Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Lettrice_accanita    03/11/2015    0 recensioni
"io non ho paura di morire, faresti prima ad uccidermi ora ,tanto mia zia non ti darà niente, sono un peso per lei, le fareste solo un favore ad uccidermi e fareste un favore anche a me, almeno torno ad essere felice con i miei genitori"
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza
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Girl pov 


La porta si apre bruscamente facendomi sussultare.


"muoviti ragazzina, te ne vai a casa!" 


Mi dice con tono alto e duro. 

Questo ragazzo è strano, un momento prima mi poggia sul letto per farmi addormentare e riposare, e subito dopo mi urla contro con disprezzo...


"Ok"


Dico alzandomi dal letto stiracchiandomi.
Afferro la borsa facendo finta di nulla, lui si gira di spalle dirigendosi verso una grande porta alla fine del corridoio grigio e sporco e la apre con una forte spinta. 
Io lo seguo a passo svelto per non rimanere indietro ; oltre la porta c'è una macchina accostata su cui saliamo in fretta.

L'idea di tornare in quella casa non mi rallegra molto anzi...ma vabbè tanto vale tornare il prima possibile almeno controllo come sta Lia.
Lia è la bimba di mia zia, ma non se ne occupa molto , le vuole bene, ma non come una figlia. 

Sì insomma mi ha zia non è una persona proprio normale.


"Scendi"


La sua voce mi sveglio dai miei pensieri. 

Caspita ma già siamo arrivati?anche questa volta non ho guardato la strada che stupida!

Scendo dall'auto iniziando a fremere dall'ansia , non faccio in tempo a salutare Justin che l'auto sparisce dalla mia vista.

Ok devo solo fare piano... Devo fare piano

Mi ripento aprendo la porta.
Delle urla provenienti dalla camera di Lia attirano la mia attenzione , salgo in fretta le scale raggiungendo la stanza della neonata dove trovo mia zia sporta nella culla di Lia che le urla contro ...

Oh caspita questa non ci voleva proprio...


"Sta zitta! Taci!"


Urla la mamma della bimba mentre la piccola di soli tre mesi piange spaventata


 "zia! Smettila!" 


Dico attirando l'attenzione della donna barcollante, perfetto… È ubriaca!


 "lo sapevo io che era uno scherzo! Eri te che fingevi di esser stata rapita solo per rubarti i miei soldi! Ma io non ho ceduto, brutta disgraziata."


Dice ridacchiando avvicinandosi a me, mi irrigidisco ma faccio finta di nulla.


"Zia vieni, ti accompagno a letto"


Provo a dire mentre le porgo la mano, ma immediatamente si allontana da me con uno scatto.


"non toccarmi con le tue luride mani! Mi volevi fregare!"


Inizia ad urlare, Lia continua a piangere ed a disperarsi. 

Devo rimanere calma...


"sta zitta! Riesci a capire che devi tacere?!"


Questa volta si rivolge alla bambina che scuote bruscamente tra le mani.

Non posso permetterle che le faccia del male, devo intervenire… Ora! 

Le levo  la bambina dalle mani e la lontano da me spingendola indietro. 
Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene , mi stringo al petto la bambina preparandomi a colpire per allontanare nuovamente mia zia. 
Ma un suo pugno mi colpisce lo stomaco lasciandomi senza fiato.

Non riesco a capire da dove abbia preso tutta questa forza! Devo uscire da qui! 

Copro il più possibile Lia stringendola ancora di più coprendola con le braccia cercando di farle da scudo con il mio corpo. 
Mi chiudo in me stessa aspettando che da momento all'altro mia zia mi colpisca ancora. 
Mi spinge contro la porta facendomi sbattere la schiena contro di essa.


"Devi morire! Piccola bastarda!"


 Dei pugni mi colpiscono il viso e dei calci mi feriscono  le gambe. 
Non sento dolore ,provo solo molta preoccupazione.

Devo proteggere Lia !!questo è il mio pensiero fisso.

Il mio corpo dolorante senza forza sembra un sacco da boxe contro cui mia zia si sta sfogando…

No! Non posso permetterlo! Devo trovare un modo per liberarmi da lei!

Il coltello, in tasca il coltello! 

Con tutta la forza che ho la allontano leggermente ed afferro la lama puntandola contro di lei.


