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Autore: Cersei_Quinn    02/11/2015    3 recensioni
... Questo é... un aborto letterario? La chiara e totale manifestazione di ciò che non si dovrebbe scrivere nella vita? L'autodistruzione per eccellenza?
La "trama", se così si può denominare lo scempio, tratta di questo: Celipa é una sfigatissima Saiyan e un bel giorno viene trasferita nella squadra di Bardack. Tra sequele di sfighe, carovane di legnate, umiliazioni a non finire e situazioni imbarazzanti di fantozziana memoria, riuscirà la nostra Celipa a fare colpo sul bel Comandante?
Le stime la danno per spacciatissima. Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate! (cit.)
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Bardack, Goku, Nuovo personaggio, Seripa
Note: Nonsense, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La decisione di Celipa

 

Scritto da _Lady_Maleficent_

 

I Capitoli dell’Avvento: Esordio

 

 

 

Per comprendere meglio la decisione di Freezer, dobbiamo ora operare un piccolo cambio di scena... spostiamoci nella casupola diroccata in cui era stanziata la squadra di Paragas!

La definizione migliore per descrivere il simpatico posticino in cui alloggiava il team del temuto Saiyan era "catapecchia cadente, con perdite d'acqua e un impianto fognario degno dei bassifondi di Calcutta".

L'interno non era dei migliori: dei quattro metri quadrati calpestabili, due erano occupati da un unico letto in cui dormivano ammassati l'uno sull'altro i cinque Saiyan che componevano la sua squadra di basso rango. In un miscuglio di fetore di ascella a dir poco nauseabondo, odore di piedi stantii (naturalmente nudi), battle suit in stato di decomposizione, pelazzi e roba in cancrena, sopra il lercio materasso di quella stamberga stanziava, rincantucciata e con una pinza sul naso, la snella figurina di una Saiyan che rispondeva al nome Celipa.

Era questa una giovane ragazza di più o meno vent'anni che aveva avuto l'immensa sfiga di entrare nella squadra di Paragas. Al suo già sfortunato corredo cromosomico si erano aggiunte ielle di ogni tipo: l'essere pateticamente bassa e poco femminile, essere orfana di entrambi i genitori ed essere entrata in una squadra di basso rango a causa della sua forza a dir tanto infima. A ciò si aggiunga che qualunque cosa facesse finiva immancabilmente a puttane.

Inoltre, i suoi "cari" compagni di squadra, "scherzosamente" amavano definirla coi più svariati soprannomi, prendendola "amorevolmente" in giro per i suoi difetti. Fu così che la povera Celipa era costretta a sentirsi affibbiare "simpatici nomignoli" tipo "Celipola, l'ottava nana" per la sua statura, "Celipa Schwarznegger" per il suo fisico non molto femminile, "orfana del cazzo" per la tragica perdita dei suoi genitori, "patetico microbo" per la sua poca potenza e così via discorrendo.

Non parliamo poi delle sue coetanee femminili che la consideravano nell'ordine una pazza furiosa, una rozza, un'imbecille, una racchia, una manesca e una lesbica.

Tutto ciò, unito alle notti a dir poco mefitiche che era costretta a sopportare (causa il puzzo infernale dei suoi compagni di squadra), l'aveva spesso portata sull'orlo del suicidio. Che avreste fatto, d’altronde?! Sfottuta dall'intera comunità saiyan e con zero possibilità di riscattarsi socialmente! Avrei voluto vedere voi al suo posto!!

In quel momento, la sfigata Celipa stava cercando di sopravvivere, causa i miasmi velenosi provenienti dal deretano davanti al suo faccino, appartenente a Paragas.

Proprio in quel momento, però...

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! IN PIEEEEEEEEDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!” Ululò Paragas, facendo un salto di tre metri.

Inutile dire che, per effetto dell'urlo satanico del Comandante, Celipa, in futuro, avrebbe avuto complicazioni a livello cardiocircolatorio.

“MA CHE HAI DA URLARE COME UNO PSICOPATICO?!” Gli rinfacciò Celipa.

“Insomma! Un po' di rispetto per il tuo Comandante! E poi i tuoi compagni stanno ancora dormendo!”

“MA COME FANNO??? HAI URLATO COSI' TANTO CHE TI AVRANNO SENTITO FINO A NAMEK!!!”

Paragas non la cagò, anzi, assunse un tono di voce teatrale. “Silenzio!!! Silenzio!!! Io... ho avuto una visione!!! >v<”

“... Una che?”

Ormai Paragas si atteggiava tipo medium. “Ma certo... le mie capacità medianiche si stanno estendendo! Celipa!! Tu ti trasferirai e andrai in un'altra squadra!!! Io lo leggo nel tuo destino!!!”

