4)
Everything is magic
Sofia
p.o.v.
Mi sveglio per via della suoneria del mio cellulare, dopo
aver imprecato per un po’ rispondo: è Jaime.
“Hime-Time, ma che cazzo! Stavo dormendo!”
Si sveglia anche Tony e inizia ad accarezzarmi i fianchi quel bastardo.
“Scusa, non volevo disturbarti.”
“Hime, stavo scherzando. Sì, stavo dormendo ma
avrei
dovuto svegliarmi per pranzo.
In ogni caso, cosa succede?”
Sento un sospiro.
“Ho bisogno di parlare con te, possiamo vederci oggi
pomeriggio?”
“Mi dispiace, orsacchiotto, ma sono impegnata con
Tone.”
Lui sospira di nuovo.
“E questa sera?”
Do un’occhiata a Tony e lui annuisce.
“Sì, va bene.”
“Grazie, ci vediamo stasera.”
Lui chiude la chiamata prima che io possa dire anche solo ba,
è strano: Jaime è
estroverso e ama un sacco chiacchierare.
Guardo Tony.
“Ti va davvero bene che vada da Jaime stasera?”
“Sì. Chiamerò Jaxin e parleremo della
nostra linea di vestiti. Prima o poi avrei
dovuto chiamarlo comunque.
Ehi, ho un’idea! Ti piacerebbe fare da modella per alcune
canottiere e magliette?”
Il mio corpo rabbrividisce e anche Tony se ne rende conto.
“Sei perfetta, non hai bisogno di cambiare nulla. Lo
dirò
al fotografo, ma se non vuoi fare di nuovo la modella chiameremo
qualcun’altra.”
“Ci penserò. Adesso è il momento di
preparare qualche
panino e dire alle ragazze che saremo fuori per pranzo.”
Vado in cucina, c’è solo mia sorella con i suoi
lunghi capelli sciolti che
guarda fuori dalla finestra.
“Viviana?”
“Sì?”
“Io e Tony siamo fuori per pranzo, per te è un
problema?”
“Per niente, cucinerò qualcosa.”
“Grazie.”
Vorrei davvero parlarle di Jaime e dell’intero casino, ma
sento delle
vibrazioni negative riguardo all’argomento. È
ancora troppo incazzata per poter
parlare con me o con qualcun altro.
Visto che non vuole parlare preparo i miei panini, prendo
alcune bottiglie di acqua, birra, coca cola e the dal frigo.
Metto tutta questa roba in un vecchio zaino che usavo
quando andavo al liceo e urlo per chiamare Tony.
“Dio, a volte sembri un muratore.”
“Mi dispiace, ma il tuo culo flaccido doveva darsi una
morsa.”
Lui scuote le spalle.
“Ragazze, noi andiamo.”
“ ‘k, divertitevi.”
Usciamo di casa, Tony mormora qualcosa sulla felicità
contagiosa di Viviana e
poi andiamo in garage. Lo aspetto e lui torna indietro con una bici.
“Dove dovrei sedermi?”
“Sul manubrio, il posto non è troppo lontano.
Dammi lo zaino.”
Glielo porgo e mi siedo sul manubrio, pregando Dio di non cadere. Tony
apre il
cancello e lui pedala per un po’ lungo una stradina vicina al
mare. È molto
bello, da un lato c’è un muretto e
dall’altro cespugli pieni di fiori gialli.
La tartaruga sembra di buon umore, fischietta “A love like
war” lungo il
percorso. Alla fine della strada c’è una grande
sperone roccioso che si spinge
verso il mare, in alcuni punti è coperto di edera.
“Eccoci qui.”
Salto giù dalla bici, Tony cammina accanto allo sperone per
un po’, poi sposta
un po’ di edera per poter svelare un’entrata.
Entriamo, dentro c’è buio per un po’ poi
si vede un lago
sotterraneo: è la cosa più bella che abbia mai
visto.
È quasi circolare e l’acqua è turchese,
sembra un grande
turchese incastonato nella roccia grigia.
“Wow! Questo posto è… wow! Meraviglio,
fantastico,
bellissimo!”
