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Autore: Stefy Kiddo    26/10/2015    2 recensioni
Nella vita di Jane ritorna una persona dal passato molto importante,sua cugina Alessia,
la sua presenza metterà a dura prova i sentimenti della donna,indagheranno insieme su un caso con tanti colpi di scena,e capire finalmente che Maura è la donna della sua vita.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Jane Rizzoli, Maura Isles
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: PWP, Violenza
Capitoli:
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LA VERITA’ Jane restò a dormire dall'amica, e finalmente seppe la verità . Al momento non riuscì a capire con certezza cosa stesse provando, ebbe una reazione strana, alternò in brevissimo tempo una serie di sensazioni e atteggiamenti contrastanti tra loro: una strana vampata di calore le attraversò tutto il corpo, pianse e l' addome iniziò a farle male in cuor suo però era felice di rivedere sua cugina. Si girò verso Maura, che le dormiva accanto. Sorrise : la sua Einstein, sempre pronta a starle vicina. Aveva la testa rivolta verso di lei ed entrambi le mani entrambi sotto al cuscino.Una ciocca di cappelli biondi le copriva il viso. meraviglioso viso Faceva caldo, lei dormiva in baby-doll : seta grigio scuro. Il loro rapporto le fece ricordare quello che sua cugina aveva con Roberta: anche loro si completavano, erano una cosa sola, non riusciva neanche ad immaginare una vita senza Maura . Il solo pensiero la turbò. Istintivamente allungò le mani verso l'amica e, senza neanche pensarci, le spostò delicatamente i capelli che le coprivano il viso. Involontariamente svegliò la donna, che aprendo lentamente gli occhi riuscì a focalizzare la mora con un braccio sotto la sua testa mentre allontanava l'altra mano dal suo viso. “Scusami Maura ti ho svegliata, non volevo.” “Tranquilla detective e buongiorno.” Avrebbe anche voluto dirle di continuare ad accarezzarla, di non fermarsi, ma riuscì soltanto a dire: “Come stai?” “Come sto?” Rispose Jane, mettendo anche l'altro braccio dietro la testa mentre, cambiando posizione, iniziò a fissare il soffitto “Mi sento come una bambina che aspetta Babbo Natale” accennò un sorriso nervoso “Sai?! sono euforici per il suo arrivo, ma hanno paura di vederlo scendere dal camino. Ecco come mi sento. Una parte di me esplode di gioia, ma l'altra ha paura di una sua reazione negativa.” Maura ascoltò senza interrompere, e capì che Jane doveva ammirarla tanto, che probabilmente, se oggi lei era un bravo detective era proprio per seguire le orme di sua cugina Sperava che se Alessia avesse saputo della sua promozione si sarebbe fatta viva, ma niente. Jane si girò di nuovo verso l'amica. “Maur..” sussurrò piano, ma il resto della frase fu soffocato da un nodo in gola . “Si Jane?!” rispose lei guardandola. “Non andrai via?” “Ma che dici! Come potrei?Tu sei parte di me..” “Oh Maur..” Gli occhi di Jane diventarono lucidi. Maura si girò dando la schiena alla mora , e si avvicinò pian piano. Jane capì tutto: apri le braccia e la strinse a se. Rimasero così, abbracciate senza dire nulla. Ormai loro avevano già capito, dovevano solo accettarlo . Angela stava raccogliendo la posta Dopo il divorzio era venuta a vivere nella dependance dell'abitazione di Maura , mentre Frank si era trasferito in Florida . Una figura si fermò dietro di lei: “Ciao zia”. Angela si girò di scatto, portando istintivamente la posta verso il petto. Si fermò ad osservare la donna che aveva di fronte, poi sospirò : “Alessia..!” “Anche io sono felice di vederti zia Angela” disse lei, spalancando le braccia. Angela in quel momento dimenticò tutto quello che sua nipote aveva fatto, e sorridendo si slanciò verso di lei per abbracciarla. “Piccola, come sono felice di vederti.” “Anche io zia. Sei sempre bella” Nonostante avesse dato alla luce tre figli Angela si era mantenuta in forma, era proprio una bella donna, sempre curata, senonché una mamma