03/11/2015
3 recensioniFuoco nel buio
La
notte scivolava lieta nei meandri della Torre del Paradiso, la cella
in cui giacevano alcuni bambini e un uomo anziano pareva più
fredda
del solito, e il battere dei denti strideva in quel silenzio che li
abbracciava. I capelli color blu ceruleo di una figura minuta,
appoggiata al muro, conquistavano il buio che li attorniava,
facendolo risplendere un poco. Cercava qualche rimasuglio di calore
sprigionato dall'attrito continuo delle sue mani, ma lo stato di
benessere che questo gesto gli creò, durò solo
una manciata di
secondi. Nuovamente infreddolito decise di abbandonare la posizione
fetale che aveva assunto, si alzò e si incamminò.
Percorse l'intero
perimetro della cella quando un voce tremolante gli disse di fermarsi
e pazientare in silenzio, seduto. Gerard fece come gli era stato
detto e attese quieto. Al contempo il richiamo del saggio nonno Rob
arrivò anche agli altri.
Ogni bambino si ritrovò con un amico al proprio fianco, le spalle si toccavano e combaciavano perfettamente, il legame d'amicizia li teneva uniti. La disposizione aveva preso una strana forma ovale e al centro si era accomodato la persona più anziana del gruppo, intento a schiarirsi la voce. Gerard corrucciò lo sguardo, credendo che nonno Rob stesse male visto che scambiò il suo gesto per un colpo di tosse improvviso. Temporeggiò, indeciso sul da farsi, quando lo voce roca di nonno Rob colmò il vuoto tra quelle pareti anguste. Così il bambino capì che quella sarebbe stata un'altra notte ricca di scoperte, tesori che solo la mente di quell'uomo poteva custodire. Era uno dei suoi tanti racconti e poco importava che fossero reali o meno, tutti erano magici. Le parole diventavano immagini, gli occhi di Gerard si illuminavano e le labbra si stiravano in un sorriso, mentre le orecchie, attente, coglievano tutte le sfumature della storia.
Euforico, non avvertì lo scorrere del tempo e non si accorse che da qualche minuto i suoi compagni erano già caduti nel mondo dei sogni. Perso tra foreste fiabesche, personaggi dalle forme più strane, cominciò a sentire la stanchezza solo quando nonno Rob si alzò e gli scompigliò i capelli. Appoggiò il busto al suolo e pregò che l'indomani arrivasse in fretta, sperando che la sera fosse nuovamente rasserenata da incantevoli parole.
Ogni bambino si ritrovò con un amico al proprio fianco, le spalle si toccavano e combaciavano perfettamente, il legame d'amicizia li teneva uniti. La disposizione aveva preso una strana forma ovale e al centro si era accomodato la persona più anziana del gruppo, intento a schiarirsi la voce. Gerard corrucciò lo sguardo, credendo che nonno Rob stesse male visto che scambiò il suo gesto per un colpo di tosse improvviso. Temporeggiò, indeciso sul da farsi, quando lo voce roca di nonno Rob colmò il vuoto tra quelle pareti anguste. Così il bambino capì che quella sarebbe stata un'altra notte ricca di scoperte, tesori che solo la mente di quell'uomo poteva custodire. Era uno dei suoi tanti racconti e poco importava che fossero reali o meno, tutti erano magici. Le parole diventavano immagini, gli occhi di Gerard si illuminavano e le labbra si stiravano in un sorriso, mentre le orecchie, attente, coglievano tutte le sfumature della storia.
Euforico, non avvertì lo scorrere del tempo e non si accorse che da qualche minuto i suoi compagni erano già caduti nel mondo dei sogni. Perso tra foreste fiabesche, personaggi dalle forme più strane, cominciò a sentire la stanchezza solo quando nonno Rob si alzò e gli scompigliò i capelli. Appoggiò il busto al suolo e pregò che l'indomani arrivasse in fretta, sperando che la sera fosse nuovamente rasserenata da incantevoli parole.
♣
NOTE
DELL'AUTRICE
Ancora non posso crederci di aver consegnato in tempo – anche se un giorno prima dalla scadenza – per il contest a turni. Ahn giusto, salve gente!
Nella seconda flash mi veniva chiesto di rappresentare una relazione con una figura filiale e ho scelto nonno Rob perché mi sembrava il più vicino in questo senso a Gerard, magari mi sbaglio, però intanto mi sono impegnata al massimo. Sì, è vero che nonno Rob era più vicino – se così vogliamo dire – ad Erza ma credo che volesse bene a entrambi, anzi no, a tutti i bambini in quella torre. Credo di aver lavorato meglio in questa storia rispetto alla precedente, e quindi posso ritenermi soddisfatta del risultato.
Volevo precisare che le incantevoli parole, alla fine della storia, si riferiscono ad un nuovo racconto di nonno Rob. Mentre per quando riguarda il titolo, il “fuoco” rappresenta nonno Rob o meglio la sua voce che in un certo senso riscalda gli animi dei bambini, per il resto, l'intera vicenda si svolge in una notte buia e fredda quindi penso che sia chiaro. E niente, ci rivediamo tra un mese circa con la prossima flash.
Ayumu
Ancora non posso crederci di aver consegnato in tempo – anche se un giorno prima dalla scadenza – per il contest a turni. Ahn giusto, salve gente!
Nella seconda flash mi veniva chiesto di rappresentare una relazione con una figura filiale e ho scelto nonno Rob perché mi sembrava il più vicino in questo senso a Gerard, magari mi sbaglio, però intanto mi sono impegnata al massimo. Sì, è vero che nonno Rob era più vicino – se così vogliamo dire – ad Erza ma credo che volesse bene a entrambi, anzi no, a tutti i bambini in quella torre. Credo di aver lavorato meglio in questa storia rispetto alla precedente, e quindi posso ritenermi soddisfatta del risultato.
Volevo precisare che le incantevoli parole, alla fine della storia, si riferiscono ad un nuovo racconto di nonno Rob. Mentre per quando riguarda il titolo, il “fuoco” rappresenta nonno Rob o meglio la sua voce che in un certo senso riscalda gli animi dei bambini, per il resto, l'intera vicenda si svolge in una notte buia e fredda quindi penso che sia chiaro. E niente, ci rivediamo tra un mese circa con la prossima flash.
Ayumu