia una certa distanza da lui. Quasi ne fosse intimorita.
"Sono stupita perché so che non ami uscire in pieno giorno."
"Volevo metterti a tuo agio..."
E intanto Yuki tra sé pensa:
"Forza, devo chiederglielo.".
Mentre Kuran continua a parlarle con estrema dolcezza:
"...ma a quanto pare sei molto imbarazzata, non è così?".
Yuki sussulta.
"Non preoccuparti, non ho intenzione di chiederti niente. Lo sai, vero?" prosegue l'affascinante vampiro.
"Sono io che devo chiederti una cosa."
"Quello che vuoi. Ma prima perché non mangiamo qualcosa insieme?"
"No, devo sapere. Me l'avevi promesso. Raccontami del mio passato."
"No, non ora. Non mi sembra proprio il caso. Hai l'aria troppo tesa e spaventata per fare questi discorsi."
"Lo sapevo che avresti trovato una scusa per cambiare argomento. Ma se tu non vuoi parlare, sarò io ad esporti le mie ipotesi a riguardo."
Nel frattempo alcune studentesse della Day Class si sono riunite sotto il porticato, incuriosite dalla presenza del bel Kaname Kuran in compagnia di Yuki Cross.
"Già che ci sei, Kiryu, fammi un piacere. Allontana le ragazze della Day Class.": questo domanda Kaname, e Zero prontamente, con una sola minacciosa occhiata, fa allontanare le allieve che si erano radunate nelle vicinanze.
"Ti ringrazio molto. Ottimo lavoro Kiryu." conclude Kuran, per poi cingere con un braccio le spalle di Yuki e tirarla con forza a sé.
E Reika intanto riflette...

Questa situazione è assurda. Il comportamento di Kaname non è naturale. Si atteggia a bravo fidanzato, premuroso e attento, ma lo fa per nascondere la verità. E Zero... al primo cenno di quel Sangue Puro, ha obbedito senza protestare. Non è da lui, ma credo lo faccia perché Kuran gli ha dato il suo sangue, o forse solo per non mettere in difficoltà Yuki. Non mi va di stare ancora qui. E poi, l'espressione cupa di Zero mi irrita. Di nuovo quella stupida gelosia... Saperlo tanto preoccupato per Yuki mi dà fastidio. Basta. Meglio se me ne vado. In questo posto non servo a niente e rischio solo di farmi il sangue amaro. Tanto c'è Zero a vegliare su Yuki, no?... Che ci resti lui ad assistere a questa scenetta irreale.

Reika, senza dire nulla, si volta decisa ad andarsene, ma Kiryu la afferra per un braccio, impedendole di allontanarsi.
"Dove vai?" le domanda severo.
"Non è a me che devi fare la guardia." ribatte pungente lei, liberandosi dalla presa.
"Perché ti comporti così? Anche prima..."
"...non lo capisci, vero?"
"Non sarai ancora gelosa di..."
La discussione viene interrotta dalla voce di Kaname:
"Ehi, tutto bene lì? Reika, mi sembri nervosa. Non sei obbligata a restare. Se hai da fare, vai pure. Può rimanere solo Kiryu a tenerci compagnia.".
Reika tace ed in silenzio si allontana. Zero la osserva, dispiaciuto e nel contempo infastidito dal suo comportamento. Quando fa così, davvero non riesce a capirla, è come se non avesse fiducia in lui... E se fosse nervosa per qualche altro motivo? Se gli stesse nascondendo qualcosa?
"Reika è andata via. Sembrava arrabbiata..." bisbiglia tra sé Yuki, voltandosi indietro, ma Kuran di nuovo cattura la sua attenzione:
"Non pensare a lei. Invece, mi hanno detto che oggi a lezione ti sei sentita male, piccola. Ora stai meglio?"
"Ecco... sì, certo, è passato tutto. Sto bene. In effetti, avevo la testa che mi scoppiava, le ultime notti non ho dormito."
Kaname avvicina il viso a quello della ragazza e con suadente voce le sussurra:
"Non hai dormito per colpa mia?".
Yuki china la testa, imbarazzata.
"Non può che farmi piacere." ammette il vampiro "Sono molto lusingato di sapere che occupo i tuoi pensieri. Vorrà dire che proporrò la chiusura della Night Class per qualche giorno. Così non sarai costretta a fare la sorveglianza notturna e ti potrai riposare."
"Non è necessario."
"Sì invece. O sarò io a non dormire perché penso a te."
Yuki rammenta le parole di Aidoh: ...Evidentemente il suo istinto di vampiro gli suggerisce che un grave pericolo incombe sulla tua vita...