“Eh?!”

“Osi mettere in dubbio i miei fenomenali poteri paranormali? >v<”

“Ma da quando in qua hai poteri paranormali?!”

“Silenzio! Proprio ieri, ho letto nella mia sfera di cristallo che tu sarai trasferita... e il mio sogno premonitore me ne ha dato la conferma! >v<”

“SFERA DI CRISTALLO?! MA TU SEI PAZZO!!!”

“Per nulla! A momenti, dovrebbe arrivare il messaggero del Re Vegeta...”

DLIN DLON! Qualcuno aveva suonato il campanello!

Senza aspettare che i proprietari di casa venissero ad aprire, Zarbon sfondò la porta ed entrò nella fatiscente costruzione che rappresentava la casa di Paragas and company, presentandosi con un frizzante: “Buongiorno! E' qui una certa Celipa?”

“Sì, sarei i...”

Paragas le parlò sopra. “Sììììììì!!! Lo sapeeeeevoooo!!! Le mie facoltà mediaaaanicheeeee!!! >v<”

Chiaramente, Zarbon non sapeva che pesci pigliare dinanzi alla totale follia del sullodato. Celipa prese in mano la situazione. “Lo ignori... Piuttosto, che vuole da me?”

Zarbon si riscosse. “Ehm... per ordine del Re Vegeta, sei trasferita nella squadra di Bardack!”

Faccia di chi ci è profondamente rimasto di cacca da parte di Celipa.

Paragas nel frattempo non stava zitto un attimo. “Lo sapevo!!! Sono un mago!!! Un sensitivo!!!”

Zarbon lo fissò con profonda nausea. “Mi scusi, lei é il suo Comandante?”

“Ma certo!!! Mi chiamo Paragas e sono un alchimista!!! >v<”

Zarbon accese lo scouter. “Re Vegeta? Un certo Paragas, qui, avrebbe bisogno di una bella visitina medica... che faccio? Lo prelevo?”

La voce del Re non tardò ad arrivare dallo scouter. “Ma no, no, lascia correre! Ho sentito tutto! Un alchimista é proprio quello che ci manca qui sul pianeta Vegeta! ^^”

Clik! Conversazione interrotta. Il pensiero immediato di Zarbon fu che forse il Saiyan che aveva suggerito una controllatina al semiasse del cervello al Re Vegeta non aveva tutti i torti.

Celipa, nel frattempo, continuava a manifestare espressione trasognata da tossica. “… Non ci posso credere... Via... Lontano da 'sto branco di pazzi... Finalmente libera... °O°”

Paragas la guardò piagnucolante. “Povera la mia Celipola! E' ovvio... sei dispiaciuta nel lasciare la tua squadra, vero?! :°”

“PER NIENTE!!! MI VA SOLO BENE, DOPO TUTTO QUELLO CHE HO PASSATO!!!”

“Come ti capisco!! Sei dispiaciuta nel lasciare il tuo Comandante, giusto?! Anche a me mancherai molto!!!”

“A ME PER NUUUUUUUULLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!”

Improvvisamente, i piagnucolii di Paragas cessarono. “... Ah, sì? >.<”

“Sì!”

Paragas era offeso come un tacchino. “Bene! Allora vattene! Non sveglierò nemmeno i tuoi compagni di squadra per darti l'addio! >.<”

“CHE VUOI CHE ME NE FREGHI?!”
Zarbon prese la parola. “Ehm, mi scusi se mi intrometto, ma Bardack aspetta la nuova componente da un momento all'altro e...”

Celipa raccolse su il suo gramo fagotto. “Va beh... allora and...”

Paragas si uncinò al fagotto di Celipa. “GIAMMAI!!! PER AVER OFFESO IL TUO COMANDANTE, LE TUE COSE VERRANNO SPARTITE FRA ME E I TUOI EX-COMPAGNI!!! >v<”

“MA COME!!!”

Zarbon velocizzò la cosa propinando una bella unghiata a Paragas, là, nel sacro posto dove faceva più male. Dopodiché, tirò fuori il suo abituale taccuino.

“Promemoria: avvisare il Re Vegeta che ho sfregiato le parti intime ad uno dei suoi psyer per cause inderogabili. Orbene, miss Celipa, vuole seguirmi? ^^”

Celipa usciva dalla porta della catapecchia e da una vita di prese per il culo! “La ringrazio infinitamente! Devo solo avvisarla di non chiamarmi mai più "miss" o simili altrimenti… ^^ ” Voce profonda e baritonale “LE SPACCO IL CULO!!! *.*”

“L’eleganza saiyan mi lascia sempre sbalordito!” Fece un Zarbon fortemente ironico.

