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Autore: nothingdrum    03/11/2015    0 recensioni
La storia di tre ragazzi che migrano in Sudafrica attendendo che il mondo si rialzi, come un pugile al tappeto al decimo round. Troveranno qualcosa che si credeva fosse perduto per sempre.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le vie di quella che una volta doveva essere un paese di discrete dimensioni accolsero Emily, Benjamin e Clara con un calore che non vedevano da moltissimo tempo. Poco importava se le case non fossero più alte di due piani, ormai era già tanto avere un tetto sopra la testa, e sembrava davvero che quelle persone lo avessero tutte. Non erano in molti, non ancora almeno, ad abitare in quel paese, e proprio per questo le case una volta disabitate erano riusciti ad accogliere quelle mille o millecento persone già arrivate.

L'area era delimitata da un recinto elettrificato, ovviamente utile a fermare i Runner e i Clicker che ormai si erano rifugiati nella foresta, costretti a cibarsi degli animali che la abitavano.

"Non avevo mai visto un sole così luminoso!" disse Clara estasiata.

"Questa è l'Africa sorella, è tutto nuovo! Qua è dove ricomincerà tutto, ti rendi conto?" anche Benjamin sembrava meravigliato in egual modo.

Si fermarono ad un chiosco che vendeva piatti principalmente basati sulla verdura che già da qualche tempo veniva coltivata nell'avamposto, e fu sempre il ragazzo a fare una proposta ad Emily.

"Hey Emily... Ti vorremmo proporre una cosa." Lei si svegliò come da uno stato di trance, tale era lo stupore di una società quasi completamente simile alla precedente.

"Dimmi."

"Noi abbiamo avuto, prima di partire, dei pass che le Luci avevano per un appartamento qui vicino. Ma ce ne hanno dati quattro invece di due, quindi vorremmo che il terzo lo prendessi tu."

Emily si rese conto solo in quel secondo che da quando aveva preso la decisione di partire, non aveva minimamente pensato a quello che sarebbe venuto dopo. Il panico rispose alla domanda di Benjamin al posto suo.

"Ovviamente ragazzi."

 

 

 

Davanti all'appartamento c'era un membro delle Luci che molto probabilmente li stava aspettando.

"Voi siete i ragazzi della casa? Pass per favore."

Aprì la porta appena visti i permessi, solo per condurli al secondo piano di una casa quasi completamente integra, dove c'era una grande porta che conduceva alla parte destinata ai tre.

"Bene, questa è la chiave, sistematevi come preferite, questa sarà la vostra casa a tempo indeterminato, a meno che non ci siano incidenti ovviamente." La risata che ne seguì non fu molto confortante.

Girarono la chiave nella serratura, e quando aprirono la porta videro quello che decisamente non si sarebbero mai aspettati.

Una ragazza era china in fondo alla stanza, accanto ad una vetrata che riempiva quasi totalmente la parete. Dei lunghi capelli biondi le scendevano fino alla vita, e il suo fisico era decisamente esile.

Si girò verso di loro quasi istantaneamente, e cominciò a correre verso una finestra aperta proprio nella cucina adiacente al salone.

Emily fu più rapida e l'afferrò per un braccio.

"Chi diavolo sei tu?"

La ragazza si sedette in terra, lasciando che il diario che evidentemente stava scrivendo prima dell'arrivo dei ragazzi le cadesse dalle mani.

"Scusate" disse, con una voce molto tenera. Doveva avere quindici, al massimo sedici anni. "Cercavo solo un posto dove stare, non so cosa fare da sola qui..."

Emily non potè che consolarla, mentre i due fratelli erano ancora sulla porta di entrata, a guardare la scena dall'esterno. Le mise un braccio attorno al collo, e cercando di nuovo di emulare sua madre le sussurrò:

"Non preoccuparti, ci siamo noi ora, non spaventarti. Dimmi solo il tuo nome."

"Helena."

"Bene Helena, sembra che tu sappia meglio di noi com'è fatta questa casa, quindi mostracela."

La ragazza si alzò in piedi e si ricompose.

"Beh, questo è il salone e proprio qui c'è la cucina... Le porte che vedete laggiù portano alle camere da letto, mentre una porta al bagno. Quelle delle camere da letto erano chiuse così ho dovuto usare un coltello per forzarle".

E addio all'utilità di queste chiavi del cazzo. Pensò Clara,che nel frattempo aveva posato i bagagli su una delle due poltrone che arredavano la sala per il resto completamente spoglia.

"Benjamin, noi abbiamo quattro pass, giusto?" esclamò Emily.

"Si, direi di si..."

"Allora potremmo tenere Helena con noi, non credete?" Si rivolse ad entrambi questa volta.

Benjamin e Clara si guardarono negli occhi e, seppur con qualche dubbio, dissero insieme:

"Possiamo provare." A volte la complicità di quei due sbalordiva Emily.

"Allora faremo così Helena. Ma dovrai dirci di più su di te."

 

 

La sera la passarono completamente al buio, con solo qualche candela trovata sotto i letti delle camere a riscaldarli ed illuminarli. Parlarono molto con Helena, che gli rivelò il motivo per la quale era venuta fin laggiù:

"Conosco una persona che credo sia da queste parti, è partito molto tempo fa e siccome non ho sue notizie ho deciso di seguirlo."

"Era tipo qualcuno delle Luci? Oppure il tuo ragazzo?" nel buio era impossibile capire se fosse stata Clara oppure Emily a parlare.

"Non proprio. Diciamo che lo vedo un po' come entrambe le cose." rispose ridendo. La sua risata era molto tenera. "E beh...sto cercando informazioni su di lui ora come ora, e vi giuro che appena scoprirò dove si trova vi lascerò stare, vi ho dato fin troppo disturbo."

Tutti e tre i ragazzi concordarono che non era decisamente una minaccia per la loro nuova vita.

"Domani andrò a vedere come procurarci del cibo, anche perchè mi sono rotta parecchio di mangiare cibo in scatola." proclamò Emily.

"Io so dove trovarlo, verrò con te, se vuoi." rispose sorridendo Helena.

"Ovviamente! Ora sono io a doverti ringraziare."

E continuarono a parlare fino a notte fonda, finchè non fu veramente ora di andare a dormire.

"Vado al bagno, arrivo subito!" gridò Clara agli altri che erano già nelle loro stanze.

Si lavò i denti molto rapidamente ed uscì dal bagno, e fu proprio dove era caduto il diario di Helena che vide, illuminato dalla luce della luna, un foglio.

Evidentemente non lo avevano notato per tutta la sera a causa del buio.

Lo raccolse, era la prima pagina del quaderno, dove di solito viene scritto il nome. Il suo viso mutò all'improvviso quando lesse cosa c'era scritto:

"Almeno potrai scrivere da qualche parte le stupidaggini che pensi ogni giorno. Mi manchi già Ellie. Ci vediamo presto."

-Joel.

   
 
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