I colori del pomeriggio sfumano presto in quelli della sera ed il sole è vicino al tramonto. Ichiru arriva nei pressi degli alloggi del Direttore. Fermo a pochi passi dal portone d'ingresso, riflette.
... troveremo la maniera di far sì che possiate riconciliarvi... Questo gli ha detto Kaien Cross, ma lui non ci crede affatto. Questa cena "in famiglia" è solo una farsa, che senso avrebbe prendervi parte?
Quando il ragazzo sta per fare marcia indietro, ecco comparirgli davanti proprio il Preside, con un bel cesto pieno di verdura fresca.
"Salve Ichiru, sono contento che tu sia venuto. Guarda che bella. Ho appena raccolto un po' di verdura. E' roba freschissima. Coraggio, entriamo.".
"Direttore, che succede?" domanda stupita Reika, avvicinandosi.
"Stasera faremo una bella cenetta tutti insieme." annuncia entusiasta l'uomo.
"Tutti insieme?" insiste perplessa la giovane, voltandosi sospettosa verso Ichiru.
"Non guardare me." si difende lui, alzando le mani "Io non c'entro. L'idea è stata sua.".
"Avanti, venite con me. Mi darete una mano a cucinare." conclude Cross, avviandosi allegramente verso la sua residenza.
"Si prospetta una serata tranquilla, insomma..." bisbiglia Reika, e nel sentirla ad Ichiru sfugge uno spontaneo sorriso.
Lei lo guarda, piacevolmente sorpresa dalla sua inattesa reazione, e quasi senza volerlo, gli sorride.

Intanto, Yuki è ancora in compagnia di Kaname...
"E' da tanto che aspettavo di poter vivere questo momento." confessa il Sangue Puro.
Ma Yuki non è convinta e nella sua mente i dubbi continuano ad aumentare:
"E' tutto così irreale, come se fosse già stato scritto.".
Le parole di Kuran si intrecciano ai pensieri della ragazza.
"Sta per calare la notte. Vorrei che questo istante non finisse mai, ma devo lasciarti rientrare. Hai l'aria stanca. E' giusto che tu vada a riposarti." dice lui.
"E' strano. Ma non riesco a scacciare la sensazione che entrambi stiamo solo recitando una parte." pensa lei "Dopotutto, dovrei essere felice. Ho sempre desiderato che un giorno lui mi guardasse così. Lui è l'uomo che ho sempre amato. Eppure..."
"Che cosa c'è?" domanda Kaname.
"Ecco. Sono confusa. Mi sembra di vivere in un sogno. E ho paura che presto sarà interrotto da un brusco risveglio. Non capisco più niente."
"Molto presto capirai, Yuki."

Nel mentre, nella residenza del Direttore...
In cucina, Kaien Cross sta imbastendo la cena con l'aiuto di Reika ed Ichiru.
"Ti spiace dare una mescolata?" domanda l'uomo, porgendo un cucchiaio di legno al ragazzo "Fa' attenzione. Non far bruciare la salsa bianca.".
Ichiru esegue. Reika intanto tagliuzza verdure. E' strano, ma questa situazione le piace molto, la fa sentire... a casa. Come se il tempo avesse viaggiato a ritroso, ripescando una serenità che solo nella fanciullezza le è appartenuta. Peccato che tale serenità sia destinata a durare ben poco...
Kaien Cross tenta di instaurare con Ichiru un dialogo:
"Sai, Zero mangia praticamente di tutto. Ma fino ad oggi non ho ancora scoperto qual è il suo piatto preferito. Magari, tu me lo sai dire.".
Il giovane si volta ed osserva le verdure sopra il tavolo. Nella sua mente affiora un ricordo. Lui e Zero da bambini. Seduti davanti a dei piatti fumanti di minestra di verdure.
"Tieni. Visto che a te piace un sacco, ti cedo anche la mia porzione. Sai, è per ringraziarti del fatto che sei sempre così gentile con me, Zero."
Ichiru rammenta il sorriso del fratello quando lui gli offrì il suo piatto di minestra...
"Tranquillo, anche se non ti ricordi non è grave." prosegue il Direttore.
"La zuppa di verdure." risponde infine Ichiru.
E Reika si gira stupita a guardarlo.