perfetta. “Anche tu piccola mia”. La donna non poté non notare la somiglianza tra Alessia e Jane: gli stessi ricci neri, solo un pò più corti e gli stessi occhi grandi, scuri e molto profondi e trasparenti, per un attimo le sembrò proprio di vedere sua figlia “Dai entra, ti preparo qualcosa.” disse dopo un lungo silenzio “ma perché non mi hai chiamata?” continuó “ sarei venuta a prenderti in aeroporto.” “Zia non volevo disturbarti, ma adesso non posso trattenermi, devo andare in albergo..” “Come? In albergo?!” L'interruppe la donna. “Zia fammi finire..” ribattè la nipote “Dopo vediamoci, credo proprio che dobbiamo parlare” “Direi di si.” Rispose la donna con fare infastidito, quasi dispettoso. “Ok zia ora vado.” Le diede un bacio sulla guancia. Mentre stava per allontanarsi si bloccò. Lentamente si girò, e con un filo di voce chiese “ Jane come sta?” Aveva dovuto far appello a tutto il suo coraggio per porre quella domanda. “Aspettare 25 anni per chiederlo è un po' troppo. No?!” Lei abbassò lo sguardo in un gesto d'assenso: ma dietro ogni decisione c'è sempre una ragione, che sia valida o meno. Entrò in auto scura dove l'aspettavano due tizi, che l'avrebbero accompagnata in albergo. Angela entrò di corsa a casa di Maura urlando : “RAGAZZE, SIETE SVEGLIE?!” Maura e Jane si erano addormentate abbracciate, e quel grido le fece sobbalzare “cazzo!” si lamentò Jane “mia madre non conosce gentilezza” scendendo velocemente dal letto. “Jane” disse l'amica con tono rassicurante “ sembra scossa, e poi tua madre é un tesoro. Dai pigrona! Scendiamo.” Ed entrambe scesero al piano di sotto ignorando il lungo abbraccio, che le aveva tenute così vicine . Angela stava preparando la colazione, quando si ritrovò le due donne avanti. “ Ma' , perché urli alle 07:00 del mattino?” “Jaanee!!” Esclamò questa guardandola dritta negli occhi . Jane assunse un espressione buffa e ,con lo stesso tono della madre le rispose “ Siii.maaaa ?!” “ Alessia è stata qui!” continuò velocemente la donna. Ad un tratto Jane si sente mancare Maura l'afferrò e la fa sedere sul divano “ Stai calma” le disse “ ora ti porto da bere.” “Ma', cosa vuol dire é stata qui? Dov'è adesso? Dove alloggia?” “Non lo so” l'interruppe la madre posando il burro in frigo “Due tizi con un auto scura l' avrebbero accompagnata in un albergo” “Due tizi??” Chiesero all'unisono le due donne guardando Angela . “Si, due uomini.. Ragazze ma cosa sta succedendo!?” La donna stava iniziando a capire ben poco della situazione. Jane e Maura si guardono “Maura, pensi quello che penso io??” “Si Jane.” “Ehiii!!!!! Vorrei pensare e capire qualcosa anche io!” Esclamò Angela. Jane guardò sua madre con aria stupita “ Ma', quei tizi probabilmente sono del FBI , Alessia e qui per un motivo grosso. Maura, dobbiamo andare alla centrale!Scommetto che tutti questi morti hanno a che fare con la mia cuginetta.” CAPITOLO 3 IL CASO Anche il terzo capitolo è finito Jane è a conoscenza della cugina in città, i sentimenti di Maura verso Jane sono sempre più chiari mentre il controllo a Boston da parte degli Italiani ha smosso anche l'FBI. Non detengo nessun diritto sui personaggi, mentre la storia è di mia proprietà. Stefy Kiddo ringrazio Daniela e le mie due socie. Jane e Maura arrivarono in centrale "Korsak posso avere i rapporti degli omicidi?" "Certo, ma che succede ?" " Non lo so ancora, ma forse abbiamo una pista " Tutte le foto e i referti vengono messi su un tavolo: saranno poi esaminati uno alla volta . "Salve" saluta Frankie entrando in ufficio . " Frankie sei tornato ?"risponde Jane "Si , mamma mi ha detto tutto e abbiamo anticipato la partenza" "Le belle notizie corrono veloci” sussurra a denti stretti a Maura , “Frankie ok, dopo ne parliamo. Mi servono le mappe di un raggio di perimetro dove sono state ritrovati le vittime, Nina ha tutto il dossier ..Ah Bentornato " Jane e Korsak guardano attentamente le foto, mentre Maura controlla tutti i referti chiusi da lei. Frankie ritorna "Ecco