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Autore: Dante Vail 1911    01/11/2015    0 recensioni
Preparatevi ad immergervi in questo mondo di intrighi e misteri in una pericolosa missione per salvare una landa leggendaria sull'orlo della guerra.
La costa della spada è in crisi, orde di nemici vi si aggirano indisturbati, e un sanguinoso conflitto si avvicina.
Solo una puledra ha il potere per fermare tutto questo, ma da sola non riuscirà mai a compiere il suo destino, anche se il circondarsi di alleati potrebbe portare più problemi che altro...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
Nella locanda della zampa amica
Passarono alcune ore, Twiligth continuò a camminare tristemente per la strada senza voltarsi indietro, “Twiligth”. Sentendosi chiamare la puledra si voltò di scatto estraendo il bastone e puntandolo alla gola di chi l’aveva appena nominata, “EHY EHY CALMATI SONO IO!!!” gridò l’unicorno bianco indietreggiando. “Rarity?” disse Twiligth rinfoderando il bastone, “cosa ci fai qui?” chiese, “bhe… io… ti ho seguita” disse, “e mi dispiace davvero tanto per ciò che è successo a Gorion” continuò, “bene, ora che mi hai fatto le tue condoglianze puoi anche tornare a casa, bambina” disse Twiligth voltandosi, “ehy, io non sono una bambina. Ho praticamente la tua stessa età. E comunque io voglio venire con te” disse lei, “Rarity, è troppo pericoloso, hai visto cosa è successo a Gorion… lui era il mago più forte che conoscessi, e a quello che ha affrontato non è quasi riuscito a fare nulla, non voglio metterti in pericolo portandoti con me”, “guarda che anche io so difendermi, e comunque anche se non mi dicessi di si ti seguirei lo stesso” Twiligth sospirò, poi però sorrise, “sei sempre stata cocciuta” disse per poi incamminarsi lasciando li Rarity, dopo alcuni passi si voltò verso di lei, “allora? Non vieni?” chiese, la ladra sorrise e la seguì di corsa. “Allora contro cosa andiamo?” chiese Rarity mentre camminavano, “scusami Rarity, ma sono ancora scossa, preferirei non parlarne. Però posso dirti che è molto pericoloso”, “se credi che basterà questo a farmi desistere ti sbagli di grosso” Twiligth sorrise. Non voleva mettere in pericolo Rarity, ma averla vicino in quel momento la rincuorava, anche lei non aveva mai conosciuto i suoi genitori, sotto certi aspetti erano simili.
Passarono altre ore di cammino, le ragazze camminavano una affianco all’altra in silenzio. Fu Rarity a cercare di rompere il ghiaccio, “ehy, sai che quello zaino è davvero carino? Posso guardare cosa c’è dentro?” chiese, “no Rarity. So quali sono le tue attitudini. Ruberesti tutto quello che ci troveresti dentro” disse Twiligth, “peccato, questa collana mi avrebbe donato molto” disse l’unicorno bianco facendosi levitare di fronte al muso la vecchia collana di Twiligth. Lei ci mise alcuni secondi per accorgersi che era la sua “ehy! Era nel mio zaino!” disse, “ops, mi è capitata fra gli zoccoli” disse Rarity allacciandosi la collana al collo, Twiligth sbuffò.