Anche se mi dai le spalle e l'hai detto sottovoce, l'ho sentito bene... Ed ho sentito come l'hai detto. Ichiru, in fondo al tuo cuore vuoi ancora bene a tuo fratello, e lo stesso vale per lui, nonostante tutto ciò che nel tempo si è frapposto tra di voi.
Il Direttore Cross è entusiasta:
"Che idea! Non ci avevo pensato. Effettivamente, potrei cucinare una bella zuppa! Guardiamo qui cosa abbiamo... Perfetto, i pomodori! Sono un maestro a preparare la zuppa al pomodoro.".
Quando fa così, sembra un bambino a cui hanno appena comprato un giocattolo nuovo. Sorrido osservandolo. Ma inevitabilmente i miei occhi si spostano su di te. Ti volti appena, fissando incuriosito il Preside. La sua euforia ti sorprende, immagino. Poi, il tuo sguardo si posa su di me. Per un istante...
Se solo la spensieratezza della nostra infanzia potesse tornare. Se solo potessimo essere di nuovo quelli di allora... Ma lo so che questo non è possibile, e sarei felice anche se potessimo essere altro, purché insieme... ancora una volta... almeno una volta...

***

E' quasi notte ormai quando Yuki e Zero si dirigono verso la residenza del Direttore per cena.
"Novità?" domanda lui.
"Ecco, per la verità no." risponde lei "Purtroppo non sono ancora riuscita a scoprire nulla. Mi dispiace di averti fatto perdere tutto questo tempo... ma, per caso tu e Reika avete litigato?"
"Lascia perdere, non preoccuparti. A volte capire la tua amica è impossibile. Ma non è successo niente di grave."
"Davvero? Non avrete discusso per colpa mia?..."
"Ti ho detto di non pensarci. Piuttosto, voglio che tu sappia una cosa. Sono convinto che la tua relazione con Kaname sia un grosso sbaglio."
...Tu credi che se io diventassi un vampiro riuscirei ad essere più forte...
...Non ti permetterò mai di fare una cosa simile...
Yuki rammenta le parole che lei e Zero si sono detti non molto tempo fa.
"Zero prova un odio incredibile verso Kaname, e sta cercando di reprimerlo con tutte le sue forze. Detesto vederlo soffrire così..." pensa la ragazza.
"Avanti, non fare quella faccia." le raccomanda l'amico, mettendole una mano sulla testa.
"Se vuoi dopo proverò a parlare io con Reika, per capire cosa c'è che non va."
"Sempre che te lo dica..."

Nello stesso momento, nella residenza del Direttore...
Mentre Kaien Cross è impegnato in cucina, Reika ed Ichiru stanno apparecchiando la tavola in sala da pranzo. Non una parola tra loro. Un pesante silenzio fa da cornice agli sguardi che di tanto in tanto si lanciano. Sguardi diffidenti. Sguardi ammirati. Lei sistema le posate. Lui i tovaglioli. Ad un certo punto, le loro mani si sfiorano. Lei indietreggia di un passo. Ma lui non le permette di allontanarsi afferrandola per un polso.

Le sue dita stringono forte, non riesco a liberarmi. Lo sento che cerca di tirarmi a sé, ma io oppongo resistenza, puntando i piedi sul pavimento.
"Lasciami." gli dico.
"Lasciami." ripeto, ma lui non mi lascia andare.
"Reika..."
Il mio nome esce dalle sue labbra come una carezza. Passione e tristezza si intrecciano nella sua voce e nei suoi occhi, mentre la sua mano allenta la presa.
Mi volto, dandogli le spalle, ma non appena muovo un passo verso la porta, lui mi cattura tra le sue braccia, stringendomi forte a sé.
"Ti amo..." mi sussurra.
Il suo respiro si insinua tra i miei capelli.
"Non hai capito che sono qui per te? Lo so che sei innamorata di Zero, ma questo non vuol dire che io non possa amarti lo stesso..."
"Ichiru... lasciami andare..."
"Io non ti tradirò mai."
Lentamente Ichiru mi scioglie dal suo abbraccio. Ma Zero compare sulla porta prima che lui si sia allontanato da me, e la sua reazione è immediata.
"Stai lontano da lei!" intima al fratello, afferrandolo per un braccio e spingendolo malamente via da me.
"Non puoi trattarla come se fosse una tua proprietà." ribatte l'altro con aria di sfida.
Yuki mi affianca. Vorrebbe intervenire. Ma non sa che fare.
"Non provare più ad avvicinarti a lei." insiste Zero a denti stretti.
"E perché? Perché me lo dici tu?" replica Ichiru.
Non ce la faccio a vederli così, mentre si attaccano come belve feroci. I miei ricordi, i miei sogni, si stanno infrangendo davanti ai miei occhi. Non riesco a sopportarlo ed istintivamente mi metto in mezzo.
"Basta! Smettetela!!" grido, stringendo i pugni "Non lo capite che è proprio questo che mi fa più male?...".
E alla fine, corro via, quasi scontrandomi sulla porta con il Direttore.

