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Autore: Caroline94    26/10/2015    4 recensioni
Sei bambini vissuti fra le spoglie mura di un orfanotrofio, sei amici praticamente inseparabili, una promessa: restare uniti per sempre.
Ma quando il pericolo dell'adozione grava sui loro piccoli cuoricini neanche stringersi i mignolini serve a molto e, prima o poi, dovranno affrontare la
separazione...
E se, per puro caso, dieci anni dopo si ritrovassero a frequentare tutti e sei lo stesso istituto superiore?
{Coppie: Karin/Suigetsu, Naruto/Hinata, Sasuke/Sakura}
[Attenzione: i personaggi potrebbero essere OOC, potrebbe contenere molto fluff, potrebbe essere estremamente triste e drammatico e rispecchiare l'insanità
mentale della scrittrice.]
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Suigetsu, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Karin/Suigetsu, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era oramai tarda notte all'orfanotrofio Akatsuki, Konan aveva messo a letto tutte le bambine ed era tornata in camera sua lasciando la porta socchiusa nel caso avessero chiamato; le tende delle grandi finestre erano sempre scostate così da lasciar filtrare la luce della luna che illuminava tutta la stanza e i letti in esso contenuti.
Piccoli fagottini dormienti giacevano in essi, con i petti che si alzavano e abbassavano al ritmo col respiro; solo uno, fra tanti, se ne stava perfettamente immobile.
Karin era ferma nel suo letto, nell'immobilità assoluta, in attesa; dovettero passare quindici minuti prima che la bambina si alzasse e scendesse dal letto, infilando le vaporose pantofoline bianche. Si avvicinò silenziosamente al letto vicino e vi premette sopra un dito, riscuotendo la persona che vi era stesa.
La bambina coi lunghi capelli rosa si mosse un pò sotto le lenzuola, poi si alzò: "Karin-chan... cosa c'é?" sussurrò strofinandosi l'occhio. Ma lei gli fece segno di non parlare, piuttosto di seguirla: mentre Sakura scendeva dal letto Karin ripeté l'operazione con la bambina dai capelli blu.
Una volta assicuratesi che nessuna si fosse accorta di loro, sgattaiolarono fuori dalla stanza femminile.
Karin in testa, Sakura dietro e la piccola Hinata a chiudere la fila; raggiunsero così il dormitorio maschile, stando attente a Hidan e Tobi che facevano le sentinelle per evitare che i bambini uscissero fuori orario.
Svelte, come fulmini, entrarono nella stanza socchiudendosi la porta alle spalle; Karin iniziò a gesticolare per dare istruzioni alle sue accompagnatrici che annuirono prima di dirigersi silenziosamente in direzioni diverse.
Sakura si avvicinò cautamente al primo letto proprio sotto la finestra, dove vi era il loro amico immerso completamente dal raggio lunare così da essere costretto a nascondere il viso sotto il lenzuolo lasciando solo un ciuffo di capelli bianchi scoperti; lei si sporse sulle punte e iniziò a scuoterlo leggermente: "Sui-chan" sussurrò ricevendo un mugugno in risposta "Sui-chan, svegliati!"
"Sakura!" la richiamò Karin qualche letto più in là, intenta a convincere un biondino a svegliarsi "Fai piano o ci sentiranno!"
"Mmmh... chi è?" domandò Suigetsu alzandosi "Sakura? Cosa vuoi?" chiese con uno sbadiglio.
"Ssh... vieni!" rispose lei avviandosi alla porta, dove si radunarono presto ben sei bambini: Sakura, Karin, Hinata, Suigetsu, Naruto e Sasuke.
"Andiamo!" mormorò Karin guidando il gruppo fuori dalla camera, su per le scale e nel corridoio, nel loro nascondiglio 'segreto': la stanza dei giochi.
Sasuke accese la lampada e la mise sul pavimento, sedendosi davanti ad essa seguito subito dopo dagli altri.
"Perché ci hai fatto alzare così tardi Karin?" domandò Naruto tra uno sbadiglio e l'altro "Fuori programma, poi"
"Devo dirvi una cosa... è importante" annunciò la bambina, seria attirando gli sguardi di tutti su di sé. Lei si portò i corti capelli rossi dietro la nuca prima di cominciare "Konan ha detto che presto sarò adottata"
Bastarono quelle parole a far sparire ogni traccia di sonno dai visi dei cinque bambini.
"No!" esclamò Naruto.
"Cosa... quando?" domandò Skaura spaventata.
"Non puoi andartene!" esalò debolmente Suigetsu.
"Shh!" li ammonì Karin guardando verso la porta e facendo zittire tutti, aspettò qualche secondo prima di ricominciare a parlare "Konan ha detto che c'é una coppia di sposi interessata ad adottarmi, non mi ha detto nient'altro: né quando verranno né nulla" informò.
"Ma Karin-sama tu... tu non puoi..." Hinata aveva già le lacrime agli occhi mentre guardava supplicante l'amica.
"Perché te ne vuoi andare?" domandò Suigetsu.
"Non ho mai detto che me ne voglio andare!" ribatté lei portandosi le ginocchia al petto per poi avvolgergli le braccia intorno "Vi sto solo dicendo che potrei essere adottata... ma io non voglio andare via da qui!"
"Che cosa possiamo fare?" chiese Naruto.
"Dirò a Konan che non ho alcuna intenzione di andare con loro..." rispose Karin.
"E se ti ci fa andare lo stesso?" propose Sasuke.
"Beh, allora scapperò!"
Nella stanza scese il silenzio, tutti guardavano la bambina che sembrava assolutamente convinta di ciò che aveva appena detto.
"E io verrò con te!" annunciò d'improvviso Naruto "Se tu te ne vai io me me vado con te!" annuì.
"Allora vengo anche io!" rincarò Suigetsu.
"Pure io!" esclamò Sasuke.
"Si, anche io. Non voglio separarmi da nessuno di voi!" s'intromise Sakura.
"A... anche io" mormorò Hinata.
Karin sgranò gli occhi e li osservò uno ad uno prima di ridere: "Io non me ne andrò: rimarrò qui con voi!" esclamò.
"Allora facciamoci una promessa" propose Sasuke attirando l'attenzione su di sé "Noi sei resteremo sempre insieme e ce ne andremo da questo orfanotrofio solo una volta maggiorenni"
"Ma ci vorranno altri dieci anni!" protestò Naruto.
"Dovremo aspettare, non abbiamo altra scelta" rispose il moro scrollando le spalle "Allora, ci state?" chiese porgendo il mignolo della mano destra in avanti, sulla lampada.
"D'accordo!" Karin poggiò il proprio dito su quello dell'amico, al quale vennero aggiunti anche quelli degli altri.
"Io ci sto!" esclamò Sakura.
"Anche io!" disse Naruto sorridendo.
"Essia!" acconsentì Suigetsu.
"V-va bene!" accettò Hinata.
"Bene, allora... è una promessa!"