Quando il sole era appena tramontato le due puledre videro in lontananza la sagoma di un grande edificio su due piani contornato da mura e illuminato da alcune torce. Furono sollevate nel riconoscere che era la locanda. Erano stanche dopo quasi un giorno di cammino, si sarebbero finalmente potute riposare. Superarono un fosso tramite un ponte levatoio ed entrarono nel cortile della locanda. “Quindi, mi puoi ripetere perché siamo venute qui?” chiese Rarity, “devo trovare due amici di Gorion, secondo lui possono aiutarci”, “e tu ci credi?”, “non lo so, lo scoprirò quando capiremo chi sono” disse per poi cominciare a salire la scala che portava all’entrata. In quel momento la porta della locanda si aprì facendo uscire un uomo vestito con una lunga tunica da mago rosso sangue che stava leggendo un foglio di carta. Si fermò vedendo Twiligth. Anche lei si fermò guardandolo. L’uomo guardò prima la puledra poi il foglio, poi nuovamente la puledra. Anche Twiligth guardò l’uomo. Poi entrambi scattarono. L’uomo puntò la mano verso la puledra gridando “VAMPA SCORTICATRICE!!!”. Twiligth illuminò il corno e uno scudo viola semitrasparente comparve davanti a loro fermando la fiamma che era scaturita dalla mano del mago. Anche Rarity reagì, con la magia sollevò l’arco corto ed incoccò una freccia per poi scagliarla contro l’avversario. Lui scostò la mano come se stesse spostando qualcosa e la freccia cambiò direzione piantandosi nel muro. Twiligth illuminò il corno scagliando un dardo incantato, ma a sua volta il mago eresse uno scudo, bloccando le sfere. A quel punto Twiligth estrasse il bastone e si avvicinò al mago. Lui unì le mani e poi iniziò ad aprirle creandosi nelle mani una clava semi trasparente verde. Twiligth cercò di colpire il mago dall’alto, ma lui riuscì a fermare il bastone di Twiligth con la clava magica, quindi lo spinse indietro e si avvicinò per colpire Twiligth con una mazzata, però una freccia gli si piantò nel ginocchio facendocelo cadere sopra, Twiligth roteò il bastone colpendo il mago in testa, prima che una seconda freccia gli si piantasse in un occhio uccidendolo definitivamente. Twiligth era ansimante. Usare incantesimi da combattimento mentre si era stanchi era particolarmente faticoso. “Ma perché ci ha attaccate?” chiese Rarity. Twiligth sollevò il foglio che aveva prima in mano il mago e lo passò a Rarity, lei lo guardò e sgranò gli occhi, “10000 pezzi? Se ti lego e ti chiudo in un sacco per poi portarti a questi qui ti offendi?” chiese Rarity, “è già tanto se riesci a sollevare quell’arco corto striminzito che ti ritrovi, figuriamoci se riusciresti a portare me, legata, e dentro un sacco” disse Twiligth sorridendo, “potevo sempre provarci” disse Rarity imbronciata. Twiligth ruotò gli occhi e si mise a perquisire il mago, “Twiligth, questa non è una cosa che farebbe una signora” disse Rarity, “perché, rubare negli zaini degli altri è da signora?” chiese Twiligth, “touche”. Sul mago trovarono dell’oro e una pergamena con l’incantesimo palla di fuoco che Twiligth imparò subito. Poi Twiligth si accorse di cosa aveva sulle spalle il mago e sorrise. Rarity stava guardando le guardie sopra le mura della locanda chiedendosi a cosa servissero se poi i clienti si potevano uccidere a vicenda nel cortile, “ehy Rarity!” disse Twiligth, lei si girò e uno zaino le arrivò sul muso facendola sbilanciare e rischiando di farla cadere. Quando riuscì a riprendere l’equilibrio guardò prima lo zaino e poi Twiligth, era identico a quello che portava in groppa la sua amica, “era del mago, non credo che gli serva ancora” disse Twiligth, “potevi passarmelo delicatamente”, “ma non sarebbe stato divertente” disse Twiligth sorridendo maliziosa, Rarity sbuffò e si allacciò lo zaino alla groppa sistemandone le cinghie fin troppo lunghe. “Non mi piace, è pesante” disse poi, “già, ma contiene almeno venti volte le frecce che contiene la tua piccola faretra, che per dirla tutta è anche quasi vuota”, “però è brutto”, “hai voluto seguirmi in questa situazione? Ora segui le mie regole, e io ti dico di tenere quello zaino” Rarity sbuffò e salì rapidamente le scalette [si suole ricordare che in questo gioco, frecce, quadrelli, sassi, dardi, coltelli, accette o qualunque altra cosa si lanci, verrà lanciata sempre con una tale potenza da disintegrarsi all’impatto e non poter più essere raccolta e riutilizzata].