Celipa, con l’intelligenza media da saiyan che si ritrovava, ovviamente non colse l’allusione. “Piuttosto, mi dica: il Re Vegeta si é accorto del mio operato e ha voluto trasferirmi in una squadra di rango alto? ^^”
“Oh oh oh! Signorina! Ma che cosa si é messa in testa?! ^.^” Ridacchiò Zarbon con espressione affettata.

“...?”

“No, ora le spiego io: il Re Vegeta, sotto consiglio del mio Padrone Assoluto Freezer, ha scelto a caso alcuni Saiyan dei bassi ranghi e li ha trasferiti in altre squadre... ^.^”

“E perché mai?”

“Mi dispiace, ma non posso dare ulteriori dettagli a una patetica Saiyan di infimo livello quale lei é! ^.^”

“GRAZIE!!! QUINDI MI STAI DICENDO CHE SONO STATA SCELTA ASSOLUTAMENTE ALLA CAZZO PER ESSERE TRASFERITA???”

“Ovvio! La scelta dei Saiyan da trasferire é stata operata totalmente a muzzo! Dovrebbe sapere che é questo il modo d'agire saiyan! ^.^”

... Che società del cazzo...”

“Analizzando la sua situazione prima del mio arrivo, direi che lei ha avuto un culo spropositato!”

“Ma va? E da che cosa ci sei arrivato?” Gli chiese Celipa, molto ironica.

Zarbon tirò fuori il suo taccuino. “Dunque, dal mix di odori "piedi-ascelle-mutande sporche" presente nella stanza, dalle pozze di liquido giallastro (che ho grossolanamente catalogato come "pipì") da me rinvenute praticamente ovunque sul pavimento e, ultimo ma non meno importante, dalla completa follia del suo Comandante!”

“Quindi il Re Vegeta non mi ha scelta perché sono una guerriera valorosa! .___.”

“Lei? Ma quando mai! Non credo ci sia stata una combattente più patetica! Oh oh oh! Ma si tranquillizzi! Fra poco arriveremo dalla sua nuova squadra! ^.^”

“Sì... in che modo? -.-”

Zarbon ci mise poco a capire che anche lui necessitava di un controllo al semiasse del cervello e che era rimasto impalato come un deficiente davanti alla sfasciata porta della marcescente magione di Paragas.

“Eh… °-°” Poi si ricosse. “VOLANDO!!! CHE DOMANDE!!! >v<”

Zarbon, per dimostrare la sua superiorità, prese il volo tipo "padrone dell'aria", si levò di cinque metri (osservando compiaciuto che la Saiyan lo guardava, stupita indubbiamente dalla sua sfavillante avvenenza), aumentò la velocità... per poi sbattere una craniata mostruosa contro la balconata sopra di lui.

Se questo qui é il mercenario più potente di Freezer, siamo proprio messi male..., pensò Celipa, terrorizzata da tanta imbecillità.

Zarbon perdeva copiosamente sangue dalla testa ma voleva mantenere un atteggiamento da figo “MI SEGUA, CELIPA!!! ANDIAMO VERSO LA SUA LIBERTA'!!! >v<’’’ ”

Cinque minuti dopo, il viaggio trascorreva senza intoppi...

Celipa ne approfittò per fare alcune domande. “Senti un po', tu che dovresti sapere sicuramente più di me!”

“Incorretto!”

“...?”

“Io non solo so più di lei! Io so tutto! Io sono l'asceta onnipotente!”

“Allora mi sai anche spiegare perché é appena cominciata la fanfiction ed é già un fioccare di personaggi OOC che pretendono di essere chissà chi, tipo un alchimista o un asceta onnipotente? >v<’’’ ”

“Ma certo! Perché l'autrice é psicopatica! Ma é tutto qui quello che voleva chiedermi? ^^”

“Veramente no... Senti, tu sai che tipi ci sono nella mia nuova squadra?”

“Certo che sì! Ma perché non mi parla dei suoi vecchi compagni di squadra, prima?”
“SAI CHE ROBA!!! Come Comandante, un pazzo esaltato come Paragas che pretende di essere considerato un alchimista e il resto della squadra ancora peggio! Tre deficienti che non hanno mai voluto svelarmi i loro veri nomi per farmi un dispetto e che in mia presenza si chiamavano “Qui, Quo e Qua"!!! E 'sti qui non facevano altro che prendermi per il culo!!!”