"Ma, cos'è successo?" domanda preoccupato il Preside, mentre entra in sala da pranzo reggendo un vassoio con dei piatti fumanti di zuppa "Ho sentito qualcuno che gridava...".
"Ragazzi. Coraggio, adesso calmiamoci e..." prova a farsi avanti Yuki.
"Io tolgo il disturbo." afferma Ichiru, dirigendosi all'uscita.
"Come? Te ne vai? E la mia cena?" chiede dispiaciuto Kaien Cross.
"Non è possibile. Non si potrà mai trovare un punto di incontro." sentenzia il giovane, per poi abbandonare la stanza.
"Che cosa? Aspetta... non andartene... e adesso chi gusterà il mio menù? L'avevo fatto con tanto amore..."
Il Preside si dispera e Yuki cerca di sollevargli il morale:
"Non si preoccupi. Lo assaggiamo volentieri noi. Tu sei d'accordo, Zero?".
Ma Zero è incerto. Yuki gli si avvicina e piano gli sussurra:
"Se stai pensando a Reika, credo che per il momento abbia bisogno di rimanere un po' tranquilla. Forse è meglio se voi due parlate domani, con calma. O finirete per litigare...".
Kiryu annuisce. Yuki prende il vassoio dalle mani del Direttore e lo posa sul tavolo. I piatti fumanti di zuppa al pomodoro catturano l'attenzione di Zero. E nei suoi pensieri si fa spazio il medesimo ricordo che anche nelle mente del fratello era per un attimo riemerso.

***

Credo di aver camminato per tutto il parco. Mi siedo sotto ad un albero. Stringo le gambe al petto ed appoggio le fronte sulle ginocchia. Questa è stata davvero una pessima giornata... Sono preoccupata per Yuki, la vedo che sta male e non posso intervenire. Devo lasciar fare a Kaname, anche se al momento non riesco a condividere il suo comportamento. Ok, lo fa per proteggerla, ma ora come ora la confonde di più, e questo non le fa bene... E con Zero, oggi non abbiamo fatto altro che beccarci. Forse è colpa mia, ultimamente sono molto tesa, però pure lui ci mette del suo, con quel suo atteggiamento iperprotettivo nei confronti di Yuki... Sono gelosa, che ci posso fare?... E come se non bastassero i guai che ho già di mio, ci si doveva mettere anche Ichiru a rincarare la dose! Eppure, nonostante tutto, sono felice che sia vivo. Ho pianto tanto la sua morte, quando i miei genitori mi raccontarono cosa era accaduto ai Kiryu, e nel momento in cui ho scoperto che era vivo, benché schierato dalla parte di Shizuka, in cuor mio ho sperato che prima o poi le cose avrebbero potuto sistemarsi e che lui e Zero sarebbero tornati uniti, come da bambini. Ichiru dice di aver sempre odiato suo fratello, ma io lo so che non è così...
Sospiro. Un'aria fredda si insinua tra la vegetazione e rabbrividisco. Sento dei passi. Una mano si posa sulla mia spalla. Sollevo la testa. Ichiru si siede di fianco a me.
"C'è qualcosa che ti preoccupa, vero?" mi domanda.
Non credo voglia carpirmi chissà quali informazioni. Mi sembra sincero il suo interessamento.
"Diciamo che sono un po' nervosa." mi limito a rispondere.
"C'entra Zero? Scommetto che avete litigato."
"Scommetto che ti farebbe piacere se fosse così."
"Potresti aver ragione..."
Mi sfugge uno sbadiglio. Sono stanca. Ho dormito troppo poco ultimamente. Ichiru mi sfiora il viso con una mano.
"Avanti. Vieni qui. Non aver paura di me." mi dice, cingendomi la vita con un braccio, ed io appoggio la testa sulla sua spalla, socchiudendo gli occhi.
"Si può sapere in che razza di guaio ti sei messo?" gli chiedo.
"E tu?" ribatte lui.
"Sei al servizio della famiglia Shiki. Perché? E cosa c'era in quell'ampolla?"
"Chi te ne ha parlato? Kaname Kuran, immagino."
"Almeno a una domanda potresti rispondere, invece di cambiare sempre discorso."
"Allora fammi la domanda giusta."
Sollevo la testa e guardo in viso Ichiru. La domanda giusta...
"Perché sei qui?"
Forse è questa la domanda giusta.
"Per proteggerti." mi risponde.
"Proteggermi?"
Questa parola ritorna un po' troppo spesso nei pensieri di molti al Collegio. Tutti vogliono proteggere tutti, ma alla fine si salverà davvero qualcuno?
"Ascoltami: qualsiasi cosa io farò, ricordati che la farò solo e soltanto per proteggere te." ripete Ichiru, e c'è talmente tanta convinzione nella sua voce che non posso non credergli.
Mi sento molto debole e la testa comincia a girarmi. Mi appoggio di nuovo alla sua spalla.
"Non è stato Zero a uccidere Shizuka..." bisbiglio piano, mentre le forze lentamente mi abbandonano.
"E chi è stato allora?"
"Il tuo vero nemico è un altro, un nemico forte.... e temibile... che minaccia tutti noi..."
Queste le ultime parole che mi escono dalle labbra, prima di crollare in un sonno profondo.

