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Autore: MissSweetHoney95    02/11/2015    1 recensioni
Tutte noi, almeno una volta, abbiamo sognato di conoscere il nostro idolo, sposarlo e costruire una famiglia insieme a lui. Bene. Immaginate una ragazza di nome Matilde che non ha niente di speciale. Non studia e non lavora. Figlia di un direttore di un albergo e di una madre avvocatessa. Ora, immaginate un giovane di nome Fabrizio, che ha vinto un talent musicale, che è fidanzato con una futura promessa del mondo delle sfilate.
Bene. Immaginate se un giorno, Matilde e Mr Fabrice, dovessero incontrarsi nuovamente, dopo un incontro avvenuto quando erano bambini. Ma del quale solo Mr Fabrice si ricorda.
Matilde come sua fan, nonostante Fabrizio fosse già fidanzato con un'altra, farà di tutto pur di conquistarlo. Ci riuscirà?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1


Matilde

 


Sono alla reception del mio inseparabile hotel. Attendo l'arrivo del mio idolo insieme a mio padre. Mi domando come arriverà l'amore della mia vita: sicuramente circondato da molti carabinieri. Non penso che sia il tipo che va in giro da solo, come un passero solitario.

<< Quando arriva? >> domando a mio padre, mentre cammino nervosa. 

<< Matilde stai tranquilla! Mr Fabrice è un cliente come tanti altri, solo più ricco >>, risponde mio padre severamente.

<< Sono nervosa >>, dico passeggiando avanti e indietro.

Poi, ad un certo punto, inizio a sentire le sirene dei carabiniere. Dopo qualche minuto, una macchina si ferma davanti al portone. All'improvviso, scendono degli uomini alti e in mezzo a loro c'è un ragazzo alto, vestito in modo elegante con degli occhiali da sole neri. Quello è Mr Fabrice! Sono sicura al 100 %. Viene immediatamente accolto da mio padre.

<< Buongiorno >>, dice mio padre.

<< Buongiorno, vorrei le chiavi della mia camera. È pronta la mia camera? >> domanda Mr Fabrice, tenendo sempre gli occhiali da sole.

<< Mr Fabrice la devo informare che in questo hotel, lei è considerato un cliente come tutti gli altri. Prima mi dia i documenti poi, avrà le chiavi che gli spettano >>, risponde mio padre. 

Osservo Mr Fabrice mentre infila le mani nelle tasche della sua giacca, fatta di un materiale leggerissimo in modo da non fargli patire il caldo. Dopo tutto è estate quindi, penso che sia normale che non indossa il piumone invernale.

In ogni modo, tira fuori la carta di identità e con un movimento delicato l' appoggia sul tavolo. Mio padre fa uno scatto con il braccio destro e afferra il mazzo di chiavi della camera numero ventiquattro. Dopo aver dato le chiavi a Mr Fabrice, torna a rivolgermi la parola. 

<< Matilde, non credi che sia una buona idea accompagnare il nostro ospite in camera sua? Muovi un po' quel sederino, figliola mia! >> mi ordina severamente.

Non ci posso ancora credere che sarò io a portare Mr Fabrice nella sua camera. Io che sono sempre stata una sua grande ammiratrice. Lo amato da quando si è presentato la prima volta, in quel talent per cantanti. E' stato subito amore a prima vista. Sono talmente emozionata di avere Mr Fabrice nel hotel di famiglia, che per poco mi dimentico di prendere la sua valigia trolley. 

<< Non prende la mia valigia, signora? Non sono mica un barbone della strada! >> mi dice sorridendo.

<< Sono un po' nervosa >>, rispondo io.

<< Certo che siete strani in questo hotel >>, mi dice scherzando.

Mentre raggiungiamo la camera numero ventiquattro, rifletto se per un momento è meglio prenderlo a schiaffi o procurargli dei lividi alle ginocchia. Inizia a starmi un po' antipatico.  Sarà solo una mia sensazione passeggera; non è mai stato capace a fare l'antipatico e penso che non sarà mai capace. Riguardo a una cosa ha ragione: io e mio padre siamo molto strani. Io sono svogliata e mio padre passerebbe tutta la sua vita in questo albergo. Mia madre almeno, si dimostra con la testa al suo posto. 

Mr Fabrice apre la porta della stanza. Poco dopo, lo guardo mentre si mette ad osservare l'interno della sua stanza poi, si sdraia tranquillamente sul suo letto e mi rivolge la parola. 

