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Autore: CiProvoNonSoComeAndr    02/11/2015    0 recensioni
Due anime diverse tra loro per uno strano gioco del destino si scontrano lungo il cammino della loro vita.
Amore, un sentimento pericoloso per chi come loro non sapeva cosa fosse.i
Nessuno avrebbe mai immaginato che le vite di due persone potessero cambiare improvvisamente.
Nemmeno i protagonisti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ho parlato senza nemmeno rendermene conto. 

Le parole sono scivolate fuori inconsapevolmente. 

Non posso aver detto una cosa del genere.

-Ok!- dice facendomi ricredere. Pensavo avrebbe riso di me. 

Ho perfino chiuso gli occhi per attutire meglio la sua mancata beffa. Non dico nulla. E' meglio non proseguire ulteriormente quest argomento già reso imbarazzante dalla sottoscritta.

Deve conoscere i proprietari del locale e soprattutto deve venirci spesso perché tutti lo salutano amichevolmente quando entriamo dentro. 

-Hazza! Non ti si vede da un pezzo. Cazzo, hai cambiato proprio giro- Un uomo calvo, con una camicia fin troppo attillata, ci raggiunge accogliendoci allegramente. Ha parecchi tatuaggi anche lui, la camicia bianca permette di evidenziarli: un lungo serpente è tatuato sulla sua schiena. O forse è un drago.

-Max!- Un veloce abbraccio tra i due seguito da un sorriso sincero. -Ho avuto parecchio da fare- Si cingono con un braccio dandosi un leggero colpetto uno sulla spalla dell'altro. Harry utilizza una sola mano perché l'altra è ancora legata alla mia, benché io abbia tentato di scioglierla per permettergli di salutare, ma non permettendomi di farlo seguo impacciata quel loro abbraccio.

-Allora cosa ci porti di buono? Offre la mia amica qui- Max rivolge, finalmente, il suo sguardo a me rimasta dietro Harry tutto il tempo coperta dalla sue larghe spalle. Mi rivolge uno sguardo divertito e io sorrido per l'imbarazzo. 

-Ciao scricchiolo!- E' talmente alto che si abbassa cercando di essere più vicino a me. -non avere paura vieni qui, fatti vedere- Contrariamente ad Harry è molto socievole. 

-Piacere, Abby- 

-Io sono Max.- Il suo tocco è leggero, con delicatezza sfiora la mia mano. -Allora, cosa hai fatto di male per trovarti qui con questo tipo?- Sorridente rivolge un'occhiata ad Harry, il quale sembra non gradire la battuta di Max.

Sapessi Max, penso tra me e me.

-Lasciala stare.- Harry non è sicuramente un tipo da presa in giro; credo che il suo hobby preferito sia quello di prendere in giro la gente come me, è sicuramente un punto che vorrei chiarire non appena saremo seduti al nostro tavolo. Ammetto di avere una certa fame adesso. -Piuttosto portaci qualcosa da mangiare mentre aspettiamo-

Ci sediamo ad un tavolo di legno vicino ad un camino. Il posto è carino, rustico; non è un locale grande, ma sono certa che sia tutto quello che questo Max possiede e che la clientela non manchi. Max arriva con un piatto pieno di cibo: funghi, carciofi, prosciutti, formaggi e quant'altro.

-Buon appetito ragazzi!- esclama poggiandolo sotto i nostri occhi. 

Sia io che Harry non abbiamo nessuna intenzione di perdere altro tempo, osserviamo famelici l'enorme antipasto. -Max è un po' cazzone ma un bravo ragazzo- sussurra non appena va via. Sorrido cercando di non dare troppo nell'occhio, sembra che per Harry questo sia l'unico modo per dimostrare il suo affetto. 

-Lo conosci da molto?- chiedo invece addentando un carciofino davvero invitante. 

Lui annuisce soltanto però, non permettendomi di chiedere altro. Immediatamente fare il paragone con Marcus è inevitabile: certamente non avrebbe perso tempo raccontandomi ogni aneddoto che possa permettermi di conoscere l'inizio della loro amicizia, ma a quanto pare Harry non è quel genere di ragazzo. Così in silenzio divoriamo tutto ciò che Max porta al nostro tavolo lasciandomi continuamente senza parole.