**

I bambini sono la cosa più bella del mondo, così puri e innocenti nei loro teneri cuoricini infantili in quella fase della crescita in cui credono che basti stringersi i mignolini perché tutto sia a posto, senza capire le necessità e le scelte che gli adulti fanno per loro.

Karin era stata adottata due settimane dopo che si furono fatti la promessa; a nulla valsero le proteste i pianti, le reclusioni in camera, la tentata fuga... il suo destino era segnato: doveva seguirli.
La coppia di sposi formata dalla bella Karui e il giovane Omoi venne a prenderla solo quando Konan riuscì a far calmare non solo Karin, ma anche Suigetsu, Naruto, Hinata, Sasuke e Sakura infervorati e decisi a non lasciar andare via la loro amica.
Dovette faticare tre giorni interi, sostenuta da Deidara e Hidan, per tirararli tutti e sei giù dalla soffitta e spiegargli con calma la necessità che avevano di essere adottati, avere una famiglia ed essere amati ricevendo solo diniego e proteste.
Ma il destino di Karin era già e dovette varcare quel cancello, vedendoselo chiudere alle spalle per sempre; dovette vedere i visi in lacrime di Hinata e Sakura, quelli tristi di Suigetsu e Sasuke e quello arrabbiato di Naruto senza poter far nulla.
"Su, andiamo" Yahiko si piegò su Karin e le strofinò una mano sulla spalla per tranquillizzarla mentre la piccola tirava su col naso volgendo le spalle ai suoi amici, il ragazzo la prese per mano e la condusse fino alla macchina vicino la quale l'aspettavano i suoi nuovi genitori, sorridenti e felici "Potrai venire a trovarli tutte le volte che vuoi" la rassicurò lui "Lo so che è difficile" aggiunse "Ma devi essere forte"
No, Karin non era affatto forte, non lo era mai stata per quanto avesse voluto sembrarlo, lei era debole come qualsiasi altra bambina di otto anni, come Hinata e come Sakura solo che lei, a differenza loro, sapeva come nasconderlo.
"Non posso credere che Karin-chan se ne vada via" singhiozzò Sakura asciugandosi gli occhi verdi.
"No, non è giusto!" Naruto scattò in avanti, sfuggendo alla presa di Konan e aggrappandosi alle sbarre del cancello "Non te ne puoi andare!" urlò "Avevamo promesso che saremo rimasti insieme per sempre, avremo dovuto andarcene via insieme!"
Karin si voltò e, per la prima volta, vide gli occhi azzurri di Naruto, quegli stessi occhi sempre allegri qualunque cosa accadesse, pieni di lacrime "Avevi fatto una promessa!" urlò.
"Sta zitto, baka!" urlò in risposta la bambina lasciando il coetaneo interdetto "E pensa a mantenerla tu quella promessa, invece di rinfacciarla a chi oramai non può più!" e detto questo gli voltò la faccia, per non vedere le lacrime del biondo che oramai gli avevano inondato il viso e nascondere le proprie.

Angolino di Caroline:
stavolta sono atterrata sul fandom Narutiano: mica male, oh. Anzi, direi molto ispiratorio.
Il mio nome è Caroline94 (chi segue il fandom piratesco mi conoscerà sicuramente: sono quella demente che ha ideato One Piece Studios ❤... attenti, potrei farlo anche con Naruto xD).
Comunque, mi sono cimentata in questa allegra quanto drammatica storiella per pura ispirazione: è il mio periodo questo, già.
Spero che possa piacere e, se lasciasse un parere, non mi offendo sappiatelo.
Kiss,
Caroline💛
   
 
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