"Non avvicinarti! Vattene, vai a dormire, Lia non è al sicuro con te, la porto con me, non sporgere denuncia, tanto sai che sarà tutto inutile... Con me sta bene"


Dico con voce tremolante senza abbassare il coltello


"No, dammi mia figlia ti prego"


Dice supplichevole con le lacrime agli occhi alzando le mani al cielo in segno di resa


"non le farò del male, non ti avvicinare ,vai a dormire ,vai in camera e mettiti al letto "

Dico mentre mi allontano lentamente.
Appena noto di essere abbastanza lontana da mia zia, mi giro e di corsa scendo le scale senza smettere di stringere forte Lia.
 Apro con forza la grande porta di casa catapultandomi fuori.

Appena sento il dolce vento scontrarsi con il mio volto i miei muscoli si rilassano lasciandomi cadere sulle ginocchia. Lia piange ancora… 

Caspita qui fa freddo!

mi sfilo in fretta la felpa con cui la avvolgo con cura.




J pov





Sto in macchina bevendo una tazza di caffè per non addormentarmi… 

Chissà quanti ne dovrò ancora bere… 
Ma perché ho scelto di controllarla io? Questa ragazza non conta nulla, ed io per lei devo fare delle nottate senza dormire! 

Maledetta ragazzina. 

Aspetta un attimo, A proposito di ragazzina, la vedo a terra con un neonato in braccio.
ma che fa fuori a quest'ora? Tra poco saranno le cinque di mattina! 

Perché non è andata a dormire? E chi è quel neonato? 

Una strana sensazione mi stringe lo stomaco quando la vedo sputare sangue. 

Devo aiutarla! 

Senza alcun dubbio sul da farsi mi precipito da lei


"Ehi! Vieni qui!"

Dico cercando di sollevarla tirandola su per la vita 


"Tu che ci fai qui?"


Mi chiede mentre si alza da sola e con il dorso della mano si pulisce le labbra, mentre con l'altra mano mantiene l'urlante bebè.


"io devo controllarti"


Dico ovvio e sincero mentre rabbrividisco alla vista del suo volto gonfio e ferito

Che le è successo?!


"vieni, ho la macchina qui vicino così ti calmi e mi spieghi cos'è successo"


Le spiego mentre le indico la macchina.
Non so perché lo sto facendo, ma qualcosa mi dice che è giusto così.


"non devo spiegarti niente!"


Dice con tono duro guardandomi negli occhi come fosse una sfida… 

Non la sopporto!


"vieni e basta!"


Le rispondo alzando il tono trascinandola fino alla macchina.
La spingo dentro e mi posiziono accanto a lei al posto del conducente 


"perché ti comporti così!? Prima sei carino e dolce e poi sei cattivo ed esuberante "


Mi chiede disperata mentre cerca di calmare il bimbo.


"Ma è colpa tua! Sei te che mi fai disperare, non ti va mai bene niente! Io ti voglio aiutare ma tu non vuoi una mano, allora ti obbligo a farti aiutare... Mi pare ovvio"


Dico con tono tranquillo e sicuro. Lei alza gli occhi al cielo facendo una smorfia buffa con la bocca.


"senti, io ho bisogno di un po' d'aria, ti spiace tenermi Lia un momento? Non le fare nulla per favore, torno subito"


Dice cambiando completamente argomento.
Quindi il bambino non è bambino, è una femminuccia…

 Dovevo capirlo fin da subito, non fa altro che lamentarsi!

Faccia di sì con la testa mentre prendo in braccio la bambina.
La ragazza scende dall'auto e si dirige con passo svelto verso casa sua. 

Ma che fa? Non doveva prendere un po' d'aria?


"calmati porca miseria!"


Dico disperato alla bimba che non accenna a calmarsi


"Ok, ho capito, anche io certe volte vorrei urlare a squarciagola come fai te! 
Cara Lia… Tu sei la figlia di quella ragazzina? E il tuo papà? Sai anche io sono cresciuto senza un papà , però la mia mamma mi aiutato tanto, spero che la tua giovane mamma faccia lo stesso... "


Chiacchiero tranquillamente con la bimba che poco a poco si addormenta


" ah, Che cosa tremenda, sono così noioso che ti ho fatto addormentare…"


Dico mentre l'appoggio sul sedile accanto a me coprendola bene con un'altra giacca… 

Ecco fatto, da rapitore sono diventato un babysitter…



Ok ragazze fatemi sapere cosa ne pensate per favore ci conto ma non vedo risultati ... 
  
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