Le puledre entrarono nella locanda e si guardarono in giro. Era pieno di gente, di qualunque razza, umani, pony, nani, halfling [creature poco più basse dei nani, ma più abili nel rubare], elfi, grifoni, persino zebre. D’altronde la locanda della zampa amica era il tipico punto di incontro per gli avventurieri di tutta la costa della spada. Twiligth si guardò in giro, “wow, quanta gente, sei sicura di sapere chi dobbiamo cercare?” chiese Rarity, “emh… a dire il vero no” disse Twiligth, “facciamo così, tu resta qui, e non fare guai. Io vado a vedere di capire chi dobbiamo cercare” disse Twiligth. Rarity sbuffò, “io non combino mai guai” disse, “a si? Cosa è successo l’ultima volta che ti sei intrufolata nelle cucine?”, “ma avevo fame”, “infatti hai mangiato, poi ti hanno beccata e hai pulito piatti per due mesi”, “questi sono dettagli, almeno ho mangiato”, “io ci rinuncio. Resta qui” disse Twiligth allontanandosi. Non appena uscì dalla sua visuale, Rarity iniziò a girovagare per la locanda.
L’unicorno viola si guardava in giro sporadicamente cercando di capire chi dovesse trovare, era pieno di gente, a svariare dagli ubriaconi ai ricconi. Notò un uomo molto alto seduto al bancone, indossava uno spolverino beige che arrivava quasi a terra, e indossava un vistoso cappello a tesa larga sempre dello stesso colore. Twiligth credette che fosse lui uno dei due che doveva cercare, e che l’unico uomo seduto affianco a lui fosse l’altro, ma poi l’uomo si alzò, e quello con lo spolverino gli rubò il sacchetto con le monete che aveva legato alla cinta senza che se ne accorgesse, quindi usò quei soldi per pagarsi un'altra birra. E li Twiligth capì che non doveva essere lui.
“… e poi ho sconfitto quel mostro usando la mia fidata spada” finì di raccontare un unicorno bianco con i crini biondi, “oh, deve essere stato pericoloso, hai avuto paura?” chiese Rarity strusciandosi ambiguamente sul suo petto e passandogli uno zoccolo sulla groppa. Lui deglutì e divenne leggermente rosso, “emh… n-no, ovviamente no, perché io sono coraggioso e forte” disse mostrando i bicipiti, Rarity gli si avvicinò ulteriormente toccandogli i muscoli, “oh è vero, sei molto forte, e scommetto che sei anche molto intelligente” disse, mentre continuava a massaggiare con lo zoccolo sinistro il bicipite del pony, mentre intanto il destro frugava nello zaino che aveva sulla schiena in cerca di ruba utile. “Eeeh… si, si molto, io sono forte e intelligente” disse indicandosi la testa, “e hai mai ricevuto, un premio degno del tuo eroismo?” chiese Rarity avvicinandosi a meno di un centimetro dal suo muso per riuscire a frugare più a fondo con lo zoccolo, “emh… no, però scommetto che da una bella giumenta come te potrei di sicuro” disse chiudendo gli occhi e avvicinandosi alla bocca di Rarity con pessime intenzioni. Lei ruotò gli occhi ed estrasse lo zoccolo dallo zaino portandosi dietro un anello d’oro, uno d’argento, una collana di scarso valore e il sacchetto delle monete, mentre intanto il Casanova si avvicinava pericolosamente, Rarity lo fermò con lo zoccolo e lo allontanò dicendo, “mi dispiace, non sei il mio tipo” e si allontanò lasciandolo spiazzato. Sorrise infilando la roba che aveva rubato dentro lo zaino.
