Parte
2
“Tu adesso rimani
qui buono buono, intesi?” si raccomandò il
giovane principe, serio, puntando il dito contro un imbronciato Merlin, da poco
seduto sopra un vecchio baule del castello di Camelot.
Ma trattandosi
di un bambino - e di cinque anni, per giunta - non sarebbe stato facile per lui
obbedire a quel diretto ordine.
Sentiva dentro
di sé un impulso irrefrenabile di alzarsi e correre via, di giocare a
nascondino, oppure di fare i dispetti a quell'adulto antipatico, che di
bello e gentile non avrebbe mai avuto niente.
Nel preciso
momento in cui Arthur si voltò, credendo di aver finalmente risolto il problema,
ecco che il dispettoso Merlin attuò un piccolo balzo, e intrufolandosi tra
l'apertura delle sue gambe fuggì.
“Acc...
MERLIN! È la quarta volta che non ubbidisci! Ne
avrai ancora per molto?” sbraitò Arthur, mettendosi una mani tra i capelli e
ripensando ai tentativi precedenti, finiti tutti allo stesso
modo.
E il bello era
che tutti i mezzi per farlo stare buono, che si erano succeduti nel corso di
un'ora, non erano serviti a nulla, e se andavano avanti così per tutta la
giornata, sarebbe arrivato alla sera senza neanche la forza di reggersi in
piedi.
“E adesso? Dove
si sarà cacciato...” pensò,
rassegnato, andando cauto alla sua ricerca.
Quella piccola
peste, oltre a farlo impazzire, avrebbe potuto combinare grossi
guai.
E chi ne avrebbe
levato la colpa, se non colui che gli faceva da balia?
“Giuro che
Morgana me la pagherà” si trovò a
pensare, accelerando il passo.
Re Uther e altri
autorevoli uomini del reame erano riuniti attorno ad una grande tavola
rettangolare, con un vistoso stemma di Camelot raffigurato al centro di
essa.
Con loro stava
pure Gaius, medico di corte, invitato a prendere parte alla riunione dallo
stesso sovrano.
Si sa che la
curiosità è una caratteristica tipica dei bambini piccoli.
Merlin, dopo
aver girovagato per i corridoi, vedendo davanti a sé uno spesso tendone blu
dalle rifiniture dorate, non poté non avvicinarsi gioioso a questo, afferrarlo
con le sue manine e strattonarlo.
Risultato?
Il bel tendone
si strappò, rivelando il contenuto della stanza che avrebbe dovuto celare e che
- guarda caso - era la stessa della
riunione.
“Ops! Fatto
guaio” farfugliò
allarmato il bambino, vedendo rivolte verso di lui delle facce poco rassicuranti
e arrabbiate.
Re Uther si alzò
in piedi, scocciato, nel viso un’espressione grave.
“Che ci fa lui
qui? Dove si trova Morgana? Non doveva badare a lui?”
Si guardò
intorno, sperando di vedere la figliastra e di chiederle spiegazioni in
merito.
Anche se non lo
aveva rimproverato direttamente, a Merlin fece comunque paura e arretrò di un
passo, con un ditino tremante alla bocca e una mano a stringere il tessuto di
seta blu del tendone.
Anche Gaius si
alzò.
“Probabilmente
le è scappato... oh, Merlin!” sospirò il suo mentore, scuotendo il capo.
Al bambino
stavano salendo le lacrime agli occhi.
Lui non l'aveva
fatto apposta. Non voleva rompere la tenda, ma solo
giocarci!
Perché
gli adulti non arrivano mai a comprendere le necessità dei
bambini?
“Lo porto fuori,
sire” aggiunse Gaius, prendendogli il braccio per trascinarlo fuori, mentre i
presenti parlottarono a bassa voce tra di loro.
“Oh, Merlin,
allora non è solo il fisico ad essere regredito allo stato infantile...”
ipotizzò ad alta voce Gaius.
“Io non
volevo... io n-non fatto apposta!” mormorò il piccolo, la vocina sottile e gli
occhi lucidi.
“Lo so, Merlin.
Lo capisco”.
Gli diede una
carezza sulla testolina scura. In fondo sapeva che era vero, che non era
realmente colpa sua, bensì di una magia misteriosa.
Ma avrebbe
continuato a studiare la strana faccenda, su questo non c'erano
dubbi.
Intanto il
principe Arthur, stanco e trafelato, li raggiunse
correndo.
“Eccoti qui,
brutto monello! Spero che non abbia fatto guai...” fece Arthur guardando in
tralice Merlin, per poi fermarsi a riprendere fiato, il capo chino e le mani
sulle ginocchia.
“Tranquillo.
Ha solo rotto un tendone reale” lo informò pazientemente Gaius. “Quello della
sala delle riunioni”.
“Cosa?!
E mio padre?”
“È
arrabbiato, ma gli passerà”.
“Ah! Benissimo!
Ecco la prima grana che mi tocca sopportare: dannata Morgana! Mi ha affidato il
bambino, quindi se ne laverà le mani!”
“Oh, io invece
trovo sia una splendida idea” commentò stranamente divertito il
vecchio.
“Che cosa
intende?” chiese il giovane, confuso.
“È
una splendida idea, Mio Signore, perché se lei un giorno diverrà padre,
comincerà a fare pratica già da ora” gli disse, guardandolo come se fosse la cosa più naturale
del mondo.
Arthur non era
d'accordo.
“Se diverrò
padre, mio figlio crescerà sicuramente più intelligente di questo...
EHI!”
Sentendosi
tirato in ballo, il bambino aveva subitamente pestato il piede al giovane, che
si piegò a cacciarlo dalla parte lesa.
“Forse
non è così stupido come affermate, Sire” proferì Gaius,
andandosene via, le mani dietro la schiena e tanta voglia di fischiare un
motivetto allegro.
“Stupido
vecchio, non capisce... AHI! Ancora?!” sbraitò Arthur, mentre Merlin lo guardava
di traverso.
Allora
gli diede le spalle, per poi scoppiare a piangere all'improvviso, urlando:
“WEEE! Fame... ho fame! Voglio la pappa! WEEE!”.
Arthur
era dell'idea che il suo cervello già provato non avrebbe retto, che sarebbe di certo esploso con gli strilli
isterici e infantili del piccolo valletto.
“D'accordo!
D'ACCORDO!” alzò
la voce, quel tanto che bastava per sovrastarlo.
Merlin sembrò
capire la sua irritazione: smise di urlare, calmandosi, nonostante gli occhi e
le guance fossero ancora umidi di pianto.
Il principe,
rassegnato, lo prese in braccio e si avviarono insieme verso le cucine
reali.
Continua…
Ecco
il tanto atteso secondo capitolo! ^^
Care,
spero di non avervi deluso.
Fatemi
sapere! E se volete darmi anche critiche e consigli, prego ^^ io accetto
tutto!
Intanto,
ringrazio di cuore hay_chan, Sammy Malfoy (Grazie mille! E alla tua
domanda rispondo: " Seguimi fino all'epilogo, lì potrei farlo tornare normale!”
XD), antote, bacinaru, shurei, Ransi (Non lo so se era bricconcello XD
però a me serve così, quindi... Ah, dimenticavo: grazie! ^_^), valerya90 e chi ha messo quest’idea nei
preferiti.
Un
saluto e un bacione a tutti... alla prossima! ^^
Rinalamisteriosa