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Autore: PaperHero    28/10/2015    2 recensioni
-Chef! Chef! Dov’è finito quell’incompetente?- chiamava un adirato Chris McLean, vagando per la sua gigantesca villa.
Era appena uscito dalla sua Jacuzzi e cercava il collega perché quest’ultimo aveva avuto la brillante idea di nascondergli il suo prezioso gel per capelli, nonostante sapesse che era una cosa che lo faceva impazzire. .
Arrivato in cucina, trovò la tanto agognata boccetta, nascosta dietro alla tazza con sopra disegnato il suo volto. Ma la sua attenzione fu catturata da uno strano biglietto bianco che era proprio sotto la boccetta. Incuriosito, lo prese e lesse:
Questo biglietto può essere attivato solo da chi si rivelerà, essere il Prescelto dalle tenebre e successore del grande dio Erebo.
-Erebo? Chi è... – Chris McLean non poté terminare la sua frase che il biglietto diventò nero e compari un tunnel magico color rosa che lo teletrasportò da un’altra parte.
-Chris, ti ho sentito chiamarmi. Che cosa…?- entrò in quel momento Chef, guardandosi intorno e non vedendo nessuno – Oh, cavolo- aggiunse, quando notò il biglietto a terra e completamente bianco.
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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L'incontro -Dove sono?- si domandò ad alta voce il conduttore, ancora stordito dal viaggio appena fatto.
Si mise seduto, tenendosi la testa con una mano e si guardò intorno. Si trovava steso su un comodo e confortevole letto dalle coperte rosse, in una gigantesca stanza dalle pareti dorate. Di fianco al letto, si trovavano due comodini e ancora più in la su entrambi i lati, due ampie vetrate colorate a mosaico che riflettevano una luce rossa e oro allo stesso tempo all’interno. Sulla parete di destra un gigantesco e antico armadio a parete faceva bella mostra di se.
Proprio di fronte al letto, stava una libreria al cui centro era incastonato un mega schermo ultra piatto.
“Però non male…” rifletté Chris, osservandosi intorno soddisfatto.                                                                               
Si alzò e, proprio n quel preciso momento, la porta della sua stanza si apri, lasciando entrare un piccolo uomo alto sul metro e settanta. Aveva i capelli marroni e corti e gli occhi color azzurro chiaro. Era vestito con vecchi e logori abiti, su cui portava un lungo mantello nero, lasciato aperto sul davanti.                                                                                                                           
-Il signore si è svegliato, finalmente. Io sono Peter Minus e lo accompagnerò da Lord Voldemort. Prego- squittì con la sua vocetta, facendo segno al presentatore di seguirlo.                                                                                                                             
Il conduttore, dal canto suo, era sempre più confuso: dove si trovava? E chi era questo Lord Voldemort di cui aveva parlato quel tale di nome Peter Minus?                                   
Ancora non sapeva che si sarebbe ritrovato coinvolto in qualcosa di grandioso e misterioso…

-Allora… emh, Peter, vero? Mi puoi spiegare cosa ci faccio io qui? Sai, dovrei essere da un’altra parte a cercare Chef e…- iniziò Chris, mentre seguiva Minus per un lungo e stretto corridoio pieno di ritratti e illuminato da quelli che dovevano essere fuochi fatui.
– Non si preoccupi, signore. Tutto le sarà spiegato a tempo debito- rispose l’altro, continuando a camminare.
Il resto del viaggio lo passarono in silenzio e raggiunsero una grande sala dalle pareti grigie e percorse da tante fiaccole una di fianco all’altra. Al centro, un grande camino dove il fuoco era acceso e, proprio di fronte a questo, due poltrone di velluto rosso. Sopra al camino, un grande dipinto a tempera raffigurava la figura di un uomo avvolto da un mantello nero che lasciava scoperti soltanto un paio di occhi rosso fuoco e aveva in mano un lungo bastone verde-argento.                                                         
Mentre Chris si guardava attorno, Peter annunciava il loro arrivo all’uomo seduto una delle due poltrone.   
– E cosi te saresti il Prescelto, eh? Mi aspettavo qualcuno con più poteri e non un semplice babbano ma se il destino ha deciso cosi accetteremo la cosa- commentò l’uomo, alzandosi dalla poltrona.       
                                                                                                                     
   
 
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