Twiligth continuava a non capire chi stesse cercando, poi notò due figure che stavano distaccati dai gruppi principali. Erano un maschio e una femmina, il maschio aveva un'armatura a piastre e un elmo di cuoio, sul braccio aveva uno scudo medio e nel fodero teneva una spada lunga. La donna affianco a lui aveva un'armatura di cuoio e teneva in mano una lunga lancia. Twiligth capì che erano degli elfi dalle lunghe orecchie a punta che avevano. Le sembrò che fossero fuori posto in quel luogo, quindi si avvicinò a loro. “… te lo ripeto Khalid. Come hai fatto a farti fregare tutto l’oro?” chiese la donna massaggiandosi l’arcata del naso, “n-non lo s-so. Ho i-i-incontrato questa p-p-p-pu-pul-pul… cavalla che m-mi ha o-offerto una b-birra, e d-dopo i miei s-soldi non c’erano p-più” disse l’uomo balbettando vistosamente, la donna sbuffò “per la madre terra, ti sei fatto derubare da un pony”, “n-non un p-pony. E-era un u-u-unicorno. Bianca c-con una t-tuta nera” Twiligth si diede una botta sulla fronte riconoscendo la ladra citata da Khalid, e meno male che le aveva detto di stare ferma. Quindi si avvicinò, “scusate” disse mettendosi affianco ai due, che si voltarono verso di lei, “scusate se vi interrompo, ma posso sapere i vostri nomi?” chiese, i due si guardarono, poi fu la donna a rispondere, “certo, io sono Jaheira, e lui è mio marito Khalid”, “p-piacere” disse lui, “posso sapere perché siete qui?” chiese, “s-stiamo aspettando u-una persona” disse Khalid, “Khalid!” sbottò Jaheira, “c-cosa? Non è p-proibito che lo s-sappia”, “si, ma se eviti di raccontarlo ai quattro venti magari non ci troveremo cacciatori di taglie alle calcagna”, “ma è s-solo un p-p-pony”, “anche quella che ti ha derubato prima era un pony” a quel punto Twiligth decise di dividere i due, “ehy calma, non vi scannate. Ha fatto bene a dirmelo. Sono io la persona che cercate” disse, i due si fermarono e la guardarono, “ma tu sei un pony” disse Jaheira, “si, cosa vi aspettavate? Un orco?” disse Twiligth, “n-no è c-che credevamo che s-sarebbe stato un u-u-umano, e m-maschio” disse Khalid, “non ti vado bene solo perché sono una femmina?” chiese Twiligth, “n-no no” disse frettolosamente, “è solo che credevamo che sarebbe stato un umano, e in più il tuo nome sembra da maschio” disse Jaheira, “il mio nome non sembra da maschio. E poi se Gorion era un pony mi sembra logico che anche io sarei dovuta essere un pony e anche io mi aspettavo dei pony e non degli elfi” disse Twiligth leggermente irritata, i due si guardarono interrogativi, “primo, siamo mezz-elfi. Secondo chi è Gorion?” chiese Jaheira, ora anche Twiligth era confusa, “come chi è? Gorion è il mio patrigno, è stato lui a dirmi di venire qui e di cercare due suoi amici prima di morire” disse, “s-scusa, ma tu s-sei Abdel da Candelkeep?” chiese Khalid, “no, io sono Twiligth Sparkle, vengo da Ponyville e…” in quel momento realizzò tutto e divenne rossa di imbarazzo, “OH PER CELESTIA!!! Scusatemi, ho sbagliato persone” disse correndo via e coprendosi il viso per l’imbarazzo mentre i due mezz-elfi rimanevano più confusi di prima.