Zarbon la squadrò fortemente ironico. “E perché mai? Una bella ragazza come lei... ^.^”

Nuovamente, Celipa non colse l’ironia. “Appunto! Vabbeh, non sarò proprio uno schianto, ma non sono da buttare via! E pensare che... >.<”

“Mi ha frainteso! Io la considero un autentico cesso! ^.^”
“... .___. ”

“Piuttosto, mi pare di capire che i suddetti Paragas, Qui, Quo e Qua la abbiano trattato davvero male!”

“Esattamente!”

“Ma tu guarda! E solo perché é una racchia spaventosa e ha la forza di un moscerino! ^.^”

“LA VUOI PIANTARE DI PRENDERMI PER IL CULO???”

“Comunque, non si preoccupi! Sicuramente, si troverà molto bene nella nuova squadra... dopo quello che ha passato, questo sarà uno scherzo!”

“Questo lo intuivo anch'io, ma chi c'é nella squadra?”

“Non le dico nulla per non rovinarle l'effetto sorpresa! Ma non mi dica che non ha mai sentito parlare di Bardack!”

“Boh, in effetti 'sto nome non mi é nuovo... Non so, l'ho già sentito!”

Zarbon sorrise. “Naturale! E' un portento dei bassi ranghi, colui che ha scalato i ranghi sociali assieme alla sua squadra, completamente diverso dalle cimici come lei! ^.^”
“E SMETTILA DI SORRIDERE MENTRE MI PRENDI IN GIRO!!!”

Zarbon continuava a parlare a vanvera. “Poi riscuote un certo successo fra le ragazze, anche se a dirla tutta non riesco a capire perché... Un Saiyan così rozzo! >.< Tutto il contrario della mia effeminata e serafica bellezza, dalle parvenze più angeliche che altro...” Estrasse dal nulla uno specchietto “Il mio viso così fine, di questa colorazione giada... E i miei occhi così limpidi e chiari... >v<”

Celipa ebbe l’occasione per vendicarsi degli insulti ricevuti. “Sì, giallo piscio! XD”

Zarbon si gonfiò come un pavone. “MA COME SI PERMETTE!!! LEI NON SA CHI SONO IO!!!”

“Piuttosto, ma quando arriviamo?”

L’incazzatura di Zarbon era già passata. “Oh, ma che sbadato! Siamo già qui!”

Celipa si guardò intorno e lì...

 

STUPORE E MAGNIFICENZA.

 

Il posto in cui si trovava in codesto momento era la totale antitesi della miserevole catapecchia di Paragas!

Era una gigantesca struttura, con innumerevoli pennacchi, che torreggiava in alto, occupando i tre quarti del suo attuale campo visivo, al di sopra della quale, sulla torricella più remota nella parte più alta, svettava una bandiera agitata dal vento su cui erano scritte in caratteri cubitali le seguenti parole: "I'M THE BEST!!! XD By Bardack".

Celipa ci mise poco a capire che il suo attuale Comandante doveva essere un benemerito cazzone, per di più scemo. Ma non si perse d’animo! “Beh, comunque é un bel passo avanti! Da un cesso di casetta a una torre tutta per me e la mia nuova squadra!”

“Esattamente! Prego, trilliamo il campanello della torre! ^.^”
Zarbon provvide a far suonare il campanello di casa: sotto lo stupore di entrambi, il "campanello" consisteva nell'urlo di una donna arrapata.

“MA E' STATO IL CAMPANELLO?! O///O” Urlò Celipa.

“S-suppongo di sì! °///°” Fece Zarbon, rosso come un pomodoro.

“MA DOVE CAZZO MI HAI PORTAAAAATOOOOOOOOOOOO???”

Dal nulla, fece la sua comparsa un occhio vitreo e robotico1 che esaminò i due individui. “Chi siete e che cosa volete?” Disse con voce robotica.

“Sono Zarbon, l'Asceta Onnipotente, e sono venuto a consegnare questa Saiyan alla sua nuova squadra!”

“E TU PARLI TRANQUILLAMENTE CON UN OCCHIO?!” Sbraitò Celipa.

“Il Comandante Supremo Nonché Totale Padrone del Mondo mi ordina di far entrare la Saiyan! Al contrario, esige che un irritante e fastidioso damerino da strapazzo quale lei é venga allontanato dalla Sua Regale Torre!” Fece l’occhio con aria compita.

“CHE COSA?! MA IO...”

WRAM!!!  Zarbon fu afferrato da una mano meccanica e spedito chissà dove. Si risvegliò frastornato sul pianeta Samui, dove venne assalito e malmenato dalla Squadra Ginew (che, in quella, era a corto di punching ball).