-Vedo che hai prezzato tutto scricciolo!-Max arriva con in mano altri due piatti. Uno viene posato davanti a me e l'altro ad Harry. -Adesso divora questo e fammi sapere- Schiaccia l'occhio e va via di nuovo lasciando me ed Harry senza parole.

-Non sarà pesante a quest'ora?- chiedo perplessa. Non sono abituato a mangiare così tanto, avrei anche detto di no ma mi sembrava scortese rifiutare vista l'espressione fiera di Max. 

-Vuoi il mio?- Harry mi mostra il suo piatto decisamente meno pesante del mio. Annuendo come una bambina non perde tempo scambiando i nostri piatti rivolgendomi un sorriso diverso dai soliti. 

-È buonissima-dice a bocca piena. 

-Anche la mia- affermo soddisfatta del nostro scambio.

Esausta decido di dire no all'ennesimo piatto, mentre Harry al contrario non rifiuta nulla con grande soddisfazione di Max che sembra essere orgoglioso. Lo osservo mangiare e noto come le sue spalle siano larghe e possenti, senza il giubbotto di pelle risaltano ancora più all'occhio; la cosa che più attira la mia attenzione sono i tatuaggi, non credo di averne mai visti così tanti concentrati in un'unica persona. 

-Vedo che hai una passione per i tatuaggi!- Ancora una volta annuisce senza aggiungere altro, ma stavolta però voglio andare più a fondo sull'argomento a cui lui ancora una volta ha preferito non dare una spiegazione più dettagliata. 

-Li hai fatti da molto?- 

-Ho cominciato quando avevo sedici anni e continuo tutt'ora- Risponde con poche parole, ma sollecitando in me maggiore curiosità. 

-Quindi da quanti anni fai tatuaggi?-

-Da un po'- Il fatto che non risponda solletica in modo frenetico la mia curiosità e le domande da fargli crescono a dismisura ogni minuto che passo insieme a lui. 

-Quindi? esattamente quanti anni hai?-

-22-

Sorrido. -Io ventuno!- Stavolta non annuisce nemmeno, così capisco che è giunto il momento di non aggiungere altro. In silenzio, con i gomiti poggiati al tavolo, mi dilungo nell'osservare i dettagli del suo corpo. I suoi occhi, le sue labbra, i suoi muscoli, tutto ciò che lo riguarda ha qualcosa che mi incuriosisce. 

-Tu non mangi?- chiede poi a bocca piena. Anche stavolta avrei da ridire ma preferisco lasciar perdere perché essere pignoli non penso possa piacergli.

-oh..- osservo il mio piatto non ancora toccato. -in realtà credo di aver mangiato parecchio. lo vuoi tu?- Non se lo fa nemmeno ripetere e divora anche quello in poco tempo.

Harry riesce a mangiare davvero molto su questo non ci sono più dubbi. 

Max giunge al nostro tavolo sorridendo. -Vedo che avete apprezzato. Bene, sono contento!- 

-Sì tutto buono come sempre Max!- Sorridente passa una mano sulla pancia con l'espressione compiaciuta di un uomo sazio.

-Si grazie- dico semplicemente io.

Max rimane al tavolo con noi rendendo la serata decisamente più divertente: Harry potrà sicuramente essere un ragazzo interessante, ma non è di sicuro quel genere di ragazzo che ti permette di trascorrere una serata divertente. Ci racconta del suo primo tatuaggio di quando aveva poco più di sedici anni o di tanti altri aneddoti alcuni dei quali comprendono anche il ragazzo riccio seduto di fronte a me, il quale abbassa lo sguardo non gradendo queste confessioni. Effettivamente io sono solo una sconosciuta e neanche io vorrei che gente sconosciuta conosca i miei fatti personali se non sono io stessa a raccontarli. 

-Max noi adesso andiamo- Lo vedo sollevarsi, così mi affretto a fare lo stesso. Recupero il denaro come d'accordo, ma quando tento di pagare Max con un enorme sorriso ferma il mio gesto. 