Rarity infilò l’ultima refurtiva nello zaino, si era infilata due anelli sul corno per non occupare spazio, e ne aveva ancora un po’, quindi cercò qualche allocco da derubare. Vide qualcuno appoggiato ad un muro in attesa. Aveva la pelle verde tendente al grigio, fra i capelli lunghi e neri spuntavano un paio di orecchie a punta piene di orecchini, aveva una vistosa cicatrice sopra l’occhio destro, e dalla mandibola spuntavano due denti a punta che andavano verso l’alto. Indossava una pesantissima armatura di piastre completa, appoggiata al muro affianco a lui vi era un elaborato spadone a due mani. Indossava sulla schiena un altro zaino conservante come quello di Rarity e di Twiligth. Rarity sorrise nel vederlo. Sapeva che gli orchi non erano ammessi nelle locande, ma quello era un mezz-orco, e non erano rinomati per la loro intelligenza, quindi si avvicinò a lui. “Ehy fustacchione, ti andrebbe di raccontarmi qualche…” non riuscì nemmeno a finire le sue finte avance che il mezz-orco afferrò la spada a due mani usando solo la mano destra e la abbattesse davanti a Rarity piantandola dentro le tavole di legno, lei fece un salto di quasi un metro in lunghezza per due in altezza, “a meno che tu non sia la cameriera con la mia birra, gira al largo, cavalla” disse con voce cavernosa estraendo senza sforzo la spada dalle assi di legno e tornando a fissare il niente appoggiato al muro. Improvvisamente a Rarity lo zaino e il borsellino dei soldi del mezz-orco sembrarono estremamente meno appetibili.
Twiligth si guardò in giro per bene, sperando di non fare altre figure del tipo. Vi erano troppe coppie possibili, su di un tavolo vi erano due uomini, uno aveva un vestito blu e i capelli neri, l’altro aveva i vestiti rossi e i capelli lunghi e biondi, quest’ultimo stava suonando un mandolino attirando un po’ di persone mentre l’altro stava scuotendo dei dadi nella mano pronto a lanciarli “datemi… un… SETTE!!!” gridò lanciandoli, i dadi rotolarono sul tavolo finendo uno sul tre e l’altro sul quattro “OH SI!!!” urlò lui prendendo le monete d'oro che erano state messe sul tavolo dagli scommettitori, poi si mise a ballare con il bardo cantando “tanto oro per me. EHY! Tanto oro per te. EHY!”. Twiligth si voltò sperando che non fossero loro che doveva trovare. Si voltò vedendo due uomini, vestiti entrambi in nero e con una bombetta in testa, avevano la pelle molto chiara, uno era alto e sorridente, l’altro era più basso e panciuto, con i baffi a mosca. Twiligth si girò nuovamente vedendo un cavaliere umano, era piuttosto tarchiato e grasso, l’armatura che indossava assomigliava di più ad una caldaia che ad altro, aveva uno scudo rotondo e una spada nel fodero. Affianco a lui vi era una donna vestita con un elegante vestito bianco e rosso che le copriva la testa con un cappuccio, mentre un bavero sempre bianco le copriva il viso tranne gli occhi, sulla schiena aveva una faretra e un arco lungo. Anche loro erano una potenziale coppia, ma poi arrivò un terzo uomo, più anziano e con una lunga barba bianca, vestito con un vestito azzurro da mago completo di cappello. Twiligth stava iniziando a perdere la pazienza non capendo chi dovesse cercare, quando improvvisamente una voce femminile gridò “AHAH!!! TI HO BATTUTO!!! E PER FESTEGGIARE OFFRO BIRRA A TUTTI I PRESENTI!!!” a parlare era stata una pegaso con il manto celeste e una particolare chioma arcobaleno. Indossava una cotta di maglia. Legate alla vita aveva due spade lunghe nei foderi. Sembrava particolarmente ubriaca da come traballava cercando di mantenere l’equilibrio sopra al tavolo. Al grido di BIRRA A TUTTI I PRESENTI, i suddetti presenti gioirono alzando i calici. La puledra