le mappe " appoggiandole sulla scrivania, "Non hanno niente in comune ". Jane le mette insieme alle altre “ se l FBI ha convocato Alessia ci sarà pure una connessione” parlando tra se. "Jane, Korsak,qui ho qualcosa! Che stupida, perché non ci sono arrivata prima?" sbotta Maura "Perché il tuo cervello saputello era troppo impegnato a fare shopping online " Ridacchia l'amica, Maura sorride ironicamente " Lo shopping elimina lo stress che mi porti tu!" "Ma davvero?!"continua Jane avvicinando il viso a quello dell'amica, Maura senti vibrare tutto il corpo. Iniziò a far caldo, prima che Jane potesse accorgersi del rossore sul suo viso, le porse la cartella " Tra le 20 vittime di queste due settimane 5 sono state uccise allo stesso modo.” “ dalla stessa persona dunque "disse Jane "Si" rispose Maura con un sorriso compiaciuto . Angela era andata a lavoro Tommy suo figlio era passato per salutarla , L ultimo dei Rizzoli La fotocopia della madre: capelli e occhi chiari, a differenza di Jane e Frankie che somigliavano di più al padre. "Come sta tuo Padre ?" Chiese Angela tranquillamente. Il viaggio di Tommy e Frankie in Florida dal padre le ha fatto capire molte cose, prima tra tutte, il voler avere un rapporto civile con l'uomo che l'ha abbandonata per una ragazzina più piccola di Jane In cuor suo spera che anche sua figlia lo perdoni, ma sa anche che ha bisogno del suo tempo. "Bene Ma' " , rispose Tommy "ti saluta "concluse sorridendole . Suo figlio Tommy era un ruffiano avrebbe giocato carte false pur di farli ritornare insieme "Frankie dov é?" "È andato da Jane. Ho saputo di Alessia" "Già "risponde preoccupata la madre. Jane cercava qualcosa. Era lì in piedi con entrambe le mani appoggiate sulla fibbia della cintura come faceva sempre in queste situazioni. Maura lanciò uno sguardo sfuggente alle foto "Oh!! Ma guarda stanno costruendo un centro commerciale a 10 minuti da casa mia"indicando una foto. Jane seguì con lo sguardo il punto indicato dal dito, raccolse insieme tutte le mappe, guardò l'amica con un aria compiaciuta gridandole "SEI UN GENIO " dandole un bacio sulla fronte, Maura rimase immobile cercando di capire. "Korsak guarda " L 'uomo si avvicinò. "5 di questi omicidi sono stati eseguiti vicino a strutture in costruzione, quindi adesso abbiamo 2 piste," "la prima è che dovremmo scavare molto, per riuscire a trovare i probabili cadaveri sepolti" iniziò Korsak. "E la seconda è che probabilmente c'è in atto una guerra di territorio con la mafia italiana " concluse Jane . "Perché italiana?" ribatte Korsak. "Perché l'FBI ha scomodato mia cugina ." "Detective Rizzoli ?!" Jane alzò la testa verso l'uscio della porta, dove un uomo alto, sui 45 anni e ben vestito la fissava. "Sono io, come posso aiutarla ?" "Mi chiamo Adam Keaton, FBI " disse allungando la mano per stringere quella che Jane avrebbe dovuto porgere, ma non fu cosi: non le piaceva ne l' FBI e ne l'atteggiamento di superiorità che avevano i loro agenti. L uomo rimase imbarazzato per il gesto della donna, ma subito prese posizione, "Detective Rizzoli, da adesso sarà l'FBI ad occuparsi del vostro caso" "COSA?! "Urlò lei sporgendo il busto verso di lui, quasi volesse attaccarlo fisicamente , "Ci sono vittime innocenti " "Detective, capisco le vostre intenzioni.Ma qui non parliamo di vittime di rapina o vendetta abbiamo a che fare CON OMICIDI DI MAFIA " pronunciò quest'ultima frase con un tono di voce molto duro. "Mi dica, è Alessia Rizzoli che ci toglie il caso?" "Detective Rizzoli conosciamo la parentela che la lega all'agente della DIA, lei è qui per aiutarci a mettere fine a questa guerra, non per metterle i bastoni tra le ruote.Adesso vorrei tutto quello che avete sul caso.E grazie per la collaborazione. ....fine prima parte sto avendo problemi a caricare altri capitoli , se siete interessati continuate su un altro sito di fanfiction https://www.fanfiction.net/account/settings.php
   
 
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