L’occhio intanto si rivolse a Celipa. “La prego, gentile madamigella! Entri pure nell'umile residenza del Padrone Totale!”

La sfigata Celipa si trovò, pochi secondi più tardi, a percorrere uno stretto e buio corridoio... cominciava a dubitare ci fossero forme di vita là dentro, quando...

 

TA-DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!

 

Magicamente, si accesero le luci e le sue fioche pupille vennero inondate da un tripudio di neon e abat-jour!

“Ma che cosa…?” Borbottò.

Come se non bastasse, la nostra Celipa si rese conto di essere in un enorme salone in cui stanziava al completo la sua nuova squadra!!!

“Benvenuta!!! Io sono Bardack, l'invincibile Saiyan!!! XD”

Celipa rimase per un attimo scioccata, incapace di comprendere che cosa stesse succedendo e che cosa avesse bloccato il suo cervello ad uno stadio vegetativo. Poi, finalmente, capì tutto e comprese anche che il sedicente Bardack, che si era autoproclamato "invincibile Saiyan", non era solo bello: era maledettamente, selvaggiamente, irresistibilmente figo.

La nostra Saiyan ebbe il tempo di riflettere come la bellezza maschia e selvaggia del suo neo-Comandante, il sorrisetto strafottente che ostentava e i suoi muscoli a dir poco fenomenali non facessero altro che incrementare l'impressione che fosse uno stragnocco galattico.

Poi, finalmente, Celipa riacquistò il dono della parola. “Ah, ehm... Io... s-sono Celipa e... °°” Il pensiero non formulato rimase: PORCAMISERIAMAREMMAMAIALAPUTTANATROIAVACCABALDRACCA CHE GNOCCO 'STO QUI!!!

Poi, tutt'a un tratto, si ricordò dell'urlo di donna arrapata come campanello...

“… E… E senti un po’, ma l'hai scelto tu quel cazzo di campanello?! >v<”

“Una pensata arrapante, vero? Mi eccito ogni volta che lo sento… XD°°° ” Fece Bardack.

Celipa arrossì. “BELLA ROBA!!! UNA CHE URLA COME UNA SCROFA COME CAMPANELLO!!! ANCHE L'IDEA DELL'OCCHIO ELETTRONICO FA PARTE DELLE TUE PENSATE ARRAPANTI???”

“Che schifo! Ma come fai a definire "arrapante" l'occhio elettronico inventato da Pamboukin?! Devi avere delle deviazioni sessuali serie! XS”

“QUELLO CON LE DEVIAZIONI SESSUALI SERIE SEI TU!!!”

Finalmente, il cervello di Celipa aveva fatto due più due e aveva elaborato che il cosiddetto Comandante doveva essere innanzitutto pazzo nel profondo, e soprattutto pervertito nel profondo.

Bardack non perse comunque tempo. “Piuttosto, lui é Pamboukin, familiarmente chiamato "Pam"!”

Pamboukin caracollò avanti. Ciao, Celipa! Chiamami pure "Pam" perché io ti chiamerò "Cel"!”

Celipa non potè fare a meno di paragonare l'irraggiungibile figaggine del suo nuovo Comandante con la "cessaggine" assoluta di quella sorta di palla rotolante coi baffetti. Ma non ebbe il tempo di proferir parole, ché già l'esser chiamata "Cel" aveva risvegliato in lei istinti omicidi.

“CEL?!”

Pamboukin era totalmente a suo agio. “Ovvio, no? In nome della velocità! E poi anche per dare un suono affettuoso, per far vedere che ci vogliamo bene come cari amici... ^^”

“Punto uno: non trovo che essere chiamato "PAM" sia di quell'affetto mostruoso! Punto due: CI SIAMO APPENA CONOSCIUTI!!! COME FAI A DIRE CHE SIAMO CARI AMICI???”

“Ma Cel! Non mi vuoi bene? :° ”

“IO NON SONO "CEL"!!!!”

Bardack proseguì con le presentazioni. “Vabbeh, questo é Toma, ma tu puoi chiamarlo "TOM", dato che sei della squadra!”

Celipa si trovò davanti a un bestione alto due metri e largo come un armadio, che sicuramente non raggiungeva in figaggine e sex-appeal Bardack, ma che neanche era ai livelli di bruttezza di "PAM".

“Molto piacere... "TOM"... XS”

“Ti prego! Non usare quel nome!” La supplicò Toma con aria imbarazzata.

“Oh, finalmente qualcuno che ragion…”

Toma le parlò sopra. “Preferisco essere conosciuto come spettabile ed egregio Dottor Toma il grande, il signore dei venti! U.U”

“… CHE?!”

