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Autore: Veni Vidi Jackie    26/10/2015    1 recensioni
Matilde, amica (o qualcosa di più?) da più di un anno di Jack, ha da tempo dimostrato con lui atteggiamenti aggressivi. Quando lei troverà l'amore in Frank, Jack verrà prima relegato in secondo piano e poi abbandonato dalla ragazza. Ormai libero, la fine del "regime tirannico" di Matilde dovrebbe farlo stare meglio, ma la gelosia lo dilanierà e ben presto lo farà arrivare sull'orlo della pazzia.
In questa situazione, saranno personaggi assai strani a farlo tornare su di morale!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Osservo una grossa nube temporalesca avvicinarsi e mi chiedo quanto manchi prima che inizi a piovere.

Mi trovo nei soliti campi che circondano il mio paese, in compagnia di Seneca. Gli ho detto di avere molti dubbi e di non riuscire a vedere nessuna via di uscita dallo stato in cui mi trovo. E' una condizione estenuante, perché in ogni momento della giornata non faccio che pensare a Matilde. Ci penso così tanto che la notte la sogno e quando mi sveglio non riesco a capire se sia stato davvero un sogno o se fosse tutto reale. Non c'è medicina per un dolore del genere, eccetto (spero) l'azione del tempo.
- C'è una via di uscita, invece – afferma Seneca, con in bocca un filo d'erba.

Come l'altra volta è sdraiato sul prato, con le braccia dietro la nuca e lo sguardo puntato sul cielo. Una cosa che mi preoccupa è il fatto che senta odore di urina: sicuramente i cani usano questo luogo come un bagno e non ho intenzione di commettere lo stesso errore dell'altra volta. Decido quindi di rimanere in piedi.
- E quale? Io non ne vedo nessuna - chiedo
- E' una via dolorosa, ma esiste. Continua ad amare Matilde -
- Ma come faccio? Come potete sperare che io continui a volerle del bene? -

E' una cosa su cui loro insistono molto, ma io non riesco a comprendere: come posso non odiare Matilde? Come posso non odiarla dopo tutto ciò che ha fatto? Mi ha abbandonato, mi ha usato. Mi ha trattato come il suo cagnolino per mesi, per poi scaricarmi non appena ha trovato un fidanzato. Come posso volere ancora del bene ad una persona del genere? Non ci riesco, va contro di me.
- Se l'hai amata veramente la ami pure adesso, Jack. Cosa ti impedisce di farlo? Frank, forse? Devi essere felice per lei, ora che ha un ragazzo. Le hai sempre voluto bene, no? E allora qual è il problema? Sei solo (giustamente) geloso. Fregatene se ha un fidanzato, che importa? Fregatene anche se lei non ti ha mai voluto bene, ma tu puoi continuare a farlo. Quale credi sia il motivo per cui pensi sempre a lei? Perché sei geloso ed arrabbiato. La soluzione? Vedere tutto questo in positivo: Matilde è felice, punto. Devi essere felice perché lei lo è, non malgrado lei lo sia. -

Sento un dolore al petto: fare come dice Seneca non è per nulla facile, lo sento quasi innaturale. Adesso sono solo arrabbiato con Matilde, non vedo come posso perdonarla.
- E in cosa consiste continuare a volerle del bene? Cosa dovrei fare? - chiedo.

Seneca mi fa cenno di aspettare un attimo, poi si alza di scatto, come se avesse sentito qualcosa. Ad un certo punto si getta per terra, cercando di catturare qualcosa. Comincia a picchiare sul terreno, finché non si ferma e si volta verso di me. Sto per vomitare: Seneca mi mostra orgoglioso una lucertola, poi se la mangia.
- Come dicevi? - chiede, dopo essersi passato la lingua sulle labbra.
- Ti stavo chiedendo in cosa consiste continuare ad amarla...- rispondo, cercando di non vomitare

- Ah, giusto – riprende – per prima cosa devi sistemare le cose fra te e lei: so che l'ultima volta avete litigato. Non va bene, non può finire così. La conosci da due anni e le vuoi troppo bene per finirla in questo modo. Sono convinto che parte del tuo malessere derivi proprio da questo, contattala un' ultima volta e sistema le cose con lei. So che Tacito ti ha detto l'opposto e ha ragione. Tu chiamala quindi un'ultima volta. Poi basta, ricordati: la nostra data fondamentale è il tuo compleanno, entro questo termine tu sarai un uomo nuovo. Tornerai ad essere sicuro nei tuoi mezzi e quando la rivedrai proverai una gioia immensa. -

Perché dovrei invitarla? Che senso ha? Decido di non chiederlo, per evitare altre discussioni. Seneca, però, sembra intuire i miei pensieri.
- So a cosa pensi – dice – in questo istante ti stai chiedendo: “perché invitarla se la devo dimenticare?”. Jack, fidati: fai come ti diciamo, starai meglio. -

Detto questo, il filosofo si alza e comincia a danzare per tutto il campo. E' un ballo che non ho mai visto e mi sembra molto ridicolo. Senza farmi notare, prendo il cellulare e lo riprendo con la telecamera: questo filmato va di sicuro su Facebook.
- Cos'era quella cosa? - gli chiedo dopo che ha finito
- Hai visto? Era la danza per i miei antenati, e poi ho pregato affinché piovesse – mi risponde, indicando il cielo con una mano
- Perché speri che piova? -

Seneca si avvicina a me e mi rivolge un sorriso caloroso.
- La pioggia purifica e tu hai bisogno di una purificazione. Fidati, delle belle cose stanno per accadere -
- Non capisco perché sei così...-
- Delle belle cose stanno per accadere – ripete, allontanandosi.

  
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