<< Non è il massimo della modernità questa stanza, ma può andar bene. Come ti chiami? >> mi domanda sorridente.

<< Matilde >>, rispondo.

<< Ah bene! Tata Matilde potrebbe dire al direttore se non c'è problema, se verso sera arriverà anche la mia ragazza? >> continua lui.

<< Mr Bean alias Mr Fabrice non ci arrvi a pensare che se mi chiami di nuovo Tata Matilde, ti sbatto fuori da questo hotel? >> ribattto io.

<< Che scorbutica >>,  continua, come se trovasse divertente provocarmi.

<< Che insolente >> , rispondo.

<< Bambina! >> esclama lui.

Uscendo dalla stanza, gli chiudo la porta in faccia; adesso mi toccava andare di nuovo da mio padre per comunicargli ciò che mi aveva detto Mr Fabrice. Dopo, sarei dovuta tornare di nuovo da lui, per riferigli la risposta di mio padre. Uffa! Che vita frenetica. La mia performance da donna delle pulizie era appena iniziata e come inizio, non prometteva niente di male. 

Visto che non avevo alcuna intenzione di tornare dal mio futuro marito, dissi a mio padre che Mr Fabrice aveva bisogno di parlargli. Per fortuna, io stavo nella camera numero otto e quindi, avrei dovuto solo un piano a piedi.


 

Fabrizio 
 
Sono arrivato da poche ore in questo hotel e ho già fatto conoscenza del direttore e di una ragazza un po' scorbutica di nome Matilde. Questo si che è stato un incontro emozionante. Matilde. Con tutti i nomi che si possono dare alla propria figlia perché proprio Matilde? E' un nome che a me suona di vecchia. Eppure, mi dispiace molto. La ragazza sembra carina, ma ha un brutto carattere e un nome orrendo. All'inizio ho pensato che fosse timide, ma l'apparenza inganna parecchio e io lo so da un sacco di tempo. A me poi, non me ne frega niente di lei, dato che ho già una pazza al mio fianco. Valeria ovvero, la ragazza che nessuno vorrebbe avere. Per carità di Dio! Sarà anche una modella stra figa, ma ha un pessimo carattere. Quelle con caretteri orribili le trovo tutte io! Pensate che sfiga. 

All'inizio pensavo che fosse simpatica, ma quanto mi sono sbagliato! Tornassi indietro, non ci penserei due volte a lasciarla al primo angolo della strada, manco fosse una escort che non ha soddisfatto un cliente. Io però, a differenza di altri sono tirchio perché non la lascerei al primo angolo della strada, ma non gli darei neanche un centesimo di euro. Quelle come lei non ne meritano neanche mezzo. Per me, Valeria è una semplice ragazza passatempo. 

Nella mia vita voglio una ragazza con dei sani princìpi sulla testa. Voglio che con lei mi posso sfogare tutte le volte che qualcosa va male e lei saprebbe cosa consigliarmi per rimettere tutto a posto. Al mio fianco, non voglio una di quelle ragazze che mi prendono di nascosto il cellulare per leggere i messaggi che mando o ricevo. Non le sopporto proprio! Neanche quelle che iniziano ad essere gelose se manchi solo cinque minuti.

La verità è che non mi trovo in questo posto solo per farci una vacanza di pausa dalla musica. Sono qui per un dilemma, che mi perseguita dalla mia infanzia. Ho una foto dove mi trovo in compagnia di una bambina, in una spiaggia. La spiaggia in questione è quella di questo hotel. Ho pensato che passando l'estate qui, quella bambina che adesso deve avere la mia età possa saltar fuori per puro caso. Se la trovo la frequenterò per un po' e poi vedrò se è quella che aspettavo o se è un'altra come tante altre che ho conosciuto. Alcune delle mie canzoni le ho scritte pensando a questa sconosciuta. E' così carina nella foto, che vorrei tanto averla già trovata. Penso che adesso sarà una bella ragazza dal carattere dolce e simpatico. 

Trovandola, riuscirò a liberarmi per sempre di Valeria. Non ci penserò due volte a lasciarla. Sarà una cosa diretta; ho sempre pensato che mi stesse dietro per via del mio portafoglio. Non credo nemeno che mi ama. Certo che una normale, avrei potuto anche trovarmela. 


Adesso mi riposo un pochino. Presto dovrò alzarmi nuovamente dal letto perché dovrò andare a cenare e qualcosa, mi dice che non sarò da solo. 

 

 
   
 
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