fu tirata per la coda e si voltò. A tirarla era stata un'altra puledra, un pony di terra, con il manto gommagutta e i crini biondi, indossava anche lei una cotta di maglia, legato ad una zampa aveva uno scudo medio e alla cintola era legata un’ascia da battaglia. Lei, così come la pegaso portavano uno zaino conservante, “Rainbow, vedi di darti una calmata. Sei ubriaca, non puoi continuare a spendere il nostro oro come se niente fosse” disse la pony arancione. L’altra l'allontanò sbuffando, “come sei… fiscale… io spendo quanto… voglio…” disse cercando di indicarla con lo zoccolo ma sbagliando vistosamente mira. “Ehy, non vorrete mica rimangiarvi la parola” disse un uomo piuttosto grosso alzandosi dal tavolo e scrocchiandosi le nocche. La puledra arancione fece un sorriso forzato, “eh eh, non sia mai” disse mettendo il borsellino dei soldi sul bancone dell’oste. Le persone attorno al tavolo andarono a prendersi una birra a sue spese. La puledra strinse i denti e trascinò via la pegaso prima che potesse fare altro. Twiligth si diede una pacca sulla fronte. Ora capiva cosa intendesse Gorion quando diceva “li riconoscerai”, quindi si avvicinò alle due puledre. “Sei completamente impazzita?” chiese la puledra arancione alla pegaso, “dai Applejack… calmati… fatti una birra…” disse l’altra cercando di mantenere l’equilibrio, “e con quali soldi? Li ho dovuti spendere tutti per rimediare ai tuoi disastri” rispose l’altra. “Avete bisogno di una zampa?” chiese Twiligth avvicinandosi alle due. La pony di terra si voltò verso di lei “no, posso cavarmela da sola” disse, “ehy… guarda… mi sembra di conoscerla questa qui…” disse la pegaso celeste, “però non mi ricordavo delle altre due…” continuò, la sua amica sospirò, poi guardò Twiligth, “però è vero, anche a me sembra di conoscerti” disse, “si… ma quale delle tre?” chiese l’altra indicando Twiligth e affianco a lei, “Rainbow, per favore…” disse Applejack, Twiligth si fece avanti, “ti dispiace se risolvo io?” disse. La puledra alzò un sopracciglio, poi però si fece da parte. Twiligth illuminò il corno e chiuse gli occhi, poi la pegaso si illuminò per un istante per poi tornare normale. Strizzò un attimo gli occhi poi si portò uno zoccolo alla testa, “ooooohh… che è successo? Mi gira tutto” disse massaggiandosi la testa, Applejack le si avvicinò, “hai fatto una gara di bevute con un umano, e hai vinto, poi completamente ubriaca hai speso tutti i nostri soldi, e infine questa maga ti ha riportato alla normalità non so come” riepilogò, “ho solo usato libertà di pensiero, è un incantesimo semplice. Ti fa tornare normale dalla confusione, e ti cura dall’ebbrezza” disse Twiligth, “sai molte cose sulla magia” disse Applejack guardandola, “Gorion mi ha insegnato bene” disse Twiligth apposta per vedere se aveva ragione. La pegaso alzò le orecchie “hai detto Gorion?” chiese, “sì, perché, lo conoscete?” disse Twiligth ormai sapendo già la risposta. “Sì, è forse il mago più forte che gli Arpisti abbiano mai avuto” disse Applejack, “siamo qui per conto suo” disse Rainbow, “allora siete qui per me” disse l’unicorno, “tu saresti Twiligth Sparkle?” chiese Applejack, “si sono io” disse, “aspetta, se tu sei qui, perché non c’è anche Gorion?” chiese Rainbow, Twiligth abbassò le orecchie e si fece scura in volto, “lui… non ce l’ha fatta…” disse. Applejack si sorprese, “no, è impossibile, nessuno è in grado di affrontarlo e di sopravvivere se fa sul serio”, “ti dico che qualcuno ci è riuscito, e quasi senza sforzo”, “a si? Dacci una prova” disse Rainbow spavalda. Twiligth si mise uno zoccolo nel collo della tunica ed estrasse la collana, la pegaso ammutolì riconoscendola, “no… è