“Hai capito benissimo!”

“MA CHE C'ENTRA IL SIGNORE DEI VENTI CON TUTTO IL RESTO???”

“Che domande! E' il mio titolo di battaglia! E qual è il tuo titolo?”

“IO NON HO UN TITOLO! IL MIO NOME E' CELIPA E BASTA!!!”

Va bene, Celipa e Basta! Ti chiamerò sempre così! ^^”
“GNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN...”

Bardack andò avanti. “Celipa, questo é Totepo, ma tu chiamalo "TOT"!”

“CICCIO, TU SEI PAZZO!!! LASCIATELO DIRE!!! PAZZO!!! NON CHIAMERO' MAI QUALCUNO "TOT"!!!”

Poi, la nostra Saiyan s'accorse del colosso grigiastro con una pettinatura impossibile che sovrastava l'aere.

“Corbezzoli! A codesta favella trasecolo! Ordunque, tu tale concetto intendi?” Disse Totepo.

“MA COME CAZZO PARLI???!!!”

“Tuo dovere é di appellarmi "TOT", pena la disintegrazione del clitoride!”

“… MA COMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! 

“Compreso perfettamente hai! Provvederò io a denominarti "orrenda virago"!”

Celipa non seppe se incazzarsi di più per "Cel", per "Celipa e basta" o per "orrenda virago". Decise di lasciar perdere e si rivolse a Bardack. “E tu non hai nessun nome deficiente?”

“Certo che no! Io sono solo Bardack the Great! XD”

“... Ma dove sono finita?” Mormorò Celipa rivolta a se stessa.

“Ehi! Mica ho finito di presentarti la mia squadra! XD”

“SENTIAMO!!! CHI SONO GLI ALTRI SQUILIBRATI CHE MI DEVI PRESENTARE???”

Totepo si intromise. “Trattasi della meschina e deludente sua prole!”

Celipa guardò Bardack con rinnovato stupore. “Ma come, hai dei figli?”

“Certo che sì! I miei tre cari figlioletti che seguono le orme del padre!”

“MA AVRAI LA MIA ETA' E HAI GIA' DEI FIGLI?!... Ah, forse ho capito! Sono neonati, giusto?”

“Non proprio! Lui é Radish, il mio primogenito!”

Arrivò la figura ciondolante di un ragazzo più o meno della stessa età di Celipa con una gran massa di capelli e un sorriso da deficiente stampato in volto.

“QUESTO E' IMPOSSIBILE!!!” Urlò Celipa. “DEVI ESSERE COME MINIMO IMMORTALE PER AVERE UN FIGLIO COSI' GRANDE ED ESSERE ANCORA UN PEZZO D... DI...”

L’esordio di Radish le risparmiò l’imbarazzo di completare la frase. “Salve!”

“Almeno tu non hai nessun titolo di battaglia?!” Osò sperare Celipa.

“Titolo di battaglia? Beh, in effetti c'é un modo in cui sono conosciuto qui, tra le pollastre... XD”

Celipa era già preoccupata. “E... e quale?”

“Che domande! Mai sentito parlare di fallo d'acciaio? >v<”

“E SARESTI TU???”

“Ovvio!”

“E lui l'altro mio figlio! Si chiama Turles!” Proclamò Bardack.

Celipa si rese conto di avere davanti il clone di Bardack, versione ingigantita, ringiovanita, scurita e molto meno arrapante.

“Tu sei nato per mitosi, giusto? >v<” Gli chiese Celipa con aria sarcastica.

Mitosi? Ma che termini usi? XD” Fu la risposta di Turles, dando adito di quanto fosse “istruita” la gente che bazzicava la “Torre di Bardack”.

Turles proseguì. “Comunque, vedo che hai già conosciuto fallo d'acciaio... Beh, io sono il suo socio e compare, pene di ferro! >v<”

Celipa li squadrò orripilata. “MA CHE SCHIFO DI SOPRANNOMI SONO???”

“Tranquilla! Tanto non potrai mai testare i nostri soprannomi in separata sede! X°D” Sghignazzò Radish.

“Sì, perché sei veramente un cesso! X°D” Si accodò Turles, facendosi una bella sganasciata.

Celipa stava per scagliarsi contro quei due deficienti, ma a un certo punto…

“UUUUUUUUUUUUH!!! GLI SPEEEEEEEEEEEEEEEEETTRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!” Fece una voce misteriosa e inquietante.

“IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIH!!!” Strillò Celipa, dando prova di vero “spirito saiyan”.