-Lascia stare Abby, Harry qui è di casa e sono contento che per una volta abbiamo portato un'amica- Seppur dovrei ringraziare Max le sue parole mi fanno voltare verso Harry sbigottita dalla notizia; ma lui al contrario si volta scocciato verso l'amico che continua a sorridere allusivo. Dovrei sentirmi lusingata eppure la sua reazione mi fa solo sentire a disagio. 

-Sì ok, ciao Max non credo ci rivedremo molto presto!- taglia il discorso in modo secco.

Max scoppia in una sonora risata, mentre io ancora stranita seguo Harry fuori dal ristorante. -Alla prossima Abby!- mi urla dietro Max.

Mi giro e sorrido educatamente. Non capisco perché dia così per scontato questa cosa. Conosco Harry praticamente da due ore. Non so nemmeno se lo rivedrò ancora e già pensa al nostro prossimo incontro? Vorrei prima quanto meno vedere come questa assurda serata possa evolversi, sono ancora convinta che un tipo come lui possa sempre decidere di violentarmi.

Camminiamo per strada in silenzio non sapendo esattamente cosa dire. Vorrei parlare ma tutto sembra essere il meno adatto. 

-Senti Harry.. io- provo a dire qualcosa rivolgendomi ad Harry che si volta a sua volta, ma la suonerie del suo telefono mi interrompe.

-Pronto...si.. no amico, non posso... cosa? sei per caso impazzito?! No cazzo Steph, adesso te la sbrighi da solo . Sei il solito cazzone...vaffanculo! Sei un bastardo.....si va bene...ok tranquillo ti aiuto! A dopo ciao!- Harry riattacca il telefono osservando poi me con i suoi due occhi verdi. Di sera sembrano illuminarsi con il riflesso della luna. -Hai da fare adesso?-

Io scuoto la testa. -No, dovrei solo andare a...-

-Bene andiamo!-non lasciandomi terminare afferra di nuovo la mia mano. Stavolta cammina più deciso e spedito.

-Dove stiamo andando?- chiedo, quanto meno credo sia giusto che io lo sappia. 

-Devo aiutare un mio amico!-dice solo ma questo non mi basta. 

Poco dopo siamo davanti una di quelle moto che so per certo corrono molto veloce ed Harry mi porge un casco.

-Io non salgo su quel coso!- indico la moto che sta lì di fronte a me.

Harry sbuffa e butta gli occhi al cielo. -Senti Abby, tu non fai mai nulla senza pensare?- scuoto la testa disapprovando ogni forma di azione che non venga prima valutata con accuratezza. 

-Ecco, c'è sempre una prima volta. Dai su, sali. Giuro che non corro!- Porta le dita alla bocca e una mano al petto divertito. 

-Ma ti conosco solo da due ore e...-

Mi interrompe di nuovo. -Non ho nessuna intenzione di portarti a letto. Credimi!- ride osservandomi di nuovo da cima a piedi così da farmi diventare paonazza di rabbia. E' in grado di mettermi in imbarazzo svalutandomi con poche parole: con lui un attimo prima credo di essere la ragazza più bella e l'attimo dopo penso di non aver nessuna chance nemmeno con il più brutto del mondo.

Mi sento a disagio e non voglio seguirlo da nessuna parte, ma quando mi porge di nuovo il casco dimentico tutto quanto. -Dimmi almeno dove stiamo andando?- 

-Fidati-

-Non posso fidarmi di uno sconosciuto!-

-Ti ho salvato la vita per ben due volte, sei venuta a cena con me e adesso hai il coraggio di chiamarmi sconosciuto?-Ride sornione. 

-Hai intenzione di rinfacciarmi ancora per molto la faccenda del salva vita?- Dico esasperata.

Lui ride divertito -Dipende!- 

-Dipende da cosa?- chiedo

-Te lo dico non appena arriviamo adesso sali o faremo tardi!-

Sono sicura di essermi bevuta il cervello quando senza nemmeno pensarci salgo sulla sua moto decisa a lasciarmi andare in questa notte così strana.
   
 
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