- E io vorrei un più di disciplina da parte tua. -
- Senti, tizio, se tu mi consideri di più io non farò la scema! -
- Come no. -
E la voglia di tirargli uno schiaffo era tanta ma dovette frenare i suoi istinti prima di fare una brutta fine.
La player stette zitta per non complicare ultimamente le cose, andando poi a prendere un biscotto della fortuna cinese. Stessa cosa fece il ragazzo. Lessero con calma, cercando di formulare con decenza quello che avessero appene letto. Prima sgranarono gli occhi, dopo non ci fecero caso e lo accartocciarono, buttandolo nel cestino con un bel volo da 10. Cosa sbagliata visto che l'indomani...
- E io ho due mele, coma la mettiamo? -
- Possiamo aprire un negozio di frutte e verdura! - cercò di sdrammatizzare la ragazza ma Kaito era di tutt'altra allegria.
- Smettila. - tirò corto.
- Ma non voglio avere una banana là sotto! E poi c'è l'ha- le diede una gomitata prima che pronunciasse parole indesiderate.
- E ora? Io sono te, tu sei me. -
- Ho notato. - sbuffò. L'ultimo dei suoi pensieri era proprio quello di essere Kaito.
- E' come quel film: ''Quel pazzo venerdì'' -
- Davvero?! Allora basta guardarlo e vedremo come si torna indietro! -
- Peccato solo che 1) non l'ho mai visto e 2) non ho quel DVD e 3) non possiamo vederlo in streaming visto che il mio pc si è rotto ed Orbital l'ho sta ancora aggiustando e ci vorrà del tempo. -
- Ah.. sarò costretta a fare i bisogni in piedi. -
- E io da sedut/a/. -
- Tu hai un'anti-stress, almeno. -
- Scherzi? Qui tu hai la pianura padana. - questa volta fu la player a colpire Kaito dove non batte il sole.
Ebbene, volete sapere come è finita?
Sono stati una settimana in quella situazione scomoda finché non hanno capito il nesso della maledizione. E bravi la nostra Kaita e il nostro player.