Cos'era successo? E' molto semplice! Dal nulla, era sbucata una sagoma mostruosa (non altrimenti classificabile) che l'aveva brutalmente assalita e schiacciata a terra.

Quando finalmente la nostra impavida Celipa si decise a riaprire gli occhi (cosa che avvenne un quarto d'ora dopo) e ad affrontare l'amara realtà, per poco non le venne un colpo.

Era lui... era Bardack! Ed era sopra di lei! Sdraiato su di lei!...

Ed era così bello...

Anche se aveva qualcosa di dissonante... di strano! E poi aveva una faccia da pesce lesso...

“Celipa, ti informo che quello che ti ha gentilmente aggredito é il mio ultimo figlio, Kakaroth, che tu puoi chiamare "KAK", anche se lui preferisce essere chiamato Goku! XD” Le disse Bardack.

Celipa, finalmente, si rese conto che colui il quale era addosso a lei non era quello strafigo di Bardack, bensì il suo gemello siamese con alcune differenze, come il sorriso da idiota stampato in faccia e la carica erotica di una gallina morta.

Celipa gli ululò contro. “MA LEVATI DI DOOOOOOOOOSSOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

“Ma certo! ^____^” Fece Goku tutto contento. “Tanto sei così brutta che il tuo unico modo per ciulare é concedere gratis il tuo corpo! ^_____^”

“QUESTO E' DAVVERO TROPPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

Celipa fece per un momento il punto della situazione e si rese conto che, quasi quasi, avrebbe preferito restare nella squadra di Paragas.

In pochi minuti aveva conosciuto:

"PAM", che pretendeva di chiamarla "Cel" in nome della velocità

"TOM", altrimenti detto spettabile ed egregio dottor Toma il grande, il signore dei venti, che considerava un deficiente chiunque non avesse un epiteto d'effetto dopo il nome e che la chiamava "Celipa e Basta".

"TOT", che da come parlava sembrava catapultato qui dall’Orlando Furioso e che le aveva dato della "orrenda virago".

"FALLO D'ACCIAIO" e "PENE DI FERRO", conosciuti anche come Radish e Turles, che le avevano dato della racchia.

"KAK", il quale, dopo essere sbucato dal nulla scandendo motti tipo "Aaaah, i fantasmi!!!", dopo averla praticamente pressata viva, dopo averle rovinato una scena d'amore come poteva essere quella del suo Comandante chino su di lei... dopo tutte queste belle cosucce, le aveva infine prima dato del cesso ambulante e poi consigliato un futuro da battona.

E infine... c'era lui... il Comandante Bardack! Da un lato se ne sentiva fortemente attratta (sarà stata la verve del Saiyan, paragonabile a quella di un elefante marino in calore), ma dall'altro si rendeva vieppiù conto che sembrava (e probabilmente era) un deficiente totale che aveva come campanello di casa l'urlo di una donna arrapata.

Proprio in quella...

“Su, Kakaroth! Non é cortese, poverina!” Lo redarguì Bardack.

“Sì, scusa, papà! ^____^”
Celipa rimase stupita: possibile che Bardack l'avesse difesa?! “Ehmmm... Ti ringrazio, Bardack, ma... °°”

Bardack si fece più vicino a Celipa, tanto che quest'ultima sfiorava con la testa il suo torace.

 

BZZZZZZZZZZZ-ZZZZZZZZZZZZZZ!!!

 

Celipa ebbe l'inquietante sensazione di essere sottoposta ad uno scanner elettronico, quando Bardack posò le pupille su di lei!

Improvvisamente, si rese conto di essere vestita poco femminilmente: com'é ovvio, dato che nessuno nella sua precedente squadra le dava il battle suit, la Saiyan era costretta ad indossare gli indumenti smessi degl'altri, col risultato che ora era vestita con uno straccio vecchio, strappato e puzzolente (una volta doveva essere stato un battle suit) appartenuto a Qua.

Come se non bastasse, si sentì davvero poco femminile considerando che non aveva mai avuto il fisichino di un fuscello e che i suoi ex-compagni di squadra, "scherzosamente" la soprannominavano "CATERPILLAR".

Inoltre, venne assalita da un'orda di isteriche domande tipiche delle donne al passaggio dello strafigo di turno, del tipo: Oddio!! Non mi sono lavata i denti!! E i capelli? Saranno abbastanza folti e lucenti?! Oh Cristo, forse ho del cerume nelle orecchie! E la ceretta?! L'ho fatta l'altro giorno, ma basterà?!
La risultante della "VISTA-SCANNER" del Comandante, che ora la stava praticamente spogliando con gli occhi, unita a tutti questi pensieri fu che la nostra Celipa assunse una colorazione pomodoro maturo e abbassò velocemente lo sguardo. Non era sua abitudine farsi vedere da un Saiyan così attraente ed esalante così tanto testosterone, visto che il maschio più figo che avesse mai visto in vita sua era Paragas, e questo é tutto dire!

