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Autore: PaperHero    29/10/2015    2 recensioni
Nel camerino di Blaineley, quest’ultima era intenta a sistemarsi il trucco mentre ripensava in continuazione alle parole pronunciate poche ore prima dal produttore.
“ Tu e Chris siete stati scelti dalla produzione per girare un film che uscirà tra una settimana esatta. Lavorerete fianco a fianco per tutto il tempo richiesto. Inizierete da domani mattina”.
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Eccomi ritornata con una nuova opera. Spero che vi piaccia e se volete lasciate pure una piccola recensione perchè sono curiosa di conoscere la vostra opinione. Buona lettura.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaineley, Chef Hatchet, Chris McLean, Owen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Giorno sei (1 parte) Il mattino seguente, tutti si ritrovarono sul set e subito notarono che c’era stato un ulteriore cambiamento tra Chris e Blaineley. I due s’ignoravano e stavano l’uno distante dall’altro, come se la magia che li aveva uniti era sparita.
La domanda che si stavano ponendo le loro menti confuse era: cos’era accaduto tra quei due?
Ma non poterono rimuginarci sopra che Chris incominciò a dare le direttive del giorno. In quella giornata, avrebbero girato le ultime scene. Nell’ordine:                                                                      

1.    La morte di George
2.    Incinta
3.    La morte del bambino
4.    Il matrimonio

Le direttive del conduttore suscitarono le lamentale e le proteste da parte degli attori: le scene erano troppe da fare in un giorno solo.
– Non me ne frega niente delle vostre opinioni.Dopodomani il film sarà distribuito nelle sale e noi dobbiamo ancora girare e montare i vari pezzi. Quindi, tutti a lavoro e senza commenti- stroncò le proteste Chris, con tono serio e arrabbiato.
Ci mancava solo che gli dicessero come fare il proprio lavoro.                                                                                    
Gli attori continuarono a borbottare tra loro a bassa voce per non farsi sentire e presero posto.

Scena dieci: la morte di George:                                                                                                              
La prima sfida del torneo si era conclusa con la vittoria del giovane George. Quest’ultimo si stava finendo di sistemare nella sua tenda quando una giovane ragazza s’intrufolò. Sentendo il fruscio, George si girò appena in tempo per vedere Elena gettargli le braccia al collo con le lacrime agli occhi.                                                                                                            
– Cosa ci fai qui?- chiese il ragazzo, stupito                                                                                                  
- Abbracciami, ti prego- rispose la ragazza, evitando la domanda del giovane.                                                           
Non perdendo un secondo, il ventenne la accontentò e lei poté sfogare tutta la sua pena e le sue lacrime tra le braccia dell’uomo che amava.
– Ehi, calma. Non sto andando a morire- cercò di rassicurarla lui, accarezzandogli la schiena.
Quella frase bastò a far staccare la giovane dal suo petto e mormorò:-Non si può mai sapere. Mio zio è capace di tutto e…- 
-Non mi succederà nulla. Ma se ti fa stare più tranquilla, farò attenzione, ok?-.                                   
La giovane annui prima di rintanarsi un’altra volta nel suo petto e tra le sue braccia.                       
 In quel momento, sentirono una tromba suonare e il giovane si staccò a malincuore dalla sua ragazza. Abbandonò la tenda, lasciandola da sola e in lacrime.                                                          
Pochi minuti dopo, Alessandro e George si ritrovarono uno di fronte all’altro, intorno a loro una folla che acclamava a gran voce il nome di quest’ultimo.                                                            
I due salirono sui propri cavalli e, al via di uno degli abitanti, corsero l un verso l’altro. Le due lance si scontrarono tra loro e la situazione continuò a essere di stallo per alcuni minuti. La svolta si ebbe quando, scendendo a terra, la lancia di Alessandro riuscì a respingere quella di George e a ferirlo su una guancia.                                                                  
Un rivolo di sangue usci dalla ferita e Alessandro ghignò: presto, George sarebbe morto avvelenato.
Tutto andò come previsto dai suoi piani, pochi minuti dopo, a George gli si appannò la vista e Alessandro ne approfittò per colpirlo a morte.
Il tempo si fermo mentre il corpo del ragazzo cadeva a terra con un tonfo.                                    
– George!- gridò Elena, correndo a inginocchiarsi di fianco a lui e stringendolo tra le braccia
 -Elena… mi… dispiace… tanto- mormorò George, con gli occhi quasi chiusi e con tono sempre più debole.
– Shh, non parlare. Andrà tutto bene, ci sono io con te- sussurrò la ragazza, con gli occhi lucidi e accarezzandogli il volto.
 – Non... doveva… finire… cosi…- tossi George ormai vicino alla morte – Sento che le forze mi stanno lentamente abbandonando. Prima di morire, voglio che tu sappia che ti ho sempre amato, Elena.-
- Anch’io ti amo, George- confessò Elena, con le lacrime che gli stavano rigando il viso.                                          
– Stai attenta a tuo zio, Elena. E’ un uomo malvagio e…- un colpo di tosse interrupe la sua frase -E’ giunta la mia ora. Addio, vita mia-
In quel momento, George chiuse gli occhi per sempre e si senti solo il grido di puro dolore di Elena propagarsi nell’aria.  

–Stop! Perfetta!- urlò Chris, con gli occhi stranamente lucidi.                                                  
Quella scena l’aveva colpito più di quanto si aspettasse e, nascondendo i suoi occhi e fingendo noncuranza, esclamò:-Sotto con la seconda scena!- attraverso il suo megafono.                        
Nessuno si era accorto della cosa tranne Blaineley che, come il conduttore, aveva nascosto i suoi. 

Scena undici: Incinta                                                                                                                   
Erano passati due giorni dalla morte di George e la povera Elena stava lentamente morendo dal dolore. Stava diventando sempre più pallida e magra e a nulla servirono i tentativi di Nina che come la ragazza, stava soffrendo per la morte del suo migliore amico.   – Signorina, le ho portato la colazione- disse Nina, entrando nella camera della giovane e posando il pasto sul tavolino.
Elena se ne stava seduta su una sedia davanti alla finestra. Indossava una camicia da notte e lo sguardo era vacuo e spento mentre il viso era sempre più pallido.                                                                                                 
Nina si preoccupò del suo stato e provò a convincere la ragazza a mangiare qual cosina, altrimenti si sarebbe ammalata.
La giovane non rispose e Nina stava per perdere ogni speranza quando vide Elena alzarsi e correre in bagno. Senti i suoi conati di vomito e, preoccupata, si avvicinò alla porta
 -Signorina, si sente bene?- chiese, bussando leggermente alla porta                                                                               
La porta si apri ed Elena comparve sulla soglia ed esclamò:-No, Nina. E’ da qualche giorno che l’odore del cibo mi da fastidio e mi viene la nausea-
Nina fu colta da mille dubbi  finchè non arrivò l’illuminazione.                                                                                         

– Signorina, non è che lei è incinta?- tentò, con sguardo dubbioso                                                          
Vide l’espressione dell’altra diventare stupita e chiedere con tono incrinato:-Io incinta? E di chi?.-
-Signorina, ci pensi bene. Non le viene proprio in mente nessuno?- domandò Nina sorridendo 
Elena ci pensò qualche secondo e poi capi: non era possibile…                                                      
 -Il padre del bambino è George- ammise, portandosi le mani sulla pancia e con gli occhi lucidi.    
                         
   
 
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