impossibile…” disse. “Neanche io riuscivo a crederci. Ma se continuiamo a rimanere incredule davanti a tutto non otterremo niente. Devo trovare l’assassino di Gorion, a tutti i costi. Non voglio che quel maledetto la passi liscia. Se voi sarete con me avrò più possibilità di farcela, ma da sola so già che non arriverei nemmeno a ferirlo leggermente, allora, siete con me o no?” chiese Twiligth. Le due si guardarono, poi sorrisero, “ci puoi scommettere” disse euforica Rainbow per poi stringerle lo zoccolo, “io sono Rainbow Dash, cavallerizza degli Arpisti” anche la pony di terra si avvicinò a Twiligth e le strinse lo zoccolo con molta forza, “io invece sono Applejack Woodbreaker, ma tutti mi chiamano solo Applejack. Sono l’unico barbaro tra le file degli Arpisti”. Twiligth sorrise “io sono Twiligth Sparkle, sono una maga, ma non sono di sicuro la migliore” disse, “ed io sarei Rarity, ladra di professione”. Tutti si voltarono verso l’unicorno bianco che era seduta sopra ad un tavolo intenta a guardare degli anelli d’oro che si stava facendo levitare davanti. “Rarity! Dove hai preso quella roba?” chiese stizzita Twiligth, “oh, temo che mi sia capitata fra gli zoccoli” disse facendo poi una lieve risatina, “la conosci?” chiese Applejack, “si, la conosco da sempre, mi ha seguito e vuole viaggiare con noi” disse Twiligth, “non so se voglio fidarmi a girare con una ladra” disse Rainbow Dash, “oh, non preoccuparti, io sono forse la ladra più generosa che esista, rubo solo ai ricchi, e se qualcuno mi chiede sinceramente qualcosa glielo do” disse Rarity, “non lo faceva già un altro vestito di verde?” chiese Rainbow, “sono congetture” disse Rarity, “c’è qualcun altro con voi?” chiese Applejack, Twiligth scosse la testa, “quindi siamo un gruppo di sole ragazze. Mi piace” disse Applejack, “a me no” disse Rarity che si aspettava almeno un puledro forte, coraggioso, bello, e soprattutto ricco, ma le era andato male. “Bene, allora possiamo andare” disse Twiligth, “e dove precisamente?” chiese Rarity, “emh… ecco…” disse Twiligth, “Gorion ci aveva detto di raggiungere Nheskell una volta che ti avessimo trovata” disse Applejack, “bhe… dato che non abbiamo altre mete, e che li potrebbe esserci qualcosa io direi di andare li” disse Dash, “allora che Nheskell sia” disse Twiligh, “sì, però prima riposiamoci. Sono stanca. E ci conviene anche vendere un po’ di gioielli e comprare delle frecce. Partiremo domani” disse Rarity passando un anello a Twiligth. Rainbow Dash guardò l’anello, “ehy. Quello era mio” disse, “no, ci assomiglia soltanto” disse maliziosa Rarity.
 
Rarity
La ladra generosa
Razza: pony unicorno
Classe: ladro
Allineamento: neutrale buono
Forza: 9
Destrezza: 18
Costituzione: 13
Intelligenza: 17
Saggezza: 11
Carisma: 16
Scassinare serrature: 25%
Nascondersi fra le ombre: 15%
Trovare trappole: 35%
Svuotare tasche: 25%
Muoversi silenziosamente: 35%
Competenze: arco corto ++; spada corta +
 
Applejack Woodbreaker
Il barbaro brutale
Razza: pony di terra
Classe: barbaro
Allineamento: legale buono
Forza: 18/25
Destrezza: 17
Costituzione: 18
Intelligenza: 15
Saggezza: 11
Carisma: 17
Immunità: accoltellamento alle spalle
Competenze: ascia++; flagello (mazzafrusto/morning star)+; stile con arma e scudo++
 
Rainbow Dash
La cavallerizza dei cieli
Razza: pony pegaso
Classe: cavaliere
Allineamento: legale buono
Forza: 17
Destrezza: 18
Costituzione: 16
Intelligenza: 14
Saggezza: 10
Carisma: 16
Immunità: veleno; paura
Imposizione degli zoccoli: scaccia paura (una volta al giorno); individuazione del male (una volta al giorno)
Competenze: spada lunga++; spada bastarda++; stile con due armi++
   
 
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