Tony sorride.
“Sono contento che ti piaccia.”
Appoggia la bici alla parete della grotta e stende una stuoia vicino al
lago,
c’è una strana luce nei suoi occhi, quasi di
lussuria.
Io rabbrividisco.
Si sdraia sulla stuoia e io lo raggiungo subito, ci
guardiamo per un po’ e poi Tony i prende il volto tra le mani
e iniziamo a
baciarci appassionatamente.
Le nostre lingue combattono per un po’ per decidere chi
comanda, mentre le mie mani giocano con i suoi capelli le sue sono
piazzate sul
mio culo.
Dopo il primo bacio ci baciamo ancora e ancora finché non
ne possiamo più, Tony inizia a baciare la mia mascella e il
mio collo,
succhiandolo a volte. Gemo un po’ e lo sento sorridere sulla
mia pelle.
Mi toglie la maglietta e sta per baciarmi le clavicole
quando lo blocco.
“Tony, c’è una cosa che devi
sapere.”
Mi guarda negli occhi, i suoi sono liquidi per il piacere.
“Dimmi.”
“Sono vergine, fai attenzione.”
Lui si stacca da me, sorpreso.
“Sono il primo?”
“Sì, mi dispiace se…”
Mi bacia dolcemente.
“Sono onorato di essere il primo e farò
attenzione.”
Mi bacia di nuovo la clavicola, mentre io gli tolgo la sua canottiera e
accarezzo il suo petto, seguendo le linee dei tatuaggi. Lui geme un
pochino.
Mi toglie il reggiseno e inizia ad accarezzarmi un seno,
mentre succhia l’altro, gemo più forte,
è bello!
Le mie mani si muovono sul suo petto e poi giù verso la
cintura, provo a
togliergliela, ma lui mi ferma.
“C’è tempo.”
Poi succhia l’altro seno e mi toglie gli shorts con la mano
libera. Mi vergogno
del mio corpo e cerco di coprirlo.
“No, sei bella.”
Mi accarezza i fianchi e io rabbrividisco.
“Fammi provare una cosa e fermarmi se non ti piace.”
Infila una mano nella mie mutande e un suo dito entra lentamente in me.
Sobbalzo, ma mi piace così annuisco e lui continua. Inizia
anche ad accarezzare
il mio clitoride con il pollice, sento così tanto piace che
urlo.
“Di più!”
Inserisce un altro dito e continua a massaggiare il mio
clitoride, io gemo e ansimo per il piacere. Poi aggiunge la sua lingua
e io mi
stacco dalla realtà, è bravo a fare queste cose,
sa dove e come succhiare e
toccare. Dopo un po’non ce la faccio più e
raggiungo l’orgasmo quando lui è
ancora dentro di me. Si lecca le dita e mi sussurra: “Sai di
dolce, tesoro.”
“E tu sei dannatamente bravo, ti amo.”
Lui sorride e si toglie boxer e jeans.
“Sei pronta?”
“Sì, ma stai attento.”
Lui entra in me lentamente, aspetta un attimo per farmi abituare e poi
inizia a
spingere piano. Sento un po’ di dolore e poi solo piacere.
Spinge più forte adesso, io gemo più forte e gli
graffio
la schiena con le mie unghie, lui geme, io ogni tanto mormoro il suo
nome.
Le spinte diventano più veloci e violente e raggiunge
l’orgasmo gridando il mio nome.
“Non fermarti, vai avanti ancora un po’.”
Lui va avanti e dopo alcune spinte raggiungo anche io l’apice
gridando il suo
nome.
Sono senza fiato, felice, leggera.
“Tony, ti amo.”
“Ti amo anche io.”
Mi attira sul suo petto e inizia ad accarezzarmi i capelli, mentre io
accarezzo
il suo petto.
“È stato bello.”
“Sono felice. Sono felice di essere stato il primo di una
ragazza così
fantastica.”
Io sorrido e gli
bacio il petto.
Ci sono alcuni panini nello zaino, ma possono aspettare.
Tutto quello che voglio è stare vicina a lui.
Vi prego e vi supplico, recensite!