***

Finita la cena, Zero accompagna Yuki fino al Dormitorio femminile e, nel salutarla, si sofferma un attimo con lei nell'ingresso.
"Mi dispiace tanto." confessa la ragazza.
"E di cosa? Pensi a Reika?"
"Non solo... Mi spiace che Ichiru se ne sia andato via così... Avrei dovuto fare qualcosa."
"Tu non c'entri. La cosa riguarda me e lui."
"Sì, capisco. Ma ci deve pur essere una soluzione. Vedi Zero, quando guardo voi due non posso assolutamente fare a meno di pensare a quanto dovete aver sofferto entrambi. E vorrei tanto che la smetteste di farvi del male. Sono sicura che anche Reika la pensa così. Lei soffre a vedervi litigare. Il Direttore mi ha detto che..."
Yuki di colpo si interrompe, trafitta la sua mente dall'ennesima allucinazione. Sempre l'immagine di quella donna senza volto che si china su di lei, come a volerla proteggere.
"Yuki, che succede? E' ancora quel mal di testa?" si preoccupa Zero.
"No, no... sto bene, grazie. Non ti devi preoccupare, Zero, non è niente."
"Non devi più angosciarti per me. Pensa a riposarti."
"Sì, lo farò. A domani."
Yuki si incammina sulle scale. Kiryu rimane per un po' nell'ingresso. Vorrebbe andare a parlare con Reika, però non è convinto che questa possa essere una buona idea. E se finissero per litigare? Forse sarebbe meglio aspettare... aspettare domani... Ma al di là di ciò che suggerisce il buon senso, alla fine il desiderio di vedere la compagna ha la meglio nel giovane, che abbandonando ogni incertezza si muove per raggiungere la stanza di lei.

Arrivato a pochi passi dalla camera di Reika, Zero a sorpresa vede uscire qualcuno... Ichiru...
I due fratelli si squadrano, come duellanti pronti alla resa dei conti.
"Fratellino, non lo sai che questo è il Dormitorio femminile?" esordisce in tono canzonatorio Ichiru "Ah, beh, forse sei qui per vedere la tua ragazza. Spiacente, sta dormendo. Si è addormentata tra le mie braccia...".
"Cosa vorresti dire?" domanda Zero, fredda la sua voce come una lama tagliente.
"Quello che ho detto. Sai, caro fratello, devo dire che mi stai facilitando di molto le cose."
"Dimmi che cosa diavolo sei venuto a fare qui al Collegio, Ichiru."
"Non sono tenuto a risponderti, Zero."
Ichiru se ne va. Zero rimane per alcuni secondi fermo in mezzo al corridoio. Quindi si avvicina alla porta chiusa della stanza di Reika. La osserva un attimo. Dopodiché anche lui si incammina verso l'uscita.

