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Autore: Shira    23/02/2009    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicate a questa mitica coppia che adoro! La prima penso l'avrete già letta, perchè l'avevo postata da sola, prima di decidere di metterne di più insieme ^^ Ma dalla seconda in poi sono inedite ^^
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Crilin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sguardo sognante.
Orecchie tappate.
Sudore freddo.
Mani tremanti.
Ecco, tutti sintomi di un incredibile nervosismo.
Crilin guardò con ansia l’orologio, forse per la ventesima volta.
Era impaziente.
Impaziente di veder comparire la sua sposa, nel suo sgargiante abito bianco.
Si passò una mano tra i capelli, da poco cresciuti.
Portò due dita nel colletto e lo allargò, si sentiva soffocare.
L’ansia lo stava divorando.
La sua amata era in ritardo.
Lanciò un’altra occhiata verso l’entrata.
Niente da fare, gli amici da fuori gli dissero che ancora non si vedeva.
Che l’avesse abbandonato?
Che avesse cambiato idea?
Iniziò a respirare più profondamente.
Nessuno si accorgeva che l’aria si stava facendo più pesante, lì dentro?
Con un fazzoletto asciugò il sudore che gli colava dalle tempie.
Ansia.
Una terribile, pressante, ansia.
Iniziava veramente a temere che lei avesse cambiato idea.
Eppure gli era sembrata felice.
Lasciò che la sua mente vagasse tra i ricordi.
Era l’unico modo per distrarsi.
Ripensare al giorno in cui il suo cuore era esploso di felicità.

Ricordava tutto perfettamente.
Il sole caldo, la sensazione della schiena appoggiata sulla sabbia.
Tutte sensazioni che conosceva fin da bambino, ma che adesso assumevano un significato speciale.
Era con lei.
Pronto ad impegnarsi per sempre con lei.
“C18…”
Un timido richiamo, appena sussurrato, però sufficiente.
Lei si girò, guardandolo con sorriso.
Ecco, a quel punto Crilin si sentì morire.
Stavano insieme da tre mesi, ma lui provava sempre le stesse emozioni ogni volta che la guardava.
Un groppo in gola, il fiato spezzato.
Doveva aver fatto qualcosa di veramente buono per essere premiato con una donna come lei.
“Volevo…chiederti una cosa…”
Una pausa incerta, poi la domanda
“Tu mi ami?”
La ragazza spalancò gli occhi, stupita.
Non si aspettava una domanda del genere.
“Ma…sì, certo!”
Il pelatino sorrise, alzandosi a sedere sulle ginocchia.
“Allora…”
Un respiro profondo.
Ecco, quello era il momento!
Afferrò la scatolina che teneva nella tasca dei pantaloni.
Accarezzò con le dita il tessuto ruvido che la ricopriva.
Stava per compiere un grande passo, da quel momento la sua vita sarebbe cambiata.
“18…Vuoi sposarmi?”
Crilin non potrà mai dimenticare l’emozione vista in quegli occhi blu.
Quel breve lampo che per un attimo li rese più luminosi del cielo stellato.
Era sicuro, assolutamente sicuro, di averci visto un guizzo di felicità.
La risposta che venne dopo, a quel punto, era soltanto una conferma. Lui già sapeva che da quel momento gli si apriva davanti la possibilità di una vita fatta sia di gioie che di dolori, ma con lei al suo fianco. Sempre e comunque.
“Sì…”
Una risposta sussurrata, una sola semplice sillaba.
Fu veramente una così piccola sillaba a far scoppiare il cuore del giovane Crilin?
A quanto pareva sì.

Nella chiesa Crilin continuava a camminare per tutta la lunghezza della navata.
Il terrore però era sparito dal suo cuore.
Non poteva essersi sbagliato.
Quel bagliore negli occhi della sua amata c’era stato davvero.
Lei non poteva aver cambiato idea.
Ma allora perché non arrivava?

Un movimento all’esterno della chiesa lo fece voltare.
Era Gohan
Il cuore di Crilin accellerò i battiti.
Il suo piccolo amico gli stava dicendo che la sua futura moglie era arrivata.
Con un sospiro Crilin si girò verso il prete, mentre le note della marcia nuziale riempivano l’aria.
Si girò brevemente e rimase pietrificato.
Non aveva mai visto una creatura tanto meravigliosa.
Portava un meraviglioso abito bianco, lungo fino alle caviglie, semplice, senza pizzi e merletti, eppure meraviglioso nella sua semplicità.
I dolci capelli biondi erano raccolti con un nastro azzurro, che riprendeva il colore dei suoi occhi.
La ragazza raggiunse il futuro marito all’altare e gli sorrise, sussurrandogli uno “Scusa per il ritardo”.
Lui sorrise.
Non gli importava più del ritardo.
Gli interessava solo che C18 fosse lì, accanto a lui.
Pronta a diventare sua moglie.
Per sempre.

  
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