“Oh... Ti vergogni, tesoro...?” Disse Baradack, con voce roca e passionale.

Ehm... Ecco, io...”

Bardack riacquistò il suo solito tono di voce da cazzaro. “Sì, non sei proprio da buttare via, anche se dovresti fare qualcosa per quelle braccia da culturista e quell'alito fetido! XD”

Momento di silenzio.

Poi Celipa gli mollò uno sganassone sulla mandibola. “MALEDETTO STRONZO!!! PENSA ALLE TUE DI BRACCIA DA CULTURISTA!!! E POI IO MI LAVO I DENTI!!! NON COME TE, CHE NON TOCCHERAI UN DENTIFRICIO DA UNA VITA!!!”

“Sì, sì, ma ora basta... é giunto il momento del pranzo!” Intervenne Toma.

“Yeeeeeh! Viva la paaaaappaaaaa! \^_____^/” Esclamò Goku.

“Oh! Apparecchiato é il desco?” Si informò Totepo.

“Cazzo, ho una fame... Te no, FALLO D'ACCIAIO?” Chiese Pamboukin.
“Altroché, PAM! Speriamo di beccare qualche bella gnocca, in mensa…”

Turles si aggiunse. “Sì, ché se aspettiamo che ci arrivino le compagne di squadra strafighe...” E lanciò un'occhiata schifata verso Celipa.
“SCHIFOSO PORCO!!!” Ululò Celipa in direzione di Turles.

Bardack si stava ancora massaggiando la mandibola, ma per il resto sembrava indenne. “Va bene, però ora andiamo! Così ti faremo vedere COME si mangia qui! XD”

Celipa sospirò. “... Ho paura di saperlo... .___.”

 

***

 

Lasciamo per un momento la povera "Cel" a crogiolarsi miserevolmente nelle sue preoccupazioni e dirigiamoci altrove... più precisamente nel palazzo reale!

Quivi stanziava, pericolosamente incazzato, un Re Vegeta con gli occhi iniettati di sangue e la classica tempia prossima all'esplosione... Non ne poteva più di quella giornata! Non solo era stato svegliato brutalmente da due squallidi individui che, traendolo in inganno con le ciambelle, l'avevano privato della tenera compagnia di Gigio e condotto nella sala delle udienze... Non solo quel chiacchierone logorroico di Freezer aveva preteso di impadronirsi della sua leadership di monarca... Non solo - non aveva dubbi - quel beneamato stronzo di Bardack gli aveva affibbiato del pippaiolo, dello psicopatico e del puzzone!!! No!!! Ora il "caro" Freezer aveva messo in atto un piano a dir poco folle per fargli riacquistare potere e prestigio sul pianeta Vegeta!!! E come se non bastasse, Gigio era perso per sempre!!!

“.. Mi faccia capire bene...” Riassunse il Re Vegeta. “A CHE COSA SERVE SPOSTARE GUERRIERI DI INFIMO LIVELLO IN ALTRE SQUAAAADREEEEEE???”

Freezer non si lasciò impressionare. “Ma che domande! A tutto! Lei non capisce un bel niente di politica! Mentre io sono una stratega eccezionale, non solo politico, ma anche militare! >v<”

“IMMAGINO!!! LA SUA MASSIMA ESPERIENZA IN STRATEGIE MILITARI QUAL E' STATA, "RISIKO", MAGARI???”

“Esatto! Ma come ha fatto ad indovinarlo? °°”

Il Re Vegeta era disperato. “Ho stretto alleanza con un cretino… .___.”

“Non riesco a capire che cosa non le quadri! ^^”

“SEMPLICE!!! E' TUTTO CHE NON MI QUADRA!!!”

“Tsk! E' ovvio! Che cosa mi potevo aspettare mai da lei, la cui scatola cranica ha dimensioni a dir tanto microscopiche? >v<”

“CHE COOOOOOSAAAAAAAAAAAA???”

“Si calmi e lasci al destino tutto il resto! Vedrà che risultati, vedrà! Tanto che c'è, gradisce una pasta all'amatriciana accompagnata da un gustoso frappé alla crema? ^^”

“.. Ci rinuncio... .___.” Si arrese il Re. E si mise ad ingozzarsi.

 

 

 

 

 

1 Malcelata citazione da “Star Wars Episodio VI”.

  
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