***

Mattina. Come il giorno precedente, Yuki viene scortata verso l'aula da alcuni membri della Night Class. Con lei ci sono Yori e Zero. Reika arriva in classe appena in tempo per l'inizio della prima ora e si accomoda al suo posto, di fianco a Zero.
"Dormito bene?" le domanda lui, con fredda indifferenza, senza nemmeno guardarla in faccia.
"Sì." risponde lei, sfogliando il libro di matematica.
Concluse le lezioni mattutine, durante la pausa pranzo, Reika decide di starsene un po' per conto proprio. Non ha voglia di parlare con nessuno. In piedi, appoggiata ad una colonna del porticato esterno, osserva il cielo. E' molto pensierosa. E malinconica. Yuki e Yori la scorgono in lontananza.
"Ecco dov'era finita." fa notare Yuki "E' uscita appena è suonata la campanella. Non l'ho nemmeno vista passare.".
"Ma che ha? Tu lo sai?" domanda Yori.
"Tanto per cambiare avrà discusso con Kiryu..." commenta Aidoh, alle spalle delle due ragazze.
"E da quando in qua ti interessi di queste cose?" lo apostrofa sospettosa Yuki.
"Non mi interessano. La mia è soltanto una logica deduzione." conclude Hanabusa.
Reika socchiude gli occhi. Sospirando china la testa. E quando solleva di nuovo lo sguardo, vede Zero camminare verso di lei. Ichiru, in disparte, osserva la scena.

Zero si ferma ad un passo da me. Non capisco cosa voglia fare. E lui mi sorprende, prendendomi per mano. Intreccia le dita alle mie e mi sussurra in un orecchio:
"Vieni con me.".
E io lo seguo.
Tutto intorno, gli altri studenti della Day Class ci guardano straniti. Sento le loro voci, ma non mi interessa. In fondo, c'è da capirli. E' di sicuro una novità vedere Zero comportarsi così. D'altronde è conosciuto per il suo pessimo carattere, e certi atteggiamenti, palesemente affettuosi, nemmeno con me li aveva mai avuti davanti agli altri... Lo sta facendo per me, come volesse dirmi, ripetermi ancora una volta: "Sono qui per te."... Per farmi capire che Yuki è un'amica, per quanto cara, sempre e comunque un'amica, mentre io... noi, siamo un'altra cosa. Con questo suo gesto vuole rassicurarmi, perché io non dubiti più di lui, né di ciò che prova per me... del suo amore... Forse c'è stato un momento in cui lui stesso ne ha dubitato, ma quando ha pronunciato quelle due meravigliose parole... Ti amo... era certo che non sarebbe tornato più indietro.
Arriviamo fin sulla riva del lago. Adoro questo posto. E Zero lo sa.
Per un po' rimaniamo fermi, mano nella mano, fianco a fianco, a goderci questo splendido paesaggio. Poi lui lascia la mia mano e si porta davanti a me. Mi guarda negli occhi. E' terribilmente serio.
"Cos'è successo con Ichiru?" mi domanda.
"Con Ichiru?" mi stupisco io.
"L'ho visto uscire dalla tua camera, ieri notte."
"Capisco... Non è successo niente. Mi ha trovata seduta sotto un albero, nel parco. Si è seduto vicino a me e io mi sono addormentata. Quando mi sono svegliata nel mio letto ho immaginato che mi ci avesse portato lui."
Zero si rabbuia.
"Non è successo niente, te lo giuro." insisto io, appoggiandogli le mani sul petto "Abbiamo parlato un po'. Volevo capire quali fossero le sue intenzioni. Ma non ho ottenuto un gran che...".
"All'inizio pensavo fosse qui per vendicarsi... Ma adesso sono sempre più convinto che è te che vuole."
"Lui può volere quello che gli pare. Ma io voglio te... soltanto te..."
Zero mi abbraccia e sulle labbra mi bisbiglia:
"E allora smettila di essere gelosa di Yuki.".
"E tu non essere geloso di Ichiru..."
Forse ho parlato troppo, e Zero mi zittisce con un bacio, nel quale mi sciolgo completamente... Quando sono con lui, sono me stessa... sono felice... E mi odio per ciò che sto per fargli... mi auguro solo che riesca a capire...

***

Scende la sera sul Collegio. I Guardiani vengono convocati nell'ufficio del Direttore. Yuki e Zero si incontrano sulla porta ed entrano insieme. Kaien Cross è come sempre seduto alla scrivania. Davanti a lui, Kaname Kuran, ed al fianco del vampiro, Reika... con addosso la divisa della Night Class.
"Ma che razza di storia è questa?" domanda incredulo Zero, sbarrando gli occhi.
"Kaname, cosa succede?" si informa Yuki, altrettanto sorpresa.
Reika non dice nulla. Le parole le muoiono in gola, insieme al respiro, che sembra mancarle.

