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Autore: tsubasa_rukia3    31/10/2015    1 recensioni
Sara si trova in Marocco, in cerca di risposte per ciò che le sta accadendo. Ben presto le sue vicende personali si mischiano con intrighi familiari e segreti di corte e in tutta questa tempesta confusa deciderà se prendere in mano le sorti del suo destino. Adam sembra determinato a stare al suo fianco, mentre l'ombra dell'imparatore si fa sempre più vicina.
Aggiornamento settimanale, il venerdì.
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver raccontato quello che era successo quasi un anno prima, accompagnati da brevi pause per riprendere fiato o essere integrate -dove Sara era fuori gioco- dal punto di vista di Adam, l'anziana signora dedusse la sua opinione, ma si astené dall'esprimerla senza aver visto in che condizione si trovasse il neonato.

Dopo aver condotto la coppia di sposi in una stanza più appartata e fatto distendere Sara, nuda se non di un paio di slip, sul freddo pavimento, ella si preparò ad agire alzando teatralmente le lunghe maniche della sua veste. I suoi occhi divennero forme ovali riflettenti e il grigio degli specchi rifletteva ciò che analizzava: il ventre di sua nipote.
Sara rimase ferma il più possibile, ma non poté fermare il gemito che le sfuggì. Strinse le mani, senza che Adam fosse notato, poiché anche lui fece lo stesso gesto ansioso della moglie. Rivoli di sudore le colarono dalla fronte.
Ha appena iniziato! Si ricordò con sconforto e quei due minuti furono degli attimi lenti e dolorosi.
Un sospiro di sollievo le uscì dalle labbra quando sentì la pressione scomparire, per poi essere sostituita dall'ansia.
-A-Allora?-, chiese tremante, timorosa della risposta.
-Mia cara, sembra che non dovrò punirvi..... È stato già provveduto-, e Sara si spaventò, non per la minaccia velata, ma per il sorriso.
-Che intendete?-, sentì gli occhi inumidirsi.
-Oh, povera cara.-, si leccò le labbra pregustando l'attimo che incombeva, -Tesoro tu aspetti la Trtinità-.
Il silenzio fu corporeo in quello che era una stanza spoglia sotterranea. Ricordò di aver detto una volta:" Il silenzio è l'urlo più straziante"; e dentro le sue orecchie stava occupando tutti i suoi sensi.
-Cosa vuol dire?-, domandò con serietà, più per l'atmosfera, il futuro padre.
-Significa che è maledetta-, gongolò, -L'incubo di ogni donna è quello che ha dentro di sé vostra moglie-.
-Perché?-.
-Cannibalismo-, a rispondere fu Sara,- I feti si mangiano a vicenda finché non rimane l'ultimo e a quel punto muore di fame dopo aver prosciugato la madre-, spiegò concisa mentre si alzava e usciva dalla stanza.
Si diresse, incurante dei due individui, nella camera superiore e si chiuse a chiave. 
Quando stava iniziando a vestirsi dagli indumenti che aveva appena estratto dalla sua borsa, sentì la porta tremare in tre ritmici colpi.
-Sara! Apri!-.
-No-, sussurrò.
-Ti prego, apri!-, urlò Adam prima di aspettare la risposta.
-No-, sussurrò nuovamente.
Come se fosse stata sentita, il bussare cessò. 
Saltò strabuzzando gli occhi quando sentì le braccia di Adam cingere la nuda pelle. Le baciò il collo.
-Andrà tutto bene, ci riusciremo, riusciremo a superare anche questo -, le sussurrò all'orecchio con una voce così calorosa da distruggere qualcosa in lei.
-NO!-, urlò mentre si allontanava da lui e si mise la felpa che aveva già infilato per le maniche, in un movimento rapido.
-Smettila! Io non sono una stupida vampira su una crisi di nervi! Non trattarmi come una bambina spaventata,Ok? Io ho visto la mia famiglia essere uccisa davanti ai miei occhi! Ho visto corpi putrefatti! Guerra e morte erano mie amiche! Quindi non venirmi ora, a consolare come se fossi traumatizzata! Sono stufa! Ogni volta... ogni volta...-, ogni volta è doloroso come quella notte. Terminò dentro di se.
-Non sei l'unica ad aver visto cose orribili.... E non cambierà, continueremo sempre a vedere cose orribili. Ma quello che è cambiato è che non saremo soli. Tu hai me e io ho te. Te l'ho detto. Non ti lascio andare-.
Sara piangeva mentre sentiva il cuore aumentare il ritmo e, come a confermare il discorso di suo marito, il terreno si mise a tremare mentre un fragore entrava nell'appartamento. Spalancarono gli occhi: i nemici li avevano trovati.

  
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