"Ragazzi, cercate di capire." interviene il Preside, con i suoi modi accomodanti e comprensivi.
"Capire cosa?" tuona Zero, muovendo un passo verso di me.
Kaname gli fa segno con una mano di non avvicinarsi.
"E' l'unica soluzione possibile." afferma irremovibile "Reika non può rimanere nella Day Class.".
"Aspetta Kaname, ci deve essere un'altra soluzione." insiste Yuki, fissandomi con i suoi occhioni sgranati... E' anche per lei che lo sto facendo...
"Mia piccola Yuki, credimi. I poteri di Reika ormai si sono sviluppati quasi del tutto. E' la Night Class il suo posto adesso."
Kuran se vuole sa essere molto convincente. Ma Zero non demorde:
"Reika, perché non dici niente?! E' davvero questo che vuoi?!".
Lui mi parla, e io mi sento morire. Non è questo che voglio, ma è questo che devo fare. E' ben diverso... Zero, allontanarmi da te è ciò che maggiormente mi fa soffrire. Cerca di capire. E non mi odiare. Non posso agire altrimenti. Ma se alla fine di tutto mi dovesse restare anche solo un alito di vita, io tornerò da te, tornerò sempre da te...
"Andiamo." mi dice Kaname, ed io lo seguo.
Le sue ultime parole sono per Yuki:
"Mi raccomando, cerca di riposare.".
Passo in mezzo tra lei e Zero. Yuki mi guarda. Zero invece tiene la testa bassa, pugni stretti e labbra serrate in un moto di rabbia.

***

Reika cammina alle spalle di Kuran, diretta alla zona riservata alla Night Class. Le sagome degli alberi, mossi dal vento, creano sinistre ombre, che paiono  demoni danzanti in un macabro rituale. A pochi passi dal grande portone di ingresso, la ragazza si ferma. Sente qualcuno pronunciare il suo nome. Istintivamente si volta e vede Zero correre verso di lei, chiamandola a gran voce. Reika non resiste e gli si fa incontro, mentre le lacrime le salgono agli occhi. Un abbraccio forte, appassionato, a sancire un legame che va al di là di tutto e tutti. Un legame che è unione di due anime.
"Ti prometto che un giorno ce ne andremo via insieme. Ti porterò via, con me..." sussurra Zero.
"Andremo via insieme..." ripete Reika, con voce tremante.
E la loro promessa sfocia in un bacio, un lungo, intenso, travolgente bacio.
Kuran attende, senza intervenire. Yuki lo affianca.
"E' proprio necessario farla passare alla Night Class?" gli chiede commossa.
"Piccola, fidati di me." la rassicura lui.
Reika a malincuore si sottrae alle braccia di Zero, che se pur a fatica accetta di lasciarla andare, non prima però di aver lanciato un chiaro avvertimento a Kaname:
"Kuran, se mai dovesse accaderle qualcosa, dovrai vedertela con me.".
"Lo terrò a mente, Kiryu."
Alla fine Reika entra insieme al Sangue Puro nell'area riservata ai vampiri. Il portone si chiude dietro di loro. E Zero rimane a fissarlo per alcuni minuti, quasi sperasse di vederlo riaprirsi.
"Non basterà certo questo a separarvi." gli dice Yuki, per confortarlo.
"Lo so." ribadisce lui "Presto andrò a riprendermela e la porterò via.".

Reika segue Kuran lungo il viale che conduce al Dormitorio Luna.
"Kaname, ascolta." lo chiama lei.
"Dimmi." le risponde lui, voltandosi.
"Non sopravviverò a tutto questo, vero?"
Ci sono consapevolezza mista ad una sorta di rassegnazione nella voce della ragazza.
"Non ho mai voluto niente del genere." confessa il Sangue Puro "Io ti prometto...".
"Non fare promesse che non puoi mantenere." lo interrompe l'altra.
"L'ho promesso a tuo padre, ed ho intenzione di tener fede alla mia parola."
"Grazie."
Reika accenna un sorriso. Kaname le mette una mano sulla spalla.
"Coraggio, siamo quasi arrivati."

Nell'ingresso del Dormitorio Luna ci sono Kain, Hanabusa, ed alcuni altri studenti della Night Class. Quando il portone si apre, tutti con estrema sorpresa osservano la giovane insieme a Kaname.
"Cosa ci fa lei qui?" domanda contrariato qualcuno "Una cacciatrice di vampiri con la divisa della Night Class?".
"Ma allora, lei è..." intuisce Kain, senza concludere la frase.
Voci di disappunto serpeggiano tra i presenti.
Con autorevolezza Kuran fa valere la propria posizione:
"Il suo nome lo conoscete tutti. Lei è Reika Miura. Ma non è solo una Guardiana del Collegio ed una cacciatrice, come voi pensate. Lei è anche la figlia di un vampiro Sangue Puro, erede della casata Kyan, una casata di lignaggio pari a quello dei Kuran. Sappiate che è qui sotto la mia protezione. Aidoh, potresti accompagnarla nella sua stanza?".
"Certo, Maestro Kaname."
Hanabusa scorta quindi Reika fino al piano superiore.
"Questa è la tua camera." le dice, fermandosi davanti ad una porta.
"Ti ringrazio." risponde in breve lei.

Entro e mi appoggio con la schiena contro la porta chiusa, scivolando fino a sedermi a terra. Non voglio vedere niente. Sentire niente. Ho bisogno di sfogarmi. Scoppio a piangere, rannicchiata come un cucciolo spaurito. Sento una voce provenire da fuori, dal corridoio.
"Ehi, tutto bene?"
Allora Aidoh non se ne era andato. Mi avrà sentita piangere.
"Tutto bene." gli dico io.
"Sicura? Non hai bisogno di niente?"
Ho l'impressione che non se ne andrà facilmente. Mi alzo in piedi, mi asciugo gli occhi ed apro la porta.
"Hai bisogno di parlare?" mi chiede.
"Guarda che non sono Kaname... non dovresti preoccuparti per me."
"Non ti ho mai vista giù come stasera... insomma... se posso esserti d'aiuto..."
Alla fine, lo lascio entrare. Mi siedo sul letto e lui si siede accanto a me.
"E' per Kiryu che stai così?" mi domanda.
"Per lui... e non solo. Anche per me."
"Che vuoi dire?"
"Il punto è che io non sono una di voi. Non sono un vampiro. Non sono umana. Sono entrambe le cose e nessuna delle due."
"Chi vuoi essere lo devi decidere tu. Non credo che conti l'essere umana oppure un vampiro."
"A volte sai anche essere saggio."
"Ma ora, dimmi, che cosa hai scoperto su Kaname? Sono sicuro che tu sappia qualcosa."
Ecco dove voleva arrivare... ma io non posso raccontargli nulla.
"Mi spiace, non ti posso dire niente di più di quello che sai già."
"Capisco..."
Aidoh si alza in piedi.
"Ora ti lascio tranquilla. E non pensare troppo a Kiryu, non ne vale la pena!"
Raggiunta la porta, Hanabusa si ferma e si volta indietro.
"Sei più bella quando sorridi. E non credere che volessi estorcerti chissà quale confessione riguardo a Kaname. Mi dispiaceva sentirti piangere, tutto qui."
Aidoh se ne va. Io mi distendo sul letto. Non credo che chiuderò occhio, ma almeno posso provarci.

***

Mentre la notte avanza, un'auto si dirige al Collegio Cross.
"Stiamo per arrivare, Shiki." comunica Ichijo, dal sedile davanti.
"Bene." gli risponde Senri, con un maligno sorriso "Sono curioso di vedere quale sarà la reazione del mio falso successore all'arrivo dell'unico e vero Maestro.".

Yuki si rigira nel letto faticando a prendere sonno. Reika, allo stesso modo, si sente pervasa da una strana inquietudine. Kaname, alla finestra della sua stanza, è in attesa...
Rima intanto smonta dal turno di guardia al Dormitorio Sole e fa ritorno nel suo Dormitorio. Stremata si sdraia sul divano nell'ingresso. Il portone si apre. Senri e Takuma entrano.
"Shiki, eccoti finalmente!"
Ma l'iniziale gioia di Rima subito si spegne nello sguardo che ha puntato addosso, uno sguardo sinistro, che non appartiene a Shiki, così come le iridi eterocrome nelle quali riluce una maligna scintilla.
"Chi sei?"

 

 

 

 

 


NOTE DELL'AUTRICE

Su questo capitolo non ho nulla in particolare da dire. Di sicuro vi ho lasciato con più domande che altro. Cosa nasconde il passato di Yuki? Quale sarà il destino di Reika? Cosa vuole davvero Ichiru? Qual è il piano di Kaname? E qual è il ruolo di Zero?
Per finire, chi è arrivato al Collegio con le sembianze di Shiki?
Nel prossimo capitolo avrete qualche risposta.
Per ora vi lascio con delle fan art!
A presto
Marta

REIKA E ICHIRU
http://mc2a.altervista.org/alterpages/ichre_0001.jpg

REIKA E ZERO
http://mc2a.altervista.org/alterpages/addio4_0001.jpg

   
 
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